giovedì 23 maggio 2013

20/05/13 - Per il Filadelfia marciano in 5mila

La casa della gente granata
ELISA GENESIO
 
TORINO. Erano in tanti, tantissimi, più di 5mila i cuori granata che ieri si sono mesi in marcia per ribadire l’importanza di ricostruire il Filadelfia. Un fiume granata è partito dal leggendario Bar Norman, dove il Toro fu fondato nel 1906, e si è riversato per le strade di Torino toccando i punti nevralgici della storia: dal cippo in memoria di Gigi Meroni alla casa naturale e culla del Toro, il Filadelfia. Già, il Fila, dove i papà raccontano ai bambini con addosso la maglia di Bianchi la storia del glorioso stadio, che oggi è solo un prato spoglio. «Non c’è il Toro senza il Fila» ha urlato più volte il corteo, e non sono mancati cori contro Cairo e Fassino, anche se finalmente qualche passo avanti è stato fatto da Fondazione Filadelfia e Comune di Torino sul progetto di ricostruzione, che è appena stato approvato e che presto potrà vedere la luce. Ed è proprio questo stadio il punto di partenza per ricostruire il Toro, come ricorda anche Sergio Vatta, storico preparatore delle giovanili granata, che prende la parola sul palco allestito al Fila: «Il declino del Toro è iniziato con la demolizione di questo stadio. Con questa società non c’è futuro, il settore giovanile è inesistente: i campioni bisogna cercarli in casa prima di guardare all’estero, mentre ora si fa il contrario. Chi fa il presidente deve pensare a rinforzare la squadra ed educare i giocatori, non a guadagnare: perché una volta la pelle dei nostri calciatori era granata, ora è bianca come la neve. E l’unico che ce l’ha granata viene venduto». Anche l’ex portiere granata Jimmy Fontana ha ribadito l’importanza di questo stadio, lui che è nato in una famiglia bianconera ma è diventato granata proprio grazie ai racconti sul Fila.
Foto: TORINO. Il prato del Filadelfia riempito da 5mila tifosi del Toro
 
 
Cronaca LaStampa.it
La marcia dei diecimila granata
“Il Toro esiste se c’è il Fila”
Corteo, poi la festa al vecchio stadio
francesco manassero
Torino
 
«Non c’è Toro senza Fila». Dieci anni dopo la “marcia dell’orgoglio”, ieri il popolo granata è tornato a far sentire la sua voce. Circa diecimila tifosi con rappresentanze da tutta Italia – in testa i “duri” della curva, poi tante famiglie con bambini, passeggini e anche cani al seguito tutti vestiti di granata – hanno risposto all’appello degli organizzatori che vogliono più chiarezza sulla spinosa questione del Filadelfia. Eloquenti gli striscioni che hanno riassunto la storia dello stadio dove il Grande Torino vinse 5 scudetti di fila. «1926: la nascita”. “1942-1949: la gloria». «1963: l’ ultima partita». «1997-98: la demolizione”» «2013: la vergogna».  
 
E’ stata una protesta vivace, dove a farne le spese è stato soprattutto il sindaco Piero Fassino (ma si sono sentiti distintamente anche cori contro Cairo), ma alla fine senza veri momenti di tensione. 
Il lungo serpentone, partito da Piazza Solferino, ha attraversato la città e dopo due ore è arrivato laddove, entro due anni, dovrebbe risorgere il Filadelfia. Infatti, è stata da poco deliberata il progetto preliminare per la ricostruzione dello storico stadio grazie all’impegno di Comune e Regione, che hanno destinato 3,5 milioni a testa, e del club presieduto da Urbano Cairo, che ha donato alla Fondazione un milione. Ma del progetto approvato manca una parte, quella di via Giordano Bruno, dove dovrebbero sorgere il Museo del Grande Torino e altri spazi culturali. E’ questa la ragione del nuovo mal di pancia granata. «Siamo qua perché il progetto per la ricostruzione è nato monco: così non va bene – le parole dell’ideatore della marcia Mecu Beccaria, presidente del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata –. Il Fila deve tornare ad essere un centro sportivo, ma anche culturale e ricreativo come una volta. La storia del Toro deve essere rispettata, vogliamo quello che ci spetta: facciamo un appello al Comune, alla Regione, e al club affinchè trovino subito le risorse mancanti».  
 
Dopo le accuse, è partita la festa con una nutrita kermesse musicale, animata dagli Statuto, Senso Unico e Rimozione Koatta. Sul palco, anche personaggi illustri legati al Toro, come l’ex portiere Jimmy Fontana –«Il 31 che ho tatuato sul braccio sono i caduti di Superga e non gli scudetti Juve»– e l’ex mago del settore giovanile degli anni ’80, Sergio Vatta. Durissimo sul Toro attuale. «Il modo con cui è arrivata la salvezza per noi è un’umiliazione: così non c’è futuro. Il Toro di adesso sembra senza organizzazione. E il settore giovanile dov’è? L’unico giocatore cresciuto nel Toro non ha mai chiuso le porte alla Juve. La disgregazione della famiglia granata è cominciata con la distruzione del Filadelfia: voglio che il Toro torni nella sua casa». 
 
 
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19/05/2013
La Marcia per il Fila
Diretta / Il corteo è arrivato al Filadelfia

Non piove a Torino, a dispetto delle nuvole che da circa un'oretta hanno coperto il cielo. Intanto Piazza Solferino, luogo dal quale partirà la Marcia per il Fila, va via via riempiendosi di tifosi. Tra coloro i quali sfileranno anche l'ex assessore allo Sport e noto tifoso granata Sbriglio.

Intanto i tifosi stanno ultimando gli ultimi preparativi prima della partenza.

