Il presidente del Toro incontra Fassino: «Stavolta è buon inizio». Al tavolo della trattativa per la prima volta anche il Credito Sportivo
S.GARBARINO E F.MANASSERO
TORINO
Non è un momento storico solo perché troppe volte in passato è stata tradita la parola data. Ma il Filadelfia sta per rinascere. Dovrebbe rinascere. Dopo anni di chiacchiere e promesse non mantenute, la costruzione di un nuovo stadio sull'area del vecchio e glorioso Campo Torino, quello dove Valentino Mazzola si cucì sul petto cinque scudetti, non è più il sogno proibito di ogni tifoso granata. Ieri mattina nel Comune di Torino il presidente Urbano Cairo ha incontrato per la prima volta il sindaco Piero Fassino e l'assessore allo Sport Stefano Gallo. «Abbiamo focalizzato l'attenzione sul Filadelfia – così il patron granata – e abbiamo fatto il punto della situazione. Ne è uscito un impulso forte verso la realizzazione dello stadio. Ho visto un sindaco molto concreto e determinato, mi ha fatto una bella impressione. Tra di noi si è creata subito una buona sintonia e identità di vedute. C'è la volontà di tutti, la nostra e quella politica, di fare qualcosa di buono in tempi rapidi: il Filadelfia può rinascere per davvero. Non voglio fare promesse, troppe volte in passato sono state tradite, anche se io sono un inguaribile ottimista. Però a Natale vorrei fare un bel regalo ai tifosi del Toro: dare la certezza che lo stadio si farà. Non conosco i tempi tecnici, devo rispettare il lavoro di tutti: ma è un bell'inizio e ci spero».
L'impulso decisivo l'ha data l'Istituto per il Credito sportivo, cioè la banca dello sport che può finanziare investimenti connessi con il settore. Anche la Juve si è rivolta a questo ente per la costruzione della nuova casa bianconera: chissà, magari l'idea l'hanno data proprio i «cugini».
«È vero, c'è l'interessamento del Credito sportivo come finanziatore – conferma Cairo -. In tempi brevi ci rivedremo con l'intenzione di passare dalle parole ai fatti. All'incontro parteciperanno anche la Fondazione Filadelfia e la Regione, oltre al Comune. Quando? Credo la settimana prossima».
L'assessore regionale alla Cultura Michele Coppola apre un altro spunto di riflessione: «Nel prossimo tavolo di lavoro spero che ci sia anche il presidente dell'Istituto del Credito Sportivo Andrea Cardinaletti per far entrare l'ente nella Fondazione: ciò consentirebbe di erogare i finanziamenti a un socio».
Cairo ha la possibilità di tirare un calcio di rigore. Ha trovato chi potrebbe coprire tutte le spese (10-12 milioni). E pure il consenso politico. Ricostruendo il Filadelfia, arriverebbe dove in passato hanno fallito tanti presidenti, da Rossi a Borsano, da Goveani a Vidulich, fino a Cimminelli. La mossa sarebbe vincente anche per una sua definitiva riabilitazione dopo tre anni di bufera. Non è più tempo dei bluff: da nessuna delle due parti.
Intanto, la macchina si è (ri)messa a correre: la Fondazione Filadelfia ha elaborato con il contributo delle Fondazioni degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri il bando per progettare il nuovo impianto. Sarà pubblicato tra due settimane nell'Albo pretorio, poi si aprirà la gara per aspiranti costruttori del nuovo sogno del Torino. E l'Olimpico? «Esiste e lo utilizzeremo sempre meglio: ma il problema adesso è il Filadelfia», la chiosa di Cairo.
Sotto la foto:
Le rovine dello stadio Filadelfia: in questo impianto giocavail Grande Torino. Nel '94 fu dichiarato inagibile
http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/quitoro/articolo/lstp/425996 /TuttoSport
«Fila: l’obiettivo ora è il primo mattone»
CAIRO «Non manca nulla, ma diamoci da fare»
«Forse ci rivedremo già la prossima settimana».
