sabato 20 giugno 2009

25/02/08 - Delibera 2008/00130/010 - Verbale Seduta del Consiglio Comunale...

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Paragrafo n. 15

DELIBERAZIONE 2008-00130

COSTITUZIONE DELLA FONDAZIONE PER LA RICOSTRUZIONE E GESTIONE DEL FILADELFIA. APPROVAZIONE DELLO STATUTO.

INTERVENTI :

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc. 200800130/10, presentata dalla Giunta Comunale in data...,
avente per oggetto:
"Costituzione della Fondazione per la ricostruzione e gestione del Filadelfia. Approvazione dello Statuto"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Sono stati presentati 4 emendamenti.
L'emendamento n. 1, presentato dall'Assessore Montabone, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ravello.

RAVELLO Roberto Sergio
In relazione a questo emendamento, avrei bisogno di qualche chiarimento da parte dell'Assessore, poiché la Circoscrizione ha espresso, nella formulazione del proprio parere, due richieste.
Relativamente alla prima richiesta non aggiungo nulla, poiché sarà oggetto di un emendamento presentato dal nostro Gruppo, in riferimento alla tempistica per il reperimento delle risorse.
Per quanto riguarda la seconda richiesta: la Circoscrizione ha espresso il bisogno che il suo ruolo venga considerato in maniera attiva, come partecipante all'interno della costituenda Fondazione.
Nell'emendamento che ha presentato e che stiamo discutendo, l'Assessore non ha acconsentito a questa richiesta, rispondendo che la Circoscrizione non ha personalità giuridica. Le chiederei di permettermi un breve passaggio su questo, Assessore, perché, se è vero che la Circoscrizione non ha personalità giuridica, è anche vero però, che all'interno della Circoscrizione ci sono figure quali i Direttori o i Funzionari che rappresentano la Città e regolano il corretto funzionamento e svolgimento delle attività della Circoscrizione.
A parte questo, vorrei chiedere all'Assessore un chiarimento per quanto riguarda il passaggio di chiusura. Al punto 4 del dispositivo della proposta di deliberazione, si prevede un'adeguata rappresentazione della Circoscrizione 9 all'interno della Fondazione, si va incontro, in questo modo, alla richiesta della Circoscrizione 9, ma non si specifica la modalità attraverso la quale dare rappresentazione adeguata alla Circoscrizione 9 in un progetto (non sto a ricordarglielo) al quale la Circoscrizione stessa ha partecipato in maniera attiva.
Vorrei capire in che modo si intenda dare adeguata rappresentazione alla Circoscrizione 9 e soprattutto (ma senza polemica), chiederle perché questa sia stata coinvolta in tutti i passaggi delle discussioni che hanno portato alla stesura della bozza dello Statuto della Fondazione, se da parte dell'Assessorato c'era già la consapevolezza di non poterla inserire tra i soci fondatori.
Credo ci sia una dissonanza tra quanto è stato fatto dall'Assessorato (che non si può non elogiare), e quanto invece, è stato risposto alle richieste della Circoscrizione.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola all'Assessore Montabone.

