Stadio Filadelfia/Torino (Piemonte)
Luogo del cuore 2003/2004/2008/2010
Luogo del cuore 2003/2004/2008/2010
Il grande Toro. Frammento indelebile di memoria pronto a ricordarci che il calcio è uno sport di cuore, di coraggio e di fiducia. Un corto per rammentare il luogo simbolo delle imprese della storica squadra granata, costruito nel 1926 con una cura artistica oggi scomparsa.
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Da TN commento di derrick :
Un corto davvero "corto", quello di Cristina Mantis. Cinque minuti circa di musica, suoni e immagini forti, a colori e in bianco e nero. Lo scandalo del Fila filmato ai nostri giorni, e raggiunto (non si poteva scegliere simbologia migliore) in un giorno di pioggia intensa. La gloria del Fila ieri, con fotogrammi sulla squadra più forte di sempre. In mezzo, il Toro "dopo": la Maratona del vecchio Comunale e alcuni scatti della squadra targata Pulici, e i cori da stadio che si alternano con la colonna sonora, a un certo punto interrotta da Enrico Ameri "Dossena, tiro, rete!".
Cristina Mantis ha evitato la strada facile del documentario didascalico per raccogliere la storia del Fila in un susseguirsi di emozioni, quasi una scatola cinese di flashback tra ieri e oggi.
Aggiungo: lo spazio era abbastanza pieno - ma il documentario di Cristina introduceva un'altra serie di "corti" - e anche fuori dall'area a pagamento c'era - in piedi - un po' di gente. Una persona vicino a me ha commentato: "non ho capito nulla" - è vero, chi era digiuno di storia del calcio poteva anche non comprendere bene la situazione. Appunto perché il documentario non è stato concepito in modo "didascalico", ma "artistico". Cristina ha voluto denunciare la situazione scandalosa del Fila suscitando emozioni forti. In ogni caso, dopo il documentario, la regista è stata chiamata a commentare il suo lavoro per qualche minuto.
Ricordiamoci, comunque, che il "corto" di Cristina Mantis ha potuto essere proiettato al Milano Film Festival perchè era tra i vincitori di un concorso, a cui hanno partecipato parecchie proposte legate ai "luoghi del cuore" Fai.
Dopo la proiezione mi sono complimentato con la regista: a mio parere, il lavoro di Cristina Mantis ha davvero colto il segno.
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Da TN commento di derrick :
Un corto davvero "corto", quello di Cristina Mantis. Cinque minuti circa di musica, suoni e immagini forti, a colori e in bianco e nero. Lo scandalo del Fila filmato ai nostri giorni, e raggiunto (non si poteva scegliere simbologia migliore) in un giorno di pioggia intensa. La gloria del Fila ieri, con fotogrammi sulla squadra più forte di sempre. In mezzo, il Toro "dopo": la Maratona del vecchio Comunale e alcuni scatti della squadra targata Pulici, e i cori da stadio che si alternano con la colonna sonora, a un certo punto interrotta da Enrico Ameri "Dossena, tiro, rete!".
Cristina Mantis ha evitato la strada facile del documentario didascalico per raccogliere la storia del Fila in un susseguirsi di emozioni, quasi una scatola cinese di flashback tra ieri e oggi.
Aggiungo: lo spazio era abbastanza pieno - ma il documentario di Cristina introduceva un'altra serie di "corti" - e anche fuori dall'area a pagamento c'era - in piedi - un po' di gente. Una persona vicino a me ha commentato: "non ho capito nulla" - è vero, chi era digiuno di storia del calcio poteva anche non comprendere bene la situazione. Appunto perché il documentario non è stato concepito in modo "didascalico", ma "artistico". Cristina ha voluto denunciare la situazione scandalosa del Fila suscitando emozioni forti. In ogni caso, dopo il documentario, la regista è stata chiamata a commentare il suo lavoro per qualche minuto.
Ricordiamoci, comunque, che il "corto" di Cristina Mantis ha potuto essere proiettato al Milano Film Festival perchè era tra i vincitori di un concorso, a cui hanno partecipato parecchie proposte legate ai "luoghi del cuore" Fai.
Dopo la proiezione mi sono complimentato con la regista: a mio parere, il lavoro di Cristina Mantis ha davvero colto il segno.
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