venerdì 13 aprile 2012

13/04/12 - Cairo: «Fila, ecco i soldi»

TORO - Intervista al presidente

CAIRO «Mancano 32 mila euro per il riconoscimento giuridico della Fondazione? I tifosi ne mettono una parte, al resto penso io»
«Ho fiducia in Fassino, non voglio credere a meline del Comune. E con il sindaco parlerò dell’Olimpico: sullo stadio abbiamo una prelazione morale»

STEFANO LANZO
TORINO
Presidente Cairo, com’è assistere all’allenamento del Toro al fianco del ct della Nazionale?
«Con Prandelli abbiamo avuto una conversazione piacevole: è una persona di valore, è stata una chiacchierata simpatica».
Con Ogbonna come argomento principale?
«Non solo lui. Poi non c’è neanche bisogno che io parli al ct di Angelo: lo conosce bene, lo stima tanto».
Visita di cortesia a parte, il Torino si prepara a una sfida che vale un pezzo di serie A: quella con il Sassuolo.
«Abbiamo otto partite... e mezzo. Tutte fondamentali, tutte difficili. Sappiamo che il Sassuolo è un’ottima squadra, ben allenata e ben organizzata: dovremo tirare fuori grinta, determinazione, rabbia agonistica, tutte cose che sono nel bagaglio dei nostri ragazzi».
Torino-Sassuolo è anche Cairo contro Squinzi?
«Ma no... Diciamo che dal punto di vista delle nostre attività stiamo attraversando entrambi un momento positivo: anche lui punta alla serie A e, come il Torino, ha compiuto investimenti notevoli per gravitare nelle parti alte della classifica. Il Sassuolo è una rivale temibile e ha pure una buona organizzazione societaria. Comunque in campo non ci vanno né Cairo né Squinzi: in quel caso, io avrei un leggero vantaggio... E’ una battuta, si intende».
Sei partite in 20 giorni: a tal proposito Benussi ha detto che sarebbe bello salire a Superga il 4 maggio con la serie A in tasca o quasi.
«Quello che dice Francesco è apprezzabile, anche perché colgo lo spirito giusto nella sue parole. Ma io, da presidente, dico: non abbiamo alcuna fretta, ci sono otto partite un mezza. Per cui prendiamoci tutto il tempo necessario, pur di andare in serie A direttamente. L’importante non è quando: ciò che conta è arrivarci».
Contro gli Allievi si è assistito a una sorta di inversione di tendenza su Pasquato: qualche tifoso presente alla Sisport gli ha dedicato un coro ad personam.
«Non è che fosse necessaria fare una pace, semplicemente perché l’episodio della contestazione allo stadio è in archivio: il ragazzo ha prontamente dimostrato di possedere valori importanti e soprattutto di avere grande voglia di fare bene con questa maglia. Sono convinto che Pasquato convincerà non solo una parte, ma la totalità della tifoseria».
Lunedì si annuncia un Olimpico da record, la Maratona è già esaurita: c’è tanta voglia di Toro, forse più della sfida col Verona...
«Facciamo gli scongiuri: meglio non fare record se poi il risultato deve essere lo stesso di quella serata... A parte tutto, posso soltanto dire grazie ai tifosi, sempre presenti e sempre pronti a dare una mano».
Stima Pea?
«Non lo conosco bene, però il Sassuolo sta mostrando buona continuità, grazie a un gruppo ben amalgamato e solido: si vede che la mano dell’allenatore c’è. Ma...».
Ma?
«Io mi tengo stretto Ventura...».
Cambiamo argomento. C’è spaccatura all’interno del CdA della Fondazione Filadelfia: qual è la posizione del Torino Fc, in quanto membro effettivo dello stesso CdA?
«Leggo che mancano dei soldi per ottenere il riconoscimento giuridico della Fondazione: grossomodo 32 mila euro, mi pare. Ho letto che i tifosi si sarebbero attrezzati per mettere una parte: quello che resta fuori lo mette il Torino. Subito: perché la macchina della Fondazione è avviata e sarebbe un peccato incepparla adesso».
Nell’occhio del ciclone ci è finito il presidente del CdA Chiabrera, in quanto “emissione” del Comune di Torino.
«Non conosco così bene la vicenda per emettere giudizi: Chiabrera, come del resto gli altri membri del CdA, ha un compito e sono convinto che lo porterà a termine, nel più breve tempo possibile».
Ma, come dicono i rappresentanti dei tifosi nella Fondazione, il Comune sta facendo melina?
«Non ci voglio credere. Anche perché io ho fiducia in Fassino: ci siamo parlati in maniera estremamente chiara e ho percepito da parte sua la volontà di portare a termine il discorso sul Filadelfia. E anche sullo stadio Olimpico presto torneremo a confrontarci, anche perché ritengo che sull’impianto il Torino abbia una sorta di prelazione morale».
C’è anche chi afferma che basterebbe il Torino da solo per rifare il Filadelfia...
«Ma adesso c’è una Fondazione, con tanti soggetti titolati: il Comune, la Regione, il Torino appunto, la tifoseria, c’è la disponibilità del Credito sportivo. Insomma adesso dobbiamo soltanto dare una spinta».

