L’ITER BUROCRATICO CONTINUA
I membri della Fondazione modificano lo statuto. Prossimi appuntamenti a marzo: riconoscimento giuridico, rinnovo del CdA e composizione della commissione che giudicherà i progetti preliminari
MARCO BONETTO
TORINO. Il nuovo Filadelfia in quattro mosse. O per meglio dire: in quattro tempi. Nessuna illusione: e nessuna posa della prima pietra in anticipo, tutto ciò resta una speranza ancora lontana, se non più un miraggio. Qui si sta solo parlando dell’iter burocratico prossimo venturo, a partire dall’appuntamento odierno. Una serie di operazioni che possono parere fin banali, che però sono fondamentali per la vita stessa della nuova Fondazione Filadelfia, che ha il compito di promuovere e gestire la riqualificazione dell’area (realizzazione di un centro sportivo per gli allenamenti del Torino e le partite della Primavera). Ordunque, anche quanto si materializzerà a marzo rivestirà particolare importanza, purché poi trovi uno sbocco concreto in futuro e non si areni sul più bello. Si comincia oggi, si diceva: dal notaio. Riunione del collegio del fondatori della Fondazione, modifica di alcune parti dello statuto originario per adeguarsi alla nuova legislazione. Una volta superato questo snodo, sarà possibile procedere in un secondo tempo al riconoscimento giuridico della Fondazione presso l’apposito albo regionale. Il terzo passaggio burocratico porterà poi al rinnovo del CdA, attualmente composto da Chiabrera (per il Comune), Vignale (Regione), Ferrauto (Torino), Beccaria e Montiglio (associazioni dei tifosi). La Regione dovrà decidere se confermare Vignale o sostituirlo (in caso di modifiche, dovrebbe essere lui l’unico membro a cambiare). Infine, l’ultimo step burocratico atteso per marzo: la composizione e la nomina da parte del CdA della commissione giudicante che dovrà analizzerà i progetti preliminari arrivati per il Filadelfia. Morale: si va avanti, si aspetta, si spera.
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