L’ultima suggestione:
presentato ieri all’assessore Sbriglio il progetto degli architetti Gaveglio e Taliano dell’associazione «Ri.Fila»
SulWeb il piano «rinascita»
su uno dei siti dei tifosi granata l’architetto Busca ha esposto il suo progetto per il Fila: 7 mila posti e 2 campi a norma Uefa
Servono 10 milioni per ricostruire lo stadio del Grande Toro
GIANLUCA ODDENINO
TORINO
I progetti di rinascita abbondano, le idee per ricostruirlo non mancano, ma alla fine tutti gli sforzi portano verso una sola domanda: chi mette i soldi per rifare il Filadelfia? Se lo chiedono giustamente i tifosi granata, che non hanno mai smesso di lottare per riavere lo stadio del Grande Torino abbattuto sciaguratamente nell’estate del 1997, e si interrogano da tempo gli addetti ai lavori e i partecipanti al «tavolo per il Fila» che a breve dovranno dare vita alla Fondazione.
Un ente fondamentale per reperire le risorse e soprattutto scegliere il progetto migliore. L’ultimo presentato in ordine di tempo è quello dell’associazione «Ri-Fila», proposto ieri mattina all’assessore allo sport Giuseppe Sbriglio, prevede costi da «14 milioni di euro, che con un ribasso d'asta medio del 20% produrrà un prezzo finale da 11 milioni». Una cifra, fatta dai due architetti granata Gaveglio e Taliano, che da tempo circola per poter riedificare l’area e garantire la casa al Toro.
Il problema, però, è sempre quello legato al finanziamento di un’opera che tutti vogliono, ma nessuno sembra aver la forza di rifare. Il Comune, dopo la lunga querelle delle ipoteche con l’Agenzia delle Entrate (risolta da poco), ha già fatto capire che da solo non farà nulla e si aspetta l’appoggio di Provincia e soprattutto Regione per garantire un finanziamento minimo. «I colori politici non contano - dice Sbriglio - e il percorso della Fondazione è quello da seguire: spero che decolli in fretta. Il Comune darà il suo contributo dando l’area, ma se domani il Toro volesse fare da solo se ne prenderà atto». Ipotesi ardua e poi Sbriglio glissa sulla cifra da 3,5 milioni di euro messa già a bilancio dalla città per il Fila (la crisi tocca tutti), così come Cairo non parla di progetti anche perché non ha mai manifestato intenzioni di ricostruzione a sue spese ed al massimo ha assicurato di portare la prima squadra ad allenarsi al Fila.
I tifosi della curva, ieri presenti all’incontro in assessorato «per vigilare», invece puntano sui finanziamenti pubblici e sul credito sportivo anche per bilanciare gli appoggi dati alla Juve per il nuovo Delle Alpi e l’area della Continassa. Poi ci sono le iniziative private come quella di «Ri-Fila» che punta a trovare 5.000 soci in grado di versare mille euro a testa e così dare una mano alla Fondazione con 5 milioni. «Siamo come Telethon con una promessa di donazione - spiegano - e siamo già arrivati a quota 500 soci». L’iniziativa ha già fatto storcere il naso al popolo granata, memore dei famigerati «mattoni del Fila» venduti dalla Fondazione di Novelli con la promessa di ricostruire subito il glorioso stadio.
Ecco perché sull’argomento soldi il Filadelfia è un punto di domanda costante, a fronte invece di una partecipazione di progetti e idee fuori dal comune.
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Ex calciatori - Cereser attende soci dal 2007
In attesa della Fondazione, spazio alle idee. I tifosi del Toro che puliscono il Fila a loro spese hanno già presentato sul web il progetto "futurista" dell’architetto Marco Busca, la Memoria Storica Granata ha già pronto un plastico e l’associazione ex calciatori granata ha nel cassetto il suo prospetto. È lì dal 2007, preparato da Cereser quando tutto sembrava decollare da un momento all’altro. Quel Fila prevedeva due campi da calcio, un impianto tra i 4 e gli 8 mila posti e 3.600 mq di spazi commerciali su via Giordano Bruno. Anche quello tornerà di moda a breve. [G. ODD.]
