http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=WTSM6&annart=2011&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0
Dopo le proteste dei tifosi granata e i milioni stanziati dal governatore Cota
Il sindaco dà mandato a Sbriglio per raggruppare enti e privati La Regione: appello di Coppola
MARCO BONETTO
TORINO. E’ tardo pomeriggio quando il sindaco Chiamparino, dopo un lungo silenzio, fa sapere che «il Comune si è messo in moto per arrivare alla fondazione della Fondazione », con buona pace di ogni gioco di parole. Ovvero l’associazione che si occuperà di cercare i fondi necessari per il Filadelfia, ancora da costituire ufficialmente davanti a un notaio ma già riconosciuta in nuce almeno da una delibera della Città, con l’approvazione dello statuto che dovrà regolarne la vita e le funzioni. Ma a questo punto è doveroso subito puntualizzare che di soldi sulla carta ce ne sono già abbastanza per partire con i lavori e arrivare fin quasi al fondo, se non per completarli (l’opera potrebbe costare grossomodo sui 12 milioni). Ricorda infatti l’assessore regionale alla Cultura, Coppola: «Grazie all’impegno del governatore Cota, del sottoscritto, dell’assessore allo Sport Cirio e del consigliere regionale Vignale abbiamo stanziato per 3 anni (2011-2013, ndr) una cifra pari a 3 milioni. In sostanza, un milione all’anno. E il primo bonifico siamo pronti ad affettuarlo non appena la Fondazione, di cui farà parte come da accordi anche la Regione, sarà ufficialmente creata davanti a un notaio. Inoltre, sempre grazie agli uffici del presidente Cota, la Regione ha ottenuto dalle fondazioni bancarie Sanpaolo e Unicredit un impegno a investire altri milioni»: 3 o 4, per un totale di 6 o 7. A questi, in assenza di contrordini, vanno aggiunti i 3,5 milioni già promessi nel 2008 con tanto di delibera dal Municipio. Da verificarsi, poi, la disponibilità della Provincia di Torino a stanziare circa 500 mila euro, come da indicazioni degli ultimi anni. Insomma, ci sono finalmente le condizioni perché il Filadelfia rinasca quale centro sportivo a uso del Torino per gli allenamenti della prima squadra e le partite della Primavera. Ma sta al Comune muovere il passo decisivo, ora, davanti a quel benedetto notaio. Sta al sindaco, in particolare. Il quale, almeno fino a ieri pomeriggio, sembrava dribblare l’argomento, osservare con fastidio l’attivismo della Regione. Perché mai? Forse perché lo stesso Chiamparino in questi mesi ha ripetuto che il Comune non è, oggi come oggi, nelle condizioni di stanziare i soldi promessi? Era meglio prendere tempo, allora? «Non è così», riferiscono gli uomini di Chiamparino. «Tanto è vero che il sindaco ha dato mandato all’assessore comunale allo Sport, Sbriglio, di compiere una serie di passi fondamentali che preludono alla nascita della Fondazione. E a quel punto, ovviamente, anche il sindaco firmerà quanto deve davanti al notaio». Le proteste dei tifosi e le mosse concrete e costruttive della Regione stanno dunque obbligando il sindaco a rimettersi in moto?
VENERDì SUMMIT
«E’ vero: venerdì, dopo che avrò riferito in commissione, incontrerò in assessorato le delegazioni dei tifosi che negli anni scorsi hanno partecipato col Comune alla stesura dello statuto della Fondazione», ammetteva Sbriglio ieri sera. L’incontro si svolgerà alle 14 e 30 e tra i tifosi è già partito un tam tam per un sit-in pacifico davanti all’assessorato. Ma desta curiosità il fatto che a fine dicembre a Sbriglio avessero comunicato, in sostanza, che di Filadelfia d’ora in poi se ne sarebbe occupato il sindaco: già aveva fatto tanto l’assessore compiendo il miracolo di levare le ipoteche che gravavano sul Fila... Ma adesso, improvvisamente, Sbriglio ha di nuovo il mandato per occuparsi della Fondazione: il suo attivismo non dà più noia? Ancora l’assessore cittadino: «Non amo fare promesse o illudere la gente, ma di sicuro farò il massimo, tutto quello che è in mio potere, perché la Fondazione nasca prima delle elezioni cittadine (a maggio, ndr). Il primo passo è ottenere dai tifosi la conferma finale che le varie delegazioni sono pronte a partecipare alla nascita della Fondazione. E si valuterà l’eventuale disponibilità di altri privati. Non sarò certo io a perdere tempo. Ma poi dovrò comunque aspettare che Cairo comunichi al sindaco le sue intenzioni, se cioè confermerà che anche il Torino farà parte della Fondazione». Ma il presidente granata non ha più contattato il sindaco, dopo gli auguri di fine anno. Chi telefonerà a chi? E quando? I tifosi vogliono concedere una settimana di tempo al Comune per prendere l’appuntamento davanti al notaio. Mentre i contatti con Cairo continua a volerli tenere per l’appunto Chiamparino: su questo hanno in pratica legato le mani a Sbriglio, fino a prova contraria. Mentre ancora Coppola dice: «Mi piacerebbe che il 2011 fosse l’anno della verità, in cui tutte le istituzioni trovano la forza e la volontà per mantenere fede all’impegno di ridar vita al Fila, in un momento importante per l’unità d’Italia e per Torino prima capitale. Anche il Grande Torino fece scoprire valori importanti di appartenenza nazionale. Sono fiducioso e ottimista che la Città accoglierà la disponibilità concreta che la Regione sta manifestando. Il Torino deve avere un trattamento paritario a quello della Juventus sugli stadi ». Mentre dagli uffici del sindaco fanno ancora sapere di attendere da parte della Regione (e della Provincia, nel caso) un atto ufficiale che informi la Città dello stanziamento di denaro per il Fila e della volontà della Regione stessa di aderire alla Fondazione. Un dettaglio che verrà superato a breve.
