Il CCTC: ''Prima il progetto migliore, poi il concorso per la progettazione''
In un periodo di grande fermento per la situazione stadi all'ombra della Mole, con l'emissione del bando per i progetti tesi a restituire a Torino quel monumento storico che fu teatro delle gesta di diverse generazioni gloriose di maglie granata, siamo andati a porre alcune domande tese a fare ulteriore chiarezza sulle modalità e sui metodi utilizzati per la stesura del bando che porterà ad individuare il progetto sul quale verrà riplasmato il nuovo impianto.
Per rispondere ai dubbi e per portare le dovute precisazioni ci siamo rivolti ad una dei componenti essenziali della Fondazioni Stadio Filadelfia: il Centro Coordinamento Toro Clubs.
Quali risultati raggiunti finora dalla Fondazione?
"Il primo risultato è stata certamente la costituzione della Fondazione. Esiste finalmente un soggetto giuridico che ha come unico scopo la ricostruzione del Filadelfia e la sua successiva gestione una volta ricostruito. Un altro risultato importante è quello di aver ottenuto che all’interno della Fondazione siano presenti i tifosi, che per la prima volta possono contribuire in modo fattivo alla determinazione di qualcosa che li riguarda profondamente. Tra i risultati va ora annoverata la pubblicazione del Concorso di Idee destinato alla ricerca di una idea progettuale per la ricostruzione del Fila. E’ il primo passo tecnico che viene fatto, ma è la base di partenza per tutto quanto verrà dopo".
Ora che é stato pubblicato il bando per il concorso di idee, e una volta che i progetti saranno presentati e giudicati, quali saranno i passi successivi?
"Una volta determinata quale sarà la migliore idea progettuale, in pratica la traccia che dovrà essere seguita per la ricostruzione, si farà partire il concorso di progettazione vero e proprio. Espletato anche questo, avremo finalmente in mano il progetto definitivo e potrà essere compiuto l’ultimo passaggio, cioè la predisposizione del bando per l’assegnazione delle opere di ricostruzione del Filadelfia. A qualcuno potrebbero anche sembrare tempi lunghi, ma la Fondazione è un soggetto che è obbligato a muoversi con procedure di evidenza pubblica, che sono rigidamente determinate dalla legge. Questo aspetto non va però considerato come una zavorra ma, invece, come una garanzia per tutti che il Fila venga ricostruito con la massima trasparenza".
Qual é stato e quale sarà il ruolo del CCTC all'interno della Fondazione e dei lavori per il Bando?
"Il CCTC è tra i soggetti hanno partecipato al cammino della Fondazione prima ancora che questa si costituisse. Diciamo che siamo stati i matti che hanno proposto al Comune di Torino di farsi l’onere di costituire un Tavolo per la ricostruzione del Filadelfia e che a questo Tavolo, oltre alle istituzioni, fossero presenti il Torino FC e le varie componenti della tifoseria granata. Il Comune ha accettato la nostra proposta e di qui è cominciata la storia della Fondazione. In futuro il ruolo del CCTC sarà quello di stare insieme alle altre associazioni dei tifosi presenti in Fondazione, che hanno dimostrato la capacità di stare unite e compatte, e mantenere il ruolo di vigilanza e garanzia di trasparenza sull’attività della Fondazione".
Quali le linee-guida che hanno ispirato i membri della Fondazione nella stesura del bando stesso?
"In primo luogo il rispetto del Codice dei Concorsi, il D. Lgs. 163 del 12 aprile 2006 'Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture'. Il testo di legge che recepisce le Direttive comunitarie 2004/17/CE e 2004/18/CE. Poi si sono seguite le indicazioni dell’Ufficio Bandi della Fondazione Ordine degli Architetti di Torino e quelle del Professor Riccardo Viriglio, della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino. Il bando è stato poi sottoposto al vaglio degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri di Torino. Di fatto sono state seguite tutte le strade per cercare di stendere un documento che fosse rispettoso delle norme, trasparente e che tenesse conto tanto della memoria del luogo sul quale si andrà ad intervenire, quanto della possibilità di inserire in quest’opera le necessarie caratteristiche tecniche di innovazione, originalità e longevità per un centro sportivo consono alle moderne esigenze di una società di calcio professionistica".
