giovedì 31 maggio 2012

31/05/12 - Lo stadio Filadelfia, gli asili e La Stampa

di Vittorio Bertola
Giovedì 31 Maggio 2012, 09:14

La prima volta che, molti anni fa, entrai in Municipio da cittadino per ascoltare una commissione consiliare, fu per la vicenda dello stadio Filadelfia, una storia che si trascina da vent’anni tra manifestazioni di decine di migliaia di persone, raccolte di firme, progetti spontanei, collette tra i tifosi, folle sotto il Comune per il minimo incontro tecnico; per non parlare di un paio di sabati (ma c’è chi lo fa ogni settimana da anni) passati a ripulire l’area dalle erbacce o a togliere con un cucchiaio dal terreno di gioco i cocci lasciati dalla festa del quattro maggio, insieme a personaggi come la leggendaria Lorena, una ragazza di Santiago del Cile che venne fino a Torino per aiutare il Fila. Insomma, una lotta autenticamente popolare contro tutti i poteri forti della città, che, se fosse per loro, avrebbero già provveduto, tra uno spintone e l’altro, a realizzare sull’area il famoso “giardinetto della memoria”, ovviamente stretto tra due palazzine dei Recchi (amici degli Agnelli) e una galleria commerciale realizzata dalla DeGa (già parenti di Castellani).
Per questo mi sono profondamente incazzato quando persone intelligenti ma disinformate si sono messe con grande superficialità a criticare lo “stanziamento” di fondi per il Filadelfia a fronte della privatizzazione degli asili, cadendo nella manipolazione de La Stampa - ribadita ieri con l’ennesima letterina pelosa pubblicata da Specchio dei Tempi, la rubrica che dà voce ai cittadini che danno voce alla Fiat, a partire da due o tre lettere a settimana contro i ciclisti, che come tutti sappiamo sono il vero problema di Torino - a cui non è parso vero di poter accostare ad arte le due notizie. Dunque mi pare opportuno raccontare alcune cose.
Intanto, parliamo di un impianto che si chiamerà “stadio” in onore alla memoria storica, ma la cui parte sportiva è costituita in realtà da un campo per gli allenamenti e per le giovanili con alcune migliaia di posti; certo non un terzo stadio in alternativa all’Olimpico e allo stadio Juventus. Ad esso si aggiungeranno però l’accoglienza per i giovani che vengono a studiare calcio in città, il museo del Toro attualmente esiliato a Grugliasco (e pure lì fa più visitatori di vari musei comunali), gli spazi sociali e i locali pubblici per i tifosi e per il quartiere.
Non si tratta dunque di un progetto commerciale come quello dello stadio Juventus (con tanto di ipermercato interno) che pure la Città ha finanziato in maniera ben più ingente tramite agevolazioni sul terreno e sulle licenze, ma di un bene pubblico, di proprietà di una fondazione di cui il Torino sarà solo un affittuario; un progetto voluto proprio dal quartiere, che ha addirittura inserito “Filadelfia” nel proprio nome ufficiale, e che ha la necessità di riqualificare un’area degradata. Non si tratta di un’opera olimpica con una vita di due settimane, che pure abbiamo finanziato con centinaia di milioni di euro, ma di un impianto capace di mantenersi economicamente da solo e di diventare un punto di riferimento per la città.
Quanto ai fondi, a fronte dei 3,5 milioni di euro che il Comune ora dovrà mettere, esso ha ricevuto negli anni quasi sette milioni di euro grazie alle speculazioni edilizie rese possibili dalle cubature generate dall’area dello stadio. E’ vero che 4,3 milioni in realtà sono stati persi; si tratta dei soldi che Cimminelli, il fornitore Fiat vecchio proprietario del Toro, aveva dato in garanzia per la ricostruzione del Filadelfia, e che il Comune avrebbe potuto incassare al suo fallimento. Purtroppo, quando il Comune ha rinegoziato gli accordi con chi ha rilevato il fallimento, ha commesso in maniera del tutto involontaria uno spiacevole errore di stesura del testo, il che ha permesso a chi ha rilevato il fallimento di andare in causa col Comune presso il Tribunale di Torino e vincerla, ottenendo di non dover più pagare questi 4,3 milioni. Ah, vi ho detto che chi ha rilevato il fallimento è la Fiat? Del resto non l’ha detto nemmeno La Stampa.
Comunque, il Comune ha potuto incassare 2,2 milioni di euro di oneri di urbanizzazione dal supermercato Bennet di via Taggia e dalle palazzine costruite grazie alle cubature dell’area, a cui vanno aggiunti 170.000 euro di fondi raccolti quasi vent’anni fa, con una colletta tra i tifosi, dal progetto diretto dall’ex sindaco Novelli (erano molti di più - si dice che solo il Comune mise 600 milioni di lire - ma a quanto pare Novelli ha investito i soldi in titoli che sono andati malissimo, per cui 170.000 euro è tutto ciò che è rimasto). Insomma, il Comune reinveste nell’opera ciò che ha incassato dai privati, che, come sempre in Italia, hanno concluso e guadagnato sulla parte privata dell’operazione da molti anni, mentre le opere pubbliche di compensazione urbanistica, in questo caso il centro sportivo, sono ancora da fare. Inoltre, il resto del costo sarà probabilmente coperto dal Credito Sportivo.
Va inoltre detto che, anche se si fosse deciso di destinare questi fondi ad altro scopo (ammesso che sia legale, dato che gli oneri di urbanizzazione sono destinati ad opere pubbliche di utilità urbana e non per altro), non li si sarebbe potuti usare per gli asili, che sono stati privatizzati non per mancanza di fondi, ma perché, dato che Fassino è uscito dal patto di stabilità, il Comune ha il divieto di assumere o comunque ingaggiare i precari che li tenevano aperti, anche avendo i soldi necessari. Inoltre, gli stipendi delle maestre sono spesa corrente e non possono essere pagati con soldi destinati agli investimenti.
Mi spiace dunque che tante persone si siano fatte prendere dalla disinformazione e dalla manipolazione mediatica riguardo a un progetto portato avanti dal basso, da tante persone, con tanti sacrifici per vent’anni. Purtroppo esiste, specie nella “sinistra bene”, un pregiudizio contro lo sport, il calcio in particolare, visto come attività riservata a maschi trogloditi dal congiuntivo debole. Basterebbe frequentare un po’ gli ambienti legati al Filadelfia per capire che non è così; e poi, va detto che in democrazia ogni cittadino ha il diritto di vedere realizzate le opere pubbliche che ritiene più opportune, e a giudicare dalla partecipazione i torinesi interessati al Filadelfia sono almeno pari, se non di più, a quelli interessati al fatto che gli asili siano gestiti da personale comunale anziché da personale delle cooperative.
Alla fin fine, sarebbe il caso di non cadere in queste guerre tra poveri, quando sarebbe possibile mandare avanti tutti i progetti in parallelo, se solo non avessimo avuto una classe politica che ha spolpato le casse pubbliche fino all’osso e che ora si diverte a giocare con l’informazione per metterci gli uni contro gli altri.

31/05/12 - Filadelfia, svolta storica. OK del Credito Sportivo


TS - Pag. 13
Fila: il Credito Sportivo dice sì!

L’INCONTRO COL SINDACO FASSINO E L’ASSESSORE GALLO SI CONCLUDE CON UNA FUMATA BIANCA
Svolta storica: la “banca dello sport” è disposta a finanziare la costruzione del centro sportivo del Toro
Gallo: «E’ la prova che lavoriamo bene». Fassino al commissario del Credito: «Ridaremo vita al Filadelfia». Vignale: «La Regione metterà i soldi promessi»

