TS - pag. B2
Da luglio si era passati a settembre, ora Viano già prenota il 2010
Da un anno il Comune rinvia puntualmente la soluzione del caso ipoteche: come ieri...
L’assessore all’Urbanistica: «Contiamo di risolvere tutto per fine anno».
Ovviamente si parla di «tempi tecnici»
TORINO. Con il mese di settembre e la riapertura degli uffici pubblici, si ritorna ad affrontare uno degli annosi problemi legati al Filadelfia, il più spinoso: la questione delle ipoteche che, con il passare dei mesi, resta comunque irrisolta. In attesa di una purgazione che tarda ad arrivare, sembra che qualcosa si stia ricominciando a muovere, anche se a rilento. Intanto sarebbe ripreso il dialogo tra l’avvocatura comunale e l’Agenzia delle Entrate: il problema è sempre lo stesso, ovvero l’offerta economica. La disparità tra quanto propone il Municipio e la richiesta di Equitalia resta il nodo da sciogliere.
Ma c’è anche un altro grande punto interrogativo: la tempistica, che di volta in volta pare allungarsi. E’ da un anno che il Comune ha ammesso pubblicamente l’esistenza di queste ipoteche (38 milioni sul Comunale e altrettanti sull’area del Fila), problema del quale peraltro il Municipio è a conoscenza dal 2006.
La soluzione, secondo quanto affermato da Mario Viano su Tuttosport nel mese di luglio, era attesa «per il mese di settembre», dopo averla già rinviata diverse volte, praticamente ogni tre mesi.
Adesso lo stesso assessore all’urbanistica e al patrimonio sembra avere nuovamente corretto il tiro.
«IN TRATTATIVA COL FISCO». «La situazione - spiega Viano - non è cambiata: non ho più parlato con gli uffici competenti, sono rientrato da una settimana. Siamo in trattativa con l’Agenzia delle Entrate, come è normale che sia: ho già dato mandato e l’avvocatura ne sta discutendo. Non possiamo andare molto al di là di quanto in precedenza proposto (800 mila euro, ndr) basandoci sui 500 mila euro messi a disposizione dal curatore fallimentare e facendoci forza con le perizie effettuate.
Tenendo conto dei tempi tecnici, contiamo di risolvere tutto entro fine anno: poi è chiaro che se l’avvocatura e l’Agenzia delle Entrate trovano un accordo, si può chiudere già a settembre». In sostanza si va per le lunghe, a rilento. A meno di accelerate improvvise, il rischio è che si arrivi al 2010 con le ipoteche ancora al loro posto e il Filadelfia che resta lì ad aspettare. Lecito chiedersi cosa ne pensi il sindaco Chiamparino, dato che il Fila, giova ricordarlo, è proprietà comunale.
«PRESTO UN INCONTRO». E’ intervenuto anche l’assessore allo sport, Giuseppe Sbriglio: «Mi auguro che si trovi l’accordo il prima possibile e che non ci sia un irrigidimento da parte dell’Agenzia delle Entrate, altrimenti interverremo anche in maniera dura. Nel frattempo ho chiesto un incontro per riunire tutti i soggetti interessati: l’assessore Viano, i tecnici del Comune, l’avvocatura.
Contiamo di ritrovarci nell’ultima settimana di settembre per fare il punto della situazione e dare un’accelerata». Dell’incontro non era ancora al corrente Viano che ha detto: «E’ importante che pure l’assessorato allo sport si preoccupi della situazione del Filadelfia, anche perché io ho tante altre questioni delle quali occuparmi».
INVITO AI TIFOSI. Il problema ipoteche è prioritario, ma non è l’unico legato alla tormentata vicenda del Fila. C’è da risolvere, per esempio, la grana relativa ai pennoni. Anche di questo ha parlato Sbriglio: «Ho dato mandato ai miei uffici di inviare un invito per incontrare una rappresentanza di tifosi: il Comune farà una perizia e vorrebbe affidarla al Politecnico di Torino, con i tifosi, se sono d’accordo, vorrei discutere della possibilità di nominare un consulente di parte che serve da “garante”. La perizia è fondamentale per capire se sarà fattibile un lavoro di rinforzo dei pennoni oppure se si rivelerà necessario rimuoverli. Vogliamo effettuare la perizia nel più breve tempo possibile perché la situazione, che per ora è solo sospesa, va risolta subito». Sulla richiesta dei tifosi, ovvero che quei 10.200 euro messi a disposizione, come da delibera, per la rimozione dei pennoni vengano invece utilizzati per la ristrutturazione, l’assessore puntualizza: «Le determine non vengono effettuate dagli assessori, ma da dirigenti comunali: senza dubbio, se ci sarà la possibilità di utilizzare quella cifra, non esiteremo un secondo nel metterla a disposizione per la ristrutturazione. Ben venga questa ipotesi, se applicabile: sarebbero comunque soldi utili per una questione importante».
