sabato 14 aprile 2012

14/04/12 - Fila: ecco il piano di Cairo

Il patron ha deciso di accelerare

Chiesto al Comune un summit col Credito sportivo per ottenere il denaro necessario per la ricostruzione
Servono tra i 10 e i 12 milioni. La “banca dello sport” può prestarne almeno il 60%: e si parla di mutuo ventennale. Il guaio del commissariamento

MARCO BONETTO
TORINO. «E’ il momento di dare un’accelerata»: questo l’input dettato da Cairo in modo riservato, a cavallo della conferenza di giovedì in cui il presidente ha dichiarato di essere pronto ad anticipare il denaro che manca per ottenere il riconoscimento giuridico della Fondazione Filadelfia: l’associazione (fondata un anno fa davanti a un notaio da Torino, Comune, Regione e alcune associazioni di tifosi) deputata a promuovere la riqualificazione della storica area granata. Dove sorgeva l’ormai leggendario stadio del Grande Torino. E dove da 15 anni resistono solo pochi ruderi. «E’ il momento di dare un’accelerata»: tanto più a fronte dei ritardi accumulati dalle amministrazioni pubbliche, incapaci di garantire il raggiungimento della fatidica quota dei 77 mila euro necessari per il riconoscimento. Mancano 32 mila euro: le associazioni dei tifosi sono pronte a versarne 12.500. «Il resto lo metterò io - ha detto Cairo - per evitare che la Fondazione si inceppi, ora che è avviata». Il classico bel gesto. Ed effettivamente le associazioni dei tifosi e il Torino già ieri si muovevano per programmare i bonifici. Ma ben altro cumulo di denaro servirà per costruire un centro sportivo per gli allenamenti del Toro (con museo, ristorante, foresteria e altre attività): in queste settimane la commissione giudicante valuterà i progetti preliminari per scegliere i migliori 3, mentre le previsioni di spesa si aggirano già tra i 10 e i 12 milioni. «E’ il momento di dare un’accelerata»: anche così si spiega un nuovo retroscena, relativo all’ultimo infuocato CdA della Fondazione. Riferiscono che il Torino, per bocca del braccio destro di Cairo presente al tavolo, Giuseppe Ferrauto , abbia chiesto ai rappresentanti del Comune ( Chiabrera , presidente del CdA) di invitare al più presto i vertici del Credito sportivo per cominciare a pianificare le modalità di coinvolgimento della cosiddetta “banca dello sport”, l’ultima banca di diritto pubblico ancora esistente in Italia (con finalità non di profitto, ma di “promozione sociale”: di qui i tassi agevolati garantiti). La richiesta del Torino appare saggia, lungimirante, anche se Chiabrera sta cercando di coinvolgere l’Unicredit (ma a che prezzo?) per via di suoi contatti informali. Tant’è: nel caso si sceglieranno le condizioni migliori. L’importante è non perdere altro tempo : è la tesi portante del club e delle associazioni dei tifosi presenti nella Fondazione.
SPESE E RICAVI Organizzare al più presto un summit con il Credito sportivo appare doppiamente utile, a fronte del fatto che nel 2011 i contatti si erano susseguiti con l’allora numero uno dell’ente, Andrea Cardinaletti : da gennaio uscito di scena. Ai vertici del Credito (controllato dal governo) sono ora 2 commissari nominati dalla Banca d’Italia, Marcello Clarich e Paolo D’Alessio , mai coinvolti nell’ affaire Filadelfia. Serve tutto un nuovo profondo lavoro diplomatico (ma appoggiato su dati concreti) affinché si rimetta in moto il coinvolgimento del Credito. Un iter molto lungo di per sé, ma destinato a essere ulteriormente, inevitabilmente rallentato dal commissariamento. Solitamente il Credito garantisce mutui agevolati, vantaggiosi, ma non più tendenti allo zero (tra il 3,5 e il 4% netto, in questa fase). Normalmente l’ente (dopo minuziosi e prolungati esami) garantisce circa il 60% del costo complessivo (fino a un massimo dell’80%, in situazioni speciali. Ottenere il 100% sarebbe un caso più unico che raro, miracolistico). Nella Fondazione c’è chi parla già di piani di spesa (e ricavi, una volta creato il centro sportivo con attività commerciali connesse), proiettati su un mutuo ventennale. Benedette eventuali sponsorizzazioni, viste le grandi difficoltà economiche di Comune e Regione. «E’ il momento di dare un’accelerata»: anche col Credito sportivo. Chissà se Chiabrera, adesso, batterà un colpo apprezzato da tutti. Anche in Giunta non hanno certo apprezzato le polemiche degli ultimi giorni.
Foto: Il presidente Cairo parla alla folla granata da una tribuna fatiscente del Filadelfia (LaPresse)

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