TS - sez.Piemonte - pag. B3
Chiuso con un nulla di fatto l’incontro Municipio-Fisco
Trattativa aperta, ora si aspetta una nuova offerta del Comune
Quasi novanta minuti di colloquio non sono bastati a sbloccare l’intricata situazione delle ipoteche.
Sbriglio: «Summit positivo, abbiamo posto le basi per arrivare a una soluzione»
STEFANO LANZO
TORINO. Quasi un’ora e mezza di colloquio negli uffici di corso Vinzaglio dell’Agenzia delle Entrate. Da una parte, il Comune di Torino rappresentato dall’assessore allo Sport Giuseppe
Sbriglio, oltre ai direttori di settore (Sport e Patrimonio) e due avvocati del Municipio. Assente l’assessore al Patrimonio Mario Viano, evidentemente impegnato altrove («ma prima di raggiungere l’Agenzia delle Entrate abbiamo fatto il punto insieme in mattinata», ha spiegato Sbriglio). Dall’altra, per la controparte, il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate Vincenzo Palitta, il dg di Equitalia Gianmarco Montanari e una schiera di dirigenti. Argomento di discussione dell’ora e mezza di incontro: il Filadelfia e le ipoteche che vertono sull’area e impediscono la ricostruzione. Risultati: praticamente nessuno, perché passi significativi non sono stati compiuti.
SI VA AL 2010? Un incontro interlocutorio, perché in sostanza ora la palla passa al Comune che dovrà, «con trattativa riservata», formalizzare un’offerta. In un secondo momento il binomio Agenzia delle Entrate-Equitalia darà una risposta: insomma, i tempi sono giocoforza destinati ad allungarsi. Possibile che si arrivi a un accordo? Forse (sempre che ci sia intesa sulla cifra), ma la domanda è quando. Sembra inevitabile sconfinare nel 2010, nonostante l’assessore Sbriglio abbia invitato «ad accelerare la tempistica per poi calendarizzare un nuovo incontro e risolvere il prima possibile la situazione ».
PAROLE L’assessore dispensa ottimismo: «E’ stato un incontro positivo perché è iniziato un percorso per portare avanti la trattativa. Noi abbiamo fatto presente che ci baseremo, per la formulazione dell’offerta, sulle due perizie, una di dieci euro e l’altro di un milione e 400 mila su tutto il bene. Loro si riservano di analizzare la proposta, ma contiamo che non si vada oltre i due mesi per arrivare alla definizione ». Giungerà dunque un documento, negli uffici dell’Agenzia delle Entrate, con una cifra, evidentemente, superiore a quegli 800 mila euro (di cui 500 mila dal curatore fallimentare) di cui parlava Viano in estate. Altrimenti è lecito pensare che Equitalia-Agenzia delle Entrate respinga nuovamente l’offerta. Sull’argomento Sbriglio spiega: «La cifra verrà attentamente discussa in sede municipale, sempre nel rispetto delle perizie. E’ interesse sia dell’Agenzia delle Entrate sia del Comune che la trattativa vada a buon fine e in tempi brevi».
FISCO SENZA FRETTA
Sarà vero, però dalla dichiarazione ufficiale rilasciata da Montanari, direttore generale di Equitalia, non è che traspaia poi tutta questa fretta: «Vista l’importanza che la struttura di cui si fa riferimento riveste per la città di Torino, ribadiamo la nostra disponibilità al confronto e all’approfondimento di una situazione complessa, in piena sinergia con l’ente impositore per cui stiamo operando (ovvero l’Agenzia delle Entrate, ndr)». Positiva la «disponibilità al confronto», decisamente meno il passaggio in cui si fa riferimento a «una situazione complessa». Impegni in calendario non ce ne sono, non resta che aspettare che in «trattativa riservata » (chissà perché riservata dato che si tratta di denaro pubblico) Comune ed Equitalia-Agenzia delle Entrate arrivino a un accordo. L’incontro che poteva sembrare risolutivo, in realtà, ha portato solo una notizia positiva: almeno non c’è stata rottura definitiva. Per ora.
