All'ordine del giorno l'approvazione del bilancio. Domani toccherà al Collegio dei Fondatori
Si riunirà quest'oggi il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Filadelfia: all'ordine del giorno c'è, come già noto da qualche giorno, l'approvazione del bilancio.
La mancanza di un rappresentante del Comune in CdA, assenza che dopo l'estate aveva di fatto rallentato i lavori, sembra al momento non costituire alcun problema.
Una volta approvato il bilancio tutto passerà al Collegio dei Fondatori. CdF che domani, dopo il rinvio di una settimana fa, si ritroverà dal notaio per le previste modifiche allo Statuto.
La mancanza di un rappresentante del Comune in CdA, assenza che dopo l'estate aveva di fatto rallentato i lavori, sembra al momento non costituire alcun problema.
Una volta approvato il bilancio tutto passerà al Collegio dei Fondatori. CdF che domani, dopo il rinvio di una settimana fa, si ritroverà dal notaio per le previste modifiche allo Statuto.
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25/11/13 - Filadelfia Due giorni cruciali
OGGI CDA, DOMANI CDF
TORINO. Piccoli passi, ma almeno la macchina burocratica si muove. Oggi ci sarà un altro passaggio del percorso che deve portare alla ricostruzione del Filadelfia: oggi si svolgerà un nuovo Consiglio di Amministrazione, con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio per il 2014. Un atto importante, al quale farà seguito nella giornata successiva il Collegio dei Fondatori che dovrà varare le fondamentali modifiche statutarie: oggi e domani saranno perciò giorni cruciali per la rinascita del Filadelfia. Una rinascita invocata a gran voce anche da entrambe le curve granata, con un coro partito prima dalla Primavera e poi ripreso in svariate occasioni dalla Maratona: «Rivogliamo il Filadelfia», il succo del messaggio del pubblico, alternato a cori tutt’altro che amichevoli nei confronti del presidente Cairo. Riferimento chiaro al ruolo del Torino Fc nella ricostruzione.
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25/11/13
Inizia una nuova settimana granata, con due appuntamenti importanti per le sorti del Fila. Oggi alle 13 CdA e domani alle11 CdF dal notaio per le modifiche statutarie. Sosteneteci moralmente, che questa è la volta buona che riusciamo a far mettere i soldi al Comune (e quindi a Cairo) e il Fila lo rifacciamo veramente! FVCG
Domenico Beccaria
" Un CdA con tante idee e tanti argomenti, tutti da approfondire. Decisioni rinviate al 5 dicembre. Ma la giornata fondamentale sarà domattina dal notaio. Se il CdF recepisce le modifiche, la strada sarà in discesa e il Fila vedrà la luce. Diversamente chi si sarà messo di traverso e avrà di fatto impedito la ricostruzione, dovrà assumersene la responsabilità davanti a tutto il mondo granata. "
http://www.facebook.com/Mecu.Beccaria/posts/10202284755030607
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Filadelfia, un CdA interlocutorio
Lunedì, 25 Novembre 2013 16:51
Scritto da Diego Fornero
Si è riunito oggi il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Filadelfia: domani appuntamento dal Notaio per le modifiche statutarie
Al termine della sessione odierna, il rappresentante del Museo del Grande Torino, Domenico Beccaria, ha dichiarato ai nostri microfoni: "Abbiamo preso in esame bilancio preventivo 2014 ed affrontato il discorso relativo a comunicazione, marketing e merchandising. Abbiamo ancora dei dubbi, di conseguenza approfondiremo il 5 dicembre alla prossima riunione del CdA per approvare eventuali delibere, anche in tema di fundraising. Di fatto, abbiamo parlato tanto, esponendo idee anche interessanti, ma per ora non si è deciso nulla".
Decisivo, domani, sarà il passaggio dal Notaio per le modifiche statutarie alla Fondazione, come spiega Beccaria: "Domani ci sarà il Collegio dei Fondatori dal Notaio, dove dovremo decidere se recepire o meno le modifiche statutarie che sono state proposte. E' un passaggio fondamentale: se non dovessimo recepirle, secondo il mio parere, daremmo la scusa a Gallo, Comune di Torino, e Cairo, Torino FC, per sfilarsi dal progetto. Le modifiche consistono in un campo solo, con misure rispettose delle norme UEFA, riscaldato, anziché il progetto originario di due campi a misure UEFA entrambi riscaldati. E' vero, così si avrebbe un campo secondario leggermente più piccolo e non riscaldato, ma credo che, a queste condizioni, si tratti di cavilli. Poi dovrà variare l'ordine delle strutture interne, e la distribuzione degli spazi a favore della foresteria e della sede del Torino. Il problema è che nella prima ipotesi si era pensato di fare il Museo su Via Filadelfia, ma poi gli spazi si sono rivelati troppo risicati. Ora, a Grugliasco, siamo in 650 metri e siamo stretti, lì ne avremmo avuti qualcuno di più, 810, ma in uno spazio inutilizzabile, diviso su due piani e collegato da una scala larga 80 centimetri. Dunque, se le modifiche verranno approvate, quella metratura verrà utilizzata per creare strutture sportive per il Torino, ed il Museo verrà spostato su Via Giordano Bruno, dove è già previsto che ci siano aree commerciali, togliendo la possibilità che venga utilizzato per eventuali centri commerciali o attività poco rispettose del decoro del Toro. Chi sostiene che questa sia una mossa di arricchimento in favore del Museo si sbaglia, perché il Museo pagherebbe l'affitto alla Fondazione esattamente come una qualsiasi altra attività commerciale, ovviamente con la possibilità di autofinanziarsi tramite attività quali bookshop e caffetteria. Domani vedremo cosa succederà".
