Si cerca un’intesa, dopo le rivelazioni sulle presunte anomalie dello statuto
Comune e Regione si incontreranno per risolvere i dubbi
L’assessore allo Sport di Torino: «Gli avvocati del Municipio e il notaio mi hanno garantito che è tutto superabile in fretta e facilmente, tuttavia...»
MARCO BONETTO
TORINO. Nel variegato mondo della tifoseria e tra i vari componenti del tavolo di lavoro per il Filadelfia ha subito dato vita a un dibattito vibrante un lungo articolo pubblicato ieri su queste colonne, relativo ad alcune presunte anomalie tra ciò che è stato scritto nello statuto della futura Fondazione Filadelfia e alcune norme di leggi modificate successivamente all’approvazione dello statuto stesso in Consiglio comunale. Ribadito che l’unico aspetto a cuore di Tuttosport è la rinascita del Filadelfia, senza partigianerie di alcun tipo (men che mai elettorali), va detto che i dubbi della Regione - enucleati sul giornale di ieri - non solo sono sul tappeto da tempo e da tempo sono oggetto di approfondite analisi in Municipio, ma ora saranno affrontati di petto e valutati nel dettaglio in una riunione tra le due amministrazioni. E’ quanto è emerso ieri, dopo che l’assessore comunale allo Sport, l’avvocato Sbriglio, aveva cercato il collega in Regione, Cirio.
Della vicenda, per conto del governo regionale, si occuperà in prima fila Vignale, consigliere di maggioranza in Regione: una scelta avallata da tempo dagli assessori Cirio e Coppola( Cultura). Indicativo e utile, in tal senso, è stato infatti il colloquio telefonico che ieri nel tardo pomeriggio ha visto per protagonisti appunto Vignale e Sbriglio, con spirito costruttivo e nell’ottica di una doverosa collaborazione, al di là della differente appartenenza politica.
«E’ TUTTO VERO»
«Ho apprezzato l’intervento di Vignale e la sua volontà di cercare una soluzione - commentava difatti ieri sera Sbriglio , perché anch’io, di fronte al dovere di far rinascere il Filadelfia, ritengo che la collaborazione tra le varie amministrazioni sia necessaria, oltreché benvenuta». La Regione nutre dubbi di natura regolamentare, è stato narrato ieri: ha il timore che, a posteriori, la nuova Fondazione Filadelfia possa venir stoppata dagli uffici del Registro Regionale delle Fondazioni, se dovessero mai venir riconosciuti gravi vizi di forma, violazioni di legge (per quanto in buona fede). Prova provata di ciò sono le stesse dichiarazioni di Sbriglio: « Tuttosport ha esposto problematiche reali, è vero che da tempo stiamo valutando l’esistenza o meno di presunte anomalie che possano inficiare tutto. Ma mi preme anche inviare subito un messaggio tranquillizzante alla Regione, ai tifosi, ai componenti il tavolo per il Fila, a tutti i cittadini che hanno a cuore la rinascita di quell’area: secondo noi si tratta di problemi facilmente risolvibili, che non bloccheranno la nascita della Fondazione davanti a un notaio, a breve. Il che è quanto ho ripetuto anche a Vignale, nel nostro colloquio assolutamente costruttivo. E’ da tempo che in Municipio analizziamo con cura i motivi delle remore che ha la Regione. Secondo noi... e qui coinvolgo e ringrazio i dirigenti del Municipio che lavorano al mio fianco, nonché la nostra avvocatura... secondo noi, dicevo, le anomalie possono essere superate e azzerate direttamente dal notaio, quando firmeremo l’atto di nascita della Fondazione. E’ vero che le nuove leggi sulle Fondazioni prevedono al massimo 5 membri nel CdA , mentre nello statuto, stilato e votato quando non esistevano questi vincoli, si parlava di un CdA formato da almeno 9 membri. Ma lo stesso notaio Vaglienti, che provvederà a controfirmare la nascita della Fondazione, sarà abilitato a effettuare opportune modifiche, nel rispetto delle nuove nuove, affinché sia poi varato un CdA con al massimo 5 membri. E potrà farlo perché nei vari atti del Comune erano già state inserite indicazioni ad hoc, in forma precauzionale, per casi come questi. In queste ore ho anche riparlato con Vaglienti e il notaio ha di nuovo elogiato la bontà della documentazione che con celerità il Comune gli ha messo a disposizione, confermando pure lui le tesi del Municipio».