Sotto la foto:
Ruderi, erbacce, pattume, desolazione: ecco come Torino ha ridotto un monumento sportivo che ha fatto leggenda
Chiuso con un nulla di fatto l’incontro Municipio-Fisco
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Sbriglio: «Summit positivo, abbiamo posto le basi per arrivare a una soluzione»
STEFANO LANZO
TORINO. Quasi un’ora e mezza di colloquio negli uffici di corso Vinzaglio dell’Agenzia delle Entrate. Da una parte, il Comune di Torino rappresentato dall’assessore allo Sport Giuseppe
Sbriglio, oltre ai direttori di settore (Sport e Patrimonio) e due avvocati del Municipio. Assente l’assessore al Patrimonio Mario Viano, evidentemente impegnato altrove («ma prima di raggiungere l’Agenzia delle Entrate abbiamo fatto il punto insieme in mattinata», ha spiegato Sbriglio). Dall’altra, per la controparte, il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate Vincenzo Palitta, il dg di Equitalia Gianmarco Montanari e una schiera di dirigenti. Argomento di discussione dell’ora e mezza di incontro: il Filadelfia e le ipoteche che vertono sull’area e impediscono la ricostruzione. Risultati: praticamente nessuno, perché passi significativi non sono stati compiuti.
SI VA AL 2010? Un incontro interlocutorio, perché in sostanza ora la palla passa al Comune che dovrà, «con trattativa riservata», formalizzare un’offerta. In un secondo momento il binomio Agenzia delle Entrate-Equitalia darà una risposta: insomma, i tempi sono giocoforza destinati ad allungarsi. Possibile che si arrivi a un accordo? Forse (sempre che ci sia intesa sulla cifra), ma la domanda è quando. Sembra inevitabile sconfinare nel 2010, nonostante l’assessore Sbriglio abbia invitato «ad accelerare la tempistica per poi calendarizzare un nuovo incontro e risolvere il prima possibile la situazione ».
PAROLE L’assessore dispensa ottimismo: «E’ stato un incontro positivo perché è iniziato un percorso per portare avanti la trattativa. Noi abbiamo fatto presente che ci baseremo, per la formulazione dell’offerta, sulle due perizie, una di dieci euro e l’altro di un milione e 400 mila su tutto il bene. Loro si riservano di analizzare la proposta, ma contiamo che non si vada oltre i due mesi per arrivare alla definizione ». Giungerà dunque un documento, negli uffici dell’Agenzia delle Entrate, con una cifra, evidentemente, superiore a quegli 800 mila euro (di cui 500 mila dal curatore fallimentare) di cui parlava Viano in estate. Altrimenti è lecito pensare che Equitalia-Agenzia delle Entrate respinga nuovamente l’offerta. Sull’argomento Sbriglio spiega: «La cifra verrà attentamente discussa in sede municipale, sempre nel rispetto delle perizie. E’ interesse sia dell’Agenzia delle Entrate sia del Comune che la trattativa vada a buon fine e in tempi brevi».
FISCO SENZA FRETTA
Sarà vero, però dalla dichiarazione ufficiale rilasciata da Montanari, direttore generale di Equitalia, non è che traspaia poi tutta questa fretta: «Vista l’importanza che la struttura di cui si fa riferimento riveste per la città di Torino, ribadiamo la nostra disponibilità al confronto e all’approfondimento di una situazione complessa, in piena sinergia con l’ente impositore per cui stiamo operando (ovvero l’Agenzia delle Entrate, ndr)». Positiva la «disponibilità al confronto», decisamente meno il passaggio in cui si fa riferimento a «una situazione complessa». Impegni in calendario non ce ne sono, non resta che aspettare che in «trattativa riservata » (chissà perché riservata dato che si tratta di denaro pubblico) Comune ed Equitalia-Agenzia delle Entrate arrivino a un accordo. L’incontro che poteva sembrare risolutivo, in realtà, ha portato solo una notizia positiva: almeno non c’è stata rottura definitiva. Per ora.
Sotto la foto:
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