Ecco quello che è accaduto durante la seduta aperta al pubblico
Ha aperto i battenti la riunione di Circoscrizione 9, che avrà come argomento principale la ricostruzione dello stadio Filadelfia. Come il CdA della Fondazione, che si è tenuto ieri, anche questa seduta era stata rinviata, ed ecco che finalmente si può cominciare. Sarà una riunione aperta al pubblico, e i tifosi non si sono certamente fatti attendere: tanti i cuori granata presenti.
Oltre ai consiglieri di Circoscrizione è presente anche il Collegio dei fondatori: ci sono Ferrauto, Beccaria, Voltolini, Ferrari e Bonetto. Assente il Comune!
Prende la parola uno dei consiglieri: "Da 2 anni e mezzo chiediamo questo Consiglio. Spero di sentire qualcosa di buono. Due anni e mezzo sono tanti, quando ci vorrebbero tre settimane".
Poi il consigliere Amore:"Non raccontiamo frottole, dicendo che non ci sono soldi. Ricordiamoci della Continassa". Prende poi la parola il consigliere Bergoglio: "L'Assessore Gallo, oggi assente, ha sempre voluto rimandare questo incontro".
La parola ora ad uno degli architetti che ha curato il progetto: ed è lui che lo illustra ai presenti.
Mentre l'architetto illustra il progetto ai 150 tifosi presenti, arriva l'Assessore Gallo.
Ora la parola ai tifosi.
A rispondere è Ferrauto: "Di questa Fondazione il Toro è stato promotore dal primo istante. Senza non se ne sarebbe fatto nulla. Non è stato il Torino FC a distruggerlo ma ha scelto di intervenire lo stesso". Si alza il brusio in aula. "Siamo vicini ad avere il Filadelfia, in due anni ci sarà".
http://www.toro.it/press/view/6057
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13 novembre 2013
Filadelfia, Consiglio Circoscrizione 9: ecco tutti gli interventi
Diretta TN conclusa / Botta e risposta tra il pubblico e le Istituzioni, ma date vere e proprie ancora non ci sono
22.29: Termina il dibattito qui in Circoscrizione 9: tre ore e meza di botta e risposta tra pubblico ed Istituzioni, dal quale, si può dire, non sono emerse, però, novita di rilievo oltre le solite dichiarazioni d'intenti delle parti coinvolte. Sperando che, prima o poi, tutte queste chiacchiere possano tramutarsi in realtà noi vi salutiamo e concludiamo qui la nostra diretta!
22.24: Interviene Vignale, della Regione Piemonte: 'Realisticamente avremo il progetto entro l'estate 2014 e potremo costruire l'impianto nel 2015. Quando poseremo la prima pietra, ci vorrano dai 12 ai 18 mesi'.
22.16: Replica all'Assessore Gallo Domenico Beccaria: 'Ecco: avete assistito alla scusa ufficiale con la quale il Comune di Torino non verserà quanto dovuto anche quest'anno entro il 31 dicembre...'. E l'intervento del Presidente del Museo del Grande Torino strappa applausi in sala.
22.08: Prende la parola l'Assessore Gallo per replicare alle domande che gli sono state poste: 'Ricordo che il bilancio del Comune di Torino non è finto, non è un bilancio pluriennale: il bilancio 2013 per legge dello Stato viene approvato dagli Enti locali alla fine dell'anno, l'abbiamo approvato ieri, chiunque può venire a vedere e gli dimostreremo che anche nel 2013 ci sono i soldi a bilancio. Sono soldi che devono realizzare un'opera pubblica di edilizia sportiva e le opere di edilizia sportiva hanno un iter né accorciabile, né allungabile a piacimento. Io l'avrei ricostruito ieri ma ci sono tempistiche, al di là delle risorse, vincolanti per la realizzazione e la Fondazione deve attenersi a tutta una serie di leggi e normative. I tempi e i finanziamenti del Comune di Torino sono assolutamente collegati a due fattori: il primo è che un piano finanziario di un'opera pubblica, con molteplici finanziatori, quindi bisogna tenere conto di tutta una serie di finanziamenti di altri soci. L'erogazione da parte del Comune non è vincolata ad una data assoluta, innanzitutto perché dipende dalle erogazioni degli altri. Siccome è un'opera pubblica, serviranno tutta una serie di passaggi in base alla normativa dei valori pubblici, quindi il finanziamento, che noi abbiamo a verbale e daremo, lo daremo quando la Fondazione avrà approvato il progetto sportivo, questa è una cosa che verrà fatta in tempi brevi. In secondo luogo, in base a tutto l'iter, che deve essere più celere possibile ma deve rispettare anche le leggi, a quel punto potremo procedere, come per tutte le altre opere pubbliche, con appalti da parte degli organi competenti. Quando verrà aggiudicato l'appalto, procederemo all'erogazione del pagamento'.
21.53: Ancora domande da parte dei tifosi e dei membri del Consiglio di Circoscrizione, il tema è sempre lo stesso... Il pubblico presente vuole chiarezza e chiede più concretezza sulla questione Filadelfia, con date e cifre.
21.43: Continuano le domande del pubblico, ora c'è un po' di nervosismo nei confronti dell'Assessore Gallo, accusato di non essere particolarmente attento alla discussione e di giochicchiare col cellulare... Effettivamente il livello di attenzione del rappresentante del Comune di Torino non pare altissimo...
21.33: Alla Società Torino FC viene posto l'interrogativo relativamente al ridimensionamento dell'impegno economico del Presidente Cairo dai 3,5 milioni originariamente promessi al milione effettivamente destinato. La risposta del Dott. Ferrauto è molto evasiva sul tema con un generico: 'Non so se davvero Cairo avesse promesso quei soldi, io comunque non c'ero'.
21.24: Riprende la parola il pubblico, e la domanda più frequente è: 'Quando ci saranno tempi certi per la ricostruzione, al di là delle grandi parole?'.
21.12: Prende finalmente la parola l'Assessore Gallo, rappresentante del Comune di Torino nel CdA: 'Nella mia gestione dello sport a Torino tutti gli impegni che ho preso li ho mantenuti, quindi intendo mantenere anche quello del Filadelfia. Consegno che i soldi sono a bilancio, 3.5 milioni di Euro ci sono, sono stanziati su tre anni, in sala è presente il Dott. Ferrari, segretario della Fondazione, che può confermare questo aspetto. Non è vero che il Comune di Torino non ha fatto nulla, il Comune ha già conferito 1.4 milioni di Euro di concessione gratuita del diritto di superficie dell'area del Filadelfia. Dobbiamo capire perché si siano già dimessi due presidenti della Fondazione, dobbiamo capire come evitare che questo accada anche in futuro e fare le giuste valutazioni, e dobbiamo trovare un nome che abbia la giusta autorevolezza nei confronti del pubblico. Comunque la Fondazione è pienamente operativa anche ora, senza Presidente. Sono passati tanti anni, è vero, ma prendo pubblicamente l'impegno, come Comune di Torino, a realizzare l'impianto'.
21.09: Prende la parola Vittorio Bertola, Consigliere comunale presente tra il pubblico, che sollecita una pronta risposta agli interrogativi posti da parte dell'Assessore Gallo e chiede a Ferrauto quando il Torino metterà effettivamente nero su bianco gli impegni circa la gestione dell'impianto nei confronti della Fondazione.