I SOLDI
Un’altra presunta anomalia? le Fondazioni adesso devono avere una disponibilità economica non inferiore ai 77 mila euro. Ancora Sbriglio: «Sì, ma l’interpretazione dei nostri dirigenti, dell’avvocatura e del notaio è che basti e avanzi come certificazione economica il conferimento già in essere del diritto di superficie dell’area Filadelfia alla futura Fondazione. Un diritto da 1,4 milioni, come da perizie. Mi permetto poi di sottolineare che dall’autunno, cioè da quando anche grazie al mio intervento si è varata la liquidazione della vecchia Fondazione Filadelfia di Novelli, si sa che potranno essere recuperati e girati alla nuova Fondazione circa 180 mila euro: quanto è rimasto in banca. Già a ottobre e novembre chiesi il celere travaso di quel denaro, ma purtroppo il liquidatore della vecchia Fondazione, Ferreri, mi ha ribadito anche in queste ore che la pratica è bloccata negli uffici della Regione che regolano l’iscrizione e lo scioglimento delle Fondazioni. Mi ha ripetuto che gli uffici tecnici regionali sono oberati, che hanno davanti 10 mesi di lavoro arretrato. Auspico, ugualmente, che tale situazione possa risolversi al più presto. Comunque sia, secondo noi è più che sufficiente, per ora, quel diritto di superficie da 1,4 milioni. Vignale ha anche eccepito dubbi quanto alla durata del CdA, così come è oggetto di loro valutazione la richiesta di allungare i tempi per reperire i fondi, da 12 a 18 mesi. Ma anche questi sono problemi risolvibili davanti al notaio o con atti appositi della Regione, d’urgenza. L’intesa al tavolo di lavoro è che lunedì si vada davanti a un notaio per firmare. Ma se la Regione ci chiederà di procrastinare il tutto di pochi giorni al fine di incontrarci a breve, discutere con i tecnici in modo congiunto, azzerare i dubbi o individuare altre soluzioni, beh, non sarebbe certo un problema. Purché, però, si risolva in fretta la situazione e al più presto nasca la nuova Fondazione. Ribadisco: noi del Comune siamo tranquilli, sereni, disposti ad andare dal notaio anche subito. Ma anche pronti ad ascoltare con spirito costruttivo le tesi della Regione, per il bene primario del Fila». Se ne riparlerà, ovviamente.
Comune e Regione si incontreranno per risolvere i dubbi
L’assessore allo Sport di Torino: «Gli avvocati del Municipio e il notaio mi hanno garantito che è tutto superabile in fretta e facilmente, tuttavia...»
MARCO BONETTO
TORINO. Nel variegato mondo della tifoseria e tra i vari componenti del tavolo di lavoro per il Filadelfia ha subito dato vita a un dibattito vibrante un lungo articolo pubblicato ieri su queste colonne, relativo ad alcune presunte anomalie tra ciò che è stato scritto nello statuto della futura Fondazione Filadelfia e alcune norme di leggi modificate successivamente all’approvazione dello statuto stesso in Consiglio comunale. Ribadito che l’unico aspetto a cuore di Tuttosport è la rinascita del Filadelfia, senza partigianerie di alcun tipo (men che mai elettorali), va detto che i dubbi della Regione - enucleati sul giornale di ieri - non solo sono sul tappeto da tempo e da tempo sono oggetto di approfondite analisi in Municipio, ma ora saranno affrontati di petto e valutati nel dettaglio in una riunione tra le due amministrazioni. E’ quanto è emerso ieri, dopo che l’assessore comunale allo Sport, l’avvocato Sbriglio, aveva cercato il collega in Regione, Cirio.
Della vicenda, per conto del governo regionale, si occuperà in prima fila Vignale, consigliere di maggioranza in Regione: una scelta avallata da tempo dagli assessori Cirio e Coppola( Cultura). Indicativo e utile, in tal senso, è stato infatti il colloquio telefonico che ieri nel tardo pomeriggio ha visto per protagonisti appunto Vignale e Sbriglio, con spirito costruttivo e nell’ottica di una doverosa collaborazione, al di là della differente appartenenza politica.
