Il Cda della Fondazione approverà il progetto definitivo, tra un mese la marcia dei tifosi granata. Il patron pensa già al derby: «Gara da 6 punti»
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Entra nel vivo la partita per il Filadelfia. Domani il CdA della Fondazione accelererà il varo del piano finanziario, per varare il prima possibile il progetto definitivo della ricostruzione della casa del Grande Torino, e tra un mese i tifosi granata scenderanno in piazza nella “marcia per il Fila”. L’obiettivo della protesta di domenica 19 maggio, in concomitanza con l’ultima di campionato all’Olimpico contro il Catania, è quello di sollecitare le istituzioni e il Torino Fc a non perdere altro tempo per la rinascita dell’impianto chiuso nel 1994 e abbattuto sciaguratamente nel luglio 1997.
Sono giorni intensi per il Filadelfia e ieri anche il presidente Urbano Cairo è intervenuto. «Va benissimo una marcia pacifica per il Fila – ha commentato il presidente del Toro -, e sarà bello vedere il colore granata per le vie della città. Ho avuto contatti recenti con l’assessore allo sport del Comune di Torino e si sta lavorando affinché le cose possano partire. C’è veramente comunanza di intenti che può portare ad un solo risultato: rifare il Filadelfia».
Prima della marcia per il Fila, però, ci sarà il derby e la febbre cresce. Sia nella caccia al biglietto, sia nell’ipotesi che la partita del 28 aprile nell’Olimpico tutto granata la Juve possa vincere lo scudetto matematicamente. «Mi interessa quello che facciamo noi e non i bianconeri – risponde Cairo -: è una partita speciale che vale sei punti, ma restiamo focalizzati sul nostro obiettivo. Più facile risanare La7 o battere la Juve? Sono due impegni diversi, ma entrambi difficili. Da una parte ci sono tanti milioni da ridurre e non è uno scherzo. Anche il derby è una cosa seria e sappiamo cosa conta. Io non ne ho ancora vinti, ma nella vita è importanti applicarsi e chissà che…»
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