L’assessore Gallo: «Il Credito Sportivo ha garantito che finanzierà l’opera»
MARCO BONETTO ALBERTO MANASSERO
TORINO. E alla fine s’incontrarono. Urbano Cairo e Piero Fassino, presidente del Torino e sindaco di Torino, hanno consumato ieri mattina in Municipio il loro primo faccia a faccia ufficiale: sulla scrivania l’annunciatissima questione stadi. Il summit strategico apre un confronto che sarà un percorso a tappe: non sarà breve, facile raggiungere il traguardo. Anzi, i traguardi, giacché sono due: la ricostruzione del Filadelfia e la concessione dell’Olimpico al Torino per 99 anni.
OLIMPICO SPINOSO.
La riunione è cominciata a metà mattinata e, come emerge dal racconto degli interessati, è stata breve ma intensa. Con presidente e sindaco c’era anche l’assessore allo Sport Stefano Gallo. Subito concordanza tra le parti: la priorità è il Filadelfia. Resta in secondo piano l’affare stadio: solo sfiorate le problematiche maggiori del caso. Che è troppo spinoso, dunque rinviato. Sia Cairo sia Fassino hanno ribadito la volontà di affrontare prossimamente il nodo Olimpico e scioglierlo. E su questo punto è il Comune a dover compiere il primo e necessariamente ampio passo. Poi è partito il confronto di idee sul vecchio impianto del Grande Torino che non c’è più. Telegrafico il comunicato diffuso nel pomeriggio all’Amministrazione: «Impegno comune per arrivare nel più breve tempo possibile a scelte che diano concreto avvio alla ricostruzione dello stadio Filadelfia. E’ questo l’esito dell’incontro...». Ancora: «Per dare continuità all’iniziativa, fin dalle prossime settimane l’Amministrazione avvierà un tavolo di lavoro insieme a Torino FC, Fondazione Filadelfia, Regione Piemonte e Credito Sportivo». In chiusura il commento fassiniano: «Si potrà così dare riconoscimento a una storia sportiva che ha contribuito a fare grande il calcio italiano e Torino». E sarebbe ora, e non solo perché in questo poco edificante intruglio il Municipio torinese non è immune da responsabilità, omissioni e speculazioni.
«PROSSIMA SETTIMANA»
Che Cairo sia ottimista non è una notizia. Tuttavia, il suo ottimismo di ieri aveva una sfumatura concreta basata sul referto globale degli incontri che il presidente ha assommato negli ultimi tempi. «Io, il sindaco e l’assessore siamo stati assieme circa un’ora. Non ci siamo persi in chiacchiere, è stato un incontro concreto, deciso, per quanto fosse soltanto il primo di tutta una serie che dovrà vedere coinvolte le altre parti della Fondazione, la Regione. Abbiamo fatto il punto della situazione, con buoni ragionamenti. Sono uscito confortato, perché il sindaco è stato pragmatico, è determinato a fare qualcosa di costruttivo assieme. Abbiamo anche parlato del rapporto che può nascere col Credito Sportivo, è decisivo, può essere la chiave di volta, infatti ci siamo trovati concordi sul fatto che presto dovremo vederci tutti assieme: noi, loro, la Regione, il Credito. Alla fine, quel che conta è che mi pare non manchi più nulla: Cardinaletti, del Credito, è stato molto disponibile; noi ci siamo; il Comune e la Regione ci sono; i tifosi sono entusiasti... E c’è pure la volontà politica di fare il Fila. No, non manca davvero più nulla, adesso bisogna solo darsi da fare in modo che presto si metta il primo mattone. Se possibile ci rivedremo già la prossima settimana».
«TASSO ZERO»
«Incontro molto produttivo - l’ha definito l’assessore Gallo -. Il primo passo concreto è un chiaro impegno comune a ricostruire il prima possibile il Filadelfia. L’altra novità molto importante è che sto già lavorando per organizzare entro un paio di settimane una riunione allargata fondamentale. Che coinvolga tutti i protagonisti: noi del Comune, la Regione, il Torino, la Fondazione che è il motore e il Credito Sportivo che potrà essere la benzina. Il Credito ci ha già garantito che finanzierà la ricostruzione a tassi tendenti allo zero, è la prima chiave di volta e quindi già dal prossimo incontro cercheremo di capire come il Credito Sportivo potrà di conseguenza entrare a pieno titolo della Fondazione ». E allora: sbrigatevi!
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