Statuto modificato. C’è il bando per il nuovo presidente
Avviato dal Comune l’iter per individuare il successore di Zunino. L’ok dei Fondatori al progetto è atteso entro dicembre
MARCO BO
TORINO. Importanti passi avanti, gli ultimi prima di quelli decisivi attesi poco prima di Natale, si sono registrati ieri per la ricostruzione dello stadio Filadelfia, la nuova Casa granata. Come si era avuto modo di annunciare a inizio settimana, presso un importante studio notarile torinese, ieri sono state sottoscritte dal Collegio dei Fondatori, il massimo organo preposto, le modifiche statutarie che erano state già licenziate dal Cda della Fondazione Filadelfia. Ma non solo. Sempre, ieri, infatti, il Comune di Torino ha indetto il bando volto a individuare il proprio rappresentante nella Fondazione Filadelfia destinato a essere poi eletto alla presidenza. La scadenza per inviare i curricula è il 5 dicembre, dunque a stretto giro di posta si conoscerà il nome di chi prenderà il posto di Chiabrera e Zunino , che non ha di fatto mai assunto la carica dopo che era montato il malumore dei tifosi a fronte del suo nome. Difficile ora sbilanciarsi su chi sarà il nuovo presidente ma a questo punto prende forza la possibilità che per il ruolo di numero uno del Cda, in rappresentanza del Comune, la scelta possa alla fine cadere su una bandiera granata, quindi un ex giocatore oppure un ex allenatore. In questo senso, nelle ultime settimane, seppur in forme diverse, sono rimbalzati i nomi di Zaccarelli , Mondonico e Pecci . A questo non resta che attendere questa settimana per capire se davvero sarà un’icona del Toro oppure un professionista del settore finanziario-immobiliare.
GIOVEDI’ CDA Dunque i passaggi burocratici che porteranno alla rinascita della Casa granata procedono e a questo punto il prossimo snodo avverrà giovedì 5 dicembre. Quando verosimilmente si conoscerà il nome del nuovo presidente della Fondazione Filadelfia e si svolgerà il Cda della Fondazione stessa in cui si dovrà votare per l’approvazione del bilancio previsionale 2014, quello che vedrà in cassa i soldi che dovranno essere erogati dal Comune e dal Torino oltre alla quota 2014 prevista dal mutuo che verrà acceso con una banca e coperto dalla Regione in 15 anni. Una volta approvato il bilancio si dovrà attendere il grande giorno, ovvero quello in cui si riunirà il Collegio dei Fondatori per dare la propria approvazione al bilancio previsionale, a quel punto già licenziato dal cda della Fondazione e, soprattutto, al progetto sportivo, questo già adesso approvato dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Filadelfia. La data per il prossimo Collegio dei Fondatori dovrebbe cadere poco dopo la metà di dicembre.
I CONTRIBUTI Dunque se non sorgeranno fastidiosi imprevisti i tifosi granata potrebbero trovarsi sotto l’albero di Natale un bel regalo visto che a quel punto la ricostruzione del Filadelfia diventerebbe molto più che un’ipotesi ma un impegno scritto e sul quale non si potrà tornare indietro ma, al massimo, provare ad accelerare ulteriormente. Magari trovando altri finanziatori in modo da poter cominciare i lavori di ricostruzione non solo per l’area sportiva ma anche culturale. Sempre a proposito di finanze, si decide in queste ore il destino dei fondi per gli stadi, previsti nell’ordine di 45 milioni nella legge di stabilità. Al momento sarebbero interessate non le nuove opere ma quelle che necessitano ristrutturazioni e ammodernamenti. Chi sostiene che il Filadelfia non rientri in questa casistica alzi pure la mano...!
Foto: Ecco il rendering della tribuna principale che caratterizzerà il nuovo stadio Filadelfia: manterrà la stessa inclinazione del tetto originale e potrà ospitare circa 2.000 persone
__________TORINO. Importanti passi avanti, gli ultimi prima di quelli decisivi attesi poco prima di Natale, si sono registrati ieri per la ricostruzione dello stadio Filadelfia, la nuova Casa granata. Come si era avuto modo di annunciare a inizio settimana, presso un importante studio notarile torinese, ieri sono state sottoscritte dal Collegio dei Fondatori, il massimo organo preposto, le modifiche statutarie che erano state già licenziate dal Cda della Fondazione Filadelfia. Ma non solo. Sempre, ieri, infatti, il Comune di Torino ha indetto il bando volto a individuare il proprio rappresentante nella Fondazione Filadelfia destinato a essere poi eletto alla presidenza. La scadenza per inviare i curricula è il 5 dicembre, dunque a stretto giro di posta si conoscerà il nome di chi prenderà il posto di Chiabrera e Zunino , che non ha di fatto mai assunto la carica dopo che era montato il malumore dei tifosi a fronte del suo nome. Difficile ora sbilanciarsi su chi sarà il nuovo presidente ma a questo punto prende forza la possibilità che per il ruolo di numero uno del Cda, in rappresentanza del Comune, la scelta possa alla fine cadere su una bandiera granata, quindi un ex giocatore oppure un ex allenatore. In questo senso, nelle ultime settimane, seppur in forme diverse, sono rimbalzati i nomi di Zaccarelli , Mondonico e Pecci . A questo non resta che attendere questa settimana per capire se davvero sarà un’icona del Toro oppure un professionista del settore finanziario-immobiliare.
