TS - sezione Piemonte - pagina B3
Le ipoteche stanno bloccando tutto: nuovi atti ufficiali del Municipio
SBRIGLIO «Ora Equitalia deve trattare sennò avviamo un contenzioso per l’area»
«Anche l’Agenzia delle Entrate deve prendersi tutte le sue responsabilità: qui si sta mettendo a rischio un grande patrimonio della città. Adesso pure io e il sindaco agiremo al fianco dell’assessore Viano»
TORINO. Finalmente un passo in avanti. Finalmente il Comune torna a muoversi per cancellare quelle benedette (si fa ovviamente per dire) ipoteche che gravano così tanto sul Filadelfia, da bloccare ogni possibile altro atto per la rinascita dell’area. Area che, nei piani del Municipio e del Torino, dovrebbe diventare un giorno il centro sportivo per gli allenamenti della prima squadra granata e per le partite della Primavera.
UNA DURA LETTERA. Anche l’assessore allo Sport, Sbriglio, è sceso in campo. E lo ha fatto con molta decisione.
Aveva organizzato per la giornata di ieri una riunione allargata all’assessore Viano (Patrimonio e Urbanistica), a tecnici, dirigenti e all’avvocatura del Comune, così da tirare una buona volta le fila di questa trattativa infinita con l’Agenzia delle Entrate/Equitalia: così da andare a fondo e varare una ripartenza.
Fino a ora solo Viano e i suoi collaboratori si stavano occupando della vicenda: non sarà più così, in azione ci saranno anche lo stesso Sbriglio e il sindaco Chiamparino. «Dall’incontro allargato in Comune è emerso che finora ci sono stati solo dei dialoghi con l’Agenzia delle Entrate. Adesso bisogna dare un’accelerata alle trattative - ha commentato Sbriglio -. Ho preso una prima decisione. Entro pochi giorni spediremo una lettera molto chiara alla divisione regionale dell’Agenzia e all’ad di Equitalia, firmata dal sindaco, dal sottoscritto e da Viano. Spiegheremo quanto è importante il Filadelfia per la Città: è un grande patrimonio storico, culturale, sportivo di tutti gli italiani, a maggior ragione di tutti i cittadini di Torino. Metteremo nero su bianco pure tutte le ragioni del cuore: anche queste hanno un valore, se si parla del Fila. Ma la letterà avrà anche un allegato tecnicogiuridico redatto dal Patrimonio, con la collaborazione dell’avvocatura comunale. Porteremo definitivamente a galla la necessità anche per l’Agenzia delle Entrate ed Equitalia di trovare un accordo per l’estinzione delle ipoteche. E’ un vantaggio per tutti, anche per loro: a meno che non vogliano prendersi tutta la responsabilità... ma davvero tutta la responsabilità... di una mancata intesa, con gravi ripercussioni e danni per la Città. Nel caso, avvieremmo sicuramente una battaglia anche legale, un contenzioso tecnico e giuridico.
Pronti, eventualmente, anche a muoverci in ambito ministeriale a Roma. Nella lettera, che diventerà nei fatti un passo importante e ufficiale, richiederemo un incontro a breve termine con l’Agenzia ed Equitalia, per trovare l’intesa. Incontro al quale prenderemo parte io, Viano, l’avvocatura e anche il sindaco, se possibile». Finora l’Agenzia delle Entrate/Equitalia ha rifiutato le proposte di Viano: una cifra oscillante tra 500 mila e 800 mila euro per estinguere le ipoteche.
PENNONI E CIMELI. «Aspetteremo una loro risposta entro tempi ragionevoli. Entro un mese vorrei sedermi al tavolo per trovare l’intesa.
Così non si può più andare avanti, sta passando invano troppo tempo», ha aggiunto Sbriglio. Che, dopo il summit sulle ipoteche, ha incontrato anche una delegazione di tifosi e un rappresentante del Torino per disquisire dei pennoni del Filadelfia, a rischio demolizione. «Siamo d’accordo che ora il Politecnico effettuerà una perizia, necessaria per comprendere cosa si debba fare per mettere in sicurezza i pennoni. Anch’io voglio preservarli, non certo abbatterli. I tifosi potranno nominare un perito di parte.
Inoltre chiedono al Torino di fare la sua parte, anche in termini economici, per il Filadelfia: dai pennoni da salvare alla riqualificazione da lanciare, una volta estinte le ipoteche. Il mio assessorato scriverà anche una lettera alla ditta che demolì il Fila, per chiedere conto di molti cimeli, targhe e altro scomparsi dopo l’abbattimento. I tifosi li rivogliono. E anch’io voglio sapere che fine abbiano fatto tutti questi cimeli».