TORINO. E’ una svolta storica. Quel che si prefigurava sul giornale di ieri è poi andato effettivamente in scena all’ora di pranzo e nel primo pomeriggio: si è chiuso con una fumata bianca il summit tra i vertici del Comune e del Credito Sportivo, alla presenza anche di alti rappresentanti della Regione, del Torino e della Fondazione Filadelfia. Per la prima volta si è assistito a un incontro congiunto tra tutti i protagonisti impegnati nella riqualificazione del Fila e i “comandanti” della banca dello sport, l’ente statale controllato dal governo che elargisce mutui a tassi agevolati per la ristrutturazione o la costruzione di stadi e centri sportivi. E un centro sportivo per gli allenamenti della prima squadra granata e per le partite della Primavera è appunto quanto si intende edificare su quell’area gloriosa, dove fino alla sciagurata demolizione del ’97 esisteva il glorioso stadio Anni 20 del Toro. Una svolta storica, sì: per l’importanza e l’esito del vertice, realizzato grazie ai buoni uffici dell’assessore allo Sport di Torino, l’ingegnere Stefano Gallo , e del sindaco Piero Fassino . Il quale si è speso anche personalmente davanti a uno dei due nuovi commissari del Credito, Paolo D’Alessio (l’altro è Marcello Clarich ), giunto da Roma con il braccio destro Mario Flores , direttore del servizio finanziamenti. «Vogliamo, voglio assolutamente ridare vita al Filadelfia», ha detto Fassino a D’Alessio, durante l’incontro (più riservato) in Municipio. Il commissario ha risposto con un sorriso: «Come ho già spiegato al suo assessore, noi siamo disposti ad accompagnarvi in questa ottima iniziativa». A quel punto si era già tenuta una lunga e proficua riunione negli uffici di Gallo, in assessorato, per l’appunto allargata alla Regione (rappresentata dal consigliere di maggioranza Gianluca Vignale , vicepresidente del CdA della Fondazione, sempre molto attivo per il Filadelfia), al Torino (presente Giuseppe Ferrauto , consigliere di Cairo ) e ai presidenti del CdA e del Collegio dei Fondatori della Fondazione Filadelfia (Luigi Chiabrera e Gian Carlo Bonetto ).
GALLO: UNITA’ E FATTI «Unità tra tutte le componenti al tavolo e nuove risposte positive in merito alla possibile riqualificazione dell’area: è un primo grande successo figlio di tanti mesi di lavoro, è l’ennesima prova che stiamo lavorando bene», ha commentato l’assessore Gallo. Finalmente una nuova accelerata: e finalmente anche con il Credito Sportivo, una delle chiavi di volta dell’operazione. Andando avanti così, non è più un miraggio immaginare l’inizio dei lavori al Fila entro la fine del 2013. Il passo in avanti mosso ieri è enorme, tanto quanto potrà essere foriero di ulteriori sviluppi decisivi. Il piedistallo su cui appoggiare l’impalcatura economica comincia a materializzarsi in modo concreto: il piedistallo del Credito.
E I SOLDI DEL TORO? Il commissario del Credito si è detto disposto a collaborare per finanziare l’opera, che dovrebbe costare intorno ai 10 milioni (la forbice provvisoria è tra 7 e 12: dipenderà anche dalle stime previste dai progetti preliminari migliori, nella prossima settimana si dovrebbero conoscere i vincitori). I mutui agevolati oscillano intorno al 4% netto per gli enti pubblici (come il Comune o la Regione) e al 5,5 per i privati (quali il Torino o la stessa Fondazione, a partecipazione “mista”). Sono state anche fatte cifre e ipotesi di scuola. I vertici del Credito hanno per esempio chiarito che per il Fila un mutuo ventennale di 10 milioni porterebbe il contraente, se pubblico, a spendere ogni anno “solo” 329 mila euro di interessi (grazie al contributo in conto interessi che abbatte il tasso iniziale del 4%). Fassino e Gallo hanno già annunciato che per il Fila 3,5 milioni saranno inseriti nei prossimi due bilanci della Città. La Regione un anno fa aveva preannunciato l’intenzione di finanziare l’opera con 3 milioni. «Nelle prossime settimane con il governatore Cota saranno decise le modalità e la quantità del finanziamento», confermava ieri Vignale. E il Torino? Cairo aveva promesso a suo tempo di mettere la stessa cifra garantita dal Comune: altri 3,5 milioni, dunque (a meno che non si voglia realizzare un Fila più... “contenuto”, che non superi i 7 milioni di spesa: anche di questo si è parlato ieri, tra le ipotesi). E’ possibile che il Comune versi i suoi 3,5 milioni cash e che invece sia la Regione ad aprire un mutuo con il Credito. Prossimamente verrà poi organizzata una riunione del Collegio dei Fondatori della Fondazione, con un alto esponente del Credito Sportivo, per illustrare nel dettaglio i nuovi sviluppi a tutti i componenti della Fondazione stessa (saranno diversi gli incontri col Credito, in futuro, andando sempre più in profondità e rendendo esecutivi i progetti). Intanto il concorso di idee avrà presto i suoi vincitori e si passerà alla stesura di un piano economico che permetta di erigere e poi mantenere senza perdite il centro sportivo. Ancora Gallo e Vignale, in coro: «Si è aperta una nuova strada, grazie alla buona volontà di tutti». Avviso a tutti i naviganti: vietato tradire. Perché mai come adesso i tifosi, i cittadini crederanno di vederlo, il nuovo Fila.
M.BON.
Foto: Un’immagine desolante del Filadelfia. L’obiettivo: via ai lavori nel 2013

10  I MILIONI che potrebbero servire per costruire il centro sportivo. Le prime proiezioni dicono: minimo 7, massimo 12 milioni

4%  IL TASSO agevolato che il Credito Sportivo ha proposto al Comune e alla Regione. Per i privati (come la Fondazione e il Torino) si sale al 5,5%

329 MILA euro all’anno sono gli interessi da pagare per un mutuo ventennale di 10 milioni, considerando il contributo in conto interesse che riduce il tasso iniziale del 4%

3,5  LA CIFRA in milioni stanziata da Fassino. La Regione Piemonte ha già preannunciato finanziamenti per 3 milioni. Cairo ha promesso di dare gli stessi soldi del Comune
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Ecco il piano
Via ai lavori nel 2013


TORINO. Anche ieri è emerso come l’obiettivo primario di tutti i protagonisti della riqualificazione del Filadelfia sia dare il via ai lavori entro la fine del 2013, una volta superati tutti i numerosi passaggi burocratici e sostanziali ancora in ballo, per poter battezzare il nuovo centro sportivo del Torino (che potrà utilizzarlo ma anche gestirlo, volendo) tra il 2014 e il 2015: non più in là nel tempo, comunque. Il centro sportivo prevede due campi da calcio regolari (quello centrale con una capienza di almeno 3.500 spettatori), la palestra, gli spogliatoi, la sala medica: tutto quanto necessario - insomma - per gli allenamenti di una prima squadra professionistica, per amichevoli di prestigio e le partite della Primavera. Dovranno arricchire il centro anche il museo del Torino e la foresteria per i giovani del vivaio: queste almeno erano le disposizioni prese per lanciare il concorso di idee (progetti preliminari da rendere in futuro cantierabili attraverso un nuovo bando di gara a carattere internazionale, da lanciare nei prossimi mesi). Il presidente del CdA della Fondazione, Chiabrera, spinge poi da tempo per realizzare anche ampi parcheggi sotterranei: un business da aggiungere ai 4 mila metri quadrati di commerciale già previsti al Fila. Una soluzione, però, che non piace assolutamente al Torino e alla Regione: per motivi di sicurezza e perché farebbe slittare l’opera di almeno 2 anni.
M.BON.

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LA STAMPA Cronaca di Torino - pag. 52
"I SOLDI PER IL FILADELFIA NON SONO TOLTI AL WELFARE"
Silvia Garbarino




Il Comune: sono vincolati agli investimenti. Il Credito Sportivo: sì al progetto

Chi pensa che un simulacro non susciti passione non ha mai incrociato la storia dello stadio Filadelfia. La conferma del sindaco Fassino dell'impegno della Città a ricostruire il campo dove giocò e stravinse il grande Torino di Mazzola e Loik, Ossola e Ballarin, con la messa a bilancio di 3,5 milioni di euro (in due esercizi diversi, quest'anno e il prossimo) ha scatenato un vespaio. Critiche e consensi, dubbi e perplessità, tante alzate di scudi e pochissime alzate di spalle, granata contro granata, molti juventini solidali con i cugini più romantici, cittadini senza fede calcistica contrariati e basta. Le posizioni assunte dai contendenti sono molto chiare: da un lato chi non ha capito e non ha condiviso la posizione del primo cittadino nel destinare «in un momento così particolare del nostro sistema sociale, tanto denaro pubblico alla progettazione di un nuovo stadio» e chi invece ha sposato appieno l'accelerata sul buon vecchio Fila dopo 14 anni di standby.

Le proteste Una lettera pubblicata nella nostra rubrica «Specchio dei tempi» (che riassumeva il tenore di decine di lettere ed email inviate al giornale) di un lettore granata che disconosceva la necessità di un altro stadio in città, ha indotto sindaco e l'assessore allo Sport, Stefano Gallo, ad una precisazione scritta. «I 3 milioni e mezzo di euro che investirà il Comune, come parte per la ricostruzione del Filadelfia, sono fondi derivati dal fallimento Cimminelli (2005, ndr) e dalle operazioni edilizie connesse all'area Filadelfia (esempio area Bennet) il cui impiego è vincolato alla riqualificazione dell'area medesima. Perciò non si tratta di risorse tolte al Welfare e alle Politiche Sociali, che vengono sostenute con le spese correnti e non con le spese in conto capitale che sono riservate agli investimenti in strutture - scrivono gli amministratori comunali -. Inoltre il Filadelfia non sarà mai il terzo stadio di Torino, sarà invece un centro culturale e sportivo destinato al Toro, alle sue giovanili e al museo (attualmente ospite di Villa Claretta a Grugliasco, ndr)».

