Idee per il futuro stadio GIANLUCA ODDENINO
C’è fermento intorno al Fila. Dopo la nascita della Fondazione Stadio Filadelfia, cresce il numero dei progetti per la ricostruzione dello storico campo del Grande Torino. Ieri, presso l’assessorato allo sport del Comune, è stato illustrata l’idea della Up Design con la restituzione della costruzione così com’era e la riqualificazione di un’area come se fosse un nuovo salotto della città. Infatti i parcheggi sono stati pensati e previsti interrati e le aree commerciali integrate nella struttura senza snaturarla. « Il Fila non è un semplice stadio - spiega il designer Umberto Palermo -, ma una vera opera artistica, dove il passato che ha resistito all’abbattimento diventa parte integrante come se fosse un museo a cielo aperto ». Nel progetto sono previsti 4mila posti a sedere, di cui circa mille sulla tribuna storica coperta, mentre nessun accenno è stato fatto sull’eventuale costo di realizzazione. La proposta di Up Design è la terza in ordine di tempo dopo quella presentata dai tifosi granata che ripuliscono il Fila e quella dell’associazione Ri-Fila. « Più contributi arrivano e più valore avrà la ricostruzione - commenta Giuseppe Sbriglio, assessore allo sport comunale - perché il Fila è un monumento con valenza sportiva. Il progetto verrà scelto dalla Fondazione con i tifosi, ma una cosa deve essere chiara: i costi di gestione dovranno essere in equilibrio e qui dipende molto dal Torino Fc. Non si può chiedere solo, ma dare: nella costruzione e nella gestione. Il Toro deve essere una società radicata e non satellite di Milano. Si può stare anche in B, ma solo se si investe su un giocatore chiamato Filadelfia ».
Nuova vita per il glorioso Fila. Ecco il progetto
di Gianluca Oddenino
C’è fermento intorno al Fila. Dopo la nascita della Fondazione Stadio Filadelfia, cresce il numero dei progetti per la ricostruzione dello storico campo del Grande Torino. Ieri, presso l’assessorato allo sport del Comune, è stato illustrata l’idea della Up Design con la restituzione della costruzione così com’era e la riqualificazione di un’area come se fosse un nuovo salotto della città. Infatti i parcheggi sono stati pensati e previsti interrati e le aree commerciali integrate nella struttura senza snaturarla.
« Il Fila non è un semplice stadio - spiega il designer Umberto Palermo -, ma una vera opera artistica, dove il passato che ha resistito all’abbattimento diventa parte integrante come se fosse un museo a cielo aperto ».
Nella foto, Alessandro Fini, Umberto Palermo, Alessandro Monticone di Up Design
Nel progetto sono previsti 4mila posti a sedere, di cui circa mille sulla tribuna storica coperta, mentre nessun accenno è stato fatto sull’eventuale costo di realizzazione. La proposta di Up Design è la terza in ordine di tempo dopo quella presentata dai tifosi granata che ripuliscono il Fila e quella dell’associazione Ri-Fila.
« Più contributi arrivano e più valore avrà la ricostruzione - commenta Giuseppe Sbriglio (in foto, a destra), assessore allo sport comunale - perché il Fila è un monumento con valenza sportiva. Il progetto verrà scelto dalla Fondazione con i tifosi, ma una cosa deve essere chiara: i costi di gestione dovranno essere in equilibrio e qui dipende molto dal Torino Fc ».
« Non si può chiedere solo, ma dare: nella costruzione e nella gestione – incalza l’assessore -. Il Toro deve essere una società radicata e non satellite di Milano. Si può stare anche in B, ma solo se si investe su un giocatore chiamato Filadelfia ».
