http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=WFJRC&annart=2010&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0
L'INTERVISTA - Le Verità del Presidente
«Metterò soldi nel Filadelfia»
«Pronto a costruire l’impianto col Comune e la Regione, non perderò tempo.
E il Toro non lo vendo. In A senza i playoff: si può»
MARCO BONETTO
BUON GIORNO, presidente Cairo. Ha saputo? In Svizzera dicono che Proto, quel mediatore per l’acquisto del Toro, sarebbe stato condannato per truffa e altro.
«L’ho appena saputo anch’io. Comunque il mio legale gli aveva già mandato una diffida l’altro giorno. Sono pronto a portarlo in Tribunale se millanta o arreca danni al Torino. Non volevo incontrarlo prima, figuratevi ora! Ho fiuto, che dite? Anche con i Tesoro... che pure non c’entrano nulla con questo Proto... all’epoca li lasciai subito perdere. Feci bene. Guardateli oggi: vogliono già disfarsi della Pro Patria. Per non parlare di Ciuccariello. Teoricamente potrei incontrare solo un imprenditore molto serio, noto, più forte economicamente di me, che voglia davvero fare ancor più grande il Toro. Ma in giro non c’è nessuno con queste caratteristiche interessato al club. Il Toro non è in vendita e non ha prezzo. E io voglio migliorarlo. Solo io posso farlo, lo dice la storia di questi anni. Siamo in corsa per la A, questo conta. Si deve continuare così: umili, affamati, combattivi».
Il sindaco Chiamparino immagina il Toro promosso ai playoff.
«Mancano 22 partite, possiamo ancora raggiungere la promozione diretta. Dobbiamo crederci. E provarci col massimo della determinazione».
Anni fa disse: «Lascerò il Toro solo dopo la ricostruzione del Filadelfia».
«Lo ribadisco. Voglio che rinasca un centro sportivo per portare lì la prima squadra e la Primavera. Sono pronto a fare la mia parte, a mettere dei soldi anche per la costruzione, non solo per la gestione. Non voglio perdere tempo. A gennaio incontrerò il sindaco Chiamparino, ne riparleremo».
Nel 2008 lei garantì gli stessi soldi promessi dal Comune: 3,5 milioni.
«Un contributo lo darò, ma la situazione è cambiata, non siamo più in A, le perdite sono ingenti, la cifra sarebbe per forza diversa. A fine stagione ci avrò rimesso 50 milioni nel Toro, dal 2005 in poi. E 13 solo quest’anno. Capite bene che...».
Intanto la Regione ha appena deciso di stanziare 3 milioni in 3 anni. E altri 4 possono arrivare da fondazioni bancarie: si parla di Sanpaolo e Unicredit.
«Bellissima notizia, ho letto. Ne ridiscuterò anche col governatore Cota. Ma ora non voglio parlare di date o di soldi. Di sicuro la mia buona volontà è certa. Ribadisco: non perderò tempo, sarò concreto».
Allora perché ha voluto dribblare l’assessore comunale allo Sport, Sbriglio?
«Non l’ho dribblato. Anzi, è stato bravo a far cancellare le ipoteche sul Fila. Ma il sindaco mi ha detto che vuole occuparsi lui di Filadelfia. In prima persona.
Per cui...».
E il centro sportivo nell’hinterland, a Grugliasco?
«Dipende anche da cosa si potrà fare al Fila. Creare un nuovo centro sportivo a Grugliasco anche solo per il vivaio resta una delle ipotesi in piedi».
Lerda può diventare il suo miglior allenatore, visto che già considera Petrachi il suo miglior ds in 5 anni?
«Non voglio dire che Lerda può diventare il migliore perché non è che in passato io abbia avuto dei grandi allenatori... Ma può diventare sempre più bravo, questo sì. E già lo è. E’ stato intelligente anche a cambiare qualcosa tatticamente, aggiustando la fase difensiva. Da 9 gare non perdiamo e siamo in continua crescita. Solo così vinci i campionati. Deve badare al sodo sempre più e meglio, Lerda. Intanto ha già i miei complimenti, la mia stima. Quanto a Petrachi: è stato il ds che mi ha dato più soddisfazioni, ma deve fare sempre meglio pure lui. Nella scorsa stagione ha compiuto miracoli nell’emergenza e abbiamo sfiorato la A. Ora per fare bene, ma con la b maiuscola, si deve centrare la promozione. Dico questo col massimo della stima, proprio perché Petrachi è giovane e già molto bravo».
Martinetti ha detto che verrebbe volentieri al Toro. E voi seguite pure Antenucci.
«Sono entrambi bravi, è vero che possono fare per noi. Ma il loro arrivo dipende da eventuali uscite in attacco».
Segue a pagina 13
« Come minimo ne prenderò 4»
«Ma i nuovi saranno anche di più se cederò Ogbonna o una punta. Petrachi il budget ce l’ha. Tornerò allo stadio tra gli applausi»
_________________________
Segue da pagina 12
Può partire Pellicori. O Iunco, che ha più mercato?
«Chi? Iunco? Mi farebbe piacere se rimanesse, uno come lui può chiudere a 12, 13 gol».