Foto: Urbano Cairo e Gianluca Petrachi: il presidente assicura che il loro feeling resisterà ancora a lungo (M. Dreosti)



TS - 13/03/12 - pag. 15

Dal Comune dicono «Solo un equivoco»

L’assessore Gallo: «Se anche c’è stato un fraintendimento, non facciamone un caso nazionale. Ora sentirò ogni soggetto coinvolto»

ALESSANDRO BARETTI

Assessore Gallo, urge fare chiarezza: il presidente del Cda della Fondazione Filadelfia, Luigi Chiabrera, ha mentito oppure no riguardo la risposta della Regione sul diritto di superficie del Fila quale garanzia economica per procedere con il riconoscimento giuridico della Fondazione stessa? Questa risposta, c’è stata oppure no?
«Se anche ci fosse stato un fraintendimento non ne facciamo un caso nazionale. L’operazione Filadelfia è complessa, possono esserci degli intoppi ma, e lo ribadisco ancora una volta pure a nome del sindaco Fassino, la volontà del Comune è quella di portare a termine il lavoro».
L’eventuale fraintendimento, però, induce alcune anime del Cda a chiedere le dimissioni di Chiabrera. La posizione del Comune, a riguardo?
«Noi abbiamo fiducia in tutti i componenti del Cda della Fondazione: in questi giorni, ascolteremo tutti i soggetti coinvolti per trovare una soluzione condivisa al problema».
Il presidente granata Cairo ha garantito di essere disposto a versare i soldi che mancano per procedere con il riconoscimento giuridico.
«Lo apprendo da voi è sono molto contento che abbia detto questo. E’ la conferma del fatto che tra il Comune e il Torino i rapporti sono ottimi. Così dovrebbe essere tra tutti i soggetti del Cda: ci vuole fiducia e reciproca chiarezza».
Appunto: non pensa che sia giusto pretendere una risposta netta da parte di Chiabrera, nei fatti smentito dalla Regione? Lo sa che senza riconoscimento giuridico non si potrà procedere né con la gara d’appalto, né si potranno incassare i 170 mila euro del “mattone” di Novelli che spettano alla Fondazione?
«La risposta è la stessa: l’intenzione è quella di risolvere ogni problema che possa ostacolare la rinascita del Filadelfia. Il Fila si farà, l’abbiamo detto e lo ripetiamo».

Foto: Gallo, assessore allo Sport

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La Stampa :

In attesa di vincere la partita per la A, il presidente granata prova a dare il suo contributo per sbloccare quella del Filadelfia. Dopo le polemiche e i rallentamenti, ecco un piccolo intervento. “Mancano poco meno di 30mila euro per ottenere il riconoscimento giuridico ed allora sono pronto a metterli io quei soldi”.

http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/quitoro/articolo/lstp/449968/

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Sarà la società granata a mettere i 19.500 euro per il Filadelfia

13.04.2012 11:49 di Elena Rossin

Risolto il problema economico si attende che la Regione Piemonte conceda il riconoscimento giuridico alla Fondazione per lo stadio Filadelfia. Fra l'undici e il ventun maggio dovrebbe essere pronta la classifica dei progetti del concorso d'idee.

