giovedì 16 dicembre 2010

16/12/10 - Filadelfia libero: rifatelo!


Svolta dopo 5 anni. L’assessore Sbriglio: «Sono felice, il momento è storico»

Ipoteche ufficialmente cancellate: impedivano la ricostruzione

Cairo: «Sono contento anch’io.
Ma non voglio fare promesse, si sono già dette troppe parole. Comunque sono pronto a collaborare»


MARCO BONETTO

TORINO. Il momento è stori­co. Foriero di una rinascita, però, solo in presenza di uomi­ni capaci di mantenere le pro­messe. Altrimenti anche que­sto traguardo, quasi inimma­ginabile fino a un paio di anni fa, si trasformerà nell’ennesi­ma illusione. Il momento è sto­rico, perché dopo 5 anni sono state ufficialmente cancellate le ipoteche che gravavano sul Filadelfia, impedendo ogni concreta ipotesi di riqualifica­zione dell’area. Area destina­ta, come noto, a ospitare un centro sportivo per gli allena­menti del Torino e le partite della Primavera, dopo che per una settantina di anni lo sta­dio glorioso degli Anni Venti era stato la culla granata per eccellenza. La notizia è venuta a galla ieri, anche se l’atto ufficiale risale a martedì. Tutto co­me previsto: a fronte del paga­mento di 535 mila euro (500 mila a carico del curatore falli­mentare del vecchio Torino, Cerri, e 35 mila coperti dal Co­mune), l’Agenzia delle Entra­te- Equitalia ha cancellato le ipoteche di vecchio stampo cimminelliano (le prime, poi sparite e infine reiscritte, risa­livano addirittura al 2004).

3,5 MILIONI PER 3
I fatti parlano chiaro. Il merito in­dubbio va riconosciuto all’as­sessore allo Sport di Torino, l’avvocato Sbriglio, che in po­co più di 12 mesi, cioè da quan­do si è insediato al posto del (purtroppo) indimenticabile Montabone, è riuscito a raggiungere questo straordinario successo. In precedenza, anno dopo anno dopo anno, non si era registrato neanche un pas­so in avanti degno di un bradipo. L’area adesso è libera (non ancora lo stadio Olimpico: lì le altre ipoteche cimminelliane perdurano ancora), dunque può attirare anche privati, fon­dazioni bancarie e sponsor, sot­to l’ombrello delle istituzioni e del Torino, se Cairovorrà. Uno dei prossimi passi dovrebbe es­sere anche la costituzione ufficiale della nuova Fondazione Filadelfia, deputata a favorire la creazione del centro sporti­vo. «E’ vero, il momento è sto­rico, difatti sono molto soddi­sfatto », commentava ieri l’as­sessore Sbriglio, fresco prota­gonista anche del reperimento dei soldi dei tifosi, rimasti in mano per oltre un decennio al­l’ex sindaco Novelli (ricordate la vendita dei suoi tragici mat­toni, tutt’attorno alla sciagura­ta demolizione dell’area?). An­cora Sbriglio: «Ringrazio i diri­genti e l’avvocatura del Comu­ne che hanno lavorato al fian­co del mio assessorato per que­sto risultato eccezionale, nonché i vertici di Equitalia e dell’Agenzia delle Entrate». E Cairo? «Anch’io sono felice per questa notizia, ma non voglio più fare proclami o promesse. Si tratta di capire che cosa si può fare, ora, più che di parla­re. Di sicuro il Fila mi sta a cuore e sono pronto a collabo­rare ». Entro Natale potrebbe incontrare il sindaco Chiam­parino per fare il punto. «Ma non è vero che ho dato manda­to a istituzioni finanziarie o a qualche azienda per studi di settore», aggiunge il presiden­te, alludendo alla possibilità di realizzare una cittadella gra­nata, tra l’agognato nuovo Fi­ladelfia e l’ipotetico acquisto dell’Olimpico. E’ pur vero, però, che ha chiesto nuova docu­mentazione al Comune, attra­verso il sindaco. La Regione ha promesso di investire 3,5 mi­lioni. Altrettanti aveva garan­tito in passato il Municipio. Stessa cifra lo stesso Cairo, nel 2008. Il totale farebbe 10,5 mi­lioni, poco meno di quanto ser­virebbe: 12. Ma non sono più i tempi in cui il presidente sali­va sui ruderi del Fila impe­gnandosi per la rinascita del­l’area: è proprio vero.