http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/quitoro/201006articoli/27707girata.asp
presentato ieri all’assessore Sbriglio il progetto degli architetti Gaveglio e Taliano dell’associazione «Ri.Fila»
SulWeb il piano «rinascita»
su uno dei siti dei tifosi granata l’architetto Busca ha esposto il suo progetto per il Fila: 7 mila posti e 2 campi a norma Uefa
Servono 10 milioni per ricostruire lo stadio del Grande Toro
GIANLUCA ODDENINO
TORINO
I progetti di rinascita abbondano, le idee per ricostruirlo non mancano, ma alla fine tutti gli sforzi portano verso una sola domanda: chi mette i soldi per rifare il Filadelfia? Se lo chiedono giustamente i tifosi granata, che non hanno mai smesso di lottare per riavere lo stadio del Grande Torino abbattuto sciaguratamente nell’estate del 1997, e si interrogano da tempo gli addetti ai lavori e i partecipanti al «tavolo per il Fila» che a breve dovranno dare vita alla Fondazione.
Un ente fondamentale per reperire le risorse e soprattutto scegliere il progetto migliore. L’ultimo presentato in ordine di tempo è quello dell’associazione «Ri-Fila», proposto ieri mattina all’assessore allo sport Giuseppe Sbriglio, prevede costi da «14 milioni di euro, che con un ribasso d'asta medio del 20% produrrà un prezzo finale da 11 milioni». Una cifra, fatta dai due architetti granata Gaveglio e Taliano, che da tempo circola per poter riedificare l’area e garantire la casa al Toro.
Il problema, però, è sempre quello legato al finanziamento di un’opera che tutti vogliono, ma nessuno sembra aver la forza di rifare. Il Comune, dopo la lunga querelle delle ipoteche con l’Agenzia delle Entrate (risolta da poco), ha già fatto capire che da solo non farà nulla e si aspetta l’appoggio di Provincia e soprattutto Regione per garantire un finanziamento minimo. «I colori politici non contano - dice Sbriglio - e il percorso della Fondazione è quello da seguire: spero che decolli in fretta. Il Comune darà il suo contributo dando l’area, ma se domani il Toro volesse fare da solo se ne prenderà atto». Ipotesi ardua e poi Sbriglio glissa sulla cifra da 3,5 milioni di euro messa già a bilancio dalla città per il Fila (la crisi tocca tutti), così come Cairo non parla di progetti anche perché non ha mai manifestato intenzioni di ricostruzione a sue spese ed al massimo ha assicurato di portare la prima squadra ad allenarsi al Fila.
I tifosi della curva, ieri presenti all’incontro in assessorato «per vigilare», invece puntano sui finanziamenti pubblici e sul credito sportivo anche per bilanciare gli appoggi dati alla Juve per il nuovo Delle Alpi e l’area della Continassa. Poi ci sono le iniziative private come quella di «Ri-Fila» che punta a trovare 5.000 soci in grado di versare mille euro a testa e così dare una mano alla Fondazione con 5 milioni. «Siamo come Telethon con una promessa di donazione - spiegano - e siamo già arrivati a quota 500 soci». L’iniziativa ha già fatto storcere il naso al popolo granata, memore dei famigerati «mattoni del Fila» venduti dalla Fondazione di Novelli con la promessa di ricostruire subito il glorioso stadio.
Ecco perché sull’argomento soldi il Filadelfia è un punto di domanda costante, a fronte invece di una partecipazione di progetti e idee fuori dal comune.
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Ex calciatori - Cereser attende soci dal 2007
In attesa della Fondazione, spazio alle idee. I tifosi del Toro che puliscono il Fila a loro spese hanno già presentato sul web il progetto "futurista" dell’architetto Marco Busca, la Memoria Storica Granata ha già pronto un plastico e l’associazione ex calciatori granata ha nel cassetto il suo prospetto. È lì dal 2007, preparato da Cereser quando tutto sembrava decollare da un momento all’altro. Quel Fila prevedeva due campi da calcio, un impianto tra i 4 e gli 8 mila posti e 3.600 mq di spazi commerciali su via Giordano Bruno. Anche quello tornerà di moda a breve. [G. ODD.]
http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/quitoro/201006articoli/27707girata.asp
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27/09/07 - Ecco il Filadelfia segreto (di Cereser) , due campi e un supermarket
Vedi : http://purple66.blogspot.com/2009/12/270907-ecco-il-filadelfia-segreto-di.html
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