21.04: E' il momento dell'intervento di Bonetto, Presidente del Collegio dei Fondatori e del Circolo Soci del Torino: 'Siamo abbastanza alla vigilia della partenza: voi sapete che lunedi ci incontreremo dal Notaio per modificare due articoli che devono necessariamente essere modificati per procedere alla costruzione della parte sportiva del Filadelfia. Subito dopo, dato che il CdA ha già approvato quel progetto che ha un costo entro gli 8 milioni che dovremmo avere a disposizione, noi daremo corso ad un nuovo Collegio dei Fondatori per approvare il progetto. Approvato il progetto, e mi auguro che tutti siano d'accordo. Sono convinto che ce la faremo, ormai è impossibile che non si riesca, ho molta fiducia e non vi nascondo che cerco di sollecitare sempre le decisioni che devono essere prese, secondo me siamo veramente alla vigilia e spero che tutti voi possiate essere soddisfatti quando vedremo finalmente un cantiere'.
20.59: Prende la parola l'Avv. Voltolini, altro rappresentante dei tifosi granata nel CdA della Fondazione: 'Al momento abbiamo a disposizione solo questi 8 milioni di Euro, possiamo farci due cose: o ricostruire un impianto unicamente destinato alla società, oppure ricostruire un luogo di aggregazione per i tifosi, e noi privilegiamo la seconda opzione. Lo statuto è stato modificato solo per consentire che quel cortile resti proprietà dei tifosi, aperto anche quando la squadra si allena a porte chiuse: rispettare ciecamente le norme UEFA avrebbe creato dei problemi alla fruibilità collettiva dell'impianto per quanto riguarda il cortile'.
20.44: Parla ora Domenico Beccaria, Presidente del Museo del Grande Torino e membro del CdA della Fondazione: 'Sull'area museale sono state dette varie inesattezze: è chiaro che la priorità è l'area sportiva, lo statuto dice che in quell'area non si possono fare attività commerciali ma specifica anche che eventuali aree commerciali necessarie alla manutenzione dell'impianto devono essere realizzate sull'area di Via Giordano Bruno. Nell'area sportiva non c'è posto per il Museo del Grande Torino, se vogliamo il museo al Filadelfia possiamo averlo solo ed esclusivamente sull'area di Via Giordano Bruno. Abbiamo un'esperienza lunga nella gestione museale, ne abbiamo uno dal 2002 e credo che questa nostra esperienza potrà tornare utile: il museo tradizionale senza attività commerciali non può più esistere, questo tipo di museo non può sostenersi solo con i biglietti, tutti i biglietti che funzionano sono basati sul trinomio Museo - Shop- Ristorazione. Non possiamo fare un museo che duri un anno e poi fallisca, dobbiamo creare un museo che funzioni ed abbia l'orgoglio di sostenersi da solo: lo statuto per l'area di Via Giordano Bruno dice che eventuali attività devono essere di profitto alla Fondazione, e così sarà: il Museo avrà quell'area a titolo oneroso, sostenendo la Fondazione. In più l'economia del quartiere Filadelfia è già abbastanza provata, e per i commercianti della zona sarebbe decisamente meglio un museo moderno piuttosto che l'ennesimo centro commerciale. Purtroppo la nostra difficoltà è che i Musei delle altre società calcistiche sono gestiti direttamente dai rispettivi club, mentre per noi si tratterebbe di un Museo gestito dai tifosi. Da un lato è un motivo di orgoglio, dall'altro è oggettivamente una difficoltà'.
20.31: Prende la parola Gianluca Vignale, rappresentante della Regione Piemonte in Fondazione Filadelfia: 'I tifosi granata crederanno alla ricostruzione del Filadelfia solo quando lo vedranno, ed è giusto così. Non si può dire che dal 2008, quando si è pensato alla costruzione della Fondazione, ad oggi, non siano stati fatti passi in avanti. Non è semplice in questo periodo in cui gli enti pubblici non hanno fondi a disposizione, eppure ci stiamo avvicinando alla meta. E' indispensabile che il progetto venga dispensato dal Collegio dei Fondatori perché solo allora potremo affidare la progettazione del definitivo tramite bando. I tempi non saranno brevi, certamente serviranno, come diceva Ferrauto, almeno un paio d'anni. Nel CdA di lunedi prossimo individueremo l'Istituto di Credito con il quale aprire il mutuo per finanziarci per 3.5 milioni di Euro, c'è il medesimo impegno economico da parte del Comune di Torino, ed un milone di Euro dal Torino FC. Su questo progetto la cosa peggiore da fare è fermarsi sulle minuzie, ci sono tante chiacchiere, si dicono tante cose, ma ad oggi non abbiamo ancora un atto che parli effettivamente di chi dovrà occuparsi della gestione, sia dell'area sportiva, sia dell'area culturale, ma ad oggi non c'è nulla, è un problema di cui ci occuperemo quando staremo costruendo la struttura'.
20.22: Prende la parola il Dott. Ferrauto, rappresentante del Torino FC all'interno della Fondazione Filadelfia: 'Il Torino è stato promotore di questo progetto fin dalla prima riunione, se non ci fosse stato il Torino non saremmo neppure qui a discutere... E non siamo stati noi responsabili della demolizione dello Stadio Filadelfia. Avremmo anche potuto delegare ad altri la ricostruzione, sostenendo che, in quanto non responsabili, la cosa non spettava a noi, invece siamo qui a lavorare per concludere questo progetto. Qualche anno fa sentivamo parlare di progetti svariati, alcuni addirittura inutili a livello sportivo, invece noi abbiamo voluto che si aggiungessero una serie di cose che consentissero al Filadelfia di essere un impianto utile e fruibile. Il nostro obiettivo è creare un luogo di aggregazione dei tifosi ed un impianto che consenta alla prima squadra di allenarsi, oltre alla Primavera di giocare le proprie partite. Siamo vicinissimi ad averlo, l'ultimo CdA ha deliberato il bando per avere l'assegnazione di un mutuo coperto dalla legge regionale, i soldi stanno arrivando, noi siamo in condizioni di avere il Filadelfia nel giro di un paio d'anni al massimo, perfavore facciamo in modo che il Filadelfia si faccia'.
20.16: Intervento accorato del pubblico contro l'Assessore Gallo: 'Perché il Comune di Torino non ha ancora messo effettivamente un Euro per questo progetto soltanto promettendo?'. Ed infine, rivolti a Ferrauto, rappresentante del Torino FC: 'Cairo aveva promesso 3,5 milioni, perché ora ne promette soltanto 1?'. Ci si interroga, infine, sulle modifiche statutarie che, a detta di parte del pubblico, rischierebbero di aprire le porte ad eventuali speculatori.
20.06: Iniziano le domande da parte del pubblico, ovviamente incentrate sulla tempistica e sull'effettiva fattibilità della ricostruzione. Raccoglie molti applausi l'intervento di un tifoso che sottolinea come il Torino FC abbia lesinato molto sulla disponibilità economica verso la ricostruzione, e, rivolto all'Assessore Gallo, sottolinea come la Juventus abbia ricevuto molte più agevolazioni per quanto riguarda l'area Continassa. Altri tifosi chiedono, invece, informazioni circa gli spazi commerciali attigui al Museo, sostenendo che gli stessi non possano essere utili e praticabili in un'area puramente museale.
