venerdì 1 ottobre 2010

01/10/10 - Filadelfia, un'altra svolta

Tuttosport :




http://www.ecostampa.net/Servizi/RasClienti/imgrsnew.asp?numart=UBZ2G&annart=2010&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B1QFCVDE7VQUR&video=0

Toro, assessore Sbriglio: «Filadelfia, un'altra svolta»

«Ipoteche cancellate a breve, poi parlerò con Cairo di ricostruzione»
TORINO, 1 ottobre - Ci sono giorni in cui il Filadelfia sembra meglio differenziarsi dall’immagine del­la celebre tartaruga che Achil­le, per filosofico paradosso, mai riusciva a raggiungere nel suo inseguimento. Sono giorni di rinnovate speranze, quei gior­ni. Questo è uno di quei mo­menti, per quanto sospeso tra una rinascita agognata da più di un decennio e un’impietosa realtà (quella scandalosa di­scarica a cielo aperto che è il Fila) che continua a proporre la medesima domanda: dove e quando si troveranno i soldi necessari (10 o 12 milioni, se­condo le proiezioni) per realiz­zare un centro sportivo a uso del Torino per gli allenamenti della prima squadra e le parti­te della Primavera? Intanto, sotto l’aspetto burocratico, an­ch’esso sostanziale, si conti­nuano a registrare da un anno scatti in avanti importanti. Un passaggio chiave affonda nel­l’attualità.

QUEI 535 MILA EURO - Il di­rettore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Palit­ta, ha inviato una missiva al Municipio di Torino che si tra­duce, finalmente, nel supera­mento dello stallo creatosi tra fine primavera ed estate: dopo che l’opera dell’assessore co­munale allo Sport, l’avvocato Giuseppe Sbriglio, aveva con­sentito al Comune di trovare un accordo col Fisco per l’estinzione delle ipoteche. Ipoteche ­come noto - risalenti al periodo cimminelliano. Queste hanno impedito, anno dopo anno, con­creti passi in avanti nella ricer­ca di privati interessati a so­stenere economicamente la rinascita del Filadelfia. Nello scorso aprile, grazie agli sforzi di Sbriglio, subentrato a Mon­tabone alla guida dell’assesso­rato, il Comune era riuscito a convincere l’Agenzia delle En­trare ad accettare l’offerta di 535 mila euro per cancellare le ipoteche: 500 mila euro garan­titi dal curatore fallimentare del vecchio Torino, Cerri, e 35 mila a carico della municipa­lità. Un successo inibito però dal successivo confronto sulla modalità dell’estinzione. L’A­genzia prevedeva di adottare, come normalmente accade in questi casi, la procedura della purgazione (si parla di uno o due anni); il Comune ha inve­ce sempre spinto per la cancel­lazione, ben più veloce e meno onerosa. «Le nostre deduzioni erano in sostanza tre», spiega Sbriglio -. «Seguire l’iter buro­cratico della cancellazione (senza il possibile ingresso di soggetti terzi, ndr) consente di chiudere la vicenda in tempi brevi e non biblici, riduce i co­sti e viene incontro alle richie­ste dei cittadini e dei tifosi, comprensibilmente insofferen­ti e non più disposti a tollerare rinvii su rinvii».

Leggi l'articolo completo nell'edizione odierna di Tuttosport

Marco Bonetto

http://www.tuttosport.com/calcio/serie_b/torino/2010/10/01-86671/Toro%2C+assessore+Sbriglio%3A+%C2%ABFiladelfia%2C+un%27altra+svolta%C2%BB

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Torino Cronaca:

" Via alla cancellazione delle ipoteche "

http://www.ecostampa.net/Servizi/RasClienti/imgrsnew.asp?numart=UBZ9K&annart=2010&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B1QFCVDE7VQUR&video=0



LA STAMPA :

Cancellate le ipoteche. Il Comune: il Toro ricostruisca il “Fila”


http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/quitoro/articolo/lstp/345312/

L'assessore Sbriglio a Cairo: sia motore della rinascita

GIANLUCA ODDENINO
TORINO
Da una parte lo sprint finale dei tifosi per segnalare il Filadelfia al Fai come luogo del cuore 2010, dall'altra il Comune che riceveva l'ultimo via libera dall'Agenzia delle Entrate per le ipoteche sul Fila. Ieri sono state vissute ore di passione granata per lo stadio del Grande Torino, ridotto ad un rudere da 13 anni, anche se una prima timida luce inizia a vedersi in fondo al lungo tunnel dell'oblio. In attesa di sapere se il Fondo Ambiente Italiano varerà una campagna per salvare il Filadelfia, in base ai voti cartacei e virtuali giunti in questi mesi ad un concorso nato sette anni fa con 10 luoghi già recuperati e chiusosi ieri a mezzanotte, una buona notizia è arrivata da Roma.

Dopo una lunga valutazione, l'Agenzia delle Entrate ha deciso di cancellare le ipoteche da 38 milioni di euro sul Filadelfia e non più purgarle. In questo modo non si perderà altro tempo in aspetti burocratici e passaggi delicati, ma si potrà ragionare fin da subito sul destino del Fila.
La richiesta del Comune, dunque, è stata accettata. «Dalla giornata dell'accordo - spiega Giuseppe Sbriglio, assessore allo sport - c'è stato un gran lavoro da parte di tutti gli uffici per completare la procedura in tempi minimi. Ieri siamo arrivati al punto di svolta e ringrazio l'Agenzia delle Entrate per la sensibilità mostrata. La purgazione avrebbe portato tempi biblici, mentre con la cancellazione sono state recepite le istanze del Comune sulla maggiore celerità, sui minori costi e sull'assenza di tensioni sociali». Con la mediazione del dottor Pallitta dell'Agenzia delle Entrate, la vicenda ipoteche viene chiusa col pagamento di 535mila euro: 500mila a carico del curatore fallimentare, i restanti soldi dal Comune.