La Marcia è partita! Il corteo sta lentamente lasciando Piazza Solferino per raggiungere il Filadelfia.
Intanto il fiume di gente, si parla di circa 20.000 persone, ha appena oltrepassato corso Vittorio. E man mano che avanza, al corteo si uniscono tifosi.
Cori contro il sindaco Piero Fassino ("Gobbo di m...") e contro il presidente Urbano Cairo vengono scanditi in questa prima parte di corteo.
Nota di colore: quando la fiumana di tifosi passa sotto il balcone di un ristorante dove si sta celebrando una festa di nozze, sposi ed invitati zompettano con i granata che cantano "Chi non salta bianconero é".
Alle voci inneggianti a Rolando Bianchi si aggiungono ora quelle per Gigi Meroni: il corteo é infatti arrivato in presenza del cippo a lui dedicato, dove il grande campione. Viene chiesto un minuto di silenzio in sua memoria.
Si riparte, fra cori contro la Juve e altri contro l'Hellas, destinazione Filadelfia. Quando si arriva nei pressi dell'abitazione di Tilly Romero, partono cori all'indirizzo dell'ex presidente: lo stesso quando il corteo arriva vicino la casa del sindaco Fassino.

"Non c'è Toro senza Fila", cantano i tifosi in marcia. Il corteo è adesso nei pressi dello Stadio Olimpico, in corso Galileo Ferraris.
E quando sono da poco trascorse le 16.30, la testa del corteo è arrivata allo stadio Filadelfia.
 
http://www.toro.it/press/view/3491
 
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19/05/2013
Vatta: "Non c'è futuro con questa società"
Domenico Beccaria: "Ringrazio i 10.000 presenti" Vatta: "Il declino è cominciato con l'abbattimento di questo stadio"

Arrivato al Filadelfia, il corteo granata fa il suo ingresso nel tempio granata.

I Sensounico suonano il nuovo Inno della Maratona, poi Domenico "Mecu" Beccaria prende la parola: "Devo ringraziare tutti voi. Ridendo e scherzando eravamo 10.000. Questa è casa nostra, oggi siamo qui per dire che così non va bene, il Fila deve essere un centro di aggregazione. Una volta qui l'operaio e l'ingegnere si incontravano, non c'erano distinzioni, eravamo tutti uguali". Poi sul progetto di ricostruzione del nuovo Filadelfia. "Nel progetto che è stato approvato è risultato che ci sono i fondi per fare solo tre lati, così non va bene. Oggi siamo qui per dare un segnale anche alle istituzioni che si devono tirare su le maniche, come faceva Mazzola. Il Fila non è solo un campo sportivo, deve essere anche un centro di aggregazione e culturare, io però non me la sento di portare qui il museo se non ho la certezza di poterlo mantenere. Il Toro ha la storia leggendaria che va rispettata. Noi vogliamo solamente quello che ci spetta, mica i terreni a 58 centesimi al metro quadrato".

Presente anche il Mago Vatta: "Il periodo di declino del Toro è cominciato con la demolizione di questo stadio". E ancora: "Abbiamo vissuto un anno conquistando la salvezza in un modo che ci ha fatto molto male. Col Genoa sbagliato l'approccio: dovevamo scendere in campo convinti di vincere per far retrocedere il Genoa". Ovazioni per lui da parte dei tifosi presenti al Fila. Poi l'ex tecnico delle giovanili granata ha attaccato la società attuale. "Non c'è futuro con questa dirigenza, dov'è il Settore giovanile? Una volta i ragazzi li facevamo in casa, trovandoli qua nel torinese poi, se c'era bisogno del campione andavamo a cercarlo in giro per il mondo. Nella rosa attuale c'è un solo giocatore cresciuto nel Toro che, prima del derby, ha addirittura detto che non gli dispiacerebbe andare alla Juventus. Ma come possiamo pensare di tenere testa a squadre come Milan o Napoli con gente così?"
Vatta ha poi continuato. "Là c'è Valentino che ci guarda e guarda anche il Toro attuale, Valentino sta vedendo che quel poco di vero Toro che è rimasto viene venduto. Chi viene al Toro, poi, dovrebbe tifare il Toro e non la Sampdoria". Tornando alla dirigenza. "Chi vuole fare il presidente non deve pensare a guadagnare, deve pensare a rinforzare la squadra e a educare i giocatori, perché se adesso togliamo la maglia ai calciatori del Toro vediamo che la loro pelle è bianca come la neve, una volta invece era granata".
 
 http://www.toro.it/press/view/3493
 
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19/05/2013
"Non sono due mattoni a cambiare la storia, ma siamo noi"
Jimmy Fontana: "In questa città di gobbi dovremmo restare liberi"

Al Fila prende la parola anche Jimmy Fontana: "Non devo insegnare niente a nessuno. Ci tenevo a venire e non sono aziendalista. I miei genitori hanno la casa qui dietro al Fila, anche se mio padre e mio fratello sono due maledetti gobbi. Ma è proprio nel piazzale qui dietro che mi sono innamorato del Toro: lì i miei nonni, proprio dietro gli spalti, mi parlavano del Toro. Quello che si costruirà, spero presto, sarà l'edificio del Toro ma deve rimanere "caldo", così come era il Fila, e non diventare freddo. In questa città di gobbi dovremmo restare liberi". Poi una battuta: "I giocatori del Toro di un tempo non erano degli sfigati come me".
"Non sono due mattoni a cambiare la storia ma noi".
Applausi per l'ex portiere che poi indossa la maglia della Marcia.
 
http://www.toro.it/press/view/3498
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Il corteo granata arriva a destinazione, allo stadio Filadelfia



http://www.toro.it/videos/video/1/Ye9tD74V6OM


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Da ToroNewsChannel·



























In marcia per il Fila - 19 maggio 2013
- Vittorio Bertola

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