domenica 12 febbraio 2012

11/02/12 - Nuovo Filadelfia: 34 idee

Ecco quanti sono i progetti preliminari: per la ricostruzione non erano mai scesi in campo così tanti architetti e costruttori
Entro il 10 aprile verranno scelte le proposte migliori. Poi scatterà almeno un nuovo bando per individuare il progetto definitivo e assegnare l’opera.
L’obiettivo: il Fila in piedi a fine 2013

MARCO BONETTO
STEFANO LANZO
TORINO. Un altro passo verso il nuovo Filadelfia è stato avanzato ieri, quando si è concluso il concorso di idee, raccolta dei cosiddetti progetti preliminari: le proposte per il centro sportivo sono in definitiva 34 e adesso si trovano blindate, in busta chiusa, in uno degli archivi del Comune di Torino. Non è dato conoscere la provenienza dei progetti, dato che sono stati recapitati secondo la procedura, da ordine tassativo e incontrovertibile, senza indicazione del mittente: questo perché la Commissione Giudicante non deve essere in alcun modo condizionata da nome o area geografica di chi ha realizzato la proposta. Tanto che il protocollo prevede l’inserimento, all’interno della busta sigillata grande con le tavole, di un’altra busta chiusa più piccola con dentro le indicazioni dello studio o del progettista. Non si tratta di dettagli: sono passaggi fondamentali per garantire un giudizio equo e trasparente, così da evitare contestazioni anche legali o addirittura l’invalidazione dell’intero concorso di idee. Questioni più o meno tecniche a parte, la chiusura della raccolta dei progetti preliminari apre adesso le porte a una fase successiva, necessaria per arrivare al progetto definitivo: quella della nomina della Commissione Giudicante, che sarà determinata dopo il 29 febbraio. Il procedimento andrà di pari passo con la proclamazione del nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Filadelfia: non è da escludere la possibilità che venga riconfermato in blocco l’attuale CdA che è ora come ora composto da Luigi Chiabrera presidente (a rappresentare il Comune), Gian Luca Vignale vice presidente (a rappresentare la Regione Piemonte), consiglieri Marco Montiglio e Domenico Beccaria (a rappresentare le associazioni dei tifosi) e Giuseppe Ferrauto (a rappresentare il Torino Fc).
LE DUE OPZIONI Una conquista, per quanto simbolica, è già stata ottenuta: mai si erano visti così tanti progetti, ben 34, a coinvolgere un ampio numero di costruttori, ingegneri, architetti. La consistente cifra lascia pensare che, in un ventaglio talmente ampio di possibilità, ci possano essere idee molto interessanti, le quali verranno valutate nelle prossime settimane: la qualità, in ogni caso, resta un mistero, in attesa dell’apertura delle buste. La Commissione Giudicante, che sarà composta da almeno un ingegnere e da un architetto, verrà scelta dal CdA e dovrà stilare la classifica finale del concorso di idee entro il 10 aprile, dunque tra due mesi a meno di proroghe. L’obiettivo comune è comunque quello di accelerare il più possibile i tempi tecnici e di realizzazione: importante sarà stabilire il percorso successivo, ovvero quello del bando vero e proprio. Deciderà il CdA, sulla scorta delle direttive della Fondazione Filadelfia, tra le due opzioni: un bando integrato oppure due bandi distinti, uno per la scelta definitiva del progetto e l’altro per la concreta realizzazione della struttura. La prima ipotesi è la più rapida e preferita: consentirebbe di velocizzare i tempi in maniera consistente. Ma questo dipende dalla qualità delle proposte preliminari, in modo da poter passare in fretta al progetto definitivo e renderlo cantierabile: il tutto in un unico bando, senza dover dilatare le tempistiche. La situazione si comprenderà con chiarezza soltanto tra qualche mese. Se il bando fosse soltanto uno, la speranza sarebbe quella di festeggiare il 107° compleanno del Toro, il 3 dicembre 2013, con il Filadelfia già in piedi o quantomeno ben avviato nella ricostruzione. Una buona notizia, purché venga garantito l’impegno massimo affinché non si perda altro tempo lì dove di sprechi e scandali si parla e scrive da quasi 15 anni.
Sotto la foto:
I ruderi del Filadelfia. I destini dell’area sono in mano a una nuova Fondazione che ingloba il Comune, la Regione, il Torino e associazioni di tifosi

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