MONTABONE Renato (Assessore)
Informo il Consigliere Ravello di non avere nessun motivo pregiudiziale per dire che i rappresentanti della Circoscrizione non possano essere rappresentati fra i soci fondatori, così come era stato chiesto.
Tuttavia, ho verificato con gli Uffici e la motivazione con la quale noi rigettiamo la richiesta della rappresentanza circoscrizionale è squisitamente giuridica: la Circoscrizione, in questo caso, non ha personalità giuridica e quindi, non può essere rappresentata in nome e per conto della Città, tra i soci fondatori.
Al tavolo - peraltro non ufficiale - che ha condiviso l'evoluzione dello Statuto che noi presentiamo oggi, si sono presentati come Consiglieri di Circoscrizione due rappresentanti della Circoscrizione (peraltro mai nominati ufficialmente da questa) e sono stati accettati, così come le associazioni dei tifosi, nel portare avanti il discorso statutario. Hanno svolto un lavoro interessante e opportuno, però, non avendo la Circoscrizione personalità giuridica, non possono essere rappresentanti della Circoscrizione. Potranno - e noi lo abbiamo scritto nello Statuto - avere una rappresentanza circoscrizionale su nomina della Città, che invece ha personalità giuridica e potrà far parte della Fondazione, anche se non in prima persona: la Città nominerà, infatti, in accordo con la Circoscrizione, persone confacenti alle esigenze di tutti e in rappresentanza anche di parte del territorio.
Detto questo, volevo dire al Presidente - non toccherebbe a me - che l'accoglimento del mio emendamento (che propone 12 mesi anziché 18) andrebbe ad inficiare direttamente gli emendamenti che hanno proposto i Consiglieri della minoranza. Quindi, se ci deve essere un dibattito rispetto a questi emendamenti, sarebbe opportuno che si facesse adesso. Lo dico contro le mie esigenze, ma per democrazia.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
A me fa piacere che l'Assessore Montabone ci aiuti nella corretta e puntuale interpretazione del Regolamento. Non sono dell'idea che l'eventuale approvazione dell'emendamento n. 1 faccia decadere gli altri, ma farò un'immediata verifica. Qualora avesse ragione inviterei i Consiglieri a rimediare con eventuale approfondimento nel merito.
A questo punto, in ragione delle considerazioni fatte dall'Assessore Montabone, qualora l'Aula approvasse l'emendamento n. 1, dovremmo considerare decaduti gli emendamenti nn. 2, 3 e 4.
Volendo garantire ai Consiglieri la possibilità di entrare nel merito degli emendamenti da loro presentati, abbiamo due possibilità: dichiarazioni di voto dopo la votazione dell'emendamento n. 1 (ovviamente, con un po' più di tolleranza in relazione ai tempi da parte della Presidenza), o interventi sugli emendamenti. Se nessuno si oppone, facciamo un dibattito generale, votiamo l'emendamento n. 1 e, poi, la proposta di deliberazione, così come è stata eventualmente emendata.
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
Sono rimasto un po' perplesso nel leggere l'emendamento presentato dall'Assessore. Non entro nel merito della colpa di chi o di cosa la vicenda del Filadelfia si sia così prolungata nel tempo, ma considero inconcepibile non accettare la richiesta della Circoscrizione di prolungare il termine di 12 mesi. Io e il Consigliere Ravello, senza saperlo, abbiamo presentato due emendamenti simili, il che significa che non c'è nessuna strumentalizzazione, non c'è nessuna polemica! Non abbiamo chiesto 2 o 3 anni. Abbiamo chiesto 6 mesi in più, che, ripeto, alla luce degli avvenimenti che ci sono stati in un decennio, non sono assolutamente nulla!
Il mio timore - lo dico chiaramente come sono abituato a dire le cose in quest'Aula - è che accada quello che è previsto nella proposta di deliberazione. Invito tutti a leggerlo, se già non l'hanno fatto. A pagina 3, a piè di pagina, c'è scritto: "Qualora la Fondazione non riesca a realizzare il suo mandato di ricostruzione e gestione dell'Impianto Filadelfia nei tempi previsti dallo Statuto (art 3 bis) - di cui fa parte il discorso dei 12 mesi -, a seguito dell'estinzione della Fondazione e conseguente retrocessione dell'area, sull'area stessa potrà essere realizzato un parco per celebrarne la memoria storica.".
Importantissimo in ogni caso, ma non è il discorso che tutti quanti, Assessore per primo, Comune, Sindaco, Giunta, associazioni, stanno facendo. Mi chiedo che cosa osti a prolungare di 6 mesi questo termine. Ricordo ai Consiglieri che, una volta fatta la Fondazione, per iniziare un discorso di recepimento dei fondi, passano già dei mesi. Quindi, un anno è effettivamente poco tempo.
Sono d'accordo - come penso tutti quanti in quest'Aula - ad approvare questa proposta di deliberazione, ma faccio appello a voi e all'Assessore di ripensarci e di concedere 6 mesi in più a questo termine così perentorio.
Ho un altro dubbio, Presidente - e approfitto della sua benevolenza per poterlo esprimere - che, però, non mi farà votare contro questa proposta di deliberazione. Vorrei che rimanesse a verbale e vorrei riuscire ad avere una risposta dall'Assessore. Nella proposta di deliberazione si parla di un conferimento di 3 milioni e mezzo di Euro, da parte della Città di Torino, "... da finanziare nei tempi e nei modi che saranno successivamente determinati". Anche alla luce della risposta data dall'Assessore ad una mia interpellanza, datata 26 febbraio 2007, mi chiedo perché solo 3 milioni e mezzo - e lo chiedo naturalmente anche a voi, Consiglieri di maggioranza -, quando c'è una garanzia di 4 milioni 329 mila Euro rilasciata dalla famosa - tralascio la storia - Ergom, poi fallita. Mi aspetto che tutti questi 4 milioni 329 mila Euro vengano fin da subito dichiarati nella deliberazione come destinati alla Fondazione. Non riesco a capire perché debbano essere esclusi circa 800 mila Euro. Ad onor del vero, l'Assessore, a suo tempo, aveva risposto chiaramente che questi 4 milioni 329 mila Euro non erano ancora definiti.
Altrettanto chiaramente, ad una mia precisazione in cui dicevo: "È proprio questo il punto che mi preoccupa, quando si comincia a parlare di 3 milioni, 3 milioni e mezzo o 4 milioni di Euro, cioè di cifre buttate a caso: non vorrei che la Città di Torino riuscisse - come mi auguro - a recuperare 4.300.000 Euro e poi volesse investire nel Filadelfia soltanto una parte inferiore a questa cifra", lei, Assessore, rispondeva: "Certamente: per la ricostruzione del Filadelfia, infatti, non si pensa in alcun modo di impegnare anche soltanto un Euro in meno di quanto si renderà possibile recuperare; anzi, in ogni caso, ci siamo impegnati ad un contributo consistente, quindi quello, come dato minimo, è assolutamente assicurato".
Il dato minimo, quindi, erano 4.300.000 Euro, cifra che - come lei, Assessore, ribadiva (sempre a seguito di una mia affermazione) - era stata stimata dagli Uffici competenti del Comune di Torino, nel senso che non era una cifra buttata, a caso, dalla ERGOM di Cimminelli, ma era una cifra stimata dagli Uffici del Comune.
Questa è la mia seconda perplessità, che non mi impedirà, comunque, di votare a favore di questa deliberazione, chiedendo, però, una precisazione su questo aspetto.
Insisto, poi, a che la Giunta, tramite i Consiglieri di maggioranza, accetti di prolungare a diciotto mesi il termine.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Cassiani.