Appuntamento, dunque, a domani, più o meno a questa stessa ora, per gli ultimi sviluppi della vicenda Filadelfia.
http://www.toronews.net/index.php?option=com_k2&view=item&id=36995:filadelfia-un-cda-interlocutorio&Itemid=581
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26/11/13 - Fila, fatti il regalo di Natale
Atteso il benestare del Collegio dei Fondatori al progetto. Oggi modifiche statutarie
Il 5 dicembre nuovo Cda della Fondazione per un bilancio previsionale “milionario”. Nuovi passi avanti sui contributi statali
Il 5 dicembre nuovo Cda della Fondazione per un bilancio previsionale “milionario”. Nuovi passi avanti sui contributi statali
MARCO BO
STEFANO LANZO
TORINO. Che il popolo granata voglia il Filadelfia non è certo una novità. Che torni a urlarlo a gran voce, domenica pomeriggio allo stadio durante Torino-Catania, sì. E non è un caso. Perché la gens granata sa e sente che il cammino per la ricostruzione sta finalmente per vivere la tappa agognata: quella dell’approvazione definitiva del progetto sportivo che, una volta varato dal Collegio dei Fondatori, di fatto non permetterebbe più a nessuno degli interlocutori di mettere la retromarcia senza che non si possa leggergli la targa...
IL NASTRO GRANATA Ma andiamo con ordine, giusto per raccontare gli eventi di ieri, quelli di oggi e i prossimi, tutti comunque previsti entro l’anno e finalizzati a licenziare in maniera definitiva quel progetto che porterà alla rinascita della Casa Granata. Ieri si è svolto il Consiglio d’amministrazione della Fondazione Filadelfia che è servito per mettere a fuoco il bilancio previsionale del 2014 che verrà messo ai voti nel prossimo Cda calendarizzato per giovedì della prossima settimana. Bene, la novità riguarda la cassa. Infatti salvo colpi di scena dovrebbero essere messi a bilancio due milioni del Comune, un milione del Torino Fc e probabilmente i 3,5 milioni della Regione Piemonte che coprirà l’accensione del mutuo per quell’importo. Dunque ecco 6,5 milioni pronti per irrobustire il sogno e accelerare il processo che accompagnerà la posa della prima pietra prevista a inizio del 2015. Ma non è tutto. Questa mattina, infatti, il Collegio dei Fondatori presso il notaio designato apporterà due modifiche statutarie che consentiranno di allineare il progetto sportivo già deliberato dal Cda con ciò che prevede lo statuto. A questo punto, come si scriveva prima, diventerà un vero e proprio spartiacque l’approvazione da parte del Collegio dei Fondatori del progetto sportivo che ha già ricevuto l’ok del Cda della Fondazione. E il via libera dell’organo supremo collegiale è atteso entro fine dicembre, voci sostengono che la riunione potrebbe essere calendarizzata per metà mese.
I CONTRIBUTI Intanto tiene banco a Roma la discussione sui contributi per gli stadi. La legge potrebbe presto passare sotto lo striscione dell’ultimo chilometro, anche se ancora non è dato sapere come arriverà al traguardo: «La questione sarà affrontata alla Camera». Lo ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini , a proposito dell’emendamento alla legge di Stabilità che, secondo il testo ufficiale presentato dai relatori, vedrà nuove risorse attribuite al Fondo di garanzia per gli impianti sportivi (10 milioni nel 2014, 15 nel 2015, 20 nel 2016) per interventi a favore di sicurezza, sviluppo e ammodernamento di impianti già esistenti e non per la costruzione di nuovi (come invece nelle prime bozze). Rispetto alla versione originale del disegno di legge, l’emendamento modifica il tipo di risorse, non più semplici contributi, ma di garanzia. Di fatto l’ultima versione dell’emendamento risulta più edulcorata, escludendo la possibilità per i costruttori di nuovi impianti sportivi di edificare anche uffici e abitazioni. L’ultimo testo stabilisce che le risorse del Fondo di garanzia istituito nel 2002 presso il Credito sportivo siano utilizzate «anche se non in via esclusiva, per favorire l’ammodernamento degli impianti già esistenti, o, in caso di comprovate ragioni, la realizzazione di nuovi impianti sportivi omologati per un numero di posti pari o superiore a 500 al coperto e a 2000 allo scoperto, con particolare riguardo alla sicurezza degli impianti e degli spettatori». Un successivo comma precisa che questi interventi «sono realizzati prioritariamente mediante recupero di impianti esistenti, legittimamente realizzati, o mediante localizzazione in aree già edificate».