Il vertice Mentre le polemiche gonfiavano, ieri è stato messo un altro mattone per il futuro del Fila. Fors'anche più consistente dei 3,5 milioni di euro promessi dalla Città: riuniti per la prima volta in assoluto ad un tavolo per un incontro informale, Comune, rappresentante della Regione, presidente del CdA della Fondazione, Ferrauto per il Toro Fc, rappresentante dei tifosi, il direttore finanziario, Mario Flores, e il commissario nazionale, Paolo D'Alessio, del Credito Sportivo. Il confronto ha messo in luce due punti cardinali: la disponibilità del Credito Sportivo a coprire in parte o completamente la spesa di realizzazione del progetto, oppure a tutelare l'esposizione finanziaria dei singoli enti unitamente o separatamente, e ha dato anche indicazione sui tassi d'interesse per un mutuo ventennale: per gli enti pubblici il tasso sarebbe del 4%, per i privati del 5,5%.

«Si può ora aprire un tavolo tra i soci della Fondazione per capire la disponibilità economica di ciascuno, il Comune da solo non basta - dice l'assessore Gallo - e un altro tavolo con il Cda della Fondazione per la sostenibilità dei costi e la gestione dell'impianto futuro». «Un incontro fondamentale quello con il Credito Sportivo - asserisce Gianluca Vignale a nome della Regione -. è stato risolutivo per la disponibilità economica che ci hanno garantito, sia come singoli enti che collegialmente. Un'occasione da non sprecare».
I progetti Tra dieci giorni sarà resa nota la classifica dei progetti presentati (34), che uniscono ipotesi architettoniche a costi di realizzazione; poi, la valutazione del CdA del migliore e del business plan (ovvero costi e ricavi) per mantenerlo senza restarvi schiacciati. Entro settembre si potrebbe arrivare al progetto preliminare definitivo ed esecutivo. E guardando lontano, con ottimismo, predire il via ai lavori a inizio 2014.

http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/quitoro/articolo/lstp/456364/


IL GIARDINO DELLA MEMORIAGIAN PAOLO ORMEZZANO

In questi tempi di calcio marcio il Filadelfia sarebbe già salubre terapeutica pineta di suo, per il solo fatto di esistere, sia pure ridotto a terreno vago e mozziconi di stadio antico. Comunque stringere i tempi, come sta avvenendo, per trovare tutti i non molti soldi per una ricostruzione diventa sempre più un dovere.
 Polemizzare poi (ieri, su «Specchio dei Tempi») contro un eventuale terzo stadio di Torino, con tutti gli orpelli abituali, gli optional eccetera, rappresenta un civico e civile dissenso, specie se si parte da un empito di amore, ma la realtà è che si pensa, si deve pensare non a uno stadio, ma a un campo di allenamento per giovani granata da tirar su nell’ambiente più sentimentale del mondo e anche per bambini portati a calpestare l'erba che Valentino Mazzola calpestò, con minigradinate per genitori smaniosi, e da poche sommarie costruzioni (museo, centro di incontri fra tifoserie).
Il tutto dentro e intorno a un «giardino della memoria», e i tifosi granata sanno quali fiori piantarvi. Ipotizzare, volere, promettere di più sa di voglia di perdere altro tempo e intanto di sfruttare una vetrina unica per pavoni di passaggio. Amen, e che non sia un altro lungo requiem.
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TorinoCronaca
IL CREDITO SPORTIVO PUNTA SUL FILA "PRESTEREMO I SOLDI PER L'OPERA"
(P. Varetto)

mercoledì 30 maggio 2012

30/05/12 - Lettera a Specchio dei Tempi: «Lo sgomento del tifoso granata»

Un lettore scrive:
«Sono un tifoso granata da sempre. Ma sono rimasto sgomento a scoprire che il Comune ha 3,5 milioni di euro da unire ad altri (quali?) per ricostruire la stadio Filadelfia. A parte la storia decennale di questa ormai decrepita area di un ettaro, unica zona verde tra piazza d’Armi e la ferrovia che vi è nel quartiere, ma abbiamo bisogno di un ennesimo stadio? I soldi spesi dal 1990 in poi per stadi (delle Alpi, Olimpico, Juventus), che fossero pubblici (la maggior parte) o privati (ultimo caso) hanno dimostrato due cose: che non vanno mai bene (delle Alpi) e che si spende almeno il doppio del preventivato.
«Con le lamentele che il Comune fa sui soldi mancanti e tagliati, per cui le strade sono buche continue, gli asili si privatizzano, l’Imu è tra le più alte, Torino si può permettere di dedicare 3,5 milioni di euro (7 miliardi di lire) per un ennesimo stadio?
«Penso che il Grande Torino avrebbe riconoscenza eterna dagli abitanti del quartiere se quell’ettaro diventasse definitivamente il giardino comunale “Grande Torino”, con alberi, giochi per bimbi e panchine ombreggiate per gli anziani. E i torinesi sarebbero grati al Comune se quei 3,5 milioni finissero a servizi utili alla cittadinanza. Non si ricorda una Grande Squadra con un altro inutile stadio, ma con qualcosa di utile alla comunità».
ALDO

Primi 3 commenti al proposito :


La polemica sul Filadelfia è veramente priva di senso: basterebbe informare con precisione e si scoprirebbe che i soldi "stanziati" dal Comune in realtà sono per la maggior parte oneri di urbanizzazione che esso ha già incassato dai privati che hanno costruito grazie alle cubature generate dall'area (es. il supermercato Bennet di via Taggia), e sono vincolati a questo progetto... E oltretutto non si parla di costruire uno stadio, ma un centro sportivo con museo e attività sociali e culturali, ed è stato proprio il quartiere a chiedere che si facesse un'opera del genere e non l'ennesimo giardinetto con tre alberelli in croce. E non apro nemmeno il capitolo delle cifre molto più consistenti regalate dal Comune all'altra squadra di Torino (ultima pensata, i reperti del Museo Egizio usati per promuovere le vendite del centro commerciale annesso allo stadio Juventus...).

scritto da vb (Vittorio Bertola) 30/5/2012 8:31
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filadelfia - è stato buttato giù invece di ristrutturalo con i soldi che i tifosi avevano dato, 100000 lire a mattone, al pseudotifoso novelli. quello stadio poteva far parte di monumento nazionale (vedi il franchi a firenze o il flamionio a roma che hanno le stesse caratteristiche dell'ex fila). non tiriamo in ballo perchè c'erano i fregi fasciti altrimenti chi non è per la monarchia dovrebbe abbattere il palazzo reale. chi ha potuto vederlo e ci è entrato al fila (quando il toro si allenava anni 70-80) assaporavava un aria che non si può descrivere, ma sentivi come se gli IMMORTALI fossero li accanto a te. hanno distrutto un pezzo di storia italiana.

scritto da Dummy 30/5/2012 9:34
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Sig. Bertola se quanto dice è vero, immagino esist5ano doc pubblici in merito. Dove si posson trovare

scritto da Gian182 30/5/2012 9:43
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Dal gruppo su Facebook  Rivogliamo lo Stadio Filadelfia

Marina Cismondi
INCREDIBILE RISPOSTA DI SPECCHIO DEI TEMPI!!! RISPONDETE TUTTI !!!!

---------- Messaggio inoltrato ----------
 Da: marina cismondi
Date: 30 maggio 2012 08:44
 Oggetto: Risposta al lettore "Aldo" sul Filadelfia
 A: specchiodeitempi@lastampa.it

Vorrei rispondere al "tifoso" granata Aldo, che su Specchio dei Tempi
 critica lo "stanziamento" del Comune a favore della ricostruzione
 dello Stadio Filadelfia.