«E’ TUTTO VERO»
«Ho apprezzato l’intervento di Vignale e la sua volontà di cercare una soluzione - commentava difatti ieri sera Sbriglio , perché anch’io, di fronte al dovere di far rinascere il Filadelfia, ritengo che la collaborazione tra le varie amministrazioni sia necessaria, oltreché benvenuta». La Regione nutre dubbi di natura regolamentare, è stato narrato ieri: ha il timore che, a posteriori, la nuova Fondazione Filadelfia possa venir stoppata dagli uffici del Registro Regionale delle Fondazioni, se dovessero mai venir riconosciuti gravi vizi di forma, violazioni di legge (per quanto in buona fede). Prova provata di ciò sono le stesse dichiarazioni di Sbriglio: « Tuttosport ha esposto problematiche reali, è vero che da tempo stiamo valutando l’esistenza o meno di presunte anomalie che possano inficiare tutto. Ma mi preme anche inviare subito un messaggio tranquillizzante alla Regione, ai tifosi, ai componenti il tavolo per il Fila, a tutti i cittadini che hanno a cuore la rinascita di quell’area: secondo noi si tratta di problemi facilmente risolvibili, che non bloccheranno la nascita della Fondazione davanti a un notaio, a breve. Il che è quanto ho ripetuto anche a Vignale, nel nostro colloquio assolutamente costruttivo. E’ da tempo che in Municipio analizziamo con cura i motivi delle remore che ha la Regione. Secondo noi... e qui coinvolgo e ringrazio i dirigenti del Municipio che lavorano al mio fianco, nonché la nostra avvocatura... secondo noi, dicevo, le anomalie possono essere superate e azzerate direttamente dal notaio, quando firmeremo l’atto di nascita della Fondazione. E’ vero che le nuove leggi sulle Fondazioni prevedono al massimo 5 membri nel CdA , mentre nello statuto, stilato e votato quando non esistevano questi vincoli, si parlava di un CdA formato da almeno 9 membri. Ma lo stesso notaio Vaglienti, che provvederà a controfirmare la nascita della Fondazione, sarà abilitato a effettuare opportune modifiche, nel rispetto delle nuove nuove, affinché sia poi varato un CdA con al massimo 5 membri. E potrà farlo perché nei vari atti del Comune erano già state inserite indicazioni ad hoc, in forma precauzionale, per casi come questi. In queste ore ho anche riparlato con Vaglienti e il notaio ha di nuovo elogiato la bontà della documentazione che con celerità il Comune gli ha messo a disposizione, confermando pure lui le tesi del Municipio».
I SOLDI
Un’altra presunta anomalia? le Fondazioni adesso devono avere una disponibilità economica non inferiore ai 77 mila euro. Ancora Sbriglio: «Sì, ma l’interpretazione dei nostri dirigenti, dell’avvocatura e del notaio è che basti e avanzi come certificazione economica il conferimento già in essere del diritto di superficie dell’area Filadelfia alla futura Fondazione. Un diritto da 1,4 milioni, come da perizie. Mi permetto poi di sottolineare che dall’autunno, cioè da quando anche grazie al mio intervento si è varata la liquidazione della vecchia Fondazione Filadelfia di Novelli, si sa che potranno essere recuperati e girati alla nuova Fondazione circa 180 mila euro: quanto è rimasto in banca. Già a ottobre e novembre chiesi il celere travaso di quel denaro, ma purtroppo il liquidatore della vecchia Fondazione, Ferreri, mi ha ribadito anche in queste ore che la pratica è bloccata negli uffici della Regione che regolano l’iscrizione e lo scioglimento delle Fondazioni. Mi ha ripetuto che gli uffici tecnici regionali sono oberati, che hanno davanti 10 mesi di lavoro arretrato. Auspico, ugualmente, che tale situazione possa risolversi al più presto. Comunque sia, secondo noi è più che sufficiente, per ora, quel diritto di superficie da 1,4 milioni. Vignale ha anche eccepito dubbi quanto alla durata del CdA, così come è oggetto di loro valutazione la richiesta di allungare i tempi per reperire i fondi, da 12 a 18 mesi. Ma anche questi sono problemi risolvibili davanti al notaio o con atti appositi della Regione, d’urgenza. L’intesa al tavolo di lavoro è che lunedì si vada davanti a un notaio per firmare. Ma se la Regione ci chiederà di procrastinare il tutto di pochi giorni al fine di incontrarci a breve, discutere con i tecnici in modo congiunto, azzerare i dubbi o individuare altre soluzioni, beh, non sarebbe certo un problema. Purché, però, si risolva in fretta la situazione e al più presto nasca la nuova Fondazione. Ribadisco: noi del Comune siamo tranquilli, sereni, disposti ad andare dal notaio anche subito. Ma anche pronti ad ascoltare con spirito costruttivo le tesi della Regione, per il bene primario del Fila». Se ne riparlerà, ovviamente.
http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=YHK5U&annart=2011&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0
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