19.58: L'Architetto Bo espone il progetto dell'area museale, che dovrebbe situarsi sul lato di Via Giordano Bruno. L'accesso avverrà con una gradinata che riprenderà l'ingresso in campo dei giocatori anche per i visitatori, mentre le facciata esterna sarà rivestita da fotografie e rappresentazioni significative della storia granata nella parte superiore. Internamente, il Museo avrà un percorso ad onde che consentirà di allestire un'esposizione con la massima funzionalità. Bo, infine, fa una battuta: 'Per il momento non abbiamo i soldi per farlo, ma si farà senz'altro!'
19.56: Siede, finalmente, al proprio posto anche l'Assessore Gallo, rappresentante del Comune di Torino nel CdA della Fondazione. Nel frattempo prende la parola l'altro progettista del preliminare, l'Architetto Bo, che esporrà il progetto della parte museale.
19.49: Martinetto spiega il significato dei piloni che illumineranno la tribuna: sono 11 piloni che, oltre a funzioni di illuminazione, costituiranno anche un monumento dedicato al Grande Torino, e proietteranno i nomi dei caduti di Superga sulla struttura, accesi sempre, al di là dell'utilizzo effettivo dell'impianto. Tutta la struttura sarà rivestita di mattoni, come richiamo allo storico Filadelfia, affinché l'impatto visivo sia simile a quello del passato. La parte storica esistente oggi come raccordo angolare tra tribuna e curva sul lato di Via Filadelfia non sarà effettivamente utilizzata dal pubblico ma l'idea è di conservarla come monumento, oppure sarà chiusa ed utilizzata, ad esempio, come sede del Granata Store, ma questo è un dettaglio ancora da chiarire.
19.45: Ancora il progettista specifica come il progetto sarà diviso in 2 lotti, di cui soltanto il primo è da considerarsi già oggi economicamente sostenibile, ossia quello riferito alla parte sportiva, escludendo la parte museale. Per ottenere fondi a sufficienza per la parte museale fin dall'inizio l'Architetto Martinetto auspica qualche ribasso d'asta, ma questa è una materia di cui si dibattirà in seguito.
19.40: Martinetto descrive i dettagli della tribuna principale: palestra al piano terra, sala stampa al primo piano, così come gli uffici della società ed eventuali sedi di club. La gradinata di Via Spano ospiterà, invece, tutta l'area fisioterapica di recupero funzionale dei giocatori.
19.37: Martinetto chiarisce alcuni dettagli tecnici dell'impianto: ci sarà un parcheggio interrato con ingresso da Via Spano, mentre da Via Filadelfia si avrà l'ingresso per il pubblico, con una piazzetta dove ci sarà il cippo celebrativo e la biglietteria. Il campo secondario avrà dimensioni inferiori ma comunque regolamentari, adatto ad eventuali partite delle giovanili.
19.31: L'Architetto chiarisce che il campo principale sarà riscaldato ed esattamente delle stesse dimensioni del terreno dell'Olimpico, su espressa richiesta della Società. Sarà completamente contornato da spalti (coperta solo la tribuna principale) ed avrà una capienza di circa 4200 persone di cui 2000 nella tribuna centrale.
19.25: Ancora assente l'Assessore Gallo, è l'architetto Martinetto, che ha ideato con l'architetto Bo il progetto preliminare, ad esporre al pubblico quello che potrebbe essere il nuovo Filadelfia. Si ribadisce che l'impianto avrà tutti i requisiti sportivi per ospitare gli allenamenti della prima squadra, compresa palestra ed area di riabilitazione fisioterapeutica. Il campo rimarrà esattamente nella posizione originaria, senza essere spostato di un millimetro, e la tribuna centrale rimarrà identica per posizione e dimensioni.
19.12: Già numerosissimi tifosi presenti in sala, è già al proprio posto Domenico Beccaria, membro del CdA Filadelfia e Presidente del Museo del Grande Torino. In sala anche Sbriglio, ex Presidente del CdA, mentre si attende ancora l'Assessore Gallo.
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Eccoci collegati dalla sede della Circoscrizione 9 del Comune di Torino, in Corso Corsica 55, dove, tra pochi minuti, avrà inizio il consiglio aperto, che vedra la presenza del CdA della Fondazione Filadelfia e dell'Assessore allo Sport del Comune di Torino, Stefano Gallo.
Seguiremo la riunione e vi aggiorneremo in diretta sui temi che verranno affrontati e sugli esiti della discussione, nella speranza possa sortirne un dibattito costruttivo che possa sancire, finalmente, un passo in avanti verso la ricostruzione dello storico impianto, parte integrante della storia del Torino. Restate sintonizzati per non perdervi i nostri aggiornamenti!
22.24: Interviene Vignale, della Regione Piemonte: 'Realisticamente avremo il progetto entro l'estate 2014 e potremo costruire l'impianto nel 2015. Quando poseremo la prima pietra, ci vorrano dai 12 ai 18 mesi'.
22.16: Replica all'Assessore Gallo Domenico Beccaria: 'Ecco: avete assistito alla scusa ufficiale con la quale il Comune di Torino non verserà quanto dovuto anche quest'anno entro il 31 dicembre...'. E l'intervento del Presidente del Museo del Grande Torino strappa applausi in sala.
22.08: Prende la parola l'Assessore Gallo per replicare alle domande che gli sono state poste: 'Ricordo che il bilancio del Comune di Torino non è finto, non è un bilancio pluriennale: il bilancio 2013 per legge dello Stato viene approvato dagli Enti locali alla fine dell'anno, l'abbiamo approvato ieri, chiunque può venire a vedere e gli dimostreremo che anche nel 2013 ci sono i soldi a bilancio. Sono soldi che devono realizzare un'opera pubblica di edilizia sportiva e le opere di edilizia sportiva hanno un iter né accorciabile, né allungabile a piacimento. Io l'avrei ricostruito ieri ma ci sono tempistiche, al di là delle risorse, vincolanti per la realizzazione e la Fondazione deve attenersi a tutta una serie di leggi e normative. I tempi e i finanziamenti del Comune di Torino sono assolutamente collegati a due fattori: il primo è che un piano finanziario di un'opera pubblica, con molteplici finanziatori, quindi bisogna tenere conto di tutta una serie di finanziamenti di altri soci. L'erogazione da parte del Comune non è vincolata ad una data assoluta, innanzitutto perché dipende dalle erogazioni degli altri. Siccome è un'opera pubblica, serviranno tutta una serie di passaggi in base alla normativa dei valori pubblici, quindi il finanziamento, che noi abbiamo a verbale e daremo, lo daremo quando la Fondazione avrà approvato il progetto sportivo, questa è una cosa che verrà fatta in tempi brevi. In secondo luogo, in base a tutto l'iter, che deve essere più celere possibile ma deve rispettare anche le leggi, a quel punto potremo procedere, come per tutte le altre opere pubbliche, con appalti da parte degli organi competenti. Quando verrà aggiudicato l'appalto, procederemo all'erogazione del pagamento'.
21.53: Ancora domande da parte dei tifosi e dei membri del Consiglio di Circoscrizione, il tema è sempre lo stesso... Il pubblico presente vuole chiarezza e chiede più concretezza sulla questione Filadelfia, con date e cifre.
21.43: Continuano le domande del pubblico, ora c'è un po' di nervosismo nei confronti dell'Assessore Gallo, accusato di non essere particolarmente attento alla discussione e di giochicchiare col cellulare... Effettivamente il livello di attenzione del rappresentante del Comune di Torino non pare altissimo...