GIOVEDI’ CDA Dunque i passaggi burocratici che porteranno alla rinascita della Casa granata procedono e a questo punto il prossimo snodo avverrà giovedì 5 dicembre. Quando verosimilmente si conoscerà il nome del nuovo presidente della Fondazione Filadelfia e si svolgerà il Cda della Fondazione stessa in cui si dovrà votare per l’approvazione del bilancio previsionale 2014, quello che vedrà in cassa i soldi che dovranno essere erogati dal Comune e dal Torino oltre alla quota 2014 prevista dal mutuo che verrà acceso con una banca e coperto dalla Regione in 15 anni. Una volta approvato il bilancio si dovrà attendere il grande giorno, ovvero quello in cui si riunirà il Collegio dei Fondatori per dare la propria approvazione al bilancio previsionale, a quel punto già licenziato dal cda della Fondazione e, soprattutto, al progetto sportivo, questo già adesso approvato dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Filadelfia. La data per il prossimo Collegio dei Fondatori dovrebbe cadere poco dopo la metà di dicembre.
I CONTRIBUTI Dunque se non sorgeranno fastidiosi imprevisti i tifosi granata potrebbero trovarsi sotto l’albero di Natale un bel regalo visto che a quel punto la ricostruzione del Filadelfia diventerebbe molto più che un’ipotesi ma un impegno scritto e sul quale non si potrà tornare indietro ma, al massimo, provare ad accelerare ulteriormente. Magari trovando altri finanziatori in modo da poter cominciare i lavori di ricostruzione non solo per l’area sportiva ma anche culturale. Sempre a proposito di finanze, si decide in queste ore il destino dei fondi per gli stadi, previsti nell’ordine di 45 milioni nella legge di stabilità. Al momento sarebbero interessate non le nuove opere ma quelle che necessitano ristrutturazioni e ammodernamenti. Chi sostiene che il Filadelfia non rientri in questa casistica alzi pure la mano...!
Foto: Ecco il rendering della tribuna principale che caratterizzerà il nuovo stadio Filadelfia: manterrà la stessa inclinazione del tetto originale e potrà ospitare circa 2.000 persone
27/11/2013
Filadelfia, ora mancano “solo” i soldi promessi da Comune e Cairo
Progetto pronto e costi fissati a otto milioni, per la ricostruzione non ci sono più ostacoli. Tifosi in pressing
gianluca oddenino
torino
La ricostruzione dello stadio Filadelfia compie un nuovo passo in avanti, ma il mondo del tifo granata si divide sull’approvazione del nuovo statuto della Fondazione. Ieri mattina, presso un notaio torinese, sono stati modificati alcuni articoli del documento che da anni traccia la rotta per rifare nascere l’impianto del Grande Torino, demolito nell’estate 1997, ma la votazione non è stata all’unanimità per i 10 soci fondatori. L’associazione della curva Maratona, infatti, ha deciso di votare contro le modifiche per una specifica serie di motivi: dalle promesse economiche non mantenute dal Comune e dal Torino fino all’abolizione dell’articolo che impedirebbe la realizzazione di manovre speculative sul Fila, passando per un progetto preliminare poco chiaro.
torino
La ricostruzione dello stadio Filadelfia compie un nuovo passo in avanti, ma il mondo del tifo granata si divide sull’approvazione del nuovo statuto della Fondazione. Ieri mattina, presso un notaio torinese, sono stati modificati alcuni articoli del documento che da anni traccia la rotta per rifare nascere l’impianto del Grande Torino, demolito nell’estate 1997, ma la votazione non è stata all’unanimità per i 10 soci fondatori. L’associazione della curva Maratona, infatti, ha deciso di votare contro le modifiche per una specifica serie di motivi: dalle promesse economiche non mantenute dal Comune e dal Torino fino all’abolizione dell’articolo che impedirebbe la realizzazione di manovre speculative sul Fila, passando per un progetto preliminare poco chiaro.
