MONDO GRANATA IN SUBBUGLIOIl Toro è socio della Fondazione, se il presidente passa la mano a fine stagione potrebbe variare l'apporto economico del club al progetto o rallentare l'iter
GIANLUCA ODDENINO
TORINO
Traditi da Cairo e delusi dalla squadra. Così si sentono i tifosi del Toro che ormai hanno perso la speranza di avere una società dignitosa e stanno dedicando ogni forza per poter ricostruire il Filadelfia. Questo è ormai l'obiettivo primario di chi contesta il presidente, anche se l'annuncio del patron granata dell'altra sera («Stufo di essere insultato, a fine stagione me ne vado») potrebbe complicare i piani di rinascita dello storico campo del Grande Torino. Come? Innanzitutto nella partecipazione attiva nella futura Fondazione Stadio Filadelfia e poi nell'impegno economico promesso tempo fa.
Un abbandono di Cairo nell'immediato potrebbe rallentare l'iter, anche se ormai la macchina organizzativa del Fila è avviata e può procedere senza di lui. «Il Torino Fc risulta tra i soci fondatori - spiega Giuseppe Sbriglio, assessore comunale allo sport - e lunedì 28 marzo al Museo del Toro verrà firmato l'atto notarile per dare vita alla Fondazione. Magari non ci sarà Cairo, ma la società sarà rappresentata ed aderirà a questo passaggio formale». Anche perché Comune, Regione e associazioni dei tifosi sono già della partita ed uscire adesso sarebbe un autogol clamoroso e senza precedenti per lo stesso Cairo. Uno scenario che comunque non spaventa i tifosi, considerando che il Torino resta e i presidenti passano.
Più delicato, e tutto da delineare, invece è il futuro legato alla volontà di essere protagonista attivo per rifare il Filadelfia. Da tempo il Comune aspetta segnali da parte del Toro: al di là degli incontri col sindaco Chiamparino e il progetto di varare una «cittadella granata» con Olimpico, Fila ed area ex Combi, il presidente Cairo deve dare una risposta pubblica alle Commissioni Sport e Patrimonio sulle sue reali intenzioni. Un incontro è stato fissato per domani, alle ore 11, a Palazzo di Città e confermato in calendario. Solo che gli eventi degli ultimi giorni, insieme alla volontà di addio e ai rischi di ordine pubblico, potrebbero convincere Cairo a non presentarsi a Torino. E così alimentare i dubbi sulla sua effettiva volontà di ridare una casa al Toro.
http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=YE7MX&annart=2011&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0
22-03-2011 TUTTOSPORT
DOMANI CAIRO IN COMUNE PERI IL FILADELFIA AUDIZIONE PUBBLICA. "DAVVERO LUI CI SARA'?"
Domani Cairo in Comune per il Filadelfia Audizione pubblica. «Davvero lui ci sarà?»
TORINO. « Ma dopo tutto quello che è successo Cairo verrà ancora in Comune o non si farà più vedere? » . Se lo chiedevano in tanti, ieri in Municipio. L’appuntamento è per domani alle 11: commissioni Patrimonio e Sport, audizione congiunta del presidente granata in merito al suo sbandierato impegno per la rinascita del Filadelfia. « Ma deve chiarirci cosa vuole fare, quanti soldi vuole investire. Su questo non abbiamo certezze, non è mai stata fatta sufficiente chiarezza: anzi... » . Per questo è stato convocato: nello stesso giorno del derby benefico di domani sera, organizzato per raccogliere proventi per combattere la Sla. L’audizione è pubblica. Chiunque può presentarsi in Comune e chiedere di poter ascoltare le domande dei politici, le risposte di Cairo. L’unico problema è legato al numero abbastanza esiguo di spettatori che materialmente possono accedere alla sala dell’audizione: i posti sono limitati, entra chi arriva prima. Gli spettatori che non saranno autorizzati a parlare, come da regolamenti. Ma in Comune ricordano che più volte le commissioni competenti hanno ascoltato gruppi di tifosi granata per il Filadelfia. In caso di nuove richieste per motivi nuovi, importanti, i politici coinvolti saranno anche disposti ad ascoltare di nuovo cittadini e tifosi sul Fila. Non domani, però: domani attendono Cairo e solo Cairo, « se davvero verrà » . Verrà, fino a prova contraria: così ha annunciato nei giorni scorsi il presidente. « Benissimo, lo aspettiamo sereni, non vediamo l’ora a questo punto » .
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