Bianchi non si muove.
«Incedibile. Vuole rimanere, sarà il nostro miglior acquisto».
In compenso Ogbonna...
«Non vorrei privarmi di lui, è molto importante per noi e vanta ottime prospettive».
Ma non ci risulta che punti i piedi per restare.
«Guardate che è tranquillo, non si sta agitando. Lo vedo come un predestinato: sa di valere, sa che farà una bella carriera. Per questo possiede una notevole calma. E comunque non è detto che lo ceda al Genoa».
Appunto, il Genoa. Che offre metà Lazarevic e soldi.
«Ho citato il Genoa solo perché tanto me l’avreste chiesto voi... Non so se lo vogliono per davvero, comunque Preziosi mi ha chiamato: ci incontreremo nei prossimi giorni per discutere di tutto. La comproprietà di Lazarevic ci interessa, il ragazzo sta facendo bene, merita».
Allora bastano 8 milioni per Ogbonna? O ne chiede veramente 10?
«Non bastano 8. Ogbonna non vale meno di Ranocchia. Anzi, in certe partite dell’Under 21 si è pure disimpegnato meglio».
I soldi che incasserà finiranno tutti sul mercato o lei ne utilizzerà una buona parte per aggiustare il bilancio?
«Oggi non ha senso fare questi discorsi. Ogbonna non l’ho ancora ceduto e magari non lo farò mai. Nel caso, comunque, investirei quanto necessario».
Ha senso eccome parlarne, visto che Petrachi non ha un budget. L’ha ammesso proprio lui a Natale.
«Petrachi sa come muoversi. Un budget ce l’ha eccome, ma non lo dice per strategia. Di sicuro non lo rivelo io: sarebbe controproducente. E noi vogliamo fare un bel mercato. Prenderemo per esempio un esterno che sappia fare gol».
Gabionetta?
«Ormai è una minestra riscaldata. La sua vicenda contrattuale è nebulosa, in più non gioca da 6 mesi. L’altra sera nel summit con Lerda e Petrachi si è deciso che non perderemo più tempo dietro a lui».
C’è Rivas, c’è Giorgi...
«Rivas ci interessa, ma il Bari non lo cede. Di Giorgi ne stiamo parlando. I nomi sono anche altri. Petrachi ha fantasia, ne uscirà alla grande».
Gli altri ruoli?
«Prenderemo un terzino destro, se Filipe tornerà al Parma. E un giovane al posto di Cofie. Poi, come ho detto, almeno un esterno offensivo di valore. E un centrocampista centrale. Che sappia operare in mediana, ma pure impostare».
...tipo Pellerano o Budel?
«Petrachi mi ha parlato di Pellerano, ma non mi sembra molto caldo. Budel è un altro giocatore che ci piace, però non voglio parlarne troppo. Non vorrei irritare Corioni...».
Almeno 4 volti nuovi.
«E qualcuno in più se sfoltiremo maggiormente l’organico. Cerchiamo giovani di talento e alternative all’altezza o persino migliori di chi già abbiamo. Non abbiamo fretta. Un nuovo arrivo potrebbe anche materializzarsi prima del 6 gennaio. Ma è meglio ponderare tutto, la squadra è in crescita, è già molto competitiva, non c’è nessuna corsa contro il tempo».
L’argentino Sanchez è il sostituto di Ogbonna?
«Petrachi me ne ha parlato bene, è una delle eventuali alternative. Prenderemmo un difensore all’altezza, se Ogbonna dovesse partire. Ma lo ribadisco: non lo cedo, a meno di offerte... irrifiutabili. Tipo quella dell’Inter per Ranocchia».
Tra le notizie migliori del 2010 per il Toro c’è stato l’arrivo di Giacomo Ferri.
«Sono d’accordo. Il nostro team manager ha qualità da Toro a 360 gradi. Ha il granata nel sangue, di calcio si intende, ha esperienza, valori morali».
De Vezze merita il rinnovo?
«Se va avanti così, assolutamente sì. A tempo debito gli allungheremo il contratto».
Il giovane El Kaddouri è un altro obiettivo.
«E’ stato segnalato a me, gioca in Lega Pro, lo sapete. Petrachi lo conosce. Vedremo».
Stevanovic finora ha fallito.
«Ma Lerda è riluttante a cederlo, dice che non ha ancora trovato la chiave per farlo esplodere come Lazarevic, sostiene che il ragazzo ha ottime qualità, che da un momento all’altro può decollare anche lui».
Quando tornerà allo stadio?
«Non lo so, anche se mi dispiace molto dover rinunciarci. Ma è meglio per il Toro, così tutelo la squadra da contestazioni assurde, anche se è sempre più esigua la minoranza che mi attacca. La stragrande maggioranza della gente è con me e cresce di giorno in giorno. Me lo dimostra di continuo, è un bel segnale, mi fa molto piacere. Così come mi farà molto piacere tornare allo stadio tra gli applausi, un giorno. Succederà, ne sono convinto».
Allora rinforzerà il Toro come si conviene per poter davvero puntare alla A diretta? Promesso?
«Promesso».
MARCO BONETTO
Nessun commento:
Posta un commento