21.33: Alla Società Torino FC viene posto l'interrogativo relativamente al ridimensionamento dell'impegno economico del Presidente Cairo dai 3,5 milioni originariamente promessi al milione effettivamente destinato. La risposta del Dott. Ferrauto è molto evasiva sul tema con un generico: 'Non so se davvero Cairo avesse promesso quei soldi, io comunque non c'ero'.
21.24: Riprende la parola il pubblico, e la domanda più frequente è: 'Quando ci saranno tempi certi per la ricostruzione, al di là delle grandi parole?'.
21.12: Prende finalmente la parola l'Assessore Gallo, rappresentante del Comune di Torino nel CdA: 'Nella mia gestione dello sport a Torino tutti gli impegni che ho preso li ho mantenuti, quindi intendo mantenere anche quello del Filadelfia. Consegno che i soldi sono a bilancio, 3.5 milioni di Euro ci sono, sono stanziati su tre anni, in sala è presente il Dott. Ferrari, segretario della Fondazione, che può confermare questo aspetto. Non è vero che il Comune di Torino non ha fatto nulla, il Comune ha già conferito 1.4 milioni di Euro di concessione gratuita del diritto di superficie dell'area del Filadelfia. Dobbiamo capire perché si siano già dimessi due presidenti della Fondazione, dobbiamo capire come evitare che questo accada anche in futuro e fare le giuste valutazioni, e dobbiamo trovare un nome che abbia la giusta autorevolezza nei confronti del pubblico. Comunque la Fondazione è pienamente operativa anche ora, senza Presidente. Sono passati tanti anni, è vero, ma prendo pubblicamente l'impegno, come Comune di Torino, a realizzare l'impianto'.
21.09: Prende la parola Vittorio Bertola, Consigliere comunale presente tra il pubblico, che sollecita una pronta risposta agli interrogativi posti da parte dell'Assessore Gallo e chiede a Ferrauto quando il Torino metterà effettivamente nero su bianco gli impegni circa la gestione dell'impianto nei confronti della Fondazione.
21.04: E' il momento dell'intervento di Bonetto, Presidente del Collegio dei Fondatori e del Circolo Soci del Torino: 'Siamo abbastanza alla vigilia della partenza: voi sapete che lunedi ci incontreremo dal Notaio per modificare due articoli che devono necessariamente essere modificati per procedere alla costruzione della parte sportiva del Filadelfia. Subito dopo, dato che il CdA ha già approvato quel progetto che ha un costo entro gli 8 milioni che dovremmo avere a disposizione, noi daremo corso ad un nuovo Collegio dei Fondatori per approvare il progetto. Approvato il progetto, e mi auguro che tutti siano d'accordo. Sono convinto che ce la faremo, ormai è impossibile che non si riesca, ho molta fiducia e non vi nascondo che cerco di sollecitare sempre le decisioni che devono essere prese, secondo me siamo veramente alla vigilia e spero che tutti voi possiate essere soddisfatti quando vedremo finalmente un cantiere'.
20.59: Prende la parola l'Avv. Voltolini, altro rappresentante dei tifosi granata nel CdA della Fondazione: 'Al momento abbiamo a disposizione solo questi 8 milioni di Euro, possiamo farci due cose: o ricostruire un impianto unicamente destinato alla società, oppure ricostruire un luogo di aggregazione per i tifosi, e noi privilegiamo la seconda opzione. Lo statuto è stato modificato solo per consentire che quel cortile resti proprietà dei tifosi, aperto anche quando la squadra si allena a porte chiuse: rispettare ciecamente le norme UEFA avrebbe creato dei problemi alla fruibilità collettiva dell'impianto per quanto riguarda il cortile'.
20.44: Parla ora Domenico Beccaria, Presidente del Museo del Grande Torino e membro del CdA della Fondazione: 'Sull'area museale sono state dette varie inesattezze: è chiaro che la priorità è l'area sportiva, lo statuto dice che in quell'area non si possono fare attività commerciali ma specifica anche che eventuali aree commerciali necessarie alla manutenzione dell'impianto devono essere realizzate sull'area di Via Giordano Bruno. Nell'area sportiva non c'è posto per il Museo del Grande Torino, se vogliamo il museo al Filadelfia possiamo averlo solo ed esclusivamente sull'area di Via Giordano Bruno. Abbiamo un'esperienza lunga nella gestione museale, ne abbiamo uno dal 2002 e credo che questa nostra esperienza potrà tornare utile: il museo tradizionale senza attività commerciali non può più esistere, questo tipo di museo non può sostenersi solo con i biglietti, tutti i biglietti che funzionano sono basati sul trinomio Museo - Shop- Ristorazione. Non possiamo fare un museo che duri un anno e poi fallisca, dobbiamo creare un museo che funzioni ed abbia l'orgoglio di sostenersi da solo: lo statuto per l'area di Via Giordano Bruno dice che eventuali attività devono essere di profitto alla Fondazione, e così sarà: il Museo avrà quell'area a titolo oneroso, sostenendo la Fondazione. In più l'economia del quartiere Filadelfia è già abbastanza provata, e per i commercianti della zona sarebbe decisamente meglio un museo moderno piuttosto che l'ennesimo centro commerciale. Purtroppo la nostra difficoltà è che i Musei delle altre società calcistiche sono gestiti direttamente dai rispettivi club, mentre per noi si tratterebbe di un Museo gestito dai tifosi. Da un lato è un motivo di orgoglio, dall'altro è oggettivamente una difficoltà'.
20.31: Prende la parola Gianluca Vignale, rappresentante della Regione Piemonte in Fondazione Filadelfia: 'I tifosi granata crederanno alla ricostruzione del Filadelfia solo quando lo vedranno, ed è giusto così. Non si può dire che dal 2008, quando si è pensato alla costruzione della Fondazione, ad oggi, non siano stati fatti passi in avanti. Non è semplice in questo periodo in cui gli enti pubblici non hanno fondi a disposizione, eppure ci stiamo avvicinando alla meta. E' indispensabile che il progetto venga dispensato dal Collegio dei Fondatori perché solo allora potremo affidare la progettazione del definitivo tramite bando. I tempi non saranno brevi, certamente serviranno, come diceva Ferrauto, almeno un paio d'anni. Nel CdA di lunedi prossimo individueremo l'Istituto di Credito con il quale aprire il mutuo per finanziarci per 3.5 milioni di Euro, c'è il medesimo impegno economico da parte del Comune di Torino, ed un milone di Euro dal Torino FC. Su questo progetto la cosa peggiore da fare è fermarsi sulle minuzie, ci sono tante chiacchiere, si dicono tante cose, ma ad oggi non abbiamo ancora un atto che parli effettivamente di chi dovrà occuparsi della gestione, sia dell'area sportiva, sia dell'area culturale, ma ad oggi non c'è nulla, è un problema di cui ci occuperemo quando staremo costruendo la struttura'.
