mercoledì 19 gennaio 2011

19/01/11 - Chiamparino « Sì, facciamo la Fondazione»


http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=WTSM6&annart=2011&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0


Dopo le proteste dei tifosi granata e i milioni stanziati dal governatore Cota

Il sindaco dà mandato a Sbriglio per raggruppare enti e privati La Regione: appello di Coppola

MARCO BONETTO

TORINO. E’ tardo pomeriggio quando il sindaco Chiampari­no, dopo un lungo silenzio, fa sapere che «il Comune si è messo in moto per arrivare al­la fondazione della Fondazio­ne », con buona pace di ogni gio­co di parole. Ovvero l’associa­zione che si occuperà di cerca­re i fondi necessari per il Fila­delfia, ancora da costituire uf­ficialmente davanti a un notaio ma già riconosciuta in nuce almeno da una delibera della Città, con l’approvazione dello statuto che dovrà regolar­ne la vita e le funzioni. Ma a questo punto è doveroso subi­to puntualizzare che di soldi sulla carta ce ne sono già abba­stanza per partire con i lavori e arrivare fin quasi al fondo, se non per completarli (l’opera po­trebbe costare grossomodo sui 12 milioni). Ricorda infatti l’as­sessore regionale alla Cultura, Coppola: «Grazie all’impegno del governatore Cota, del sot­toscritto, dell’assessore allo Sport Cirio e del consigliere regionale Vignale abbiamo stanziato per 3 anni (2011-2013, ndr) una cifra pari a 3 milioni. In sostanza, un milio­ne all’anno. E il primo bonifico siamo pronti ad affettuarlo non appena la Fondazione, di cui farà parte come da accordi anche la Regione, sarà ufficial­mente creata davanti a un no­taio. Inoltre, sempre grazie agli uffici del presidente Cota, la Regione ha ottenuto dalle fon­dazioni bancarie Sanpaolo e Unicredit un impegno a inve­stire altri milioni»: 3 o 4, per un totale di 6 o 7. A questi, in as­senza di contrordini, vanno ag­giunti i 3,5 milioni già promes­si nel 2008 con tanto di delibe­ra dal Municipio. Da verificar­si, poi, la disponibilità della Provincia di Torino a stanziare circa 500 mila euro, come da indicazioni degli ultimi anni. Insomma, ci sono finalmente le condizioni perché il Filadel­fia rinasca quale centro sporti­vo a uso del Torino per gli alle­namenti della prima squadra e le partite della Primavera. Ma sta al Comune muovere il pas­so decisivo, ora, davanti a quel benedetto notaio. Sta al sinda­co, in particolare. Il quale, al­meno fino a ieri pomeriggio, sembrava dribblare l’argo­mento, osservare con fastidio l’attivismo della Regione. Per­ché mai? Forse perché lo stes­so Chiamparino in questi me­si ha ripetuto che il Comune non è, oggi come oggi, nelle con­dizioni di stanziare i soldi pro­messi? Era meglio prendere tempo, allora? «Non è così», ri­feriscono gli uomini di Chiam­parino. «Tanto è vero che il sin­daco ha dato mandato all’as­sessore comunale allo Sport, Sbriglio, di compiere una se­rie di passi fondamentali che preludono alla nascita della Fondazione. E a quel punto, ov­viamente, anche il sindaco fir­merà quanto deve davanti al notaio». Le proteste dei tifosi e le mosse concrete e costruttive della Regione stanno dunque obbligando il sindaco a rimet­tersi in moto?

