giovedì 4 ottobre 2012

04/10/12 - Olimpico ipotecato «Il sindaco che fa?»

Sbriglio: «E’ da un anno che attendo risposte». Si scioglie il Coordinamento dei tifosi: e il Filadelfia?
Pronte nuove interpellanze in Comune sullo stadio
 
MARCO BONETTO
TORINO. «Non voglio alimentare nessuna polemica per il gusto della polemica. Però non ha senso andare avanti così - esordisce Giuseppe Sbriglio , ex assessore allo Sport a Torino, consigliere comunale di maggioranza -. Per questo sto per presentare una nuova interpellanza al sindaco Fassino e alla sua giunta. Affinché vengano a spiegarci, una buona volta, cosa intendono fare per risolvere il problema delle ipoteche all’Olimpico. Un problema annoso che risulta solo dannoso per gli interessi della città. Già un anno fa mi mossi anche ufficialmente per avere spiegazioni, indicazioni. Lo stadio Olimpico è un bene comunale, della collettività. Occorrono chiarezza, trasparenza, oltreché una strategia vincente».
L’AVVOCATURA
Ancora Sbriglio: «Io, quando ero assessore allo Sport, misi in moto l’avvocatura del Comune perché cominciasse l’iter burocratico volto a ottenere la cancellazione delle ipoteche in tribunale, attraverso un contenzioso, come da indicazioni dei nostri legali. La strada era tracciata, passi in avanti furono anche mossi». Ma poi è cambiato il sindaco e con il sindaco la giunta. «E tutto si è arrestato nel nulla. Delle due l’una: o Fassino e i suoi assessori competenti stanno muovendosi in gran segreto, ma questo non mi pare corretto visto che stiamo parlando di un’amministrazione pubblica e di un bene dei cittadini, oppure in oltre un anno di tempo non hanno fatto alcunché per cercare di liberare lo stadio dalle ipoteche. E credo che quest’ultima ipotesi sia l’unica vera. Non certo una consolazione».
LA STORIA
Come noto, dal 2006 sull’Olimpico (perso dal Torino per il fallimento e ripreso dalla città subito dopo la caduta di Cimminelli ) pendono ipoteche per 38 milioni di euro. «E’ un’assurdità questa storia - riattacca Sbriglio -. In queste condizioni lo stadio non attira nessun privato, a cominciare ovviamente da Cairo col suo Torino. Chi può avere voglia di acquistare uno stadio gravato da ipoteche così pesanti, ingenti? Nessuno, è evidente. Tanto è vero che il club granata continua ad andare avanti con affitti annuali. Come se non bastasse, lo stadio grava sul bilancio della città. Le spese sono superiori alle entrate, bisogna anche tenere conto dei milioni da versare per il mutuo acceso a suo tempo al fine di ristrutturare l’Olimpico. Mantenere lo stadio costa un patrimonio alla città, non rende, non attira nessun acquirente, il Torino non può pianificare un acquisto neanche se lo volesse... Invoco ancora una volta che il sindaco e gli assessori competenti agiscano, studino una soluzione, facciano qualcosa. Cominciando a dare risposte precise sulla situazione attuale e sui loro programmi».
IL COMUNICATO
Da uno stadio che esiste a un altro che è stato demolito. Un nuovo caso scoppia e rischia di avere riflessi non sull’Olimpico, ma sul Filadelfia: dopo anni si scioglie il Coordinamento dei Toro club, una delle componenti della tifoseria che fa parte dei fondatori dell’associazione deputata a promuovere la rinascita del quadrilatero del Grande Torino, la Fondazione Filadelfia. Si aprirà un buco nell’organigramma della Fondazione e del CdA? Con che effetti, nel caso? Ecco gli stralci più importanti del comunicato del Coordinamento: «La storia del Coordinamento è una storia d’amore, una storia di passione vera, che consuma, che sfianca. Di tempo speso, di strada fatta insieme e da soli. Di soldi spesi, di notti insonni. Una storia d’amore per il Toro, per la sua gente. Di amore poco corrisposto, di amore tradito. La storia finisce qui. Noi del Coordinamento ci siamo spesi, abbiamo dato tutto. Ma a questo punto ci fermiamo, non trovando più la voglia di rappresentare nessuno e per non incorrere nel rischio di scendere a compromessi». Poi una serie di dure critiche alla società del Torino e a «una tifoseria nella quale non riusciamo a riconoscerci»: i motivi alla base dell’addio. Il caso non finirà qui, è chiaro.
Foto: I tifosi granata si stringono sulle tribune dell’Olimpico per sostenere il Torino: con Cairo presidente il record di spettatori, 25.753, è stato fatto registrare nella recente gara con l’Inter (LaPresse)

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