martedì 27 settembre 2011

27/09/11 - Torino, tanti auguri...

...A chi?

Il primo é nato nel 1926, a Torino.
Il secondo é nato nel 1931, a Torino.

Il primo era, da subito, nobile: voluto da un conte, salutato dai re.
L'uomo era di condizione popolare, e iniziava così la sua formazione culturale.

Hanno vissuto gli stessi anni. Uno venne momentaneamente oscurato dalla costruzione del “Mussolini”,
l'altro ebbe occasione di conoscere lo stesso Mussolini, e lo disprezzò profondamente.

Entrambi si stavano formando. Uno lasciò il bianconero e divenne unicamente granata,
l'altro cresceva sempre più convintamente rosso.

Il primo ha superato la guerra solo con un po' di tristezza per essere rimasto solo,
il secondo ha dovuto imbracciare il fucile e salire in montagna.

Tornata la pace, il primo é diventato carico di gloria come nessuno.
Il secondo ha incontrato il primo, iniziando a frequentarlo.

Il luogo ha ospitato, tutte le settimane, decine di migliaia di persone nel suo salotto.
L'uomo era tra quei frequentatori.

Un giorno di pioggia, il primo ha perso in un colpo solo tutti i padroni di casa.
Al funerale c'era oltre mezzo milione di persone, fra i quali il secondo.

Il primo ha continuato per anni a crescere ragazzi, educandoli ai valori più sani.
Il secondo ha costruito una carriera importante per se stesso.

Il luogo si trasformò nella casa del (suo) popolo.
L'uomo frequentava la casa del popolo e scalava posizioni.

Il primo era diventato un luogo del cuore, dopo essere stato per anni il più importante della città.
Il secondo divenne primo cittadino, la persona più importante e più in vista.

Il luogo perdeva il palcoscenico con le luci della domenica.
L'uomo intanto teneva il potere tanto a lungo quanto quasi mai nessuno prima.

Il luogo era un patrimonio che si tramandava di padre in figlio, di campione in ragazzino.
L'uomo affrontava anni difficili, di piombo, con fermezza.

Il primo continuava ad amare il Toro.
Il secondo continuava a dire di amarlo.

Entrambi anziani, il primo é morto. Aveva 71 anni.
Il secondo é andato in pensione.

Il primo é stato ucciso.
Il secondo é stato l'assassino.

Il primo é caduto.
Il secondo ha chiesto al popolo di versare un obolo per un mattone, ricevendolo.

I resti del primo si sono coperti di erbacce.
Il secondo dice che il primo stava morendo comunque, ma non lo dimostra né lo farà mai.

I pezzi migliori del luogo spariscono.
L'uomo li restituisce anni dopo (e non tutti), coperti di spazzatura.

Il primo diventa un buco nero e una discarica a cielo aperto.
Il secondo tiene in cassa anche i soldi della prima Fondazione.

Nel 2011, il Comune continua a procrastinare ogni possibile soluzione per far rinascere il luogo.
L'uomo viene festeggiato al suo compleanno dal Comune che smette perfino di lavorare.

Il luogo non viene neppure pulito, al limite nascosto quando ci sono grandi occasioni.
All'uomo viene offerto champagne e non viene rivolta nessuna domanda.

Il secondo celebra con ogni onore i propri 80 anni.
Il primo, fra pochi mesi, farà anch'esso cifra tonda: ricorderà il 15° della propria morte.

Tanti auguri.

http://www.toronews.net/?action=article&ID=24203

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