CASSIANI Luca
Intervengo soltanto per ribadire che, di questa deliberazione (almeno per quanto io ricordi), si è discusso in almeno cinque riunioni di Commissione, nelle quali tutti gli intervenuti (cioè tutti coloro che faranno parte della costituenda Fondazione), in qualche modo, hanno richiesto all'Amministrazione di accelerare i tempi, per arrivare quanto prima alla ricostruzione dell'area così come determinato, con gli investimenti del caso. Si tratta, dunque, di stringere i tempi che, in questi anni, sono stati già fin troppo lunghi, come ben sa chi ha seguito la vicenda, sia in Commissione, sia sulle pagine dei giornali; riteniamo, quindi, che il termine di 12 mesi stabilito nell'atto deliberativo sia assolutamente stringente e che debba rimanere tale, perché, diversamente, si rischierebbe di procrastinare una vicenda che, da troppo tempo, aspetta di essere risolta.
L'impossibilità della Circoscrizione 9 (sul cui territorio si trova lo stadio) di entrare a far parte della Fondazione è dovuta, evidentemente, alla mancanza di personalità giuridica della Circoscrizione stessa.
Sarà l'Amministrazione Comunale che designerà un membro all'interno della Fondazione, non la Circoscrizione; l'Amministrazione potrà tenere conto, evidentemente, degli orientamenti del territorio, ma si tratta, comunque, di una competenza che sarà riservata all'Amministrazione.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ravello.