Questo "tifoso" ignora completamente le vicende relative allo Stadio
 Filadelfia.
 Eppure non è difficile documentarsi : basta andare sul sito del Comune
 di Torino nella sezione "Ricerca Atti" e digitare la parola chiave
 "Stadio Filadelfia" . Si potrà così constatare che nel 2006,
 nell'accordo transattivo fra il Comune di Torino ed il curatore
 fallimentare del Torino Calcio, si stabilì che la Bennet, per poter
 iniziare i lavori di costruzione del supermercato versò 1 milione di
 Euro a favore della ricostruzione del Filadelfia (delibera 04272 del
 2006)
 Si potrà anche vedere che il Comune decise di incassare, sempre dalla
 Bennet e dai palazzinari che avrebbero dovuto sfruttare i diritti ad
 edificare sulll'area del Fila, gli oneri di urbanizzazione che, invece
 in un primo tempo, dovevano essere "scomputati" a favore di opere
 utili al Filadelfia (parcheggio sotterraneo, rotonde, ecc.) per un
 importo di circa 2,7 milioni di Euro (delibera 05619 del 2008).

QUINDI IL COMUNE DI TORINO NON METTE NELLA RICOSTRUZIONE DEL
 FILADELFIA NEANCHE TUTTO QUELLO CHE HA GIA' INCASSATO DA ANNI !!

Magari Aldo potrebbe anche cercare le delibere che praticamente
 "regalano" quasi 300.000 mq dell'area Continassa alla Juventus, con un
 mancato introito nelle casse comunali di milioni e milioni di Euro,
 oppure la delibera che fa pagare ai cittadini di Torino i parcheggi
 del supermercato e dello stadio di Venaria. Perchè non si indigna su
 questo?

Marina Cismondi

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 Da: Specchio dei Tempi SDT@lastampa.it
 Date: 30 maggio 2012 09:29
 Oggetto: R: Risposta al lettore "Aldo" sul Filadelfia
 A: marina cismondi

Credo che il lettore pensi quel che pensano tutti. Che una destinazione di denaro si può sempre cambiare con uan delibera. Cordialità.

La Stampa-Specchio dei tempi
 Tel. 011.6568229
 Fax 011.6568185

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Altri commenti su: http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/commentiRub.asp?page=1&ID_blog=195&ID_articolo=1677

