sabato 10 novembre 2012

10/11/12 - Fila, corteo da sogno

Inaugurazione il 4 maggio 2015 con una marcia per TorinoL’idea raccoglie consensi nella Fondazione che ha l’incarico di promuovere la costruzione di un centro sportivo
 
MARCO BONETTO
 TORINO. Siccome non sono i soldi ma i sentimenti a spostare le montagne, forse non è un caso che da qualche tempo l’incredibile vicenda del Filadelfia stia snocciolando non solo novità sull’impegno economico di chi è chiamato a ridar vita a quell’area, ma anche un insieme di evocazioni e di simboli.
 I LAVORI NEL 2014 Si diceva l’altro giorno della terra: la terra originale del campo principale. La terra che fu piedistallo del Grande Torino, nel suo decollo celestiale prima dell’ultimo volo nella tempesta del ’49. Quella stessa terra aveva già visto anche il primo scudetto granata negli Anni 20. E vide l’ultimo: negli allenamenti dei campioni del 1976. Orbene, il progetto prevede di rimuovere quella terra, di conservarla durante i lavori di costruzione del centro sportivo e di ricollocarla lì alla fine. Affinché anche il Toro del futuro calpesti quella stessa zolla ideale che fu di Pulici , di Ferrini , di Mazzola e dei pionieri. Ma c’è di più, adesso. Nella Fondazione Filadelfia, l’associazione deputata a promuovere la rinascita del quadrilatero, si sta facendo strada una nuova idea dalla forte valenza simbolica e passionale. Ispirata alla celebre marcia dei 50 mila di una decina di anni fa, allorché Torino fu attraversata da un fiume di tifosi che invocavano dignità e futuro. Il proposito è organizzare un’altra marcia, partendo da piazza Solferino, dove il Torino fu fondato nel 1906. Poi la lunga passeggiata, toccando i più noti e amati angoli pregni di fede granata (come il cippo di Meroni , per esempio), fino a passare sotto la curva Maratona, per poi arrivare appunto al Fila. E lì dar vita a una kermesse per l’inaugurazione del centro sportivo. Quando? Nella Fondazione più di un membro sta mettendo a fuoco una data in particolare: lunedì 4 maggio 2015. Perché? Perché così si chiuderebbe un cerchio ideale, ridando luce al Fila proprio nel giorno della memoria del Grande Torino, che quella terra rese leggendaria. Il 2013 sarà probabilmente occupato quasi interamente dal lungo iter burocratico legato innanzi tutto al lancio del bando internazionale per rendere cantierabile il progetto presentato in esclusiva da Tuttosport giovedì scorso in anteprima: il progetto preliminare realizzato dagli architetti Eraldo Martinetto , capogruppo, Marco Aimetti , William Cattanea e Paolo Chiappero (della Abcc Architetti & associati ), dal commercialista Luca Asvisio e dall’ingegnere Roberto Bertasio . I lavori dovrebbero dunque cominciare tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 e protrarsi per circa 16 mesi. A quel punto si intersecherebbe facilmente (nel freddo cronoprogramma, non solo nel tepore delle evocazioni) la festa del nuovo Fila con la ricorrenza del Grande Torino.
QUEI FORI PARLANTI Infine, un’ultima curiosità legata sempre alla forza dei sentimenti. I pennoni avveniristici disegnati nel progetto preliminare per illuminare in modo speciale il piazzale della memoria nel nuovo Filadelfia (dove un tempo c’era il vecchio cortile) non solo ricorderanno ciascuno 2 o 3 angeli granata (i caduti di Superga, Ferrini , Meroni e altre glorie che furono) con schermi interattivi su cui ammirare immagini dell’epoca, ma porteranno al loro interno pure una miriade di fori. Il desiderio dell’architetto Martinetto, nelle cui vene si mescolano puro sangue granata e un ricorrente afflato poetico-sentimentale, è dare anche vita a quei pennoni simbolici: «Quando soffierà il vento e passerà attraverso quei fori, si sentirà una voce misteriosa al Fila. Sarà il nostro cuore a parlare, in coro col Grande Torino».
Foto: 16 mesi necessari per costruire il centro sportivo
Gli architetti Marco Aimetti ed Eraldo Martinetto illustrano la loro creatura: il progetto preliminare del nuovo centro sportivo al Filadelfia (LaPresse)

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