RAVELLO Roberto Sergio
Innanzitutto mi permetto di contraddire il Presidente Cassiani, perché se egli riferisce che la Città potrà tenere conto delle indicazioni della Circoscrizione sui nominati che rappresenteranno il territorio della Circoscrizione all'interno della Fondazione, contraddice quanto detto poco fa dall'Assessore Montabone e su quanto scritto (ricordo che si dice di dare adeguata rappresentanza alla Circoscrizione nella quale la Fondazione ha sede).
È cosa ben diversa che valutare la possibilità che la Città individui qualcuno, la cui indicazione sia concertata con la Circoscrizione. Sono due cose diverse: mi auguro che, a vincere, sia la tesi sostenuta dall'Assessore Montabone e che, non a caso, è anche scritta su carta.
Desidero sollevare e trattare soltanto due questioni.
La prima, ovviamente, riguarda il testo dell'emendamento presentato (argomento di cui non ho volutamente discusso nel mio primo intervento, ma che riprendo molto brevemente, perché già puntualmente descritto dal Consigliere Carossa), in cui si chiedono 18 mesi, anziché 12. È tutto quello che ci sentiamo di chiederle, Assessore e, purtroppo, nonostante la sua posizione finora espressa, anche nelle sedute di Commissione, sia stata sfavorevole, le assicuro che questo non sarà sufficiente a farci cambiare giudizio sullo Statuto che ci ha presentato, né sul merito del lavoro che ha articolato e svolto finora.
Le chiedo soltanto, Assessore, di mettersi una mano sul cuore e di valutare che cosa siano sei mesi rispetto ad un periodo ormai troppo lungo, nel quale la memoria rappresentata da quel luogo è stata offesa per responsabilità che non voglio ricordare.
Dal mio punto di vista, sei mesi non sono davvero nulla. Nella difesa di una memoria - mi scusi, ex Presidente Olmeo - sei mesi non sono nulla. In un'attività e in un impegno che hanno, ormai, assunto un grande e significativo valore simbolico (che non potrà essere sfuggito a nessuno), sei mesi non sono niente, ancor più se paragonati ai dodici mesi che si è inteso inserire nello Statuto.
Semplicemente, si tratta di dare la possibilità a chi si farà carico, in nome e per conto di un interesse della Città, di assolvere ad un impegno che porterà benefici a tutti, non soltanto ai tifosi, non soltanto ai fondatori della Fondazione, non soltanto alla Circoscrizione, non soltanto ai torinesi, ma a tutti gli amanti dello sport e del calcio
in particolare...
Mi scusi, Presidente, faccio fatica a seguire me stesso.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Ha ragione, Consigliere Ravello, concordo con lei: è davvero difficile continuare l'intervento con questo brusio di fondo.

RAVELLO Roberto Sergio
Assessore, le chiediamo soltanto di non procedere con troppa fretta. Personalmente, condivido la necessità di accelerare, perché - come dicevamo poc'anzi - si è ritardato fin troppo, per cui è giusto dare un colpo sull'acceleratore, ma chiedo di evitare, per un eccesso di fretta, di infilarci in situazioni dalle quali, poi, è difficile risollevarsi. Un atteggiamento di questo tipo credo debba essere sconsigliato a qualunque Amministrazione.
Per questo motivo, Assessore, le chiedo di fare uno sforzo, per cercare di dimostrare, ancora una volta, un'ultima volta, quel senso di responsabilità che ha manifestato pienamente conducendo questo lavoro.
Per quanto riguarda il secondo punto, anch'io desidero soffermarmi sul contributo di 3 milioni e mezzo di Euro che la Città...

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Consiglieri, per cortesia, il Consigliere Ravello non riesce a terminare il suo intervento!
Anche lei, signor Segretario Generale, ci aiuti.
Prosegua, Consigliere Ravello.

RAVELLO Roberto Sergio
Vorrei chiedere per quale ragione, nel conferimento di questo contributo, si intenda attendere lo stato avanzato dei lavori: dal mio punto di vista (peraltro modestissimo), penso che, se la Città intende scommettere attraverso questo conferimento, perché non si dovrebbe farlo subito? Perché non fare in modo che questi 3 milioni e mezzo di Euro servano non tanto a chiudere i lavori già avviati, ma a farli iniziare, a dare una boccata di ossigeno ad una Fondazione che, per quanto vogliamo mostrarci ottimisti, è innegabile non avrà vita facile nel cercare di perseguire gli scopi prefissati?
Se si vuole scommettere, Assessore, chiedo che lei lo faccia bene, fino in fondo: noi siamo d'accordo con lei e vogliamo scommettere con lei su questa strada, ma chiediamo che, se si fanno le cose, si facciano bene; chiediamo che, se si intende partecipare con il contributo della Città in tutto questo, lo si faccia da subito e non a stato avanzato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Lonero.