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Egr. Sig. Aldo, le rispondo da tifoso granata e da cittadino torinese. Lasciamo da parte la cifra di 3,5 mil. di euri con cui il Comune s'impegnerebbe alla ricostruzione, giustamente viviamo in un periodo di grave crisi economica, le casse comunali sono in profondo rosso (per altri motivi però va ricordato, legati ad un grande evento sportivo nel 2006 a cui mi ricollego in fondo) ed altre numerose priorità incombono. Ha ragione, accantoniamo per ora questo aspetto, ci porterebbe a discussioni infinite. Ma non omettiamo di dire pure che sempre, in ogni istante, anche in momenti di grande sviluppo e ricchezza "altre" priorità incombono se ci si fermassimo a riflettere...ed allora? Passiamo ad altro, seguiamo perciò il problema da un altro punto di vista, più venale semmai, ed anche sentimentale, per noi granata almeno. Ed allora partiamo dal presupposto che si tratta di un'area sempre stata di NOSTRA PROPRIETA', che ci è stata scippata dopo il fallimento del 2005 sulle cui modalità, del fallimento intendo dire, ci sarebbe molto da discutere ancora, e fare chiarezza. Area passata perciò dal Torino A.C. ad un'altra società torinese che fa capo ad una GRANDE INDUSTRIA, come il presente quotidiano, e poi da questa al Comune di Torino che l'ha acquistata (come molte altre aree dismesse della città con soldi PUBBLICI). D'altro canto invece, nello stesso perioso, uno stadio costruito da una società romana nel 1990 che vinse inopinatamente la gara d'appalto contro la Fiat Engineeering fu da subito osteggiato da una certa parte della società torinese che sosteneva fosse non funzionale allo scopo ("dalle curve non si vede nulla") ed appoggiato in ciò dal quotidiano in questione. Le ragioni di questa contrarietà mi sono sempre state oscure ed incompresnsibili (!), lei le ha capite? Me le chiarisca se può... Parentesi: a Roma uno stadio venne costruito per le Olimpiadi del 1960, un catino di unico anello con annessa pista di atletica. Ebbene, mai nessuno si è lamentato della scarsa visibilità dalle curve tant'è che STA ANCORA LA'! Morale della favola: l'AREA DI PROPRIETA' PUBBLICA REGALATA a quella società che fa capo all'industria, con annessi e connessi. Mentre l'area ben più modesta di NOSTRA PROPRIETA' requisitaci e regalata sempre alla società predetta che successivamente vende al Comune... Questi sono in sintesi i fatti. Mi scusi la lunghezza, e le parole in maiuscolo che intendono sottolineare i punti chiave e le "ragioni del cuore"! Ora se vogliamo parlare dell'opportunità di spendere denaro pubblico per il Fila oppure per altre opere (ad esempio trampolino, pista da slittino, pista da bob etc. etc. in val Chisone che han causato la spaventosa voragine dei conti pubblici comunali) facciamo pure, avanti... 
scritto da Pépin Cadavre 30/5/2012 10:7
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Concordo con Vittorio Bertola. Rimanere sgomenti perchè il comune ha stanziato 3,5 milioni di €uro per il Filadelfia è dovuto alla scarsa informazione che il lettore tifoso granata(Aldo) ha ricevuto dai mezzi di informazione. Sarebbe opportuno che anche La Stampa contribuisse al meglio in questo caso. Grazie. Andrea 
scritto da Andrew1967 30/5/2012 10:8
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IL M5S mi sta diventando ogni giorno più simpatico! 
scritto da Pépin Cadavre 30/5/2012 10:13
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vb (Vittorio Bertola) 30/5/2012 8:3, gli standard urbanistici di una città come Torino non prevedono la dotazione di tre "centri sportivi" di rilevanza nazionale, per non dire internazionale, con annessi miriade di campi e campetti di calcio sparsi per tutto il territorio comunale. I contributi di urbanizzazione richiesti al Bennet completano le operazioni di spesa, a suo tempo sostenute dal Comune, per l'urbanizzazione primaria e secondaria riferibili alle parti di territorio non edificate poichè mi sembra che il sito non è in mezza campagna... 
scritto da Moriadellevacche 30/5/2012 10:15
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Questa volta devo proprio dar ragione a Vittorio Bertola. Chi parla di "terzo stadio" evidentemente o é in mala fede o non ha letto bene l'articolo in questione. 
scritto da plaunad 30/5/2012 10:25
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Cons. Bertola personalmente sono convinto che il comune dovrebbe distribuire in parti uguale i suoi, pardon, i NOSTRI soldi ad entrambe le squadre torinesi (se poi qualcuno ha in mentre criteri diversi dal 50-50, me lo faccia sapere, incluso le motivazioni ovviamente). In questo caso però c'è un problema di opportunita politaca, la stessa che ha fatto recedere il sindaco dal celebrare le nozze ad un ex-terrorista. A lei non fa rabbia leggere sul giornale di 3.5 M€ stanziati per uno stadio o centro sportivo che dir si voglia (comunque ad uso e consumo di una società privata di calcio) e nella stessa pagina leggere di soffitti di una scuola crollata, dopo che quattro anni fa un ragazzo è morto per un problema di scarsa manutenzione delle scuole? A me si! Sta a lei ed ai suoi pari consiglieri trovare la quadra a questa incongruenza: siete stati eletti apposta. Buon lavoro. 
scritto da mxyzptlk 30/5/2012 10:26
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Egr. Sig. Aldo, a conclusione della mia lunga esposizione dei fatti di poco fa le vorrei dire, a scopo di conciliazione, che io sarei pure disposto ad accogliere la sua proposta di un giardinetto al posto in cui sorgeva il Fila a patto però che salomonicamente (ma NON ANCORA EQUA come conclusione) si decida allo stesso tempo di abbattere l'intera area della Continassa e destinare quegli spazi ad una degna e civile dimora per i Rom ingiustamente accusati ed aggrediti per un crimine non commesso, e le cui baracche sono state date alle fiamme da sedicenti teppisti di fede bianconera! Che ne dice? Paradossale? 
scritto da Pépin Cadavre 30/5/2012 10:41
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Chi è l'attuale proprietario del terreno e delle licenze di edificabilità? 
scritto da bios999 30/5/2012 10:51
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vb (Vittorio Bertola) 30/5/2012 8:31 se dovessimo attenerci agli scopi di certi stanziamenti e pagamenti, credo metà delle invenzioni dei politici siano da far sparire. Coem vengono utilizzati i soldi delle contravvenzioni stradali? Come mai qualcuno si è inventato un altro incarico per avere uno stipendio maggiore di quellostabilito per legge? Come mai gli "esodati" che di fatto avevano firamto un patto con le aziende e con l'emnte previdenziale, ora sono a piedi e senza futuro (tranne le ultime notizie della lotteria sui "primi" 65.000, per gli altri si vedrà). come mai un referendum votò la saprizione del minsitero dell'agricoltura e questo rinacque sotto mentite spoglie? come mai fu abolito il finanziamenteo dei partiti e subito dopo nacque il rimborso elettorale (con le vicende che ben conosciamo).L'elenco sarebbe lungo ed infinito. Le leggi so sovvertono sempre, quando si vuole. 
scritto da bios999 30/5/2012 10:55
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Condivido e apprezzo quanto scritto da ALDO "un tifoso granata da sempre". Credo tuttavia che la precisione di Vittorio Bertola sgombri il campo da ogni polemica. Certo che costruire un terzo stadio in una città che sino ad un anno fa ne aveva uno solo pare un po' eccessivo. 
scritto da Giasone 30/5/2012 11:23
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@gian182 La rimando alle delibere del consiglio comunale 2005-00232/009 e 2008-05619/009, le trova sul sito del Comune... 
scritto da vb (Vittorio Bertola) 30/5/2012 11:26
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DUMMY Capisco che nei ricordi legati alla propria gioventù si tenda a rimuovere le cose brutte ed a esaltare quelle belle, ma il Fila degli anni 70 era il monumento della poca considerazione riservata agli IMMORTALI. Nel maggio 63 ho assistito all’ultima partita ufficiale Torino Napoli. Ricordo il puzzo terribile che veniva su dagli orinatoi sotto le gradinate che presentavano vistosi buchi coperti con tavole da ponte. Ricordo l’esagerata bassezza degli scalini che obbligavano a vedere le partite in piedi se non volevi tenere due ore la testa fra le ginocchia. V.B. ci spiega che quei soldi provengono dagli oneri di urbanizzazione delle cubature generate dall’area. Questo non vuol dire che possono essere buttati in opere inutili. Se proprio si vuol ricordare, si faccia una bella piazza con molto verde (che in quella zona scarseggia) e nel mezzo un bel monumento a ricordo delle gesta che il Torino ha compiuto in quei luoghi. Di un terzo stadio, a Torino, penso non se ne senta proprio la necessità 
scritto da pulcino. 30/5/2012 11:54
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Indipendentemente dalla squadra per cui tifo (Juve tanto per essere chiari), riportare lo stadio Filadelfia al suo antico splendore, sia sopratutto un segnale di civiltà e di rispetto per un fenomeno che è parte della storia italiana. Così come lo sono tutti i tasselli del nostro patrimonio storico/culturale. Inoltre potrebbe essere una grande opportunità di riqualificazione del territorio e di lavoro nell'ambito sportivo e turistico. Non si può solo vivere di centri commerciali. Bisogna dare ai nostri figli dei valori e lo sport (quello sano del Grande Torino) può essere un ottimo esempio. Saluti Sergio 
scritto da Sergio70 30/5/2012 12:6
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Premetto che accetto tutte le accuse di qualunquismo che certamente arriveranno.Non ha nessun nesso con gli argomenti dell SdT di oggi ma non riesco a non pensare che, se il migliaio di disonesti,arroganti,nullafacen ti,facciaditolla, nostri dis-onorevoli,devolvesse almeno il 50% del loro stipendio mensile si sarebbero trovati facilmente i soldi per un primo importante aiuto all'Emilia,che tanto ha dato all'economia italiana.Ma certamente non sarà cosi,aspettiamoci la solita una-semper sulla benzina.che pena! 
scritto da fumetta 30/5/2012 12:6
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Filadelfia: qualsiasi cosa il Comune decida di farne il suo destino seguira' quello delle altre decine di opere, per la maggior parte olimpiche, che non riescono a pagarsi i soldi delle manutenzioni con i proventi delle attivita'. Sulla carta e' facile dire "centro polifunzionale", bisogna poi vedere se lo si riesce a riempire in modo redditizio o farlo andare avanti con bilancio in pari, perche' altrimenti diventa solo una macchina mangia soldi destinata a ri-cadere a pezzi. 
scritto da CLuca 30/5/2012 12:10
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DOPO... Sì, da oggi.
scritto da Angelo Conti 30/5/2012 12:20
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Vorrei rispondere al "tifoso" granata Aldo, che su Specchio dei Tempi critica lo "stanziamento" del Comune a favore della ricostruzione dello Stadio Filadelfia. Questo "tifoso" ignora completamente le vicende relative allo Stadio Filadelfia. Eppure non è difficile documentarsi : basta andare sul sito del Comune di Torino nella sezione "Ricerca Atti" e digitare la parola chiave "Stadio Filadelfia" . Si potrà così constatare che nel 2006, nell'accordo transattivo fra il Comune di Torino ed il curatore fallimentare del Torino Calcio, si stabilì che la Bennet, per poter iniziare i lavori di costruzione del supermercato versò 1 milione di Euro a favore della ricostruzione del Filadelfia (delibera 04272 del 2006) Si potrà anche vedere che il Comune decise di incassare, sempre dalla Bennet e dai palazzinari che avrebbero dovuto sfruttare i diritti ad edificare sulll'area del Fila, gli oneri di urbanizzazione che, invece in un primo tempo, dovevano essere "scomputati" a favore di opere utili al Filadelfia (parcheggio sotterraneo, rotonde, ecc.) per un importo di circa 2,7 milioni di Euro (delibera 05619 del 2008). QUINDI IL COMUNE DI TORINO NON METTE NELLA RICOSTRUZIONE DEL FILADELFIA NEANCHE TUTTO QUELLO CHE HA GIA' INCASSATO DA ANNI !! Magari Aldo potrebbe anche cercare le delibere che praticamente "regalano" quasi 300.000 mq dell'area Continassa alla Juventus, con un mancato introito nelle casse comunali di milioni e milioni di Euro, oppure la delibera che fa pagare ai cittadini di Torino i parcheggi del supermercato e dello stadio di Venaria. Perchè non si indigna su questo? 
scritto da Flavio965 30/5/2012 12:23
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Fildaelfia: ma cosa vuol dire, Sergio70, far tornare ad 'antico splendore' una cosa che è già stata quasi completamente demolita???? fare uno stadio nuovo? ma andiamo.... A proposito di conti e soldi pubblici: il Fassino ieri indicava come il debito enorme del Comune, accumulato negli anni passati dal Chiamparino, sia dovuto ad opere varie che rappresentano un investimento per il futuro e, tra le altre cose, ha citato le opere olimpiche....ma si rende conto di cosa dice??? Trampolini per il salto inutilizzati a Pragelato, pista di bob di cesana-San Sicario che fa la stessa fine, Villaggio olimpico del Sestriere mezzo abbandonato e che nessuno vuole comprare (e ci credo, è più brutto ancora delle brutture che affollano il colle), il villaggio di Via Giordano Bruno che cade in pezzi dopo pochi anni, ecc....ma per favore! 
scritto da anassimandro 30/5/2012 12:35
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Vedo che si continua a parlare di "terzo stadio" quando in effetti non é assolutamente così. Riguardo poi a farne uno spazio verde sarebbe bello, ma sappiamo benissimo come poi finirebbe: distrutto, sporco, pieno di siringhe, imbrattato dai graffittari e probabilmente pericoloso. Meglio allora una struttura affidata a privati come il Nuovo Filadelfia eventualmente con la clausola di un utilizzo multifunzionale. 
scritto da Pautasso 30/5/2012 13:3
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Pepin Cadavre, da tifoso GRANATA, sinceramente di avere un nuovo stadio ch si chiami Filadelfia, non me ne po frega' de meno. Il FILA era quello che hanno raso al suolo! Quello era l'UNICO FILADELFIA del Grande Torino, nessun altro Stadio potra piu essere il Fila, da gagno ndavo a vedere a volte gli alenamenti, si era brutto e fatiscente, ma si poteva salvare! Peccato solo che se quei soldi non vengono spesi li, non si potranno mai spendere,da quanto mi e' dato di sapere. Guardi, fosse per me, farei veramente il giardino, con tutt'intorno i mezzi busti dei calciatori! Ma quanto durerebbero? 
scritto da Fds 30/5/2012 13:5
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Sig. pulcino concordo con lei che negli ultimi tempi il Filadelfia fosse in grave degrado, le ricordo però che a quei tempi in tutti gli stadi si stava in piedi (compreso il Comunale). Ricordo che trovavo il Filadelfia molto più comodo, con più vicinanza al campo di gioco e con un' ottima visibilità che non il Comunale. 
scritto da Pautasso 30/5/2012 13:6
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CLuca, se il Filadelfia sarà affidato, come pare, a dei privati questi avranno tutto l'interesse a renderlo redditizio. Con il suo pessimistico ragionamente non si dovrebbero costruire più teatri, cinema, musei, sale espositive ecc. 
scritto da Pautasso 30/5/2012 13:9
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Vedi anche commenti all'articolo scritto ieri da non so chi :