20.22: Prende la parola il Dott. Ferrauto, rappresentante del Torino FC all'interno della Fondazione Filadelfia: 'Il Torino è stato promotore di questo progetto fin dalla prima riunione, se non ci fosse stato il Torino non saremmo neppure qui a discutere... E non siamo stati noi responsabili della demolizione dello Stadio Filadelfia. Avremmo anche potuto delegare ad altri la ricostruzione, sostenendo che, in quanto non responsabili, la cosa non spettava a noi, invece siamo qui a lavorare per concludere questo progetto. Qualche anno fa sentivamo parlare di progetti svariati, alcuni addirittura inutili a livello sportivo, invece noi abbiamo voluto che si aggiungessero una serie di cose che consentissero al Filadelfia di essere un impianto utile e fruibile. Il nostro obiettivo è creare un luogo di aggregazione dei tifosi ed un impianto che consenta alla prima squadra di allenarsi, oltre alla Primavera di giocare le proprie partite. Siamo vicinissimi ad averlo, l'ultimo CdA ha deliberato il bando per avere l'assegnazione di un mutuo coperto dalla legge regionale, i soldi stanno arrivando, noi siamo in condizioni di avere il Filadelfia nel giro di un paio d'anni al massimo, perfavore facciamo in modo che il Filadelfia si faccia'.
20.16: Intervento accorato del pubblico contro l'Assessore Gallo: 'Perché il Comune di Torino non ha ancora messo effettivamente un Euro per questo progetto soltanto promettendo?'. Ed infine, rivolti a Ferrauto, rappresentante del Torino FC: 'Cairo aveva promesso 3,5 milioni, perché ora ne promette soltanto 1?'. Ci si interroga, infine, sulle modifiche statutarie che, a detta di parte del pubblico, rischierebbero di aprire le porte ad eventuali speculatori.
20.06: Iniziano le domande da parte del pubblico, ovviamente incentrate sulla tempistica e sull'effettiva fattibilità della ricostruzione. Raccoglie molti applausi l'intervento di un tifoso che sottolinea come il Torino FC abbia lesinato molto sulla disponibilità economica verso la ricostruzione, e, rivolto all'Assessore Gallo, sottolinea come la Juventus abbia ricevuto molte più agevolazioni per quanto riguarda l'area Continassa. Altri tifosi chiedono, invece, informazioni circa gli spazi commerciali attigui al Museo, sostenendo che gli stessi non possano essere utili e praticabili in un'area puramente museale.
19.58: L'Architetto Bo espone il progetto dell'area museale, che dovrebbe situarsi sul lato di Via Giordano Bruno. L'accesso avverrà con una gradinata che riprenderà l'ingresso in campo dei giocatori anche per i visitatori, mentre le facciata esterna sarà rivestita da fotografie e rappresentazioni significative della storia granata nella parte superiore. Internamente, il Museo avrà un percorso ad onde che consentirà di allestire un'esposizione con la massima funzionalità. Bo, infine, fa una battuta: 'Per il momento non abbiamo i soldi per farlo, ma si farà senz'altro!'
19.56: Siede, finalmente, al proprio posto anche l'Assessore Gallo, rappresentante del Comune di Torino nel CdA della Fondazione. Nel frattempo prende la parola l'altro progettista del preliminare, l'Architetto Bo, che esporrà il progetto della parte museale.
19.49: Martinetto spiega il significato dei piloni che illumineranno la tribuna: sono 11 piloni che, oltre a funzioni di illuminazione, costituiranno anche un monumento dedicato al Grande Torino, e proietteranno i nomi dei caduti di Superga sulla struttura, accesi sempre, al di là dell'utilizzo effettivo dell'impianto. Tutta la struttura sarà rivestita di mattoni, come richiamo allo storico Filadelfia, affinché l'impatto visivo sia simile a quello del passato. La parte storica esistente oggi come raccordo angolare tra tribuna e curva sul lato di Via Filadelfia non sarà effettivamente utilizzata dal pubblico ma l'idea è di conservarla come monumento, oppure sarà chiusa ed utilizzata, ad esempio, come sede del Granata Store, ma questo è un dettaglio ancora da chiarire.
19.45: Ancora il progettista specifica come il progetto sarà diviso in 2 lotti, di cui soltanto il primo è da considerarsi già oggi economicamente sostenibile, ossia quello riferito alla parte sportiva, escludendo la parte museale. Per ottenere fondi a sufficienza per la parte museale fin dall'inizio l'Architetto Martinetto auspica qualche ribasso d'asta, ma questa è una materia di cui si dibattirà in seguito.
19.40: Martinetto descrive i dettagli della tribuna principale: palestra al piano terra, sala stampa al primo piano, così come gli uffici della società ed eventuali sedi di club. La gradinata di Via Spano ospiterà, invece, tutta l'area fisioterapica di recupero funzionale dei giocatori.
19.37: Martinetto chiarisce alcuni dettagli tecnici dell'impianto: ci sarà un parcheggio interrato con ingresso da Via Spano, mentre da Via Filadelfia si avrà l'ingresso per il pubblico, con una piazzetta dove ci sarà il cippo celebrativo e la biglietteria. Il campo secondario avrà dimensioni inferiori ma comunque regolamentari, adatto ad eventuali partite delle giovanili.
19.31: L'Architetto chiarisce che il campo principale sarà riscaldato ed esattamente delle stesse dimensioni del terreno dell'Olimpico, su espressa richiesta della Società. Sarà completamente contornato da spalti (coperta solo la tribuna principale) ed avrà una capienza di circa 4200 persone di cui 2000 nella tribuna centrale.
19.25: Ancora assente l'Assessore Gallo, è l'architetto Martinetto, che ha ideato con l'architetto Bo il progetto preliminare, ad esporre al pubblico quello che potrebbe essere il nuovo Filadelfia. Si ribadisce che l'impianto avrà tutti i requisiti sportivi per ospitare gli allenamenti della prima squadra, compresa palestra ed area di riabilitazione fisioterapeutica. Il campo rimarrà esattamente nella posizione originaria, senza essere spostato di un millimetro, e la tribuna centrale rimarrà identica per posizione e dimensioni.
19.12: Già numerosissimi tifosi presenti in sala, è già al proprio posto Domenico Beccaria, membro del CdA Filadelfia e Presidente del Museo del Grande Torino. In sala anche Sbriglio, ex Presidente del CdA, mentre si attende ancora l'Assessore Gallo.
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Eccoci collegati dalla sede della Circoscrizione 9 del Comune di Torino, in Corso Corsica 55, dove, tra pochi minuti, avrà inizio il consiglio aperto, che vedra la presenza del CdA della Fondazione Filadelfia e dell'Assessore allo Sport del Comune di Torino, Stefano Gallo.