LONERO Giuseppe
Non vorrei essere ripetitivo, ma anch'io mi associo alle richieste di chi mi ha preceduto, chiedendo all'Assessore di prendere in considerazione gli emendamenti che intendono modificare il periodo nel quale la Fondazione dovrebbe compiere tutta una serie di atti che penso sia difficile espletare in maniera adeguata in soli 12 mesi. Vorrei ricordare che in soli 12 mesi la Fondazione deve reperire le risorse, redigere un progetto esecutivo ed appaltare le opere.
Chi ha esperienza, come chi vi parla, di procedure burocratico-amministrative, sa che questo significa avere un'organizzazione, una struttura che funzioni perfettamente e che abbia anche una certa esperienza di come muovesi in questi ambiti.
Oggi nasce la Fondazione e fra 12 mesi deve dimostrare di avere almeno appaltato i lavori. Ripeto, siccome nel frattempo bisogna svolgere alcune operazioni di una certa importanza e di una certa valenza, dubito che la Fondazione riesca in questo tentativo, non per carenza di impegno o di disponibilità, oppure per cattiva volontà, ma semplicemente perché queste operazioni richiedono impegno, conoscenze e capacità di muoversi in questi ambienti, qualità che si acquisiscono solo con anni e anni di esperienza.
Nel ribadire la richiesta di differire di almeno 6 mesi questo temine indicato dallo statuto, qualora l'Assessore non voglia accogliere questo emendamento, auspico che questo limite non sia considerato come perentorio, ma che magari tra 12 mesi, davanti a una richiesta motivata, da parte del Consiglio d'Amministrazione della Fondazione, che sappia dimostrare di aver compiuto tutto quanto è umanamente possibile per ottemperare al disposto dello statuto, ci sia una disponibilità (e questo vorremmo sentirlo dichiarare da lei) ad apportare la modifica statutaria per non incorrere in quella malaugurata previsione indicata nello statuto e cioè che si sciolga la Fondazione, si receda l'area e si realizzi sull'area dell'ex Stadio Filadelfia soltanto (non per sminuire l'importanza) un "parco della memoria".
Ribadisco, Assessore, che se lei in questo momento riuscisse a prendere un impegno di questo tipo, sarebbe un segnale molto importante per far capire la volontà di dialogo che c'è tra l'Amministrazione e la costituenda Fondazione, sempre per raggiungere questo obiettivo, che tutti auspichiamo, della ricostruzione dello Stadio Filadelfia.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Sbriglio.

