I tifosi del Toro riprendono la loro battaglia di civiltà con i politici locali
In due giorni centinaia di mail.
Scatenati i gruppi su Facebook «Salviamo un pezzo di storia»
«I soldi messi a disposizione per abbattere i pennoni vengano investiti per risistemarli».
E la questione ipoteche rimane ancora irrisolta.
TORINO. Le caselle di posta elettronica del Comune sono intasate da centinaia di email arrivate in appena due giorni, i forum granata sono già in fermento e i gruppi su Facebook dedicati al Filadelfia contano migliaia di iscritti. Agosto è finito, anche in Municipio si ricomincia a lavorare a pieno ritmo e i tifosi non perdono occasione per ricordare che la vicenda Filadelfia è ancora ben lontana da una soluzione.
INIZIATIVA. L’occasione per ridestare l’attenzione sul problema è la “questione pennoni”. Ricapitolando, una delibera comunale chiedeva l’abbattimento dei pennoni del Filadelfia perché ritenuti, dopo un sopralluogo con un professore del Politecnico, pericolosi. Il provvedimento, da quanto affermato dall’assessore allo sport Giuseppe Sbiglio, è stato momentaneamente sospeso, ma il mese di settembre è arrivato ed è il momento di prendere delle decisioni. In una lettera aperta inviata al Comune, alcuni tifosi del Toro, in merito alla determinazione dirigenziale firmata dall’ingegnere Revelchionne, chiedono «di abrogare ufficialmente detta delibera, in quanto non è stato effettuato alcun atto vandalico o alcun uso improprio dei pali in oggetto e non risulta essere stata effettuata alcuna perizia sulla stabilità degli stessi». Inoltre, il Comune avrebbe pronti, secondo la delibera, 10.200 euro per l’abbattimento dei pennoni. Allora chi ha sottoscritto la lettera chiede «di utilizzare la somma già stanziata per la quale risulta da determina il “visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria”, per il restauro conservativo di detti pali in modo da renderli utilizzabili ai fini di issare delle bandiere ». In sostanza, il messaggio è il seguente: «Visto che per il Comune i diecimila euro per abbattere i pali avevano la “copertura finanziaria”, perché non investire questi soldi per rimettere a nuovo i pennoni e renderli utilizzabili?». I tifosi si assumerebbero poi il compito di issare le bandiere granata, «a proprie spese, senza riferimenti a sigle o a società, ma solo simboli e colori».
PRIORITA’. La palla adesso passa a chi ha facoltà di intervenire, ovvero il sindaco Sergio Chiamparino, l’assessore allo sport Sbriglio e quello all’urbanistica Mario Viano. Dopo settimane di vacanza, è l’ora di ripartire e il Filadelfia deve essere una priorità. E se il problema dei pennoni è importante e da risolvere in fretta, pende ancora una questione ancora più grave: la negoziazione (ma è il caso di definirla così?) tra il Comune e Equitalia (per conto dell’Agenzia delle Entrate) per risolvere la grana delle ipoteche che vertono sull’area del Filadelfia.
MESE DECISIVO. Problema di complicata soluzione, dato che la perizia e l’offerta del Comune sono ferme a giugno e da allora non sono giunti segnali positivi. Anzi. Il rischio che la “trattativa” non vada avanti, con lo spettro di una risoluzione all’asta, è concreto. E la mancanza di chiarezza delle parti in causa è una costante. Settembre deve essere il mese risolutivo, almeno da quanto dichiarato da Viano su Tuttosport del 10 luglio scorso: «Siamo convinti che non si andrà per le lunghe e con settembre bisogna chiudere la trattativa», era quanto affermato dall’assessore nemmeno due mesi fa. Da allora nulla si è mosso, causa pausa estiva.
PROMESSE. Anche l’assessore Sbriglio ha avuto il tempo di «studiare le carte, valutare la situazione nel dettaglio», aveva detto il successore di Montabone, aggiungendo che «non perderemo tempo, perché la questione è cruciale e non tradiremo la fiducia di tifosi e cittadini di Torino». Ad agosto l’assessore avrà sicuramente avuto la possibilità di fare questa «full immersion » per capire meglio quali siano i termini della questione Filadelfia. E magari, data la buona volontà espressa a parole di inserire il Fila «tra le priorità» - come affermato su Tuttosport del 23 luglio - Sbriglio potrà dare un contributo concreto per sbloccare l’impasse con Equitalia-Agenzia delle Entrate. Senza dimenticare i pennoni.
Sotto la foto:
Le vecchie glorie granata al Filadelfia: sullo sfondo si vedono i pennoni dello stadio che fu teatro dei trionfi del Grande Torino (Ansa)
Scatenati i gruppi su Facebook «Salviamo un pezzo di storia»
«I soldi messi a disposizione per abbattere i pennoni vengano investiti per risistemarli».
E la questione ipoteche rimane ancora irrisolta.