30/05/12 - Fila: oggi summit col Credito Sportivo

Appuntamento in Municipio: in ballo i finanziamenti per la costruzione di un centro sportivo

Il sindaco Fassino e l’assessore Gallo incontreranno i due nuovi commissari della “banca dello sport”. Invitato alla riunione anche il Torino. La riqualificazione dell’area può costare tra 10 e 12 milioni

 MARCO BONETTO
TORINO. L’aveva preannunciato in commissione, il sindaco Piero Fassino , e la svolta è arrivata a breve. Oggi è in programma in Municipio un summit la cui importanza potrebbe rivelarsi determinante per i destini del Filadelfia. Il primo cittadino di Torino incontrerà i due nuovi commissari del Credito Sportivo, la cosiddetta “banca dello sport”, che eroga finanziamenti a tassi agevolati. Dall’inizio del 2012 i vertici del Credito sono cambiati. E’ uscito di scena Andrea Cardinaletti , che aveva mantenuto i contatti col Comune nello scorso anno. I due nuovi commissari, nominati dalla Banca d’Italia (come noto il Credito è controllato dal governo), sono Marcello Clarich e Paolo D’Alessio . Dopo una serie di contatti più o meno informali in questi ultimi tempi, i due responsabili del Credito Sportivo avranno oggi l’opportunità di conoscere nei dettagli i propositi dei maggiori protagonisti in azione per la rinascita della gloriosa area del Torino: in testa il Comune e il club granata, rispettivamente proprietario del Fila e legittimo fruitore (e anche gestore?) del nuovo centro sportivo che è destinato a sorgere là dove fino a 15 anni fa si stagliava il glorioso stadio granata, costruito negli Anni 20. Al fianco del Comune e del Torino, nell’ambito della Fondazione Filadelfia (l’associazione deputata a promuovere la riqualificazione), compaiono anche la Regione e varie associazioni di tifosi.
E POI C’E’ L’UNICREDIT Da un lato i vertici del Credito potranno conoscere in modo approfondito, grazie agli incontri odierni con il sindaco Fassino e con l’assessore allo Sport, Stefano Gallo , i propositi, il raggio d’azione e la tempistica prevista in Comune per la rinascita del Fila; dall’altro lato i rappresentanti della “banca dello sport” potranno essere molto utili alla Città per illustrare nei dettagli modalità e disponibilità da parte dell’ente statale a finanziare un’operazione importante e affascinante quale la riqualificazione di un’area così gloriosa. Le prime proiezioni hanno parlato di un’operazione da circa 10-12 milioni di euro. In discussione la costruzione di un centro sportivo per gli allenamenti della prima squadra granata e per le partite ufficiali della Primavera. Il Credito Sportivo garantisce mutui agevolati (non più tendenti allo zero, ma oscillanti grossomodo tra il 3,5 e il 4% netto in questa fase storica). E normalmente, mediamente, l’ente è disposto a coprire con propri finanziamenti circa il 60% dei costi di costruzione o ristrutturazione di stadi e centri sportivi (ma in situazioni speciali si può arrivare fin quasi alla totalità della cifra). Al summit odierno sono stati invitati anche rappresentanti della Regione e del Torino. In tale contesto, si deve anche ricordare che il presidente del CdA della Fondazione, Chiabrera , aveva parlato di suoi contatti informali con l’Unicredit, sempre per ottenere finanziamenti.
PROGETTI PRELIMINARI Il Torino nell’ultimo mese aveva ripetutamente invitato i vertici del Comune a organizzare un incontro col Credito Sportivo, per allacciare il dialogo con i nuovi commissari. Un pressing che ha trovato disponibilità e sintonia nei vertici della Città: in testa il sindaco, con al fianco gli assessori competenti. Fassino l’aveva preannunciato l’altro giorno un possibile summit con la “banca dello sport”: oggi si passa dalle parole ai fatti, nella speranza che l’incontro porti a concreti passi in avanti. Obiettivo del Comune è partire con i lavori entro la fine del 2013. A breve tempo, intanto, verranno comunicati quali sono i progetti preliminari migliori, presentati nei mesi scorsi alla Fondazione Filadelfia.

martedì 29 maggio 2012

29/05/12 - Chiabrera: «Fila, i lavori iniziano nel 2013»

Audizione in commissione
La promessa è di Chiabrera. Fassino: «Il Comune mette 3,5 milioni. E il Torino?»

Nicola Balice
 TORINO. Un dato e una data: quando si parla di Filadelfia un bottino del genere è già molto significativo. Anche solo ribadire il contributo del Comune di Torino di
3,5 milioni di euro e l’impegno a far partire i lavori entro la fine del 2013 rappresenta una notizia molto importante.
LA CIFRA Questo non è in ogni caso poco considerando un clima nuovamente teso come quello respirato nelle ultime settimane, con la Fondazione che ha incalzato Fassino e Chiabrera, alla presenza dell’assessore allo Sport Gallo, riguardo il tempo perso ultimamente: «Che idea si lascia alla gente?», la domanda di Domenico Beccaria, uno dei rappresentanti dei tifosi al tavolo del Fila. Così gli impegni presi ieri mattina da Fassino durante i lavori della V Commissione consiliare (chiesti dal consigliere Sbriglio) sono chiari: «Confermiamo il contributo di 3,5 milioni da parte del Comune, per la precisione di 1,5 milioni nel bilancio 2012 e di 2 milioni nel prossimo». Fassino poi passa al contrattacco soprattutto nei confronti del Torino: «Siamo d’accordo anche noi che non si debba più perdere tempo. Prima di tutto bisogna portare a termine il concorso di idee (i progetti selezionati dovrebbero essere annunciati la prossima settimana, ndr) e poi si devono accertare i contributi dei soggetti che fanno parte della Fondazione. Noi abbiamo garantito 3,5 milioni, ma la Regione? Il Toro?».
LA DATA Luigi Chiabrera, a capo del Cda della Fondazione, poi assicura che i lavori partiranno entro la fine del 2013: «I ritardi non dipendevano da noi, ma da questioni burocratiche varie. Ora è bene non farsi prendere dalla passione, ma valutare con calma ogni percorso per reperire nuovi investimenti perché, anche se il più praticabile è quello legato al Credito Sportivo, non è sicuramente l’unico. Non dimentichiamoci che ad oggi a Torino le fondazioni bancarie non possono finanziare realtà sportive ma solo culturali. E poi bisogna ancora fare chiarezza riguardo l’utilizzo da parte del Toro del nuovo Filadelfia, ufficialmente non sappiamo nulla».
LE RISPOSTE DEL TORO Per il Torino risponde l’avvocato Giuseppe Ferrauto: «Confermiamo l’intenzione di utilizzare gli impianti che verranno come sede degli allenamenti della prima squadra e per disputare le gare interne della Primavera. Per quanto riguarda l’impegno economico, rimane impossibile quantificarlo in assenza di un progetto, ma di sicuro il Torino farà la sua parte come sempre. L’importante è che il processo sia in atto».
Foto: Una delle amichevoli delle vecchie glorie granata organizzata in questi anni dai tifosi al Filadelfia (LaPresse)

La Stampa - Torino
ARRIVANO I PRIMI SOLDI. RINASCE IL VECCHIO FILA
(S. Garbarino)




Qui Toro
29/05/2012 - dossier - il via dopo sei anni di attesa
Il Comune stanzia 3 milioni  e mezzo per il "luogo sacro" del Toro