SBRIGLIO Giuseppe
Questo atto del Consiglio Comunale rappresenta un grande passo in avanti nella ricostruzione del monumento-simbolo della storia del Grande Torino. Dopo anni di delusione finalmente possiamo guardare avanti con ragionevole ottimismo, mantenendo anche un certo scetticismo, ormai consolidato nel DNA dei tifosi granata.
I due atti (l'approvazione dello statuto della Fondazione e della Variante al Piano Regolatore) hanno viaggiato in parallelo secondo un disegno unanimemente condiviso, che porti finalmente al risultato voluto da tutti: rivedere il Filadelfia vivo, fare quattro chiacchiere nel cortile prima degli allenamenti, aspettare l'uscita dei "giuocatori", secondo la targhetta che si trovava tempo fa nel cortile.
Insieme adolescenti ed anziani. Questo è un po' l'elemento forte: unire i ricordi del passato con le speranze del futuro.
In questi anni abbiamo lottato tanto, forse perché da parte di tutti non c'era la consapevolezza del valore storico di quest'area.
Nutro qualche rammarico e dico che forse, in passato, la Sovrintendenza, in primis, non ha avuto questa consapevolezza del valore storico, però adesso, dopo tutti questi anni di lotte, serve poco dirlo.
Abbiamo lottato per impedire la costruzione del supermercato sul campo e poi, finalmente, siamo riusciti a non far edificare i palazzi. Forse, nell'approvazione di questo statuto, dobbiamo ricordare tutti questi elementi. Quindi, siamo arrivati a questo passo fondamentale.
Adesso dobbiamo dare fiducia al lavoro della Fondazione, perché all'interno operino i tifosi rappresentativi delle associazioni, gli stessi che hanno vigilato affinché lo statuto non venisse stravolto. Dobbiamo ricordare che abbiamo accettato questo statuto blindato e forse un po' troppo specifico. Lo abbiamo fatto, credo, anche perché capiamo i tifosi, che troppo spesso si sono sentiti un po' traditi dagli eventi, senza dare colpa a nessuno, anche perché gli eventi sappiamo come sono andati. È per questo che nasce anche la Fondazione dopo tutto questo lavoro, perché responsabilizza chi starà all'interno della Fondazione e i tifosi nelle decisioni.
Il Comune darà un forte contributo e vorrei che lo desse anche la Società di calcio. Se arriveremo ad aprire alle operazioni commerciali è perché forse il Torino dovrebbe metterci qualcosa in più, in termini di investimento, ma non voglio polemizzare in questa sede, anche perché sarei sicuramente ingiusto anche nei confronti dell'attuale società, viste le operazioni che sono state fatte in passato.
Quindi, a fronte di tutte queste considerazioni, credo che la Fondazione possa partire e penso alle aperture che potrà avere questa Fondazione nei confronti delle fondazioni bancarie e anche nei confronti degli sponsor.
Quindi, questo sarà nell'autonomia della Fondazione ed è per questo motivo che abbiamo dato questo input e se il commerciale ci sarà, come è predisposto nello statuto e anche nella Variante, quello che chiediamo è che non deturpi il progetto, ma lo renda compatibile con il valore storico dell'area e del manufatto.
Quindi, visto che uniamo il dibattito generale alle dichiarazioni di voto, annuncio il voto favorevole del mio Gruppo a questo provvedimento.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Visto che si tratta di una dichiarazione di voto, tengo a precisare il pensiero di Forza Italia.
Su questa vicenda, Forza Italia ha fatto un progetto organico molto importante. Noi pensiamo che "due stadi, due squadre" sia il futuro del calcio torinese; di conseguenza, auspichiamo fortemente che, all'interno della ricostruzione del Filadelfia, il Presidente attuale del Torino pro-tempore possa investire del denaro, possa acquisire la proprietà dell'Olimpico, che credo che sia un aspetto importantissimo. Noi, come Forza Italia, siamo favorevoli allo statuto.
Sicuramente, i rilievi dei Consiglieri Ravello e Carossa sono corretti ed io credo che 6 mesi siano addirittura insufficienti; non ho presentato nessun emendamento, ma penso che siano insufficienti. Credo che sarebbe necessario un anno in più.
Ciò che bisogna ricordare in quest'Aula sono le responsabilità politiche di quanto è successo dal 1997 ad oggi. Non bisogna dimenticare che la situazione disastrosa, di fronte alla quale questo Consiglio Comunale si trova oggi, dovendo erogare 3.500.000 Euro, deriva da una decisa infausta dei Sindaci precedenti, Novelli e Castellani.
Queste sono le responsabilità politiche che vorrei che la Città non dimenticasse e che segno a verbale. Se oggi noi ci troviamo di fronte a questa situazione, sicuramente è dovuto a un periodo infausto.
Detto questo, auspico veramente due stadi per due squadre, che sono a mio giudizio il futuro; la politica generale degli stadi sicuramente non è la migliore possibile oggi a Torino, ma questa è la realtà, quindi l'accettiamo e accettiamo di porvi rimedio. Siamo d'accordo sullo statuto e concordiamo su 18 mesi invece che 12, anche se li riteniamo, ripeto, forse fin troppo pochi.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola all'Assessore Montabone.

