GIANLUCA ODDENINO
TORINO
L'Olimpico tutto granata, il Filadelfia ricostruito per ospitare gli allenamenti della prima squadra, la sede del club e il centro sportivo per le giovanili in mezzo ai due nuclei vitali della società. Questa è la Cittadella Granata: un sogno che i tifosi del Toro cullano da tempo e che potrebbe diventare realtà con la mossa che Urbano Cairo sta preparando in gran segreto. Dopo anni di polemiche con il Comune, alternati a silenzi nei momenti cruciali, il presidente granata è pronto a svoltare e incontrare prima di Natale il sindaco Chiamparino per proporgli il suo progetto: impegnarsi in prima persona per le questioni ancora aperte sulla rinascita del Filadelfia, sulla gestione dello Stadio Olimpico e sul futuro dell'area adiacente ex campo Combi.
Cairo, secondo fonti comunali, ha già incaricato una importante azienda torinese impegnata nel ramo delle costruzioni per valutare tutte le potenzialità dell'area sportivo-commerciale tra corso Agnelli, via Filadelfia, corso Sebastopoli e via Giordano Bruno. Dopo aver studiato il centro sportivo di Novarello e aver valutato la possibilità di trasferire il vivaio a Grugliasco, il numero uno del Toro ha rotto gli indugi e ha deciso che il futuro della società e della squadra deve passare dal cuore, cioè dai luoghi che ne hanno fatto la storia. Quindi dal Fila e dall'ex Comunale, stadio che presto ospiterà solo il Torino dato che la Juve tra sei mesi sarà nel nuovo impianto.
Il tempo stringe e, se il caso Filadelfia si è sbloccato con l'eliminazione delle ipoteche e l'accelerazione della Regione (3,5 milioni di euro) per dare vita alla Fondazione, ora Cairo è pronto a ragionare con il Comune su spazi e risorse dell'intera area urbana. In ballo c'è la gestione dell'Olimpico con il passaggio dalla condizione di affittuari (canone da 240 mila euro annui) a quella di gestori, potendo sviluppare i 9 mila metri cubi di edilizia già programmati con una variante al piano regolatore. Questa prevede la costruzione di un albergo (fino a 5 piani) su via Filadelfia, più spazi commerciali in corso Sebastopoli. Nel progetto può entrare anche la vicina area ex Combi, ora occupata in parte dal nuovo PalaNuoto (ancora da ultimare) e in parte da un parcheggio provvisorio che potrebbe ospitare campi e strutture per le giovanili.
Il fulcro di tutto però sarebbe il Fila, con un piano di ricostruzione da 10-12 milioni già previsto con lo statuto della Fondazione, un lavoro portato avanti dallo stesso Toro di Cairo, che prevede altri 4 mila mq di spazi commerciali. La Cittadella Granata, un vero e proprio quartiere cittadino dedicato al Toro, finora era parsa solo un'utopia. Serviranno soldi e accordi precisi per farla nascere, ma Cairo ha deciso di svestire i panni dello spettatore non pagante ed entrare in gioco.
http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/quitoro/articolo/lstp/379519/
TuttoSport: Lo stanziamento della Regione per la storica area ha rotto lo stallo
FILA-OLIMPICO... CAIRO SI MUOVE
Sbriglio conferma l'incontro tra patron e sindaco
L'assessore : " Sì, il presidente mi ha detto che Chiamparino l'ha chiamato".
Nuovo fronte: i costi dello stadio
Stefano Lanzo.