Eppur si muove. La pratica stadio Filadelfia avanza. E da ieri ha anche un tesoretto di soldi veri. «Riconfermiamo l’impegno del Comune a realizzare il Filadelfia. Abbiamo già conferito il diritto di superficie dell’area e nei prossimi due esercizi di bilancio stanzieremo in totale 3,5 milioni di euro». Parole del sindaco Piero Fassino, intervenuto alla V commissione consiliare che aveva riunito i componenti del Cda della Fondazione Filadelfia. La cifra non è assolutamente nuova per le orecchie dei tifosi granata, che l’ascoltarono per la prima volta nel 2006 (inizio dell’era Cairo) dall’assessore comunale allo Sport dell’epoca, Renato Montabone. L’elemento di svolta, però, è il fatto che quel denaro diventa ora reale. Non più una promessa, ma un impegno tangibile per la ricostruzione di un impianto che è simbolo di una città, non solo di una società di calcio.
L’impegno del sindacoLa dichiarazione del primo cittadino è stata la conferma di una volontà di avanzamento dello stato dell’arte, caldeggiata da mesi dall’assessore Stefano Gallo, e anche una prova di forza della Città nei confronti degli altri soggetti rappresentati nel Cda della Fondazione Filadelfia, ovvero Regione e Torino FC. «Il Filadelfia – aveva detto Gallo – è un argomento che appassiona tutti i torinesi e i tifosi granata. E’ nostro interesse come amministrazione posare presto la prima pietra ed avviarne la definitiva ricostruzione. Confermo l’impegno finanziario di 3 milioni e 500 mila euro, di cui a bilancio uno e mezzo sul 2012 e due sul 2013». Il «verbale» di Fassino ha sigillato la premessa del suo assessore e sdoganato altri quesiti. Vitali per il futuro. «Il ritorno in serie A della squadra granata - ha ricordato il sindaco – deve dare una spinta in più alla costruzione del Filadelfia. Adesso sono prioritari due obiettivi: portare a termine il concorso di idee e accertare la disponibilità di contributo finanziario dei soggetti che fanno parte della Fondazione. Inoltre potrebbe anche esserci, come succede in Gran Bretagna, un coinvolgimento dei tifosi per creare un fondo di risorse finanziarie».
Regione, ago della bilancia
Determinante diventa la posizione che assumerà nelle prossime settimane la Regione. Insieme al Comune è il sostenitore economicamente fondante dell’intero progetto. Il suo rappresentante nel Cda Gianluca Vignale ha sottolineato «l’elemento culturale e storico che riveste il Filadelfia. Il progetto di ricostruzione dovrà tener conto del futuro di questo impianto». Qualunque ne sia la destinazione d’uso è lampante però che non sarà possibile ragionare sulla ricostruzione senza una presa d’atto ufficiale sul denaro che l’ente presieduto da Roberto Cota può mettere a bilancio.
L’intenzione del Toro Così come diventa altrettanto decisivo l’apporto e l’uso che il club di patron Cairo vorrà fare del campo degli Invincibili. «Noi daremo tutto il nostro contributo per la realizzazione del Fila, che non sarà però lo stadio del 1926» ha sottolineato Giuseppe Ferrauto, dirigente di Cairo, voce del Toro nel Cda. Che il Fila diventi la casa delle giovanili granata una volta ricostruito è quasi certo, ma la chiave di volta è se la società ha intenzione di farla diventare centro d’allenamento della prima squadra. Se così fosse servirebbero parcheggi e servizi adeguati per mantenere ottima la convivenza con il quartiere.
I progettiIl 10 febbraio erano stati presentati, al concorso d’idee lanciato dalla Fondazione, 34 progetti. Una commissione qualificata composta da architetti e ingegneri sta finendo le valutazioni e entro dieci giorni stilerà una «classifica». L’ultima parola spetta alla Fondazione, che poi dovrà mettere a bando di gara l’opera prescelta.
Le frizioni nel CdaC’è anche una robusta arteria polemica che scorre all’interno della Fondazione. I rappresentanti dei tifosi, Beccaria e Montiglio, sferragliano da mesi con il presidente Chiabrera, su metodi e tempistica. Giuseppe Sbriglio predecessore di Gallo chiosa: «La sinergia dei componenti il cda è fondamentale perché il Filadelfia non è una struttura politica». E «non è neppure un’operazione commerciale, ma culturale» come ribadisce il grillino Vittorio Bertola.


La Repubblica - Torino
DAL COMUNE 3 MILIONI E MEZZO PER LA RINASCITA DEL FILADELFIA
(D.Lon.)


29 maggio 2012 — pagina 5 sezione: TORINO
IL COMUNE metterà 3 milioni e mezzo di euro per la ricostruzione del Filadelfia. E la prima tranche di 1 milione e mezzo sarà già sul bilancio del 2012, il resto arriverà con il 2013. La conferma arriva dal sindaco, Piero Fassino, che è intervenuto durante l' audizione in commissione Cultura dei vertici della Fondazione Filadelfia. «Lo straordinario successo e il ritorno in serie A della squadra granata deve dare una spinta in più alla costruzione del Filadelfia come campo sportivo per gli allenamentie per le attività del Torino», dice Fassino. L' impegno politico degli anni precedenti si trasformerà in un impegno economico. La questione "Fila" si trascina ormai da decenni: con l' arrivo di Cimminelli e i progetti di valorizzazione delle aree si era arrivati a una svolta, poi il nuovo stop con il fallimento del Torino. Ora la macchina si dovrebbe rimettere in moto: «La Città stanzierà 3 milioni e mezzo di euro ed è nostro interesse che il progetto vada in porto», aggiunge Fassino. E l' assessore allo Sport, Stefano Gallo, ha spiegato che «saranno subito disponibili, sul bilancio 2012, un milione e mezzo, gli altri sul 2013». In audizione, oltre al presidente della Fondazione, Luigi Chiabrera, c' erano Giuseppe Ferrauto del club granata, oltre ai rappresentanti dei tifosi associati. Negli spazi del vecchio stadio Filadelfia, demolito anni fa, dovrebbe nascere un nuovo campo di gioco, destinato agli allenamenti del Torino e delle giovanili. Lo scopo è quello di farlo diventare anche un luogo di ritrovo, cultura e memoria con il trasferimento del museo del Torino e l' istituzione di quello che il sindaco ha chiamato «Parco Filadelfia». Fra pochi giorni si concluderà il concorso di idee per la nuova struttura. In gara ci sono 35 progetti. Costo? Circa dieci milioni di euro per realizzare la nuova struttura. Secondo Chiabrera sarà necessario verificare la disponibilità degli altri enti, a iniziare dalla Regione, oltre allo stesso club granata. Ferrauto ha dato la disponibilità della società a utilizzare l' impianto per le giovanili e la primavera, oltre che per gli allenamenti, senza però esprimere nessun impegno economico da parte del Torino per la fase di costruzione. Da più parti si auspica un intervento della tifoseria sul modello dell' azionariato diffuso, come avviene in Inghilterra e in Spagna. Contributo richiesto anche dal sindaco Fassino. Qualche attimo di tensione tra il presidente della Fondazione Filadelfia e i tifosi alla fine della commissione, quando Chiabrera ha sostenuto di aver ricevuto minacce dagli ultras nei mesi scorsi. Parole che non sono state apprezzate dai rappresentati dei tifosi che hanno invitato Chiabrera a moderare i toni. - (d.lon.)


Torino Cronaca
DAL COMUNE 3,5 MILIONI AL FILA LO STADIO PRONTO DOPO IL 2014
(P.Var.)

28/05/12 - Orgoglio Granata - Stadio Filadelfia

...in studio la regista Cristina Mantis







lunedì 28 maggio 2012

28/05/12 - Torino, Fassino: "Il Filadelfia deve essere un investimento culturale"

Ha parlato oggi il Sindaco di Torino, Piero Fassino, in occasione dell’audizione alla V commissione. Ecco le sue parole: “Lo straordinario successo e ritorno in serie A della squadra granata deve dare una spinta in più alla costruzione del Filadelfia come campo sportivo per gli allenamenti e per le attività del Torino. Il Filadelfia deve essere un investimento culturale , di memoria storica e sportiva tale da rappresentare quello che il Torino è stato ed è nella storia del calcio. La Città ha stanziato 3 milioni e mezzo di euro per la sua ricostruzione ed è nostro interesse che il progetto vada in porto. Adesso sono prioritari due obiettivi: portare a termine il concorso di idee e accertare la disponibilità di contributo finanziario dei soggetti che fanno parte della Fondazione”.

http://www.seriebnews.com/squadre-3/torino/2012/05/28/torino-fassino-il-filadelfia-deve-essere-un-investimento-culturale/



Filadelfia, Fassino: "La città farà la sua parte"
Pubblicato Lunedì 28 Maggio 2012, ore 12,54
La commissione Cultura, presieduta da Luca Cassiani, ha accolto in audizione la Fondazione per lo stadio Filadelfia, di cui la Città fa parte, rappresentata dal presidente Luigi Chiabrera, il Torino football club rappresentato da Giuseppe Ferrauto e rappresentanti dei tifosi granata associati. All’incontro ha partecipato il sindaco Piero Fassino.

Scopo dell’audizione fare il punto sul progetto di costruzione, negli spazi del vecchio stadio Filadelfia, di un nuovo campo di gioco, destinato agli allenamenti del Torino e delle sue formazioni giovanili, ma anche ad essere luogo di ritrovo, di cultura e di memoria, con il trasferimento del museo del Torino, e l’istituzione di quello che Fassino ha chiamato un “Parco Filadelfia”.