MONTABONE Renato (Assessore)
Colgo l'occasione anche per ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla stesura di questo Statuto, che credo tenga conto delle giuste esigenze, sia storico-culturali della Società granata, sia territoriali ed amministrative dell'Amministrazione Comunale.
Da un lato, c'è la forte volontà, da parte dell'Assessore e dell'Amministrazione Comunale, di arrivare alla ricostruzione il più possibile fedele dell'impianto sportivo(sicuramente non avrà la stessa capienza), tale da poter rievocare in qualche modo quella che è stata e che dovrà essere la "Casa granata", dall'altro l'Amministrazione Comunale non può permettersi di lasciare quella parte di territorio cittadino nelle condizioni del degrado più assoluto in cui si trova oggi. Non può permetterselo!
È occasionalmente usato per rievocare gesta calcistiche e, se non per la volontà di qualcuno che, ogni tanto, fa un po' di pulizia, versa in uno stato di completo abbandono!
Detto questo, vorrei ricordare che l'Amministrazione Comunale soltanto da pochissimi mesi è diventata (attraverso vicende note a tutti) proprietaria di quell'area, che in precedenza era di proprietà del Torino Calcio.
Molte delle osservazioni che sono state portate in quest'Aula ( ringrazio, per questo, l'onestà intellettuale di coloro che, non facendosi soltanto carico di essere tifosi o rappresentanti di una parte della tifoseria,si sono anche fatti carico di essere amministratori) sono state discusse a lungo in questo ultimo anno (prima ancora dell'acquisizione della piena proprietà dell'area del Filadelfia da parte della Città) da parte delle rappresentanze di tutti i tifosi e, anche se in maniera non ufficiali e ripeto, da parte di quella rappresentanza circoscrizionale che era seduta intorno ad un tavolo di lavoro.
Devo dire che i 12 mesi di cui si sta parlando oggi, inizialmente erano 6 ed era già stata chiesta una dilazione, pensando che il periodo partisse dalla data in cui si sarebbe sottoscritto l'atto di fondazione, quindi passeranno ancora due o tre mesi, perché, dal punto di vista amministrativo, i tempi sono questi.
Nel frattempo la Fondazione credo potrebbe (non in quanto tale, ma i vari soci fondatori) cominciare già a lavorare per il recupero di queste cose.
Vorrei leggere testualmente l'articolo 3, che rappresenta la garanzia, da parte dei soci fondatori, che le cose debbano avvenire in quel modo. Sono stati quest'ultimi, al di fuori delle logiche delle fondazioni, a volere che l'articolo 3 fosse così composto, entrando nei dettagli minimi e nei particolari quasi progettuali della ricostruzione dello Stadio Filadelfia, per evitare che ci fossero delle soluzione diversificate.
Il comma 3 dell'articolo 3 bis recita con molta chiarezza che "...entro i primi 12 mesi dalla sua costituzione (quelli a cui si riferivano i diversi interventi dei Consiglieri), la Fondazione dovrà reperire i fondi per la ristrutturazione e la gestione ed avviare le conseguenti procedure di evidenza pubblica a ciò finalizzate".
Dico subito che i 12 mesi non rappresentano un termine tassativo, anche perché, dopo questa prima fase,ne seguirà una successiva, entro la quale, se non si recuperano fondi, la Fondazione dovrà sciogliersi; perché in questo momento non possiamo permetterci di impostare una nuova Fondazione che dia i risultati conseguiti da Fondazioni che in precedenza si sono occupate di questi temi.
I 12 mesi non costituiscono un fatto pregiudiziale per l'Amministrazione Comunale (non cambia niente che i mesi siano 12 o 18,mentre prima erano 6), ma c'è il rischio che, se non si mette un punto fermo rispetto all'esigenza che ha l'Amministrazione Comunale, gli sforzi fatti da parte di tutti risulteranno vani.
Vorrei anche spiegare perché i 3,5 milioni di Euro saranno dati soltanto in stato di avanzamento lavori: si vuole evitare che gli unici fondi messi in quella Fondazione siano quelli del Comune, che non permettono di definire l'opera.
Questa cifra è stata determinata calcolando circa la metà di quel progetto iniziale da 7 milioni, nella presunzione, da parte dell'Amministrazione Comunale, che i privati (e per privati intendo anche il Torino Calcio) avrebbero messo la metà più uno della somma che serviva per ricostruire l'impianto sportivo.
Ad oggi abbiamo l'adesione come socio fondatore del FC Torino; dal momento che, per statuto, la ricostruzione del Filadelfia avviene affinché la società granata possa svolgere la sua attività (dagli allenamenti alle partite amichevoli), credo che quest'ultimo dovrà farsi carico (peraltro, com'è già stato detto qui durante i festeggiamenti del Torino) almeno di una quota parte dei quattrini che servono per la ricostruzione dello stadio Filadelfia.
Chiedo, proprio perché sono già state fatte le dichiarazioni di voto da parte dei Gruppi, di aderire alla costituzione di questa Fondazione già da questa sera, con il voto di tutti, perché credo che sia opportuno sveltire l'approvazione dello Statuto.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Il dibattito, che conteneva al suo interno anche le dichiarazioni conclusive di voto, è terminato.
Pongo in votazione l'emendamento n. 1:
(presenti 42, favorevoli 33, astenuti 1, contrari 8).
L'emendamento n. 1 è approvato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Decadono gli emendamenti nn. 2, 3 e 4.
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di deliberazione così emendata:
(Presenti 43, Favorevoli 42, Astenuti 1).
La proposta di deliberazione è approvata.
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