martedì 26 giugno 2012

26/06/12 - Fila: i progetti costano troppo

Chiabrera propone una raccolta fondi tra i tifosi, che insorgono. Beccaria: «Basta prese in giro»

TORINO. Ecco i progetti preliminari saliti sul podio: da diversi punti di vista sono anche affascinanti, ma hanno un problema di fondo. Costano troppo, al di là del fatto che possiedono anche dei difetti, per quanto rivedibili e correggibili. Brutte notizie? No, in senso assoluto, ma nemmeno avrebbe senso stappare bottiglie di spumante, pensando ai destini del Fila. Nessuno all’interno della Fondazione Filadelfia, comunque, si aspettava realisticamente di vedere (e giudicare) uno o più progetti perfetti (o quasi) per funzionalità, per scelte architettoniche ed estetiche, per costi di costruzione e spese di gestione. Al concorso di idee per l’edificazione di un centro sportivo avevano risposto in 34, nei mesi scorsi. La commissione giudicante (tecnici e professionisti scelti dal CdA della Fondazione) ha consegnato la classifica finale e il CdA stesso ne ha preso atto ieri, ratificando ufficialmente la graduatoria e dando il via libera per il pagamento dei premi (5 mila euro per il vincitore, 3.500 per il 2° classificato, 1.500 per il 3°: nel box a destra i dettagli). Dopo due ore di riunione i vari esponenti del CdA hanno dichiarato, in sostanza, che i tre progetti migliori prevedono una spesa oscillante tra 15 e 20 milioni, nelle proiezioni. Decisamente troppo, visto quanto preventivato (finora si era sempre parlato di un tetto massimo tra 10 e 12 milioni). La Fondazione entra in possesso degli elaborati che non costituiranno un percorso obbligato, ma saranno una fonte di ispirazione: da ciascun progetto preliminare si potranno cogliere gli aspetti più funzionali e realisticamente realizzabili. Ma per riportare i progetti stessi all’interno di un recinto economico più circoscritto servirà quel che nel CdA è stato definito «una cura dimagrante». Il Torino nei prossimi 15 giorni si è impegnato, per bocca del consigliere di amministrazione Ferrauto , a consegnare l’elenco finale delle priorità assolute per il centro sportivo. Partendo dai due campi per gli allenamenti, da spogliatoi all’altezza per allenamenti e partite ufficiali, sale mediche, palestra e tutto quel che ovviamente serve per il lavoro quotidiano di una squadra professionistica. Sistemi di illuminazione avveniristici, materiali speciali e costosissimi, tribune e uffici superlusso saranno depennati dai progetti. Da vedersi, anche, se resterà la foresteria per i giovani del vivaio. «Ancora non si sa quanto effettivamente Cairo è disposto a mettere per la ricostruzione del Fila», ripetevano ieri in assessorato. Il discorso è ancora lungo, pensando all’ipotesi che una commissione di tecnici in capo alla Fondazione possa dar vita a un progetto preliminare più consono alle esigenze del Torino e in linea con i preventivi di spesa, cui dovrà seguire un bando di gara ufficiale per rendere definitivi ed esecutivi i progetti, nonché cantierabili (questa una delle linee guida che potrebbero materializzarsi nei prossimi mesi, pensando già anche al 2013).
POLEMICHE Mentre la Regione (rappresentata dal consigliere Vignale ) ha ribadito di essere pronta a confermare ufficialmente un contributo simile a quello già messo a bilancio dal Comune (3,5 milioni in 2 anni), mentre Cairo per l’appunto non chiarisce il proprio apporto, il (già contestato) presidente del CdA, Chiabrera , ha lanciato una proposta a dir poco sconcertante: una raccolta fondi tra i tifosi, una sorta di sottoscrizione. I rappresentanti dei tifosi nel CdA, Beccaria e Montiglio , sono subito insorti. Beccaria: «I tifosi sono già stati presi in giro abbastanza tra i soldi per il mattone di Novelli , azionariati e sottoscrizioni miracolose solo a parole. Saremo disposti a promuovere una sottoscrizione popolare, nel caso, solo dopo che il 50% del nuovo centro sportivo sarà già materialmente costruito dall’amministrazione pubblica e dal Torino, come è giusto che sia. Davvero, non prendiamoci in giro. Pensiamo forse di risolvere il problema chiedendo di nuovo dei soldi alla gente?». Chiabrera è rimasto col cerino in mano, insomma. Mentre l’ipotesi che l’Unicredit e la compagnia SanPaolo possano finanziare solo la costruzione del preventivato museo del Toro, al Fila, resta ancora in piedi, visto che le due fondazioni bancarie non possono per statuto investire nello sport e nel turismo, ma nella cultura sì.
M.BON.

 
Vincono 6 giovani architetti
TORINO. Sono sei gli architetti che hanno vinto il primo premio. Giovani, umbri: un gruppo guidato da Nicola Rossi, Augusto Andriolo e Silvia Sgarbossa, con i collaboratori Gabriele Maragotto, Efrem Trevisan e Roberto De Marchi. Al secondo posto un altro gruppo di lavoro: Fabio Mellina Gottardo e Silvia Manolino con i collaboratori Stefano Migliore e Davide Pavan. Al terzo posto si è invece classificato il progetto presentato dall’architetto Nicoletta Carbotti.
 
 
26-06-2012 TORINO CRONACAQUI     pag.11  IL "LIBRO DEI SOGNI GRANATA"
ECCO COME SARA' IL NUOVO FILA
 
en.rom.
 
 
 
 
25/06/2012 - TuttoSport : Ecco il progetto per il nuovo Stadio Filadelfia
 
 
oppure Album foto su gruppo FB  Rivogliamo lo Stadio Filadelfia 
 

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