Seguiremo la riunione e vi aggiorneremo in diretta sui temi che verranno affrontati e sugli esiti della discussione, nella speranza possa sortirne un dibattito costruttivo che possa sancire, finalmente, un passo in avanti verso la ricostruzione dello storico impianto, parte integrante della storia del Torino. Restate sintonizzati per non perdervi i nostri aggiornamenti!
il nostro inviato, Diego Fornero
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Le prime immagini del progetto del nuovo Filadelfia direttamente dal Consiglio di Circoscrizione in corso (4 foto)
14/11/13 - Fila: ora i tifosi esplodono
IL CONFRONTO PUBBLICO
Nervi tesi e scontri verbali in circoscrizione. L’uomo di Cairo promette: «Rinascita in 2 anni»L’assessore Gallo: «Sul presidente del CdA della Fondazione il sindaco sta valutando: non vogliamo più sbagliare»
Nervi tesi e scontri verbali in circoscrizione. L’uomo di Cairo promette: «Rinascita in 2 anni»L’assessore Gallo: «Sul presidente del CdA della Fondazione il sindaco sta valutando: non vogliamo più sbagliare»
ELISA GENESIO
STEFANO LANZO
STEFANO LANZO
TORINO. Il confronto pubblico ha per sua stessa natura l’efficacia della schiettezza: ognuno esprime il proprio pensiero, senza tatticismi, strategie, linguaggio politichese. L’importante è non trascendere, tracimando nell’eccesso: qualche volta si supera tale limite, come successo nell’incontro di ieri sera alla Circoscrizione 9. Del resto l’argomento è scottante e l’occasione troppo ghiotta per non sfogare gli istinti sopiti in anni di attesa vana: per i tifosi del Torino vedere il Filadelfia fermo, immobile, da 15 anni demolito e abbandonato è una costante coltellata al cuore. Dunque un centinaio di pasionari del Fila chiede risposte, approfittando della possibilità di guardare negli occhi chi si è preso carica di far rinascere la casa granata. E non mancano i nervi tesi, le accuse, i toni elevati al limite e poi riportati a una dimensione normale dal presidente della circoscrizione, Giorgio Rizzuto . E ce n’è per tutti. Per il Comune, reo di tentennare e di dilatare ad arte le questioni burocratiche per perdere tempo, a fronte invece di celere efficienza davanti alle esigenze della Juventus. Ce n’è per il Torino Football Club, nel mirino per i contenuti della lettera di intenti di Cairo e per la leggerezza con la quale, secondo una parte del popolo granata, viene presa la ricostruzione del Filadelfia, che dovrebbe essere prioritaria. Ce n’è anche per il progetto, perché non convince tutti: queste sono opinioni e come tali vanno rispettate, ma possono essere discordanti.
STRACCI VOLANTI La risposta da parte dei diretti interessati alla rabbia della gente è una rassicurazione generale: il Filadelfia si farà. Il braccio destro di Cairo, Giuseppe Ferrauto , incassa i colpi dell’opinione pubblica e replica: «Ci sono le condizioni per avere il Filadelfia in due anni. Non siamo mai stati così vicini. E il Torino Fc è stato promotore della Fondazioni fin dagli albori: poteva lavarsene le mani visto che non è responsabile della demolizione, ma non si è disinteressato». Quest’ultima affermazione chiaramente solleva un brusio generale: il Filadelfia è un patrimonio di tutti, soprattutto del club che porta il nome del Torino, per quanto la società non sia più la stessa. Ancor più sconcerto nella sala lo crea la risposta di Ferrauto a chi ricorda la promessa di Cairo a Superga, ovvero di versare la stessa cifra del Comune, dunque 3,5 milioni. «Non ero presente, non so nemmeno se sia stato detto questo», risottolineando l’impegno di una milionata attraverso la Fondazione Mamma Cairo, oltre agli oneri di gestione. Il vice presidente operativo del CdA, Gian Luca Vignale , si prodiga nel tentativo di portare la discussione sui canali della collaborazione: «Ci sono gli impegni concreti di Comune, Regione e Torino Fc, il Filadelfia si farà. Anche per la Regione Piemonte, che io rappresento, non è semplice recuperare 3,5 milioni, ma lunedì sceglieremo la banca per il mutuo e andremo avanti. Se tutti proviamo a remare nella stessa direzione riusciremo a ottenere il risultato». Già, ma quando?
DOMANDE A calamitare le maggiori attenzioni è però Stefano Gallo , assessore allo Sport del Comune e dunque emanazione del sindaco Fassino. Al di là dell’arrivo ritardato - una quarantina di minuti dopo l’orario fissato - e di qualche occhiata di troppo al cellulare che ha irritato qualcuno, l’assessore contrattacca al fuoco incrociato di domande, rimanendo impassibile davanti pure alle critiche più feroci: «Siamo vicini alla realizzazione, è l’impegno pubblico che prendo in nome del Comune. E i 3,5 milioni sono già a bilancio, è dimostrabile». E il presidente del CdA della Fondazione? Per il momento resta un rebus. «Ma sindaco e giunta stanno valutando i motivi che hanno portato alle dimissioni dei due precedenti incaricati. Vogliamo evitare un’altra situazione del genere: è un ruolo di grande responsabilità e non vogliamo che vengano sollevati dubbi sull’autorevolezza del futuro presidente. E la Fondazione è già ben rappresentata e può operare autonomamente». E allora perché non si accelera?
Foto: Il popolo granata affolla quel che resta del Filadelfia: da oltre 15 anni il teatro delle impresa del Grande Torino è una discarica a cielo aperto (Liverani)
STRACCI VOLANTI La risposta da parte dei diretti interessati alla rabbia della gente è una rassicurazione generale: il Filadelfia si farà. Il braccio destro di Cairo, Giuseppe Ferrauto , incassa i colpi dell’opinione pubblica e replica: «Ci sono le condizioni per avere il Filadelfia in due anni. Non siamo mai stati così vicini. E il Torino Fc è stato promotore della Fondazioni fin dagli albori: poteva lavarsene le mani visto che non è responsabile della demolizione, ma non si è disinteressato». Quest’ultima affermazione chiaramente solleva un brusio generale: il Filadelfia è un patrimonio di tutti, soprattutto del club che porta il nome del Torino, per quanto la società non sia più la stessa. Ancor più sconcerto nella sala lo crea la risposta di Ferrauto a chi ricorda la promessa di Cairo a Superga, ovvero di versare la stessa cifra del Comune, dunque 3,5 milioni. «Non ero presente, non so nemmeno se sia stato detto questo», risottolineando l’impegno di una milionata attraverso la Fondazione Mamma Cairo, oltre agli oneri di gestione. Il vice presidente operativo del CdA, Gian Luca Vignale , si prodiga nel tentativo di portare la discussione sui canali della collaborazione: «Ci sono gli impegni concreti di Comune, Regione e Torino Fc, il Filadelfia si farà. Anche per la Regione Piemonte, che io rappresento, non è semplice recuperare 3,5 milioni, ma lunedì sceglieremo la banca per il mutuo e andremo avanti. Se tutti proviamo a remare nella stessa direzione riusciremo a ottenere il risultato». Già, ma quando?
DOMANDE A calamitare le maggiori attenzioni è però Stefano Gallo , assessore allo Sport del Comune e dunque emanazione del sindaco Fassino. Al di là dell’arrivo ritardato - una quarantina di minuti dopo l’orario fissato - e di qualche occhiata di troppo al cellulare che ha irritato qualcuno, l’assessore contrattacca al fuoco incrociato di domande, rimanendo impassibile davanti pure alle critiche più feroci: «Siamo vicini alla realizzazione, è l’impegno pubblico che prendo in nome del Comune. E i 3,5 milioni sono già a bilancio, è dimostrabile». E il presidente del CdA della Fondazione? Per il momento resta un rebus. «Ma sindaco e giunta stanno valutando i motivi che hanno portato alle dimissioni dei due precedenti incaricati. Vogliamo evitare un’altra situazione del genere: è un ruolo di grande responsabilità e non vogliamo che vengano sollevati dubbi sull’autorevolezza del futuro presidente. E la Fondazione è già ben rappresentata e può operare autonomamente». E allora perché non si accelera?
