STAMPA, TORINO, pag.37
Intervenendo a un convegno a Milano, Umberto Agnelli non ha escluso la possibilita' di una partnership tra rubentus e Torino per l'acquisto e la gestione dello STADIO delle Alpi. La notizia non sta tanto nell'intenzione della societa' bianconera, che malgrado gli attriti con il Comune ha da tempo confermato la sua intenzione di giocare nello STADIO della Continassa, ma nell'eventuale accordo con i granata. Per seguire questa strada il Torino dovrebbe infatti rinunciare all'ipotesi FILADELFIA. Frasi in questo senso erano state pronunciate nelle scorse settimane dal patron Cimminelli, furibondo dopo l'impasse in Consiglio comunale determinata dall'ostruzionismo del consigliere Viale. A quanto risulta, pero', Cimminelli non si sarebbe limitato alle dichiarazioni, ma avrebbe avviato contatti con la societa' bianconera. E lo stesso presidente del Torino, Attilio Romero, conferma che una delle ipotesi allo studio e' proprio quella di acquistare il Delle Alpi in accordo con i cugini.
Intervenendo a un convegno a Milano, Umberto Agnelli non ha escluso la possibilita' di una partnership tra rubentus e Torino per l'acquisto e la gestione dello STADIO delle Alpi. La notizia non sta tanto nell'intenzione della societa' bianconera, che malgrado gli attriti con il Comune ha da tempo confermato la sua intenzione di giocare nello STADIO della Continassa, ma nell'eventuale accordo con i granata. Per seguire questa strada il Torino dovrebbe infatti rinunciare all'ipotesi FILADELFIA. Frasi in questo senso erano state pronunciate nelle scorse settimane dal patron Cimminelli, furibondo dopo l'impasse in Consiglio comunale determinata dall'ostruzionismo del consigliere Viale. A quanto risulta, pero', Cimminelli non si sarebbe limitato alle dichiarazioni, ma avrebbe avviato contatti con la societa' bianconera. E lo stesso presidente del Torino, Attilio Romero, conferma che una delle ipotesi allo studio e' proprio quella di acquistare il Delle Alpi in accordo con i cugini.
Giorgio Ballario
A PAGINA 44
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10-04-2001, La societa' granata rinuncia al Filadelfia
STAMPA, TORINO, pag.44
Umberto Agnelli: e' l'ipotesi piu' probabile. Romero: credo sia praticabile Delle Alpi, rube e Toro verso l'intesa
Per i tifosi granata non c'e' bisogno di aspettare Pasqua. Ogni giorno salta fuori una nuova sorpresa. L'ultima, sicuramente poco gradita, arriva da Milano. A margine di un convegno di analisti finanziari, Umberto Agnelli ha lanciato una piccola bomba: «Per quanto riguarda lo STADIO delle Alpi - ha detto rispondendo a una domanda - l'ipotesi piu' probabile e' che finiremo per prenderlo in compartecipazione con il Torino». Poche e lapidarie parole che vanno ad aggiungersi alla secca frase pronunciata venerdi' sera dal patron granata Francesco Cimminelli: «L'ipotesi FILADELFIA e' morta. Se proprio i tifosi lo vogliono, se lo costruiscano loro». Ai piu' il commento di Cimminelli era sembrato soltanto una provocazione, buttata li' per cercare di forzare la situazione bloccata dall'ostruzionismo del consigliere verde Silvio Viale e dai tentennamenti del Comune. Ma ora, alla luce dell'esternazione di Umberto Agnelli, la vicenda assume nuovi contorni. Anche perche' i bene informati parlano con insistenza di un recente colloquio fra il proprietario del Torino e l'amministratore delegato rubentino Antonio Giraudo, durante il quale sarebbero state gettate le basi per una trattativa fra le societa' al fine di assicurarsi l'impianto della Continassa. Ipotesi che la societa' bianconera non conferma ufficialmente. Il presidente granata Attilio Romero non smentisce, anzi definisce «praticabile» l'ipotesi di uno STADIO in comproprieta' fra rubentus e Torino. «Alla luce del blocco posto dal Comune sul progetto di ricostruzione del FILADELFIA, che ovviamente e' l'opzione che ci sta piu' a cuore, la possibilita' di prendere il Delle Alpi insieme con la rubentus e' una delle alternative possibili - afferma Romero - a patto che nell'operazione ci sia consentito di avere pari dignita' con la rube». Il brusco stop al progetto di ricostruzione del FILADELFIA e' arrivato a fine marzo, in occasione dell'ultima seduta del Consiglio comunale. Con quasi 600 emendamenti il capogruppo dei Verdi Silvio Viale (ora candidato sindaco per la Lista Bonino) ha reso impossibile approvare la variante al piano regolatore che avrebbe consentito i lavori di riedificazione dello STADIO del Grande Torino. Nei progetti di Cimminelli il nuovo impianto avrebbe dovuto contenere circa 25 mila spettatori, con 15 mila metri quadrati di attivita' connesse fra parco, Tribune della Memoria, museo granata, uffici della societa', ristoranti, un albergo e un parcheggio per 2 mila vetture. Nei piani del patron torinista, inoltre, il FILADELFIA avrebbe potuto essere utilizzato come STADIO del ghiaccio per ospitare le partite di hockey delle Olimpiadi invernali del 2006. Ora l'ipotesi di acquistare il Delle Alpi insieme con la rubentus sembra mettere la parola fine al sogno dei tifosi granata di «ritornare a casa».