Dare a Cesare quel che è di Cesare: Cairo ha accolto l’invito di Domenico Beccaria e Marco Montiglio, rappresentanti dei tifosi nel Consiglio d’amministrazione della Fondazione per lo stadio Filadelfia, e ha dichiarato di voler mettere i sodi che mancano, 19.500 euro, per far sì che la Fondazione ottenga il riconoscimento giuridico. Bene, una notizia molto positiva ed è giusto riconoscere il merito al presidente del Torino, che da un po’ di tempo ha rotto gli indugi e ha deciso di contribuire in maniera attiva alla ricostruzione dello stadio del Grande Torino, che una volta ultimato diverrà il campo di allenamento della prima squadra.

Ora resta da chiarire la posizione di Luigi Chiabrera, presidente della Fondazione designato dal Comune di Torino, in merito alle sue affermazioni che accusavano la Regione Piemonte di non aver risposto da sei mesi circa il riconoscimento giuridico della Fondazione, atto che serve a sancire la nascita dell’associazione. Il problema sorgeva dal fatto che gli enti pubblici non hanno soldi e quindi il Comune chiedeva alla Regione se era possibile dare come garanzia economica il diritto di superficie del Filadelfia, ovvero il terreno sul quale sorgeva l’impianto abbattuto quattordici anni e tre giorni fa e che era stato valutato 1,4 milioni di euro. Ma la Regione Piemonte, ente dove c’è l’ufficio per i riconoscimenti giuridici delle fondazioni, ha smentito Chiabrera dicendo che in data 29 settembre 2011 lo stesso Chiabrera e il segretario generale della Fondazione sono andati a parlare con una funzionaria della Regione e hanno immediatamente avuto risposta negativa sulla possibilità di dare in garanzia i diritti di superficie, perché i diritti non possono sostituire il contante, in quanto se dovesse nascere un contenzioso la Fondazione perderebbe i diritti di superficie che tornerebbero al Comune di Torino proprietario del terreno e di conseguenza la garanzia non esisterebbe più. I rappresentanti dei tifosi nel CdA della Fondazione, appresa la smentita della Regione, hanno immediatamente chiesto le dimissioni di Chiabrera in quanto reo di aver mentito. Ora sulla vicenda l’assessore allo sport del Comune di Torino, Stefano Gallo, prova a minimizzare parlando di un malinteso, e non potrebbe fare diversamente visto che Chiabrera è l’uomo indicato proprio dal Comune, e l’assessore anche a nome del sindaco Piero Fassino afferma che è volontà del Comune portare a termine tutti i lavori che serviranno per ricostruire il Filadelfia. I tifosi del Toro che poi sono anche elettori e cittadini di Torino staranno a vedere se quanto affermato si trasformerà in fatti concreti.

Adesso che Cairo ha dato la disponibilità a dare i 19.500 euro e le associazioni dei tifosi metteranno, come già dichiarato appena hanno saputo che mancavano dei contanti, i restanti 12.500 l’ammanco di 32.000 euro per il riconoscimento giuridico è stato colmato e visto che 45.000 già ci sono la totale cifra di 77.000 euro c’è, quindi si attende solo più che l’ufficio della Regione Piemonte dia il famoso riconoscimento alla Fondazione.
Per il resto la commissione di esperti, nominata martedì scorso e che ha il compito di valutare i progetti che sono stati presentati tramite il concorso d’idee per la ricostruzione del Filadelfia, fra l’undici e il ventun maggio dovrebbe stilare la classifica dei progetti che diventeranno di proprietà della Fondazione e successivamente si potrà procedere con uno o due appalti a livello internazionale, operazione quest’ultima che darà il via all’operatività per la ricostruzione dello stadio del Grande Torino.
Un passettino alla volta si avanza, certezze che possano insorgere altri intoppi ovviamente non ce ne sono, ma i tifosi vigilano e pretendono che si proceda in modo trasparente e celere perché i giorni della vergogna dal momento in cui il Fila è stato raso al suolo ormai sono 5.383.

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