Foto: Il popolo granata affolla quel che resta del Filadelfia: da oltre 15 anni il teatro delle impresa del Grande Torino è una discarica a cielo aperto (Liverani)
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Filadelfia, i tifosi alzano la voce. E il Comune prende tempo
Decisamente "caldo" il Consiglio di Circoscrizione 9 di ieri sera, aperto al pubblico. L'assessore Gallo non convince i presenti
di Ivana Crocifisso - Dopo "soli" 28 mesi dalla richiesta, ieri sera il Consiglio di Circoscrizione 9 ha potuto finalmente discutere di Filadelfia alla presenza non solo dei membri del Collegio dei Fondatori (presenti erano Ferrauto, Beccaria, Ferrari, Bonetto e Voltolini) ma anche dell'Assessore Gallo che più volte aveva rinviato l'appuntamento (l'ultima dal 6 novembre a ieri).
Un Consiglio di Circoscrizione aperto al pubblico: al di là del progetto (preliminare) del Filadelfia illustrato dagli architetti che lo hanno curato, è stata l'occasione per i circa 15'0 tifosi presenti di avere risposte sull'attuale situazione del Fila, sugli impegni del Toro e su quelli delle istituzioni.
Sono stati proprio i tifosi presenti ad alternarsi, con le loro domande, ai consiglieri di Circoscrizione, per poi ascoltare le risposte del Torino - nella persona di Ferrauto - della Regione e del Comune di Torino.
Ma non è stata di certo una serata tranquilla per l'Assessore Gallo, arrivato già con quaranta minuti di ritardo rispetto all'orario stabilito. A lui sono stati richiesti ragguagli sull'ormai famoso milione di euro (primo dei 3.5 totali) che il Comune avrebbe già dovuto stanziare entro il 31 dicembre del 2012. Un po' scocciato, annoiato, spesso "beccato" a guardare il cellulare, più che a prestare ascolto a chi gli poneva delle domande (e i presenti non hanno gradito, manifestando il proprio disappunto). Ha praticamente eluso le domande, Gallo, riproponendo un discorso già sentito altre volte: "Ho preso un impegno, da quando sono assessore ho sempre mantenuto gli impegni. Lo farò anche questa volta con il Filadelfia, ci vuole pazienza, vogliamo fare tutto bene". Poi, incalzato dalle domande, parla anche del famoso milione: "Il milione di euro è a bilancio, ma non può esserci una data di erogazione. Questo perché prima di procedere dovremo attendere anche gli altri enti. Una volta che il progetto sportivo verrà approvato allora procederemo".
Il Comune prende ancora tempo, nonostante una mozione approvata pochi giorni fa all'unanimità: mozione che prevede che entro il 31 dicembre 2013 il Comune eroghi proprio quel milione di euro alla Fondazione. Una mozione votata in Consiglio Comunale, un atto ufficiale, di cui Stefano Gallo sembra non voler tenere assolutamente conto. Forse credendo di poter procedere come 12 mesi fa, rimandando di nuovo tutto di un anno.
Ma stavolta il Comune dovrà fare i conti con un CdA, quello della Fondazione, che non ha intenzione di fermarsi. Pur mancando ancora un Presidente (proprio il rappresentante del Comune, "che dovrà essere una figura importante, e quindi stiamo valutando bene") il Consiglio di Amministrazione continuerà la sua corsa. Lunedì appuntamento dal notaio per le modifiche dello Statuto (modifiche che riguardano la parte sportiva del progetto), grazie alle quali si potrà poi procedere con il progetto. Ma sarà una giornata importante anche per la Regione, che dovrà individuare l'istituto di Credito con il quale aprire il mutuo per 3.5 milioni di euro.
Un Consiglio di Circoscrizione aperto al pubblico: al di là del progetto (preliminare) del Filadelfia illustrato dagli architetti che lo hanno curato, è stata l'occasione per i circa 15'0 tifosi presenti di avere risposte sull'attuale situazione del Fila, sugli impegni del Toro e su quelli delle istituzioni.
Sono stati proprio i tifosi presenti ad alternarsi, con le loro domande, ai consiglieri di Circoscrizione, per poi ascoltare le risposte del Torino - nella persona di Ferrauto - della Regione e del Comune di Torino.
Ma non è stata di certo una serata tranquilla per l'Assessore Gallo, arrivato già con quaranta minuti di ritardo rispetto all'orario stabilito. A lui sono stati richiesti ragguagli sull'ormai famoso milione di euro (primo dei 3.5 totali) che il Comune avrebbe già dovuto stanziare entro il 31 dicembre del 2012. Un po' scocciato, annoiato, spesso "beccato" a guardare il cellulare, più che a prestare ascolto a chi gli poneva delle domande (e i presenti non hanno gradito, manifestando il proprio disappunto). Ha praticamente eluso le domande, Gallo, riproponendo un discorso già sentito altre volte: "Ho preso un impegno, da quando sono assessore ho sempre mantenuto gli impegni. Lo farò anche questa volta con il Filadelfia, ci vuole pazienza, vogliamo fare tutto bene". Poi, incalzato dalle domande, parla anche del famoso milione: "Il milione di euro è a bilancio, ma non può esserci una data di erogazione. Questo perché prima di procedere dovremo attendere anche gli altri enti. Una volta che il progetto sportivo verrà approvato allora procederemo".
Il Comune prende ancora tempo, nonostante una mozione approvata pochi giorni fa all'unanimità: mozione che prevede che entro il 31 dicembre 2013 il Comune eroghi proprio quel milione di euro alla Fondazione. Una mozione votata in Consiglio Comunale, un atto ufficiale, di cui Stefano Gallo sembra non voler tenere assolutamente conto. Forse credendo di poter procedere come 12 mesi fa, rimandando di nuovo tutto di un anno.
Ma stavolta il Comune dovrà fare i conti con un CdA, quello della Fondazione, che non ha intenzione di fermarsi. Pur mancando ancora un Presidente (proprio il rappresentante del Comune, "che dovrà essere una figura importante, e quindi stiamo valutando bene") il Consiglio di Amministrazione continuerà la sua corsa. Lunedì appuntamento dal notaio per le modifiche dello Statuto (modifiche che riguardano la parte sportiva del progetto), grazie alle quali si potrà poi procedere con il progetto. Ma sarà una giornata importante anche per la Regione, che dovrà individuare l'istituto di Credito con il quale aprire il mutuo per 3.5 milioni di euro.