Quali tempi per le modifiche allo statuto della Fondazione? E quali per la ricostruzione dello stadio?
"Le modifiche allo Statuto, imposte dalla legge, sono già state approvate dal Collegio dei Fondatori della Fondazione. Sono ora in via di approvazione da parte del Comune e della Regione. Secondo quanto ci è stato riferito nelle scorse settimane, anche questi passaggi sono ormai imminenti. Per quanto concerne la ricostruzione, forse sbilanciarsi in questo momento è effettivamente un po’ prematuro. Crediamo di poter dire che sinora non ci si è mai arrivati così vicini e che ci si sta muovendo nella direzione giusta. Di certo sarà molto più facile, realistico e anche molto più corretto, iniziare a fare qualche previsione alla conclusione del Concorso di Progettazione".
Quanto é garantito il coinvolgimento fattivo (leggi: economico) di tutte le parti chiamate in causa, dal Comune al Torino FC?
"Il Comune di Torino ha conferito alla Fondazione il terreno ed ha inserito nei bilanci pluriennali il contributo economico alla Fondazione. Ha pertanto portato avanti gli atti amministrativi necessari. La Regione ha espresso più volte la volontà politica di intervenire e, crediamo, immediatamente dopo l’approvazione dello Statuto delibererà anch’essa. Per quanto concerne il Torino FC, come sempre abbiamo soltanto le parole del presidente Cairo, il quale sinora pur partecipando come Società alla Fondazione, ha contribuito soltanto con lo stesso importo di ciascuna delle Associazioni di tifosi. Vogliamo sperare, come abbiamo scritto qualche settimana fa, che veramente sia stato fulminato, non verso Damasco, ma verso il Toro. Quindi alle parole faccia seguire fatti concreti e ufficializzi l’impegno di versare in Fondazione una cifra commisurabile a quella prevista da Comune e Regione. Tra l’altro, la posta in gioco per Cairo e per il Torino FC va ben al di là del Filadelfia, in ballo ci sono delle potenzialità immense e la più grande occasione della nostra storia".
Dubbi/perplessità: i vincoli posti nel Bando sono forse troppo stretti? E come mai tra i giudicanti solo due esperti, anziché l'intero quintetto?
"I vincoli che sono stati previsti dallo Statuto sono necessari per garantire che si eviti che nell’area del Filadelfia si vada a sommare uno scempio allo scempio. La stesura dello Statuto è stata frutto di un approfondito e lungo confronto tra tutte le parti presenti, al fine di ottenere la realizzazione di uno strumento in grado di garantire il giusto equilibrio tra la memoria del luogo e la necessità di costruire un impianto che guardi al futuro. Come stabilisce la legge, della commissione giudicatrice devono far parte “almeno” due tecnici scelti tra gli iscritti agli Ordini degli Architetti e Ingegneri. Esattamente questo è stato scritto sul bando. In nessun punto del Bando è possibile desumere che gli altri tre membri della Commissione non debbano essere degli altri tecnici. Questa formulazione permette di arricchire la Commissione con professionalità di tipo differente, in grado di apportare ulteriori contributi. Di certo la volontà dei tifosi presenti in Fondazione è che la Commissione Giudicatrice sia soprattutto tecnica ed in grado di giudicare al meglio tutti gli aspetti fondamentali delle proposte".
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Ringraziamo il Centro Coordinamento per aver voluto anticipare su TN alcune delle risposte che verranno rese presto pubbliche a tutti i tifosi granata. A questo proposito il CCTC annuncia anche un'iniziativa apposita alla quale tutto il popolo del Toro è invitato a prendere parte.
"In questi giorni, oltre che in modo diretto, anche su Forum e su FB, sono state poste ai tifosi presenti in Fondazione diverse domande. A tutte queste domande e a quelle che verranno, risponderemo molto volentieri. Per correttezza nei confronti di tutti coloro che ci hanno dato il loro sostegno ed hanno condiviso con noi un lungo e difficoltoso cammino, lo faremo prima di tutto in un incontro aperto che si svolgerà al Borgo Vittoria di via Valfenera 8 a Torino, martedì 22 novembre alle ore 21.15. Il giorno successivo all’incontro pubblicheremo le risposte sui Forum, su FB e su tutti i media che saranno interessati a renderle pubbliche"
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