Uno scorcio dell’area Filadelfia, ripulita come al solito soltanto dai tifosi del Torino (Studio 4)
Le ipoteche stanno bloccando tutto: nuovi atti ufficiali del Municipio
SBRIGLIO «Ora Equitalia deve trattare sennò avviamo un contenzioso per l’area»
«Anche l’Agenzia delle Entrate deve prendersi tutte le sue responsabilità: qui si sta mettendo a rischio un grande patrimonio della città. Adesso pure io e il sindaco agiremo al fianco dell’assessore Viano»
TORINO. Finalmente un passo in avanti. Finalmente il Comune torna a muoversi per cancellare quelle benedette (si fa ovviamente per dire) ipoteche che gravano così tanto sul Filadelfia, da bloccare ogni possibile altro atto per la rinascita dell’area. Area che, nei piani del Municipio e del Torino, dovrebbe diventare un giorno il centro sportivo per gli allenamenti della prima squadra granata e per le partite della Primavera.
UNA DURA LETTERA. Anche l’assessore allo Sport, Sbriglio, è sceso in campo. E lo ha fatto con molta decisione.
Aveva organizzato per la giornata di ieri una riunione allargata all’assessore Viano (Patrimonio e Urbanistica), a tecnici, dirigenti e all’avvocatura del Comune, così da tirare una buona volta le fila di questa trattativa infinita con l’Agenzia delle Entrate/Equitalia: così da andare a fondo e varare una ripartenza.
Fino a ora solo Viano e i suoi collaboratori si stavano occupando della vicenda: non sarà più così, in azione ci saranno anche lo stesso Sbriglio e il sindaco Chiamparino. «Dall’incontro allargato in Comune è emerso che finora ci sono stati solo dei dialoghi con l’Agenzia delle Entrate. Adesso bisogna dare un’accelerata alle trattative - ha commentato Sbriglio -. Ho preso una prima decisione. Entro pochi giorni spediremo una lettera molto chiara alla divisione regionale dell’Agenzia e all’ad di Equitalia, firmata dal sindaco, dal sottoscritto e da Viano. Spiegheremo quanto è importante il Filadelfia per la Città: è un grande patrimonio storico, culturale, sportivo di tutti gli italiani, a maggior ragione di tutti i cittadini di Torino. Metteremo nero su bianco pure tutte le ragioni del cuore: anche queste hanno un valore, se si parla del Fila. Ma la letterà avrà anche un allegato tecnicogiuridico redatto dal Patrimonio, con la collaborazione dell’avvocatura comunale. Porteremo definitivamente a galla la necessità anche per l’Agenzia delle Entrate ed Equitalia di trovare un accordo per l’estinzione delle ipoteche. E’ un vantaggio per tutti, anche per loro: a meno che non vogliano prendersi tutta la responsabilità... ma davvero tutta la responsabilità... di una mancata intesa, con gravi ripercussioni e danni per la Città. Nel caso, avvieremmo sicuramente una battaglia anche legale, un contenzioso tecnico e giuridico.
Pronti, eventualmente, anche a muoverci in ambito ministeriale a Roma. Nella lettera, che diventerà nei fatti un passo importante e ufficiale, richiederemo un incontro a breve termine con l’Agenzia ed Equitalia, per trovare l’intesa. Incontro al quale prenderemo parte io, Viano, l’avvocatura e anche il sindaco, se possibile». Finora l’Agenzia delle Entrate/Equitalia ha rifiutato le proposte di Viano: una cifra oscillante tra 500 mila e 800 mila euro per estinguere le ipoteche.
PENNONI E CIMELI. «Aspetteremo una loro risposta entro tempi ragionevoli. Entro un mese vorrei sedermi al tavolo per trovare l’intesa.
Così non si può più andare avanti, sta passando invano troppo tempo», ha aggiunto Sbriglio. Che, dopo il summit sulle ipoteche, ha incontrato anche una delegazione di tifosi e un rappresentante del Torino per disquisire dei pennoni del Filadelfia, a rischio demolizione. «Siamo d’accordo che ora il Politecnico effettuerà una perizia, necessaria per comprendere cosa si debba fare per mettere in sicurezza i pennoni. Anch’io voglio preservarli, non certo abbatterli. I tifosi potranno nominare un perito di parte.
Inoltre chiedono al Torino di fare la sua parte, anche in termini economici, per il Filadelfia: dai pennoni da salvare alla riqualificazione da lanciare, una volta estinte le ipoteche. Il mio assessorato scriverà anche una lettera alla ditta che demolì il Fila, per chiedere conto di molti cimeli, targhe e altro scomparsi dopo l’abbattimento. I tifosi li rivogliono. E anch’io voglio sapere che fine abbiano fatto tutti questi cimeli».
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