I tifosi: «Cairo, Cota e Chiamparino adesso devono mantenere le promesse»
«Di tempo ne è stato perso fin troppo, si parta subito con la Fondazione. E magari si organizzi un incontro tra Torino, Comune, Regione e tifosi per fare chiarezza»
STEFANO LANZO
TORINO. Di tempo ne è stato perso anche troppo, se è vero come è vero che è servito un lustro per cancellare le ipoteche che gravavano (ora sì, possiamo usare un tempo verbale al passato) sul Filadelfia. Cinque, lunghi anni in cui lo stadio che fu teatro del Grande Torino è rimasto in uno stato di abbandono, curato soltanto da coloro che non lo hanno mai dimenticato: i tifosi granata. E sono proprio loro adesso a frenare gli entusiasmi: certo, la risoluzione della questione con l’Agenzia delle Entrate è un problema finalmente chiuso e dunque ci sono tutti motivi per essere felici. Ma, una volta incassata la buona notizia, è ora di pensare immediatamente al futuro. Su questo aspetto, il pensiero della tifoseria granata è compatto: «Bisogna subito partire con la Fondazione. E adesso Cairo non può più nascondersi: aveva promesso dai ruderi che non se ne sarebbe andato da Torino prima di aver ricostruito il Filadelfia. Ora non ci sono più le ipoteche, non si può appigliare a nulla. E lo stesso discorso va fatto per le istituzioni: il Comune, come delibera del maggio 2008, ha l’impegno di stanziare 3,5 milioni, senza contare il milione del Bennet, gli oneri di urbanizzazione e l’escussione delle ipoteche Ergom. E poi c’è la Regione: in campagna elettorale il presidente Cota ha fatto delle promesse, adesso aspettiamo che le parole si trasformino in fatti ».
LE MAIL
Il sentimento è condivisibile, a maggior ragione considerando la vicenda Filadelfia analizzando solo il 2010: è di aprile la notizia dell’intesa decisiva tra l’assessore allo Sport del Comune, Giuseppe Sbriglio, e l’Agenzia delle Entrate. Da allora sono passati quasi otto mesi «e cosa è stato fatto? Le parti interessate avrebbero potuto portarsi avanti per poi, nel momento dell’ufficialità della cancellazione, partire spedite verso la ricostruzione. La paura di chi rivuole il Filadelfia è che trascorrano altri interminabili anni di chiacchiere: questo non deve succedere, nella maniera più assoluta. E poi Cairo, Cota e Chiamparino ragionano su incontri più o meno segreti per parlare del Filadelfia: e allora perché non organizzare un vertice alla luce del sole, con la presenza loro e di una delegazione di tifosi che ha partecipato al tavolo per la Fondazione? Sarebbe un modo per fare chiarezza una volta per tutte e allontanare anche paure e sospetti che, legittimamente, si sono diffusi in questi anni all’interno della tifoseria granata. E poi ci sarebbe anche la Provincia di Torino, che aveva parlato di 500 mila euro per la ricostruzione: sarebbe importante capire quali e quante siano le risorse a disposizione. Anche perché i progetti non mancano: adesso serve la volontà, il 2011 deve essere l’anno del nuovo Filadelfia. E chi non vuole il Fila getti la maschera, lo dica e si assuma le proprie responsabilità ». E magari già domani allo stadio per Torino-Empoli potrà essere esposto qualche striscione sull’argomento, mentre continua la pioggia di mail inviate dai sostenitori granata a Comune, Regione e Torino Fc.
E L’OLIMPICO?
A parole il Filadelfia lo vogliono tutti. Nelle prossime settimane si comprenderà chi lo vuole per davvero, attraverso i fatti. Si deve partire con la Fondazione Filadelfia, dunque, e, sommando le cifre promesse, tirare fuori la somma necessaria (si parla di 12 milioni) per partire. Si è vociferato di un possibile, importante coinvolgimento di fondazioni bancarie che andrebbero a rimpinguare il “tesoretto” utile alla ricostruzione: è necessario però che ognuno dei soggetti coinvolti mantenga fede alla parola data. E poi sarà anche il caso di affrontare un altro problema: ovvero quello riguardante l’ex Comunale, ora conosciuto come stadio Olimpico. Sul quale, giova ricordarlo, grava un’ipoteca di 38 milioni di euro: situazione del tutto simile a quella del Filadelfia. E se per il Fila ci sono voluti cinque anni, sarebbe folle e anche un po’ incosciente commettere lo stesso errore.
" per noi 4.900 giorni non sono bastati... per "regalare" la Continassa ai gobbi di giorni ne son bastati 167... "
Tratto da TN, 3D: "Cairo: svolta su fila e olimpico!!!!!"
... http://forum.toronews.net/viewtopic.php?t=299181&start=233 ...
IL GUARDIANO DEL FARO ha scritto:
" Sarebbe argomento off ma visto che ci riguarda indirettamente lo metto qui in quanto voglio darne evidenza.
Ricevo stamattina mail dal mio amico (e sono autorizzato a metterla sul ns forum), residente in Australia, ex assessore allo Sport del Comune di Torino, Lorenzo Matteoli che, sulla questione stadi ha scritto una montagna di testimonianze.
http://matteoli.iinet.net.au/html/Articles/Diziostadio3.html
All'attenzione degli amici Torinesi:
L' amministrazione Torinese del Sindaco Chiamparino ha regalato per un milione di Euro la Cascina Continassa e i terreni adiacenti alla ***entus senza nemmeno fare una perizia per la sua valutazione (cifra prudente almeno quattro milioni di Euro).
I tempi sono cambiati: se la giunta Magnani Noja avesse fatto un colpo del genere andavamo tutti in galera e i giornalisti di servizio alla Stampa avrebbero riempito paginate di scandalo e urla. La Repubblica inserto torinese: zero.
Oggi ...silenzio totale. Anche in Consiglio Comunale nessuno ha banfato. I magistrati Torinesi una volta così attenti a ogni mia delibera....totalmente silenziosi e inerti.
Chi ha letto la Fattoria degli Animali? Vi ricordate l'ultima scena quando i maiali mangiano a tavola e gli animali guardano esterrefatti dalla finestra? "
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