TORINO. C’è fermento attorno alla questione Filadelfia e non solo. Si parla di possibili movimenti, notizie emerse specialmente nelle ultime ore e che fanno pensare a incontri imminenti. In particolare, ieri si è rincorsa la voce di un prossimo incontro tra il presidente Cairo e il sindaco di Torino, Chiamparino. Argomento del vertice: il Filadelfia, ma anche lo stadio Olimpico, l’area attorno allo stadio e altre zone della città che potrebbero interessare al club granata ( come l’area Combi). La notizia è trapelata e per cercare conferme è doveroso interpellare l’assessore comunale allo Sport, Sbriglio, ovvero colui che più di ogni altro in questi mesi si è occupato concretamente della spinosa questione Filadelfia. Interpellato in merito, Sbriglio non ha potuto fare a meno di confermare: « Sì, io stesso avevo telefonato al presidente Cairo perché avevamo preso accordi per incontrarci prima di Natale con l’intento di parlare appunto di Filadelfia. Il presidente però mi ha detto che lo aveva chiamato il sindaco Chiamparino per proporgli un incontro a breve e che dunque riteneva opportuno aspettare. Staremo a vedere » . Cairo, dal canto suo, ha preferito evitare commenti, né, curiosamente, ha voluto confermare o smentire l’accaduto. Certamente però un faccia a faccia con Chiamparino non stupirebbe e sarebbe pure auspicabile, dato il considerevole numero di argomenti da trattare.
TRE MILIONI DA COTA
Cominciamo con il Filadelfia. In attesa della definitiva e ormai imminente cancellazione delle ipoteche dall’area del vecchio stadio, il 2011 si preannuncia come un anno determinante per la ricostruzione. La Regione Piemonte ha già messo sul piatto uno stanziamento importante ( oltre 3 milioni), il Comune resta in attesa di capire quali siano le concrete intenzioni del Torino per poi partire con la Fondazione. Ma l’altro argomento caldo è lo stadio Olimpico. La Juventus ha annunciato l’addio a fine stagione per trasferirsi ufficialmente all’ex Delle Alpi ricostruito, dunque l’onere di affitto e gestione dell’impianto andrebbero a gravare interamente sul Torino. Perciò la situazione, da giugno, diventerebbe economicamente pesante: è un problema che Cairo dovrà affrontare con l’amministrazione comunale, dato che la dipartita bianconera apre un fronte nuovo. Il Torino potrebbe perciò ragionare su una nuova modalità: l’acquisto, una gestione quinquennale oppure ( come succede a Novara) un comodato d’uso gratuito.
E LA SOCIETA’... La possibilità che Chiamparino possa aprire il ventaglio di ulteriori alternative a Cairo è tutt’altro che peregrina: il Filadelfia con le sue aree commerciali, lo stadio Olimpico, magari anche l’area ex Combi per creare e strutturare una vera e propria cittadella granata, sogno ( finora proibito) e desiderio di ogni tifoso del Torino. Ma non è nemmeno escluso che un eventuale incontro tra Cairo e Chiamparino possa sfociare in un discorso sul futuro societario. Il presidente granata ha dichiarato di non pensare più alla cessione del club, però non è nemmeno da escludere a priori la possibilità che, tra il patron del Toro e Chiamparino, l’argomento possa tornare d’attualità, con qualche potenziale acquirente eventualmente interessato a rilevare la società.
SCOPRIRE LE CARTE
Dai tifosi il pressing delle mail
TORINO. Le novità delle ultime settimane attorno al Filadelfia hanno riacceso il tam tam tra i tifosi, in particolare su internet. Il sentimento della gente granata è a metà tra l’ottimismo dovuto alle notizie indubbiamente positive e la perplessità per una situazione che ha comunque ancora diversi aspetti non totalmente chiari. Ecco allora che alcuni tra i tifosi più attivi e attenti alla questione-Filadelfia hanno deciso di inondare di mail la Regione Piemonte e il Comune di Torino chiedendo chiarimenti sulle ultime novità e pure, ancora una volta, delucidazioni su situazioni del recente passato non del tutto chiarite.
LE RICHIESTE. I punti principali sono i seguenti: quale sia ufficialmente la cifra stanziata dalla Regione; se, oltre ai 3,5 milioni deliberati dal Consiglio Comunale del 25 febbraio del 2008, il Comune metterà per il Filadelfia anche il famoso milione del Bennet, gli oneri di urbanizzazione e l’escussione delle ipoteche Ergom. Infine, facendo riferimento allo statuto della Fondazione, qualche tifoso si domanda perché sia necessario capire le mosse del Torino, dato che lo stesso Statuto porrebbe dei vincoli ben precisi al club granata.
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