Sotto la Foto:
Un drappo granata sui ruderi del Filadelfia, sulla cui ricostruzione i tifosi si sentono presi in giro (LaPresse)
TORINO. Con il mese di settembre e la riapertura degli uffici pubblici, si ritorna ad affrontare uno degli annosi problemi legati al Filadelfia, il più spinoso: la questione delle ipoteche che, con il passare dei mesi, resta comunque irrisolta. In attesa di una purgazione che tarda ad arrivare, sembra che qualcosa si stia ricominciando a muovere, anche se a rilento. Intanto sarebbe ripreso il dialogo tra l’avvocatura comunale e l’Agenzia delle Entrate: il problema è sempre lo stesso, ovvero l’offerta economica. La disparità tra quanto propone il Municipio e la richiesta di Equitalia resta il nodo da sciogliere.
Ma c’è anche un altro grande punto interrogativo: la tempistica, che di volta in volta pare allungarsi. E’ da un anno che il Comune ha ammesso pubblicamente l’esistenza di queste ipoteche (38 milioni sul Comunale e altrettanti sull’area del Fila), problema del quale peraltro il Municipio è a conoscenza dal 2006.
La soluzione, secondo quanto affermato da Mario Viano su Tuttosport nel mese di luglio, era attesa «per il mese di settembre», dopo averla già rinviata diverse volte, praticamente ogni tre mesi.
Adesso lo stesso assessore all’urbanistica e al patrimonio sembra avere nuovamente corretto il tiro.
«IN TRATTATIVA COL FISCO». «La situazione - spiega Viano - non è cambiata: non ho più parlato con gli uffici competenti, sono rientrato da una settimana. Siamo in trattativa con l’Agenzia delle Entrate, come è normale che sia: ho già dato mandato e l’avvocatura ne sta discutendo. Non possiamo andare molto al di là di quanto in precedenza proposto (800 mila euro, ndr) basandoci sui 500 mila euro messi a disposizione dal curatore fallimentare e facendoci forza con le perizie effettuate.
Tenendo conto dei tempi tecnici, contiamo di risolvere tutto entro fine anno: poi è chiaro che se l’avvocatura e l’Agenzia delle Entrate trovano un accordo, si può chiudere già a settembre». In sostanza si va per le lunghe, a rilento. A meno di accelerate improvvise, il rischio è che si arrivi al 2010 con le ipoteche ancora al loro posto e il Filadelfia che resta lì ad aspettare. Lecito chiedersi cosa ne pensi il sindaco Chiamparino, dato che il Fila, giova ricordarlo, è proprietà comunale.
«PRESTO UN INCONTRO». E’ intervenuto anche l’assessore allo sport, Giuseppe Sbriglio: «Mi auguro che si trovi l’accordo il prima possibile e che non ci sia un irrigidimento da parte dell’Agenzia delle Entrate, altrimenti interverremo anche in maniera dura. Nel frattempo ho chiesto un incontro per riunire tutti i soggetti interessati: l’assessore Viano, i tecnici del Comune, l’avvocatura.
Contiamo di ritrovarci nell’ultima settimana di settembre per fare il punto della situazione e dare un’accelerata». Dell’incontro non era ancora al corrente Viano che ha detto: «E’ importante che pure l’assessorato allo sport si preoccupi della situazione del Filadelfia, anche perché io ho tante altre questioni delle quali occuparmi».
INVITO AI TIFOSI. Il problema ipoteche è prioritario, ma non è l’unico legato alla tormentata vicenda del Fila. C’è da risolvere, per esempio, la grana relativa ai pennoni. Anche di questo ha parlato Sbriglio: «Ho dato mandato ai miei uffici di inviare un invito per incontrare una rappresentanza di tifosi: il Comune farà una perizia e vorrebbe affidarla al Politecnico di Torino, con i tifosi, se sono d’accordo, vorrei discutere della possibilità di nominare un consulente di parte che serve da “garante”. La perizia è fondamentale per capire se sarà fattibile un lavoro di rinforzo dei pennoni oppure se si rivelerà necessario rimuoverli. Vogliamo effettuare la perizia nel più breve tempo possibile perché la situazione, che per ora è solo sospesa, va risolta subito». Sulla richiesta dei tifosi, ovvero che quei 10.200 euro messi a disposizione, come da delibera, per la rimozione dei pennoni vengano invece utilizzati per la ristrutturazione, l’assessore puntualizza: «Le determine non vengono effettuate dagli assessori, ma da dirigenti comunali: senza dubbio, se ci sarà la possibilità di utilizzare quella cifra, non esiteremo un secondo nel metterla a disposizione per la ristrutturazione. Ben venga questa ipotesi, se applicabile: sarebbero comunque soldi utili per una questione importante».
Sotto la Foto:
Un drappo granata sui ruderi del Filadelfia, sulla cui ricostruzione i tifosi si sentono presi in giro (LaPresse)
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