Foto: I rendering del cortile e uno dei due terreni di gioco nel nuovo Fila
STEFANO LANZO
TORINO. Che il popolo granata voglia il Filadelfia non è certo una novità. Che torni a urlarlo a gran voce, domenica pomeriggio allo stadio durante Torino-Catania, sì. E non è un caso. Perché la gens granata sa e sente che il cammino per la ricostruzione sta finalmente per vivere la tappa agognata: quella dell’approvazione definitiva del progetto sportivo che, una volta varato dal Collegio dei Fondatori, di fatto non permetterebbe più a nessuno degli interlocutori di mettere la retromarcia senza che non si possa leggergli la targa...
IL NASTRO GRANATA Ma andiamo con ordine, giusto per raccontare gli eventi di ieri, quelli di oggi e i prossimi, tutti comunque previsti entro l’anno e finalizzati a licenziare in maniera definitiva quel progetto che porterà alla rinascita della Casa Granata. Ieri si è svolto il Consiglio d’amministrazione della Fondazione Filadelfia che è servito per mettere a fuoco il bilancio previsionale del 2014 che verrà messo ai voti nel prossimo Cda calendarizzato per giovedì della prossima settimana. Bene, la novità riguarda la cassa. Infatti salvo colpi di scena dovrebbero essere messi a bilancio due milioni del Comune, un milione del Torino Fc e probabilmente i 3,5 milioni della Regione Piemonte che coprirà l’accensione del mutuo per quell’importo. Dunque ecco 6,5 milioni pronti per irrobustire il sogno e accelerare il processo che accompagnerà la posa della prima pietra prevista a inizio del 2015. Ma non è tutto. Questa mattina, infatti, il Collegio dei Fondatori presso il notaio designato apporterà due modifiche statutarie che consentiranno di allineare il progetto sportivo già deliberato dal Cda con ciò che prevede lo statuto. A questo punto, come si scriveva prima, diventerà un vero e proprio spartiacque l’approvazione da parte del Collegio dei Fondatori del progetto sportivo che ha già ricevuto l’ok del Cda della Fondazione. E il via libera dell’organo supremo collegiale è atteso entro fine dicembre, voci sostengono che la riunione potrebbe essere calendarizzata per metà mese.
I CONTRIBUTI Intanto tiene banco a Roma la discussione sui contributi per gli stadi. La legge potrebbe presto passare sotto lo striscione dell’ultimo chilometro, anche se ancora non è dato sapere come arriverà al traguardo: «La questione sarà affrontata alla Camera». Lo ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini , a proposito dell’emendamento alla legge di Stabilità che, secondo il testo ufficiale presentato dai relatori, vedrà nuove risorse attribuite al Fondo di garanzia per gli impianti sportivi (10 milioni nel 2014, 15 nel 2015, 20 nel 2016) per interventi a favore di sicurezza, sviluppo e ammodernamento di impianti già esistenti e non per la costruzione di nuovi (come invece nelle prime bozze). Rispetto alla versione originale del disegno di legge, l’emendamento modifica il tipo di risorse, non più semplici contributi, ma di garanzia. Di fatto l’ultima versione dell’emendamento risulta più edulcorata, escludendo la possibilità per i costruttori di nuovi impianti sportivi di edificare anche uffici e abitazioni. L’ultimo testo stabilisce che le risorse del Fondo di garanzia istituito nel 2002 presso il Credito sportivo siano utilizzate «anche se non in via esclusiva, per favorire l’ammodernamento degli impianti già esistenti, o, in caso di comprovate ragioni, la realizzazione di nuovi impianti sportivi omologati per un numero di posti pari o superiore a 500 al coperto e a 2000 allo scoperto, con particolare riguardo alla sicurezza degli impianti e degli spettatori». Un successivo comma precisa che questi interventi «sono realizzati prioritariamente mediante recupero di impianti esistenti, legittimamente realizzati, o mediante localizzazione in aree già edificate».
Foto: I rendering del cortile e uno dei due terreni di gioco nel nuovo Fila
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