IL PUNTO DI VISTA

E’ finito il tempo delle parole. E’ ora di agire

NON C’E’ bisogno di molte parole, basta ri­portare la pagina di Tuttosport del di Tuttosport del 20 mag­gio 2009 che riferiva il discorso di Cairo in Mu­nicipio, poi ribadito più forte e forzuto in intervi­ste e arringhe popolari: «Il Comune liberi il Fi­ladelfia dalle ipoteche e lo restituisca al Torino, poi ci penserò io a rico­struirlo. E anche in fret­ta ». La clamorosa ano­malia dell'assessore Sbriglio - un politico che alle parole fa seguire i fatti! (non senza infasti­dire parecchi, anche de­gli amici) -, ha spezzato le catene che tenevano in ostaggio l'area e spazza­to il comodo paravento che costituivano per tut­ti: inutile parlare di Fi­la, tanto ci sono le ipote­che; inutile domandare dei 3,5 milioni che il Co­mune aveva verbalmen­te impegnato per la rico­struzione, tanto ci sono le ipoteche... Tutto inuti­le, tutto sotto scacco, tut­to sub judice. Da ieri, in­vece, sub judice tornano a esserci soltanto il sin­daco di Torino, il presi­dente del Torino, il presi­dente della Provincia e il presidente della Re­gione. Ovvero coloro i quali ricoprono cariche che, fino a martedì, pote­vano bene o male gua­dagnarci mediatica­mente qualcosa dal Fi­ladelfia e che da ieri ve­dono il Filadelfia recla­mare identico servizio.

A.M.



http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=W4GXL&annart=2010&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0




TOLTE LE IPOTECHE SULLO STADIO FILADELFIA

L’ultimo ostacolo per la ricostruzione del vecchio stadio Filadelfia è stata rimosso: le ipoteche da 38 milioni di euro, che gravavano sui terreni dello storico stadio del Grande Torino, sono state ufficialmente cancellate dall’Agenzia delle Entrate.
Ieri, all’amministrazione comunale, è arrivata la comunicazione da Equitalia che di fatto chiude una complicata e lunga partita col Fisco. La nascita della Fondazione per il Filadelfia più di due anni fa era stata bloccata proprio dalla vicenda ipoteche, risolta nella scorsa primavera con l’accordo tra le parti e il pagamento di 535mila euro: 500mila dal curatore fallimentare e 35mila a carico della città.
Ora il passaggio finale, in attesa dell’incontro del presidente dei granata Cairo con il sindaco Chiamparino per varare la cittadella granata che comprenderà anche il «nuovo» Filadelfia.

[G. ODD.]

TN - 15/12/10
Cancellate le ipoteche sull'area del Filadelfia
L'accordo era stato raggiunto in primavera. Ora si attendono i primi passi concreti

Qualche mese fa, un manipolo (alcune centinaia) di tifosi granata e di cittadini torinesi presidiava l'ingresso dell'edificio che ospita la sede dell'Agenzia delle Entrate, al cui interno l'assessore allo sport, Giuseppe Sbriglio, trattava con i rappresentanti del Fisco la purgazione delle ipoteche che gravavano sull'area del Filadelfia (insieme a quella del Comunale, 76 milioni di euro). Lo stesso assessore abbandonava l'edificio, nella tarda mattinata di quel giorno, annunciando trionfalmente di aver trovato l'accordo: le ipoteche sarebbero state purgate, la cifra necessaria avrebbe dovuto aggirarsi intorno ai 550mila euro
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http://www.toronews.net/?action=article&ID=19681

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