giovedì 12 maggio 2011

12/05/11 - "Altri soldi? Bene, però... "



Beccaria e Montiglio: «L’importante è che al Filadelfia non vincano interessi di parte»
Sbriglio: «Se ne discuta in Fondazione»


MARCO BONETTO STEFANO LANZO

TORINO. Un giorno, chissà, anche il sopralluogo di martedì al Filadelfia di Andrea Cardinaletti, presidente del Credito sportivo, con annesso l’impegno formale «a collaborare in prima fila per la rinascita di quell’area gloriosa», potrebbe essere annoverato alla voce svolte storiche. Purché alla parole seguano i fatti, ovviamente, alla stessa stregua di quell’altra puntualizzazione dello stesso Cardinaletti: «Qui si sta facendo un discorso molto serio, noi non siamo disposti a elargire soltanto dei contributi, per quanto determinanti, ma anche a cooperare alla fase progettuale». Che dovrà portare alla luce, a tempo debito, la realizzazione di un centro sportivo per gli allenamenti del Toro, con due campi, adeguate strutture sportive, la sede del club, il museo granata e locali a uso dei tifosi. Diceva l’altro giorno Gianluca Vignale, vicepresidente della Fondazione Filadelfia e consigliere regionale: «La mediazione del governatore Roberto Cota è stata decisiva perché il Credito sportivo venisse coinvolto nell’operazione Filadelfia. Questo è un altro passo in avanti fondamentale». Ventiquattr’ore dopo è opportuno raccogliere anche le reazioni degli altri componenti del CdA della Fondazione: che annovera, oltre a Vignale e al Torino di Urbano Cairo, il presidente Giuseppe Sbriglio, assessore allo Sport del Comune di Torino, e i consiglieri “tifosi” Domenico Beccaria e Marco Montiglio.
Proprio Sbriglio esprime subito un rammarico: «Dispiace che prima di effettuare il sopralluogo non abbiano contattato il sottoscritto e i vertici del Comune, visto il mio ruolo e dal momento che l’area è inagibile e di proprietà della Città. Prendo atto di questa mancanza di collaborazione, rispetto istituzionale e stile. Comunque l’impegno del Credito sportivo, la cosiddetta banca dello sport, è sicuramente benvenuto, dal momento che l’istituto ha quale compito primario favorire la realizzazione e il miglioramento delle strutture sportive del Paese. E’ bene però che di queste opportunità se ne discuta non a gruppetti ristretti davanti al Fila a pochi giorni dalle elezioni, ma collegialmente all’interno della Fondazione, unico soggetto formalmente deputato a promuovere la riqualificazione dell’area».

ALTRI 3 MILIONI?

Univoca è poi la posizione di Montiglio, presidente del Centro coordinamento Toro Club, e Beccaria, presidente della Memoria storica granata. Nel CdA rappresentano i tifosi granata. «Ben venga il Credito sportivo, ben vengano altre risorse. Tutto è positivo, quando in ballo ci sono progetti chiari e persone serie: in tal senso chiunque porti nuove “energie” economiche è ben accetto. Ma a una condizione: nessuno deve pensare che chi mette del denaro per la ricostruzione del Filadelfia possa sentirsi in diritto di prendere delle decisioni autonome o comunque non appoggiate dalla maggioranza. A scegliere il progetto, alla fine, non potrà essere né il Credito sportivo, né il Torino, né singole istituzioni o singoli gruppi: al momento opportuno verrà istituita dalla Fondazione una commissione che esaminerà i progetti presentati e sceglierà il migliore, anche alla luce di un piano gestionale sostenibile. Il concetto deve essere ribadito a tutti». Detto questo, si torna ai conti. Ai possibili 3 milioni garantiti dal Credito sportivo si devono aggiungere i 3 milioni già stanziati dalla Regione e i 3,5 deliberati a suo tempo dal Comune. Il totale si avvicina ai 10 milioni, senza nemmeno tener conto delle eventuali elargizioni delle Fondazioni bancarie e soprattutto dei contributi del Torino, ancora misteriosi al di là di vecchie promesse cairote («Metterò la stessa cifra del Comune»). Ancora Beccaria e Montiglio: «Se davvero il Credito sportivo stanzierà 3 milioni e le altre parti presenti al tavolo del Fila manterrano impegni e parola data, i soldi per costruire un bel centro sportivo ci saranno e avanzeranno pure: rimarrebbero addirittura 2 milioni per l’ingaggio di Bianchi », la battuta conclusiva. Un moto di spirito, comunque ben agganciato alla realtà. Infine, il commento di Cairo: «L’impegno del Credito sportivo? Sono molto soddisfatto, dimostra sensibilità. Con questo intervento sarà possibile accelerare il processo di ricostruzione al quale tutti noi vogliamo arrivare il prima possibile». Anche stavolta, comunque, nessuna precisazione sui soldi che il presidente è disposto a investire per il Filadelfia.

http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=1076CS&annart=2011&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0

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