“L’Assessore giura: I soldi sono pronti. Prima dello stanziamento vogliamo studiare i piani finanziari e il progetto. Siamo come buoni padri di famiglia”: questo l’articolo pubblicato pochi giorni or sono, da Tuttosport. E noi non sappiamo veramente spiegarci come si faccia a dire cose del genere senza provare vergogna, sentimento probabilmente sconosciuto alla maggior parte dei governanti torinesi, abituati da ben oltre 15 anni a rimangiarsi senza alcun problema le promesse e i proclami relativamente al Filadelfia.
I soldi, la prima tranche da 1 milione, dovevano essere versati nelle casse della Fondazione entro l’anno 2012: questo era stato detto su tutti i giornali dal Sindaco Fassino e dall’Assessore Gallo. Non sono stati erogati e quindi – da quello che ne sappiamo noi – sono passati in “economia” (fondi messi a bilancio e non stanziati realmente). Ora solo con l’approvazione del bilancio 2013 pensiamo che si potrà procedere ad un nuovo stanziamento, sempre che ciò venga fatto. Dire che è solo uno slittamento è modificare la realtà dei fatti.
E ridiamo amaro leggendo “siamo come buoni padri di famiglia”, detto da chi – solo un paio di mesi fa – assegnava un’area da 300 mila mq all’altra squadra cittadina, senza neanche preoccuparsi di far effettuare una verifica del reale valore dell’area. E ci chiediamo se, in quel caso, siano stati richiesti progetti e piani finanziari, oppure se era bastato il solito disegnino del solito “benvoluto” architetto. Dove erano i padri di famiglia? Pare che con le aziende del gruppo Fiat si trasformano invece in spregiudicati playboy.
E ancor più ci infastidiscono le successive dichiarazioni dell’Assessore che dice di aver visto il progetto definitivo in fase avanzata. Allora per quale motivo i soldi non sono stati elargiti? E, in ogni caso, quale sarebbe il problema? Il Comune è tra i soci fondatori della Fondazione presieduta da Chiabrera, uomo di Fassino, la maggioranza all’interno del CdA sulle decisioni importanti è saldamente in mano loro, visto che è l’ente che ha effettuato – sulla carta – il conferimento maggiore, ovvero la superficie dell’area del Fila, stimata 1,4 milioni di Euro. Quali sarebbero quindi i rischi ad elargire quanto promesso ad un ente presidiato e controllato ?
Inoltre non smetteremo mai di ricordare che questi NON sono soldi pubblici, ma somme incassate da anni e anni dal Comune, derivanti dalla vicenda Cimminelli, Bennet e palazzinari. Soldi incassati con il vincolo di destinarli al Fila, ma ovviamente finiti nell’enorme buco nero di debiti in cui il Comune è risucchiato.
E in tutto questo, Urbano Cairo ? Immagino che non stupisca più nessuno il suo silenzio.
Altro punto che riteniamo doveroso evidenziare è la vicenda di questo “progetto definitivo in fase avanzata” del quale i tifosi hanno potuto vedere solo qualche incomprensibile scatto fotografico su Tuttosport, il 7 novembre scorso, progetto del quale si sta occupando uno sconosciuto studio di Pinerolo, che pare stia rimaneggiando i progetti vincitori del concorso di idee. Ai tempi si era detto che “a breve” sarebbe stato presentato ai tifosi e sono passati ormai più di tre mesi… chissà come mai, quando si parla di Fila, i tempi diventano sempre biblici.
Sia sui forum che sui social, parecchi tifosi chiedono maggiori informazioni e più trasparenza ai rappresentanti dei tifosi all’interno della Fondazione. Ci auguriamo che questi appelli non cadano nel vuoto e che a seguito della prossima Commissione Consiliare, slittata dal 5 febbraio a venerdì mattina, con l’audizione dei membri della Fondazione e con la presenza dell’Assessore Gallo, vengano prontamente chiarite tutte le perplessità.
http://www.forzatoro.net/Portale/fila-la-solita-inconcludente-estenuante-melina/
Nessun commento:
Posta un commento