Chiabrera ha annunciato l’imminente chiusura del concorso di idee con la valutazione di più di 35 progetti. Da quel momento occorrerà concentrarsi sulla ricerca dei fondi necessari, in tutto circa dieci milioni. Fassino ha ribadito l’impegno della Città, già testimoniato con la concessione dei diritti di superficie del vecchio Filadelfia alla Fondazione, ed ha confermato l’impegno finanziario deciso dalle amministrazioni precedenti che sarà messo a bilancio negli anni 2012 e 2013: in tutto 3,5 milioni di euro. Fassino ha sottolineato che ora occorre pervenire ad un chiaro piano finanziario dove ognuna delle parti: la società calcistica, la Regione (che partecipa alla fondazione) e magari gli stessi tifosi, dovrà impegnarsi, senza trascurare l’individuazione di altri filoni di finanziamento.

Convergenza generale di intenti anche sulla necessità di interpellare la Regione per valutare la possibilità di emendare le norme che attualmente impediscono alle Fondazioni di finanziare lo sport.

Il presidente Cassiani, nell’ambito delle prerogative del Comune si è detto impegnato a vigilare sull’iter dei progetti ed ha annunciato un nuovo incontro per fare il punto della situazione alla luce dei risultati del concorso di idee e del “project financing” nel mese di settembre. I rappresentanti dei tifosi hanno sottolineato la necessità di procedere speditamente lamentando il fatto che molto tempo sia stato perso.

http://www.lospiffero.com/portineria/filadelfia-fassino-la-citta-fara-la-sua-parte-4499.html



Calcio: Torino, Fassino conferma impegno per ricostruzione stadio Filadelfia
Torino, 28 mag. - (Adnkronos) - Il sindaco di Torino Piero Fassino e l'assessore allo sport Stefano Gallo hanno confermato l'impegno della Citta' per la ricostruzione dell'impianto Filadelfia. In particolare, intervenendo in audizione alla V commissione, entrambi hanno sottolineato che l'impegno politico degli anni precedenti si trasformera' in un impegno economico e precisato che la Citta' si sia attivata con il Credito Sportivo per verificare la possibilita' di un eventuale finanziamento. ''Lo straordinario successo e ritorno in serie A della squadra granata - ha ricordato Fassino - deve dare una spinta in piu' alla costruzione del Filadelfia come campo sportivo per gli allenamenti e per le attivita' del Torino. Il Filadelfia deve essere un investimento culturale , di memoria storica e sportiva tale da rappresentare quello che il Torino e' stato ed e' nella storia del calcio. La Citta' ha stanziato 3 milioni e mezzo di euro per la sua ricostruzione ed e' nostro interesse che il progetto vada in porto. Adesso sono prioritari due obiettivi: portare a termine il concorso di idee (progetti ) e accertare la disponibilita' di contributo finanziario dei soggetti che fanno parte della Fondazione. Inoltre potrebbe anche esserci, come succede ad esempio in Inghilterra, un coinvolgimento anche dei tifosi per creare un fondo di risorse finanziarie''. L'assessore Stefano Gallo ha ricordato come la strada per la ricostruzione del Filadelfia e' avviata ribadendo lo sforzo che la Citta' sta compiendo per garantire le risorse necessarie. ''Il Filadelfia - ha detto Gallo - e' un argomento che appassiona tutti i cittadini torinesi e i tifosi granata, proprio per la storia che ha questa struttura. Sono stati fatti molti passi in avanti per la sua ricostruzione. Inoltre confermo l'impegno finanziario di 3 milioni e 500 mila euro, di cui a bilancio uno e mezzo sul 2012 e due sul 2013. E' nostro interesse come Amministrazione posare presto la prima pietra sul campo storico di via Filadelfia ed avviare la definitiva ricostruzione''.
(28 maggio 2012 ore 14.48)



IL SINDACO FASSINO CONFERMA L’IMPEGNO DEL COMUNE PER LA RICOSTRUZIONE DEL FILADELFIA

Questa mattina, durante i lavori della V Commissione consiliare, il sindaco di Torino Piero Fassino e l’assessore allo sport Stefano Gallo hanno confermato l’impegno della Città per la ricostruzione dell’impianto Filadelfia. Il sindaco e l’assessore allo sport hanno confermato che l’impegno politico degli anni precedenti preso sul ‘Fila’ si trasformerà in un impegno economico.

“Lo straordinario successo e ritorno in serie A della squadra granata - ha ricordato Fassino – deve dare una spinta in più alla costruzione del Filadelfia come campo sportivo per gli allenamenti e per le attività del Torino. Il Filadelfia deve essere un investimento culturale , di memoria storica e sportiva tale da rappresentare quello che il Torino è stato ed è nella storia del calcio. La Città ha stanziato 3 milioni e mezzo di euro per la sua ricostruzione ed è nostro interesse che il progetto vada in porto. Adesso sono prioritari due obiettivi: portare a termine il concorso di idee (progetti ) e accertare la disponibilità di contributo finanziario dei soggetti che fanno parte della Fondazione. Inoltre potrebbe anche esserci, come succede ad esempio in Inghilterra, un coinvolgimento anche dei tifosi per creare un fondo di risorse finanziarie”.

L’assessore Stefano Gallo ha ricordato come la strada per la ricostruzione del Filadelfia è avviata ribadendo lo sforzo che la Città sta compiendo per garantire le risorse necessarie. “Il Filadelfia – ha detto Gallo – è un argomento che appassiona tutti i cittadini torinesi e i tifosi granata, proprio per la storia che ha questa struttura. Sono stati fatti molti passi in avanti per la sua ricostruzione. Inoltre confermo l’impegno finanziario di 3 milioni e 500 mila euro, di cui a bilancio uno e mezzo sul 2012 e due sul 2013. E’ nostro interesse come Amministrazione posare presto la prima pietra sul campo storico di via Filadelfia ed avviare la definitiva ricostruzione”.

Durante la riunione erano presenti anche Giuseppe Ferrauto, in rappresentanza del Torino Football Club, e tutto il Consiglio di Amministrazione della Fondazione con a capo Luigi Chiabrera e Giancarlo Bonetto.
Il sindaco Piero Fassino e l’assessore Stefano Gallo hanno infine sottolineato come la Città si sia attivata con il Credito Sportivo per verificare la possibilità di un eventuale finanziamento. (G.Str.)




''Nostro interesse che col Fila si vada avanti''

Fassino: ''Investimento culturale e di memoria storica. Stanziati 3 milioni e mezzo''

Durante i lavori della V Commissione consiliare, il sindaco di Torino, Fassino, e l'assessore allo sport Stefano Gallo, hanno ribadito l'impegno del Comune per la ricostruzione del Filadelfia.
Così il sindaco: "Lo straordinario successo e ritorno in serie A della squadra granata deve dare una spinta in più alla costruzione del Filadelfia, che deve essere un investimento culturale, di memoria storica e sportiva tale da rappresentare quello che il Torino è stato ed è nella storia del calcio. La Città ha stanziato 3 milioni e mezzo di euro per la sua ricostruzione ed è nostro interesse che il progetto vada in porto. Adesso sono prioritari due obiettivi: portare a termine il concorso di idee (progetti ) e accertare la disponibilità di contributo finanziario dei soggetti che fanno parte della Fondazione. Inoltre potrebbe anche esserci, come succede ad esempio in Inghilterra, un coinvolgimento anche dei tifosi per creare un fondo di risorse finanziarie".

Impegno ribadito anche dall'assessore allo sport: "Il Fila è un argomento che appassiona tutti i cittadini torinesi e i tifosi granata, proprio per la storia che ha questa struttura. Sono stati fatti molti passi in avanti per la sua ricostruzione. Inoltre confermo l'impegno finanziario di 3 milioni e 500 mila euro, di cui a bilancio uno e mezzo sul 2012 e due sul 2013. E' nostro interesse come Amministrazione posare presto la prima pietra sul campo storico di via Filadelfia ed avviare la definitiva ricostruzione".

Presente, in rappresentanza del Torino Fc, anche Giuseppe Ferrauto, solitamente restio a fare dichiarazioni ufficiali. Stavolta, però, il consigliere granata ha voluto confermare ai nostri taccuini l'impegno della società che "non verrà meno. Il Filadelfia accoglierà gli allenamenti della Prima squadra e le partite delle squadre giovanili".
Intervenuto anche l'ex assessore e attuale consigliere Giuseppe Sbriglio. A lui è stato chiesto il motivo dell'allontanamento dalla Fondazione dell'associazione ex calciatori granata: "Speriamo tornino ad essere parte attiva, non sono usciti, si sono solo allontanati e si spera rientrino al più presto".