Soldi dal Comune: non solo parole C’è anche una delibera del 2008
TORINO. Quando, dove e come la giunta
Chiamparino si è impegnata per stanziare dei soldi per il Filadelfia? E’ opportuno rispondere anche a questa domanda per completare il quadro, al di là delle ripetute promesse verbali fatte a turno dal sindaco, dall’assessore Viano e dall’ex assessore Montabone. Senza addentrarci nella notte dei tempi, il documento fondamentale di riferimento è una delibera comunale approvata il 25 febbraio 2008, in cui si legge, a un certo punto: «Ritenendo che la Fondazione, senza scopo di lucro, sia il soggetto più idoneo al reperimento di capitali pubblici e privati, la Città parteciperà al patrimonio (...) prevedendo (...) un conferimento di euro 3,5 milioni (...). La spesa sarà inserita nel bilancio pluriennale 2008-2010, anno 2009, e verrà erogata dalla Città ad avanzato stato dei lavori». La previsione di spesa è stata prorogata nel successivo bilancio di previsione triennale. E’ chiara e certificata, dunque, la volontà politica del Comune di partecipare ad investimenti mirati per il Filadelfia, ma con la medesima chiarezza è anche opportuno ripetere che tale previsione di spesa, per come è stata indicata, rimane condizionata da nuovi, eventuali, futuri inserimenti a bilancio della cifra in oggetto (o di altre cifre). In primavera le elezioni comunali rappresentano poi un’altra variabile. Non basta, insomma, quella delibera. Detta con uno slogan: i soldi del Comune ci sono e non ci sono, a oggi.
M.BON.
Il sindaco dà mandato a Sbriglio per raggruppare enti e privati La Regione: appello di Coppola
MARCO BONETTO
TORINO. E’ tardo pomeriggio quando il sindaco Chiamparino, dopo un lungo silenzio, fa sapere che «il Comune si è messo in moto per arrivare alla fondazione della Fondazione », con buona pace di ogni gioco di parole. Ovvero l’associazione che si occuperà di cercare i fondi necessari per il Filadelfia, ancora da costituire ufficialmente davanti a un notaio ma già riconosciuta in nuce almeno da una delibera della Città, con l’approvazione dello statuto che dovrà regolarne la vita e le funzioni. Ma a questo punto è doveroso subito puntualizzare che di soldi sulla carta ce ne sono già abbastanza per partire con i lavori e arrivare fin quasi al fondo, se non per completarli (l’opera potrebbe costare grossomodo sui 12 milioni). Ricorda infatti l’assessore regionale alla Cultura, Coppola: «Grazie all’impegno del governatore Cota, del sottoscritto, dell’assessore allo Sport Cirio e del consigliere regionale Vignale abbiamo stanziato per 3 anni (2011-2013, ndr) una cifra pari a 3 milioni. In sostanza, un milione all’anno. E il primo bonifico siamo pronti ad affettuarlo non appena la Fondazione, di cui farà parte come da accordi anche la Regione, sarà ufficialmente creata davanti a un notaio. Inoltre, sempre grazie agli uffici del presidente Cota, la Regione ha ottenuto dalle fondazioni bancarie Sanpaolo e Unicredit un impegno a investire altri milioni»: 3 o 4, per un totale di 6 o 7. A questi, in assenza di contrordini, vanno aggiunti i 3,5 milioni già promessi nel 2008 con tanto di delibera dal Municipio. Da verificarsi, poi, la disponibilità della Provincia di Torino a stanziare circa 500 mila euro, come da indicazioni degli ultimi anni. Insomma, ci sono finalmente le condizioni perché il Filadelfia rinasca quale centro sportivo a uso del Torino per gli allenamenti della prima squadra e le partite della Primavera. Ma sta al Comune muovere il passo decisivo, ora, davanti a quel benedetto notaio. Sta al sindaco, in particolare. Il quale, almeno fino a ieri pomeriggio, sembrava dribblare l’argomento, osservare con fastidio l’attivismo della Regione. Perché mai? Forse perché lo stesso Chiamparino in questi mesi ha ripetuto che il Comune non è, oggi come oggi, nelle condizioni di stanziare i soldi promessi? Era meglio prendere tempo, allora? «Non è così», riferiscono gli uomini di Chiamparino. «Tanto è vero che il sindaco ha dato mandato all’assessore comunale allo Sport, Sbriglio, di compiere una serie di passi fondamentali che preludono alla nascita della Fondazione. E a quel punto, ovviamente, anche il sindaco firmerà quanto deve davanti al notaio». Le proteste dei tifosi e le mosse concrete e costruttive della Regione stanno dunque obbligando il sindaco a rimettersi in moto?