TORINO. Le caselle di posta elettronica del Comune sono intasate da centinaia di email arrivate in appena due giorni, i forum granata sono già in fermento e i gruppi su Facebook dedicati al Filadelfia contano migliaia di iscritti. Agosto è finito, anche in Municipio si ricomincia a lavorare a pieno ritmo e i tifosi non perdono occasione per ricordare che la vicenda Filadelfia è ancora ben lontana da una soluzione.
INIZIATIVA. L’occasione per ridestare l’attenzione sul problema è la “questione pennoni”. Ricapitolando, una delibera comunale chiedeva l’abbattimento dei pennoni del Filadelfia perché ritenuti, dopo un sopralluogo con un professore del Politecnico, pericolosi. Il provvedimento, da quanto affermato dall’assessore allo sport Giuseppe Sbiglio, è stato momentaneamente sospeso, ma il mese di settembre è arrivato ed è il momento di prendere delle decisioni. In una lettera aperta inviata al Comune, alcuni tifosi del Toro, in merito alla determinazione dirigenziale firmata dall’ingegnere Revelchionne, chiedono «di abrogare ufficialmente detta delibera, in quanto non è stato effettuato alcun atto vandalico o alcun uso improprio dei pali in oggetto e non risulta essere stata effettuata alcuna perizia sulla stabilità degli stessi». Inoltre, il Comune avrebbe pronti, secondo la delibera, 10.200 euro per l’abbattimento dei pennoni. Allora chi ha sottoscritto la lettera chiede «di utilizzare la somma già stanziata per la quale risulta da determina il “visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria”, per il restauro conservativo di detti pali in modo da renderli utilizzabili ai fini di issare delle bandiere ». In sostanza, il messaggio è il seguente: «Visto che per il Comune i diecimila euro per abbattere i pali avevano la “copertura finanziaria”, perché non investire questi soldi per rimettere a nuovo i pennoni e renderli utilizzabili?». I tifosi si assumerebbero poi il compito di issare le bandiere granata, «a proprie spese, senza riferimenti a sigle o a società, ma solo simboli e colori».
PRIORITA’. La palla adesso passa a chi ha facoltà di intervenire, ovvero il sindaco Sergio Chiamparino, l’assessore allo sport Sbriglio e quello all’urbanistica Mario Viano. Dopo settimane di vacanza, è l’ora di ripartire e il Filadelfia deve essere una priorità. E se il problema dei pennoni è importante e da risolvere in fretta, pende ancora una questione ancora più grave: la negoziazione (ma è il caso di definirla così?) tra il Comune e Equitalia (per conto dell’Agenzia delle Entrate) per risolvere la grana delle ipoteche che vertono sull’area del Filadelfia.
MESE DECISIVO. Problema di complicata soluzione, dato che la perizia e l’offerta del Comune sono ferme a giugno e da allora non sono giunti segnali positivi. Anzi. Il rischio che la “trattativa” non vada avanti, con lo spettro di una risoluzione all’asta, è concreto. E la mancanza di chiarezza delle parti in causa è una costante. Settembre deve essere il mese risolutivo, almeno da quanto dichiarato da Viano su Tuttosport del 10 luglio scorso: «Siamo convinti che non si andrà per le lunghe e con settembre bisogna chiudere la trattativa», era quanto affermato dall’assessore nemmeno due mesi fa. Da allora nulla si è mosso, causa pausa estiva.
PROMESSE. Anche l’assessore Sbriglio ha avuto il tempo di «studiare le carte, valutare la situazione nel dettaglio», aveva detto il successore di Montabone, aggiungendo che «non perderemo tempo, perché la questione è cruciale e non tradiremo la fiducia di tifosi e cittadini di Torino». Ad agosto l’assessore avrà sicuramente avuto la possibilità di fare questa «full immersion » per capire meglio quali siano i termini della questione Filadelfia. E magari, data la buona volontà espressa a parole di inserire il Fila «tra le priorità» - come affermato su Tuttosport del 23 luglio - Sbriglio potrà dare un contributo concreto per sbloccare l’impasse con Equitalia-Agenzia delle Entrate. Senza dimenticare i pennoni.
Sotto la foto:
Le vecchie glorie granata al Filadelfia: sullo sfondo si vedono i pennoni dello stadio che fu teatro dei trionfi del Grande Torino (Ansa)
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19/08/09 - TC - pag. 11
SCRITTE CUBITALI PER SALVARE I PENNONI
Ci mancava solo la rimozione degli storici pennoni del Filadelfia. L'ennesimo colpo di scena, che ha visto protagonista il neo assessore allo Sport Sbriglio, non ha colto impreparati i tifosi del Torino, subito scesi in strada per far sntire la propria voce. Lungo le recinzioni, infatti, sono apparse a caratteri cubitali una serie di suggerimenti - non proprio eleganti - nei confronti di Palazzo Civico.
http://rassegnastampa.comune.torino.it/Viewer.aspx?Mode=S&ID=2009081913506607
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