CHIAMPARINO
http://rassegnastampa.comune.torino.it/PDF/2009/2009-09-10/2009091013661261.pdf
TORINO. Sergio Chiamparino e Urbano Cairo si sono rivisti, dopo parecchio tempo. L’occasione è stata la cerimonia in Comune di ieri mattina, durante la quale la delegazione della Nazionale bulgara è stata accolta nella Sala delle Colonne dal sindaco, dal presidente della Federcalcio Abete, dal numero uno granata e dal presidente della Juventus, Cobolli Gigli. Si erano sentiti telefonicamente a luglio, Chiamparino e Cairo: una chiamata (effettuata dal patron) distensiva, dopo discussioni e incomprensioni, anche e soprattutto sulla questione Filadelfia. Ieri, per suggellare la “pace”, il primo cittadino, da sempre tifoso granata, ha regalato un libro sulla storia dello sport a Torino al presidente, aggiungendo una frase dal sapore di un in bocca al lupo: «Leggilo, Urbano, lì sono contenuti i segreti per vincere la serie B, per conquistare la promozione». E Cairo ha stretto la mano al sindaco, sorridendo (alla faccia della scaramanzia...). Impossibile, dunque, in questo contesto non parlare del Filadelfia: troppo importante la vicenda per passare sotto silenzio, a maggior ragione essendo presenti due delle principali parti in causa. Chiamparino e Cairo si sono lasciati affermando in coro che «ci rivedremo presto, per parlare e risolvere la questione relativa al Filadelfia». La speranza è che, alle parole, seguano ben presto i fatti: i tifosi aspettano chiarezza da troppo tempo.
«MANCANO I PRIVATI»
Chiamparino, incalzato dai cronisti, non si è discostato da quanto affermato su Tuttosport di ieri dall’assessore all’Urbanistica e al Patrimonio Mario Viano. Il sindaco ha ribadito le buone intenzioni del Comune, appellandosi però ai cosiddetti “tempi tecnici” e affermando che per ora non c’è la corsa, da parte dei privati, per ricostruire sull’area del Filadelfia: «Mancano ancora gli investimenti dei privati - ha detto appunto Chiamparino - sono state fatte tante parole, però in concreto non c’è nulla. L’amministrazione comunale, comunque, sta predisponendo, anche dal punto di vista legale e burocratico, la strada per eventuali investimenti futuri, in modo da velocizzare i tempi». Già, ma finché l’iter di ricostruzione è bloccato dalla grana ipoteche, la situazione è destinata a rimanere congelata: insomma, la prima questione da risolvere (e in fretta) è la trattativa con Equitalia-Agenzia delle Entrate. Per quanto concerne questo problema, Chiamparino ha garantito: « La questione delle ipoteche verrà risolta, questo è certo. Bisogna però sottolineare che serve tempo per portare a buon fine una trattativa. Quello che posso dire è che il problema avrà una soluzione quanto prima, perché le cifre sul tavolo non sono incompatibili: tra la domanda e l’offerta non c’è grande differenza».
TEMPI TECNICI Dunque il sindaco predica ottimismo e chiede pazienza, ma di fatto la situazione è la stessa di tre mesi fa: avvocatura e Equitalia- Agenzia delle Entrate parlano, trattano, cercano un accordo che per adesso non arriva. E i mesi trascorrono inesorabili. Le ultime dichiarazioni di Viano, poi, lasciano intendere che, a causa di vari passaggi burocratici, la questione potrebbe arrivare fino a fine anno. E magari sfociare nel 2010, con la conseguenza che eventuali investitori privati rimarrebbero bloccati, fino a quel momento. «Tenendo conto dei tempi tecnici, contiamo di risolvere tutto entro fine anno: poi è chiaro che se l’avvocatura e l’Agenzia delle Entrate trovano un accordo, si può chiudere già a settembre » , è quanto affermato dall’assessore martedì. Intanto il Filadelfia resta lì, in attesa di conoscere il proprio destino. A curarlo, nel frattempo, ci pensano i tifosi, come sempre. Gli stessi tifosi che aspettano novità positive anche sulla questione pennoni, per la quale si è mosso l’assessore allo sport Giuseppe Sbriglio.
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