Giorgio Ballario
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10-04-2001, La societa' granata rinuncia al Filadelfia
STAMPA, TORINO, pag.44
Umberto Agnelli: e' l'ipotesi piu' probabile. Romero: credo sia praticabile Delle Alpi, rube e Toro verso l'intesa
Per i tifosi granata non c'e' bisogno di aspettare Pasqua. Ogni giorno salta fuori una nuova sorpresa. L'ultima, sicuramente poco gradita, arriva da Milano. A margine di un convegno di analisti finanziari, Umberto Agnelli ha lanciato una piccola bomba: «Per quanto riguarda lo STADIO delle Alpi - ha detto rispondendo a una domanda - l'ipotesi piu' probabile e' che finiremo per prenderlo in compartecipazione con il Torino». Poche e lapidarie parole che vanno ad aggiungersi alla secca frase pronunciata venerdi' sera dal patron granata Francesco Cimminelli: «L'ipotesi FILADELFIA e' morta. Se proprio i tifosi lo vogliono, se lo costruiscano loro». Ai piu' il commento di Cimminelli era sembrato soltanto una provocazione, buttata li' per cercare di forzare la situazione bloccata dall'ostruzionismo del consigliere verde Silvio Viale e dai tentennamenti del Comune. Ma ora, alla luce dell'esternazione di Umberto Agnelli, la vicenda assume nuovi contorni. Anche perche' i bene informati parlano con insistenza di un recente colloquio fra il proprietario del Torino e l'amministratore delegato rubentino Antonio Giraudo, durante il quale sarebbero state gettate le basi per una trattativa fra le societa' al fine di assicurarsi l'impianto della Continassa. Ipotesi che la societa' bianconera non conferma ufficialmente. Il presidente granata Attilio Romero non smentisce, anzi definisce «praticabile» l'ipotesi di uno STADIO in comproprieta' fra rubentus e Torino. «Alla luce del blocco posto dal Comune sul progetto di ricostruzione del FILADELFIA, che ovviamente e' l'opzione che ci sta piu' a cuore, la possibilita' di prendere il Delle Alpi insieme con la rubentus e' una delle alternative possibili - afferma Romero - a patto che nell'operazione ci sia consentito di avere pari dignita' con la rube». Il brusco stop al progetto di ricostruzione del FILADELFIA e' arrivato a fine marzo, in occasione dell'ultima seduta del Consiglio comunale. Con quasi 600 emendamenti il capogruppo dei Verdi Silvio Viale (ora candidato sindaco per la Lista Bonino) ha reso impossibile approvare la variante al piano regolatore che avrebbe consentito i lavori di riedificazione dello STADIO del Grande Torino. Nei progetti di Cimminelli il nuovo impianto avrebbe dovuto contenere circa 25 mila spettatori, con 15 mila metri quadrati di attivita' connesse fra parco, Tribune della Memoria, museo granata, uffici della societa', ristoranti, un albergo e un parcheggio per 2 mila vetture. Nei piani del patron torinista, inoltre, il FILADELFIA avrebbe potuto essere utilizzato come STADIO del ghiaccio per ospitare le partite di hockey delle Olimpiadi invernali del 2006. Ora l'ipotesi di acquistare il Delle Alpi insieme con la rubentus sembra mettere la parola fine al sogno dei tifosi granata di «ritornare a casa».
Giorgio Ballario
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