La presa di posizione della curva Maratona, che ora potrebbe anche lasciare il Collegio dei Fondatori, fa discutere anche perché poi non si è tradotta con l’approvazione del nuovo statuto. “Al solo fine di evitare strumentalizzazioni da parte del Comune e del Torino – spiega il rappresentate degli ultrà – perché un simile rifiuto avrebbe impedito al notaio di rogare l’atto e avrebbe probabilmente consentito ai reali colpevoli di questa situazione di trincerarsi dietro l’alibi della tifoseria per sottrarsi agli impegni assunti. Noi diciamo sì al Filadelfia, che vogliamo e pretendiamo, ma no ai compromessi al ribasso sulla pelle dei tifosi granata”.
Cambiato lo statuto della Fondazione, ora per la rinascita del Filadelfia non ci possono essere più ostacoli o alibi. Il progetto preliminare è pronto, il mutuo sta per essere richiesto e i costi sono fissati. Servono 8 milioni per fare un centro sportivo con due campi – di cui uno solo a norma Uefa – e tribune per 4mila spettatori. Manca, però, un ultimo tassello fondamentale: i soldi promessi tempo fa da Comune (3,5 milioni in 3 anni) e Torino (un milione subito attraverso la Fondazione Mamma Cairo). E in attesa di un nuovo presidente della Fondazione Filadelfia, ieri è stato pubblicato il bando per i candidati (c’è tempo fino al 5 dicembre per presentare le domande), sale il pressing dei tifosi per fare rispettare gli impegni presi delle istituzioni e dal presidente granata.
http://www.lastampa.it/2013/11/27/sport/calcio/qui-toro/filadelfia-ora-mancano-solo-i-soldi-promessi-da-comune-e-cairo-6ecnXOgOiXwJztCncwkRaN/pagina.html
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Filadelfia: Sbriglio c'è! E Ferrari...
Mercoledì, 27 Novembre 2013 08:21
Scritto da Manolo Chirico
L'ex assessore pronto a dare la propria disponibilità, ma l'alto dirigente sembra il candidato numero uno
Ieri il comune di Torino ha aperto la procedura pubblica per selezionare il proprio rappresentante del CdA all'interno della Fondazione Filadelfia. Entro il 5 dicembre saranno esaminate le varie candidature, ma ecco già ora qualche nome inizia a venir fuori. I ben informati, nonostante il bando sia pubblico, ci dicono che è molto probabile che a vincere sia un 'tecnico', un esperto in materia. Un fine giurista.
SBRIGLIO PARTECIPA - L'ex assessore non ha mai nascosto la sua volontà nel poter dare una mano al sindaco Fassino, risolvendo la grana in questione. D'altronde, dopo la querelle con protagonisti il dimissionario Chiabrera e il rinunciatario Zunino, è stato perso fin troppo tempo. Giuseppe Sbrigio, dunque, c'è e parteciperà alla procedura di selezione, sperando di poter dare una mano a sbloccare definitivamente la situazione.
NON SCELTA - Le voci dei ben informati, pur tenendo conto dell'ex assessore allo sport, punterebbero il dito su un alto funzionario pubblico: la classica soluzione interna che va molto di moda nel calcio. E il nome che inizia a circolare non è certo quello di uno qualsiasi, parliamo infatti di Giuseppe Ferrari, vice direttore del Comune, già designato scelto ai tempi in qualità di segretario dallo stesso Sbriglio. E' un tifoso del Toro, un competete giurista, ma siamo sicuri che con la sua carica di vice direttore del Comune, Ferrari sia davvero libero di operare all'interno della Fondazione? Il dubbio per ora resta, per questo quella di Ferrari sarebbe in fondo un 'non scelta'.
LA VECCHIA COPPIA - L'ultima ipotesi che ci si appresta a commentare, è quella che vederebbe Sbriglio e Ferrari insieme, formando una accoppiata che ha il sapore di amarcord. Sbriglio come rappresentate all'interno del CdA della Fondazione, e Ferrari al suo fianco nel ruolo di segretario. D'altronde, quest'ultimo è notoriamente un grande giurista e le sue capacità sarebbe fondamentali all'interno dell'apparato. Un'accoppiata di cui si era già parlato in tempi non sospetti, quando il vecchio sindaco Chiamparino aveva detto sì a tale proposta, senza batter ciglio.
Insomma, più passeranno i giorni, più il cerchio tenderà a stringersi. Resta sempre viva la possibilità che la nomina sia poi assegnata ad un funzionario in pensione, ma è ancora presto per dirlo. Nel frattempo: Sbriglio c'è, ma Ferrari sembra in testa.
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