http://multimedia.lastampa.it/multimedia/qui-toro/lstp/33750/
Stadio Filadelfia il rendering del progetto di UP Design
Dopo la nascita della Fondazione Filadelfia, un nuovo possibile passo verso la ricostruzione dello storico stadio dei granata. Ieri, presso l’assessorato allo sport del Comune, è stato illustrata l’idea dello studio Up-Design che mira alla ricostruzione dello stadio e alla riqualificazione dell’area circostante per diventare un vero e proprio salotto della città. “Il Fila non è un semplice stadio – racconta il designer Umberto Palermo – ma una vera opera artistica, dove il passato che ha resistito all’abbattimento diventa parte integrante come se fosse un museo a cielo aperto”. La proposta di Up Design è la terza in ordine dopo quelle dei tifosi granata che ripuliscono il Fila e quella dell’associazione Ri-Fila. Il video di presentazione del progetto con il rendering del rinato Filadelfia:
http://www.youtube.com/watch?v=fWz6DifZBa8
http://www.quotidianopiemontese.it/2011/03/31/presentato-un-nuovo-progetto-per-il-filadelfia-video/
Ieri è stato presentato un altro progetto per la ricostruzione del vecchio stadio
« Fila, occasione per Cairo »
L’assessore Sbriglio: «Consiglio al patron d’investire come ha fatto con i calciatori»
«Cairo è anche un imprenditore e farebbe bene a cogliere un’opportunità come questa. E lo stesso vale per l’Olimpico»
STEFANO LANZO
TORINO. La presentazione in assessorato di un nuovo lavoro per la ricostruzione del Filadelfia è l’occasione per non mollare la presa, per continuare a tenere il piede sull’acceleratore e incalzare gli attori di una rinascita che deve avvenire il prima possibile, nella massima trasparenza. Qualche segnale è arrivato, la settimana corrente è cominciata con la firma e il via ufficiale alla Fondazione: dunque sul Fila si prosegue. Ma questo rappresenta semplicemente l’inizio di un percorso, non un punto di arrivo. E affinché la rinascita abbia un senso devono essere presenti in prima linea le due parti principali: i tifosi granata, si sa, ci sono sempre. E il Torino Fc? Ieri l’assessore Sbriglio, padrone di casa alla presentazione del progetto per il nuovo Filadelfia griffato Up Design, ha approfittato per richiamare di nuovo all’ordine e alle giuste responsabilità il club granata. In attesa di sapere se anche le parole di Sbriglio verranno frettolosamente bollate come “vecchio disco rotto” o se il candidato al consiglio comunale verrà “esonerato”, noi riportiamo le frasi essenziali perché particolarmente significative in questo periodo della storia del Torino.
L’INVITO « Ringrazio Umberto Palermo e la sua Up Design per aver esposto questo progetto, che è uno dei tanti che sicuramente verranno presi in considerazione e analizzati dalla Fondazione. Perché saranno la Fondazione e i tifosi a decidere il progetto in base ai finanziamenti ». Concetto inverso a quello espresso da Cairo la settimana scorsa, il cui senso era: prima valutiamo i progetti e poi si vedrà. Ancora Sbriglio: « Il Torino valuterà il proprio stanziamento economico in base alle sue esigenze, ciò che mi interessa è l’equilibrio nei costi di gestione, dei quali certamente non potranno occuparsi Comune e Regione, bensì chi usufruirà del Filadelfia. Ovvero il Torino Fc. E’ importante avere lì il Museo e anche la sede del Torino, perché il Torino non dovrà essere un satellite di Milano, ma una società fortemente radicata nel territorio. Cairo farebbe bene a investire sul “giocatore stadio Filadelfia”: perché i tifosi possono pure tollerare delle difficoltà sportive se dall’altra parte c’è la volontà pratica di dare una mano per il Filadelfia. E’ un’opportunità da cogliere, per il Torino: Cairo è anche un imprenditore e spero comprenda questi aspetti e l’importanza del potenziale investimento. Stesso discorso per l’Olimpico: che ci dicano cosa vogliono fare, perché quello stadio è destinato al Toro, ma se non interessa lo utilizzeremo esclusivamente per concerti e rugby o altre manifestazioni». Cairo terrà conto di questo invito, di queste parole? Per qualcuno è domanda puramente retorica, ma la speranza è che alla lunga il disco rotto possa avere un effetto. Anche solo subliminale.
L’IDEA Ma torniamo al progetto. Suggestivo, senza dubbio: due campi, cinquemila spettatori, spazio per Museo, sede e tutto ciò che serve. Moderno, ma con il gusto del classico nel salvaguardare e ristrutturare ciò che resta del vecchio Filadelfia. Restano due curiosità inevase: la planimetria, per comprendere la fattibilità del progetto (quelli già visti erano maggiormente dettagliati). E poi i costi. L’ideatore, il designer Palermo spiega: «Dipende dai materiali utilizzati, non avrebbe senso adesso parlare di cifre. Ma non sono opere impossibili». Nota di colore. Un tifoso e antico innamorato granata, adocchiando il progetto, ha esternato: « Sembra più da Juve che da Toro ». http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=YN7VB&annart=2011&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0
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Ieri in assessorato
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