Svolta dopo 5 anni. L’assessore Sbriglio: «Sono felice, il momento è storico»
Ipoteche ufficialmente cancellate: impedivano la ricostruzione
Cairo: «Sono contento anch’io.
Ma non voglio fare promesse, si sono già dette troppe parole. Comunque sono pronto a collaborare»
MARCO BONETTO
TORINO. Il momento è storico. Foriero di una rinascita, però, solo in presenza di uomini capaci di mantenere le promesse. Altrimenti anche questo traguardo, quasi inimmaginabile fino a un paio di anni fa, si trasformerà nell’ennesima illusione. Il momento è storico, perché dopo 5 anni sono state ufficialmente cancellate le ipoteche che gravavano sul Filadelfia, impedendo ogni concreta ipotesi di riqualificazione dell’area. Area destinata, come noto, a ospitare un centro sportivo per gli allenamenti del Torino e le partite della Primavera, dopo che per una settantina di anni lo stadio glorioso degli Anni Venti era stato la culla granata per eccellenza. La notizia è venuta a galla ieri, anche se l’atto ufficiale risale a martedì. Tutto come previsto: a fronte del pagamento di 535 mila euro (500 mila a carico del curatore fallimentare del vecchio Torino, Cerri, e 35 mila coperti dal Comune), l’Agenzia delle Entrate- Equitalia ha cancellato le ipoteche di vecchio stampo cimminelliano (le prime, poi sparite e infine reiscritte, risalivano addirittura al 2004).
3,5 MILIONI PER 3
I fatti parlano chiaro. Il merito indubbio va riconosciuto all’assessore allo Sport di Torino, l’avvocato Sbriglio, che in poco più di 12 mesi, cioè da quando si è insediato al posto del (purtroppo) indimenticabile Montabone, è riuscito a raggiungere questo straordinario successo. In precedenza, anno dopo anno dopo anno, non si era registrato neanche un passo in avanti degno di un bradipo. L’area adesso è libera (non ancora lo stadio Olimpico: lì le altre ipoteche cimminelliane perdurano ancora), dunque può attirare anche privati, fondazioni bancarie e sponsor, sotto l’ombrello delle istituzioni e del Torino, se Cairovorrà. Uno dei prossimi passi dovrebbe essere anche la costituzione ufficiale della nuova Fondazione Filadelfia, deputata a favorire la creazione del centro sportivo. «E’ vero, il momento è storico, difatti sono molto soddisfatto », commentava ieri l’assessore Sbriglio, fresco protagonista anche del reperimento dei soldi dei tifosi, rimasti in mano per oltre un decennio all’ex sindaco Novelli (ricordate la vendita dei suoi tragici mattoni, tutt’attorno alla sciagurata demolizione dell’area?). Ancora Sbriglio: «Ringrazio i dirigenti e l’avvocatura del Comune che hanno lavorato al fianco del mio assessorato per questo risultato eccezionale, nonché i vertici di Equitalia e dell’Agenzia delle Entrate». E Cairo? «Anch’io sono felice per questa notizia, ma non voglio più fare proclami o promesse. Si tratta di capire che cosa si può fare, ora, più che di parlare. Di sicuro il Fila mi sta a cuore e sono pronto a collaborare ». Entro Natale potrebbe incontrare il sindaco Chiamparino per fare il punto. «Ma non è vero che ho dato mandato a istituzioni finanziarie o a qualche azienda per studi di settore», aggiunge il presidente, alludendo alla possibilità di realizzare una cittadella granata, tra l’agognato nuovo Filadelfia e l’ipotetico acquisto dell’Olimpico. E’ pur vero, però, che ha chiesto nuova documentazione al Comune, attraverso il sindaco. La Regione ha promesso di investire 3,5 milioni. Altrettanti aveva garantito in passato il Municipio. Stessa cifra lo stesso Cairo, nel 2008. Il totale farebbe 10,5 milioni, poco meno di quanto servirebbe: 12. Ma non sono più i tempi in cui il presidente saliva sui ruderi del Fila impegnandosi per la rinascita dell’area: è proprio vero.
IL PUNTO DI VISTA
E’ finito il tempo delle parole. E’ ora di agire
NON C’E’ bisogno di molte parole, basta riportare la pagina di Tuttosport del di Tuttosport del 20 maggio 2009 che riferiva il discorso di Cairo in Municipio, poi ribadito più forte e forzuto in interviste e arringhe popolari: «Il Comune liberi il Filadelfia dalle ipoteche e lo restituisca al Torino, poi ci penserò io a ricostruirlo. E anche in fretta ». La clamorosa anomalia dell'assessore Sbriglio - un politico che alle parole fa seguire i fatti! (non senza infastidire parecchi, anche degli amici) -, ha spezzato le catene che tenevano in ostaggio l'area e spazzato il comodo paravento che costituivano per tutti: inutile parlare di Fila, tanto ci sono le ipoteche; inutile domandare dei 3,5 milioni che il Comune aveva verbalmente impegnato per la ricostruzione, tanto ci sono le ipoteche... Tutto inutile, tutto sotto scacco, tutto sub judice. Da ieri, invece, sub judice tornano a esserci soltanto il sindaco di Torino, il presidente del Torino, il presidente della Provincia e il presidente della Regione. Ovvero coloro i quali ricoprono cariche che, fino a martedì, potevano bene o male guadagnarci mediaticamente qualcosa dal Filadelfia e che da ieri vedono il Filadelfia reclamare identico servizio.
A.M.
http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=W4GXL&annart=2010&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0
TOLTE LE IPOTECHE SULLO STADIO FILADELFIA
L’ultimo ostacolo per la ricostruzione del vecchio stadio Filadelfia è stata rimosso: le ipoteche da 38 milioni di euro, che gravavano sui terreni dello storico stadio del Grande Torino, sono state ufficialmente cancellate dall’Agenzia delle Entrate.
Ieri, all’amministrazione comunale, è arrivata la comunicazione da Equitalia che di fatto chiude una complicata e lunga partita col Fisco. La nascita della Fondazione per il Filadelfia più di due anni fa era stata bloccata proprio dalla vicenda ipoteche, risolta nella scorsa primavera con l’accordo tra le parti e il pagamento di 535mila euro: 500mila dal curatore fallimentare e 35mila a carico della città.
Ora il passaggio finale, in attesa dell’incontro del presidente dei granata Cairo con il sindaco Chiamparino per varare la cittadella granata che comprenderà anche il «nuovo» Filadelfia.
[G. ODD.]
TN - 15/12/10
Cancellate le ipoteche sull'area del Filadelfia
L'accordo era stato raggiunto in primavera. Ora si attendono i primi passi concreti
Qualche mese fa, un manipolo (alcune centinaia) di tifosi granata e di cittadini torinesi presidiava l'ingresso dell'edificio che ospita la sede dell'Agenzia delle Entrate, al cui interno l'assessore allo sport, Giuseppe Sbriglio, trattava con i rappresentanti del Fisco la purgazione delle ipoteche che gravavano sull'area del Filadelfia (insieme a quella del Comunale, 76 milioni di euro). Lo stesso assessore abbandonava l'edificio, nella tarda mattinata di quel giorno, annunciando trionfalmente di aver trovato l'accordo: le ipoteche sarebbero state purgate, la cifra necessaria avrebbe dovuto aggirarsi intorno ai 550mila euro.
http://www.toronews.net/?action=article&ID=19681
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