Adesso, però, si apre realmente la partita sul futuro del Fila. Il terreno è libero da ogni vincolo, lo statuto della Fondazione è pronto da tempo e non resta che fare il primo passo per ricostruire il Filadelfia. Ma a chi tocca farlo? «La prima idea - analizza Sbriglio - sarebbe quella di capire se il Toro è interessato ad essere il motore della rinascita della sua casa. Anzi, direi che sarebbe opportuno chiedere direttamente al Torino Fc se vuole fare lui il Filadelfia. Un po' come è accaduto alla Juve con il suo stadio alla Continassa: stesse condizioni».

Dunque il Comune sarebbe disposto a garantire il diritto di superficie al Toro senza oneri di urbanizzazione, l'escussione delle fidejussioni di Cimminelli e tutti gli strumenti per attivare agevolazioni col credito sportivo affinché il Fila possa rinascere come centro sportivo del Torino in tempi rapidi.

La ricostruzione del Fila, su cui non mancano progetti di ogni tipo, è stata valutata attorno ai 10 milioni di euro e finora si era sempre parlato di un intervento misto privato-pubblico. Il Comune nel corso di questi anni ha sempre parlato di 3,5 milioni di euro a disposizione, mentre la Regione aveva manifestato la possibilità di una cospicua partecipazione. Il resto dei soldi dovrebbero arrivare da privati cooptati dalla stessa Fondazione per il Filadelfia. Che non è stata ancora fondata, ma rappresenta tutti i principali attori: istituzioni, tifosi ed ovviamente il Toro. Urbano Cairo, però, ha sempre sostenuto che si sarebbe limitato ad un contributo simbolico e soprattutto a far allenare la prima squadra su quello storico campo. Ora il Comune chiede al presidente granata, pesantemente contestato dagli ultrà, di esplicitare il suo pensiero e sull'ipotesi di una ricostruzione del Fila in prima persona.


http://www.ecostampa.net/Servizi/RasClienti/imgrsnew.asp?numart=UC15J&annart=2010&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B1QFCVDE7VQUR&video=0


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by marat :

Sia l'articolo di Oddenino che quello di Bonetto dimenticano entrambi alcuni particolari non da poco:

. Il Comune di Torino ha già incassato da almeno 3 anni 1.000.000,00 di euro dal Bennet destinato (da delibera) alla ricostruzione del Fila

. Il Comune di Torino ha incassato da più di un anno gli oneri di urbanizzazione derivanti dalla vicenda Fila, sia dai palazzinari che dal Bennet, oneri che erano stati in un primo tempo in parte destinati alla costruzione del posteggio sotterraneo del nuovo Fila.... ma c'era da finire la piscina in via Filadelfia ed allora il posteggio sotterraneo Viano ha deciso che non serviva più e quei soldi sono stati utilizzati per l'ennesima opera inutile ed incompiuta.

. Il comune di Torino si dimentica dal 2006 di escutere le ipoteche su beni Ergom (NON FIDEJUSSIONI ed è una differenza non da poco, visto che qualunque amministrazione comunale non appecorinata ai voleri superiori avrebbe preteso Fidejussioni e non accettato ipoteche) visto che la Ergom è diventata Fiat. E la Fiat si è opposta all'escussione di dette ipoteche ed il Tribunale di Torino, in I° grado, guarda caso ha dato ragione a Fiat... quindi allo stato attuale i soldi derivanti dalla Ergom sono pari allo zero.

. il comune di Torino non ha mai chiesto a don Diego [Novelli] di rendere conto delle entrate e delle uscite della vecchia Fondazione e non ha mai chiesto che detta Fondazione venisse dichiarata estinta e che "gli avanzi" venissero destinati alla ricostruzione... avanzi che scemano a colpi di 30.000 euro/annui.

A Cairo di tutta questa vicenda si può imputare di aver fatto un solenne giuramente a Don Aldo (confermatomi personalmente dal Don) di mettere 3,5 mio di euro per il Fila e di essersi poi rimangiato quanto giurato.

Comunque considerati i soldi che ci dovrebbe mettere il Comune (almeno 6 milioni) e quelli di Regione e Provincia, SE CI FOSSE LA VOLONTA' POLITICA - visto che il FILA è ora totalmente del Comune ed è il Comune ad averne permesso l'abbattimento - non ci sarebbe alcun bisogno di Cairo.
Inoltre per Regione e Provincia mettere 1 milione/anno spalmato su 3 anni e su più Assessorati - Sport/Cultura/Turismo - sarebbe un costo ridicolo... come sarebbe ancor più ridicolo per gli enti pubblici chiedere un mutuo al credito sportivo che, per 10 milioni, sarebbe inferiore agli 800.000 Euro/anno.

E a tutti quelli che sostengono che il Comune di Torino non ha soldi, ricordo - per l'ennesima volta - i 7.000.000 di euro stanziati per ristrutturare il ristorante del Borgo del Valentino o la rinuncia da parte del Comune ad incassare gli oneri di urbanizzazione del posteggio dell'ipermercato che sorgerà al delle Alpi, area per la quale i gobbi hanno incassato 20 milioni. E questi sono solo due esempi... potrei farvene altri 30, altrettanto scandalosi.

Però per il Fila ci vuole il Forieri di turno oppure i tifosi dovrebbero trovare i capitali privati... e i giornalisti nell'ode a Sbriglio (vero Bonetto?) si dimenticano "stranamente" di tutto quello pubblicato da loro stessi fino a poco tempo fa.

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