VENERDì SUMMIT
«E’ vero: venerdì, dopo che avrò riferito in commissione, incontrerò in assessorato le delegazioni dei tifosi che negli anni scorsi han­no partecipato col Comune al­la stesura dello statuto della Fondazione», ammetteva Sbri­glio ieri sera. L’incontro si svol­gerà alle 14 e 30 e tra i tifosi è già partito un tam tam per un sit-in pacifico davanti all’asses­sorato. Ma desta curiosità il fatto che a fine dicembre a Sbriglio avessero comunicato, in sostanza, che di Filadelfia d’ora in poi se ne sarebbe occu­pato il sindaco: già aveva fatto tanto l’assessore compiendo il miracolo di levare le ipoteche che gravavano sul Fila... Ma adesso, improvvisamente, Sbriglio ha di nuovo il manda­to per occuparsi della Fonda­zione: il suo attivismo non dà più noia? Ancora l’assessore cittadino: «Non amo fare pro­messe o illudere la gente, ma di sicuro farò il massimo, tutto quello che è in mio potere, per­ché la Fondazione nasca prima delle elezioni cittadine (a mag­gio, ndr). Il primo passo è otte­nere dai tifosi la conferma fi­nale che le varie delegazioni sono pronte a partecipare alla nascita della Fondazione. E si valuterà l’eventuale disponibi­lità di altri privati. Non sarò certo io a perdere tempo. Ma poi dovrò comunque aspettare che Cairo comunichi al sinda­co le sue intenzioni, se cioè con­fermerà che anche il Torino farà parte della Fondazione». Ma il presidente granata non ha più contattato il sindaco, do­po gli auguri di fine anno. Chi telefonerà a chi? E quando? I tifosi vogliono concedere una settimana di tempo al Comu­ne per prendere l’appunta­mento davanti al notaio. Men­tre i contatti con Cairo conti­nua a volerli tenere per l’ap­punto Chiamparino: su questo hanno in pratica legato le ma­ni a Sbriglio, fino a prova con­traria. Mentre ancora Coppola dice: «Mi piacerebbe che il 2011 fosse l’anno della verità, in cui tutte le istituzioni trovano la forza e la volontà per mantene­re fede all’impegno di ridar vi­ta al Fila, in un momento im­portante per l’unità d’Italia e per Torino prima capitale. An­che il Grande Torino fece sco­prire valori importanti di ap­partenenza nazionale. Sono fi­ducioso e ottimista che la Città accoglierà la disponibilità con­creta che la Regione sta mani­festando. Il Torino deve avere un trattamento paritario a quello della Juventus sugli sta­di ». Mentre dagli uffici del sin­daco fanno ancora sapere di at­tendere da parte della Regione (e della Provincia, nel caso) un atto ufficiale che informi la Città dello stanziamento di de­naro per il Fila e della volontà della Regione stessa di aderire alla Fondazione. Un dettaglio che verrà superato a breve.



Soldi dal Comune: non solo parole C’è anche una delibera del 2008

TORINO. Quando, dove e come la giunta

Chiamparino si è impegnata per stanziare dei soldi per il Filadelfia? E’ opportuno rispondere anche a questa domanda per completare il quadro, al di là delle ripetute promesse verbali fatte a turno dal sindaco, dall’assessore Viano e dall’ex assessore Montabone. Senza addentrarci nella notte dei tempi, il documento fondamentale di riferimento è una delibera comunale approvata il 25 febbraio 2008, in cui si legge, a un certo punto: «Ritenendo che la Fondazione, senza scopo di lucro, sia il soggetto più idoneo al reperimento di capitali pubblici e privati, la Città parteciperà al patrimonio (...) prevedendo (...) un conferimento di euro 3,5 milioni (...). La spesa sarà inserita nel bilancio pluriennale 2008-2010, anno 2009, e verrà erogata dalla Città ad avanzato stato dei lavori». La previsione di spesa è stata prorogata nel successivo bilancio di previsione triennale. E’ chiara e certificata, dunque, la volontà politica del Comune di partecipare ad investimenti mirati per il Filadelfia, ma con la medesima chiarezza è anche opportuno ripetere che tale previsione di spesa, per come è stata indicata, rimane condizionata da nuovi, eventuali, futuri inserimenti a bilancio della cifra in oggetto (o di altre cifre). In primavera le elezioni comunali rappresentano poi un’altra variabile. Non basta, insomma, quella delibera. Detta con uno slogan: i soldi del Comune ci sono e non ci sono, a oggi.
M.BON.

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