Scrivi a Ivana Crocifisso
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Torino, Filadelfia: caos e parole in circoscrizione
14 novembre alle 14:47
Non sono mancati nervi tesi, accuse e toni accesi nella riunione di ieri sera in Circoscrizione 9 a Torino. L'argomento era il Filadelfia: tante le accuse verso il Comune per una disparità di trattamento tra Torino e Juventus, molte anche le critiche verso chi ha fatto poco o nulla per dare un'accelerata al processo di ricostruzione del Tempio degli Invincibili. Sull'edizione odierna locale di Tuttosport si leggono le dichiarazioni dei 'protagonisti' di questo incontro. Giuseppe Ferrauto, in rappresentanza del Torino e di Cairo: 'Ci sono le condizioni per avere il Filadelfia in due anni. Non siamo mai stati così vicini. E il Torino Fc è stato promotore della Fondazione fin dagli albori: poteva lavarsene le mani visto che non è responsabile della demolizione, ma non si è disinteressato', poi il braccio destro di Cairo prova a divincolarsi da chi gli chiede dove siano i 3.5 milioni promessi da Cairo a Superga. 'Non ero presente, non so nemmeno se sia stato detto questo', ha ribadito Ferrauto, ricordando come l'editore alessandrino si sia impegnato a versare un milione di euro attraverso l'associazione dedicata alla mamma. Prove di pace tenta di crearle Gian Luca Vignale, vicepresidente del CdA della Fondazione e rappresentante della Regione Piemonte: 'Ci sono gli impegni concreti di Comune, Regione e Torino Fc, il Filadelfia si farà. Anche per la Regione Piemonte, che io rappresento, non è semplice recuperare 3,5 milioni, ma lunedì sceglieremo la banca per il mutuo e andremo avanti. Se tutti proviamo a remare nella stessa direzione riusciremo a ottenere il risultato'. Infine parla Gallo, assessore allo sport della Città di Torino, il più attaccato dai presenti: 'Siamo vicini alla realizzazione, è l’impegno pubblico che prendo in nome del Comune. E i 3.5 milioni sono già a bilancio, è dimostrabile. Il presidente della Fondazione? Sindaco e giunta stanno valutando i motivi che hanno portato alle dimissioni dei due precedenti incaricati. Vogliamo evitare un’altra situazione del genere: è un ruolo di grande responsabilità e non vogliamo che vengano sollevati dubbi sull’autorevolezza del futuro presidente'.
A.S.
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Incontro con la Fondazione Filadelfia: i video
14 novembre 2013
La registrazione comprende la presentazione del Fila da parte degli architetti, le rivendicazioni dei tifosi e la risposta di Giuseppe Ferrauto, rappresentante nella Fondazione del Torino FC. I video sono in fase di caricamento, saranno disponibili e visualizzati man mano che verranno caricati.
Progetto Fila (5 parti) by Leonardo Daga
Presentazione del Presidente della Circoscrizione e del
Primo Firmatario - di www.toro-supporters-network.org
Presentazione degli studi di architetti che hanno preparato il progetto preliminare del Fila - di www.toro-supporters-network.org
Presentazione di Marco Bo, architetto incaricato da Domenico Beccaria dell'AMSG alla progettazione del museo del Grande Torino e della Memoria Storica Granata
Intervento del consigliere Angelino e dei tifosi Michele Fantasia e Marina Cismondi - di www.toro-supporters-network.org
Intervento di Giuseppe Ferrauto, membro del CdA della Fondazione Filadelfia e rappresentante del Torino FC e la prima parte dell'intervento di Gianluca Vignale, , vicepresidente del CdA
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Filadelfia, molta rabbia dopo la riunione di mercoledì alla Circoscrizione nove
15.11.2013 11:44 di Marina Beccuti
Fonte: Marina Cismondi di "Rivogliamo lo Stadio Filadelfia"
Ieri sera ero fra i tanti tifosi presenti alla riunione richiesta dalla Circoscrizione 9 per fare il punto sulla situazione dello Stadio Filadelfia... un triste e ritrito déjà vu, visto che già partecipai allo stesso tipo di incontri ai tempi degli Assessori Viano e Montabone, non ricordo neanche più quanti anni fa, cinque o sei almeno.
E si è ripetuto, per l'ennesima volta, il solito copione, ormai più scontato del finale di una pessimo fotoromanzo.
Il rappresentate del Torino FC, il dottor Ferrauto, ha reso lampante, se ancora ce ne fosse stato bisogno, la totale mancanza di rispetto da parte della società per quel luogo: frasi come “il Torino FC poteva lavarsene le mani... non siamo stati noi a demolirlo”, non dovrebbero neanche essere pensate. Dovrebbe essere un vanto ed un onore per il Presidente del Torino, società che porta i colori della squadra leggendaria che calcò quel campo, poter essere il primo (se non unico) artefice della ricostruzione. Quello che è stato detto è la dimostrazione di quanto questa presidenza sia totalmente avulsa ed indifferente a quei valori che solo noi tifosi ancora tentiamo di difendere. Se il presidente del Torino FC avesse voluto, il Fila sarebbe già stato ricostruito: bastava chiedesse la concessione dell'area alle stesse condizioni applicate per la Continassa all'altra squadra di Torino e con l'accensione di un mutuo, al costo annuo pari all'ingaggio di un Moretti e di un Pasquale, ci sarebbero stati una dozzina di milioni disponibili per la ricostruzione di un Fila degno della sua storia.
L'Assessore allo Sport Gallo, in rappresentanza del Comune, ha invece dimostrato ampiamente il totale disinteresse alla vicenda, degno rappresentante del suo mentore, Fassino. A parte gli atteggiamenti di totale maleducazione dimostrati (oltre al ritardo di circa 40 minuti, il continuo giochicchiare con il suo cellulare durante l'esposizione delle domande da parte dei tifosi e dei consiglieri di circoscrizione) ha dichiarato carta straccia la mozione votata pochi giorni fa in Consiglio Comunale, che impegnava il Comune ad effettuare il versamento del primo milione da parte del Comune alla Fondazione entro il 31 dicembre 2013, milione che doveva già essere nelle casse della Fondazione nel 2011, al quale se ne sarebbe dovuto aggiungere un altro nel 2012. Quindi nessuna data certa per il reale versamento di quanto dovuto dalla città (vale la pena di ricordare che non si tratta di soldi pubblici, ma di soldi già incassati da anni e anni dal Comune a seguito delle vicende legate al Bennet ed ai palazzinari che dovevano costruite sull'area) e nessuna data per la nomina del nuovo presidente della Fondazione.
Sono poi rimasti avvolti nel solito mistero i restanti punti discussi, nonostante le precise domande del pubblico: il progetto presentato è un preliminare o un definitivo? Perché non si sono considerate le proposte dei partecipanti al concorso di idee? Perché è stato affidato ad uno studio di Pinerolo? Ci sarà un vero e proprio bando di progettazione? Perché gli spazi commerciali vengono presentati come asserviti al sostentamento del Museo, mentre da Statuto è detto chiaramente che devono essere realizzati solo ed esclusivamente se necessari al finanziamento ed alla gestione del Fila? Perché la Fondazione ha deliberato di modificare degli articoli dello Statuto - che lo Statuto stesso definiva “immodificabili” - che erano sempre stati vantati come a tutela delle norme di ricostruzione e degli scopi della Fondazione? Perché Cairo non ha mantenuto la promessa di conferire alla Fondazione 3,5 milioni (risposta sconcertante di Ferrauto: “non ero presente, non so nemmeno se sia mai stato detto)?
Insomma, tanta fuffa, tanta rabbia ed una certezza: la ricostruzione del Fila interessa ai tifosi (e neanche a tutti) ed interessa ai cittadini, soprattutto a quelli del quartiere. Punto.
P.S. L'altra squadra della città ha richiesto l'assegnazione della Continassa a luglio 2012 e la delibera del Comune per l'assegnazione della superficie, compresa Variante ad hoc, è del dicembre 2012, 175 giorni dopo. Il Comune ha poi trovato i soldi per lo sgombero e la sistemazione dei rom, per lo spostamento della colonia felina, per rimborsare la società che aveva vinto regolare appalto e costruito la pista da kart. Ed alla Continassa a settembre sono partiti i lavori.
La Fondazione Stadio Filadelfia è nata il 28 Marzo 2011, cinquemila giorni dopo l'inizio della demolizione del Fila... di giorni ne sono passati quasi altri 600. E le rovine del Fila sono ancora lì.
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