VENERDì SUMMIT
«E’ vero: venerdì, dopo che avrò riferito in commissione, incontrerò in assessorato le delegazioni dei tifosi che negli anni scorsi hanno partecipato col Comune alla stesura dello statuto della Fondazione», ammetteva Sbriglio ieri sera. L’incontro si svolgerà alle 14 e 30 e tra i tifosi è già partito un tam tam per un sit-in pacifico davanti all’assessorato. Ma desta curiosità il fatto che a fine dicembre a Sbriglio avessero comunicato, in sostanza, che di Filadelfia d’ora in poi se ne sarebbe occupato il sindaco: già aveva fatto tanto l’assessore compiendo il miracolo di levare le ipoteche che gravavano sul Fila... Ma adesso, improvvisamente, Sbriglio ha di nuovo il mandato per occuparsi della Fondazione: il suo attivismo non dà più noia? Ancora l’assessore cittadino: «Non amo fare promesse o illudere la gente, ma di sicuro farò il massimo, tutto quello che è in mio potere, perché la Fondazione nasca prima delle elezioni cittadine (a maggio, ndr). Il primo passo è ottenere dai tifosi la conferma finale che le varie delegazioni sono pronte a partecipare alla nascita della Fondazione. E si valuterà l’eventuale disponibilità di altri privati. Non sarò certo io a perdere tempo. Ma poi dovrò comunque aspettare che Cairo comunichi al sindaco le sue intenzioni, se cioè confermerà che anche il Torino farà parte della Fondazione». Ma il presidente granata non ha più contattato il sindaco, dopo gli auguri di fine anno. Chi telefonerà a chi? E quando? I tifosi vogliono concedere una settimana di tempo al Comune per prendere l’appuntamento davanti al notaio. Mentre i contatti con Cairo continua a volerli tenere per l’appunto Chiamparino: su questo hanno in pratica legato le mani a Sbriglio, fino a prova contraria. Mentre ancora Coppola dice: «Mi piacerebbe che il 2011 fosse l’anno della verità, in cui tutte le istituzioni trovano la forza e la volontà per mantenere fede all’impegno di ridar vita al Fila, in un momento importante per l’unità d’Italia e per Torino prima capitale. Anche il Grande Torino fece scoprire valori importanti di appartenenza nazionale. Sono fiducioso e ottimista che la Città accoglierà la disponibilità concreta che la Regione sta manifestando. Il Torino deve avere un trattamento paritario a quello della Juventus sugli stadi ». Mentre dagli uffici del sindaco fanno ancora sapere di attendere da parte della Regione (e della Provincia, nel caso) un atto ufficiale che informi la Città dello stanziamento di denaro per il Fila e della volontà della Regione stessa di aderire alla Fondazione. Un dettaglio che verrà superato a breve.
Soldi dal Comune: non solo parole C’è anche una delibera del 2008
TORINO. Quando, dove e come la giunta
Chiamparino si è impegnata per stanziare dei soldi per il Filadelfia? E’ opportuno rispondere anche a questa domanda per completare il quadro, al di là delle ripetute promesse verbali fatte a turno dal sindaco, dall’assessore Viano e dall’ex assessore Montabone. Senza addentrarci nella notte dei tempi, il documento fondamentale di riferimento è una delibera comunale approvata il 25 febbraio 2008, in cui si legge, a un certo punto: «Ritenendo che la Fondazione, senza scopo di lucro, sia il soggetto più idoneo al reperimento di capitali pubblici e privati, la Città parteciperà al patrimonio (...) prevedendo (...) un conferimento di euro 3,5 milioni (...). La spesa sarà inserita nel bilancio pluriennale 2008-2010, anno 2009, e verrà erogata dalla Città ad avanzato stato dei lavori». La previsione di spesa è stata prorogata nel successivo bilancio di previsione triennale. E’ chiara e certificata, dunque, la volontà politica del Comune di partecipare ad investimenti mirati per il Filadelfia, ma con la medesima chiarezza è anche opportuno ripetere che tale previsione di spesa, per come è stata indicata, rimane condizionata da nuovi, eventuali, futuri inserimenti a bilancio della cifra in oggetto (o di altre cifre). In primavera le elezioni comunali rappresentano poi un’altra variabile. Non basta, insomma, quella delibera. Detta con uno slogan: i soldi del Comune ci sono e non ci sono, a oggi.
M.BON.
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