Importante passo avanti
MARCO BONETTO
TORINO. Ecco la legge regionale che destina 3,5 milioni per la rinascita del Filadelfia: la fumata bianca attesa da alcune settimane è finalmente arrivata, come promesso a suo tempo dal governatore piemontese Cota e dal consigliere di maggioranza Vignale. «Il passo che è stato mosso è assolutamente significativo, importante, determinante», dice con legittima soddisfazione proprio Gian Luca Vignale, che è anche vicepresidente della Fondazione Filadelfia, l’associazione deputata a promuovere e realizzare la ricostruzione. Possono cambiare gli aggettivi, ma indubbiamente quanto è andato in scena ieri pomeriggio in Consiglio regionale rappresenta un passaggio fondamentale sulla strada che dovrà portare alla riqualificazione dell’area leggendaria del Torino (costruzione di un centro sportivo per gli allenamenti della prima squadra granata e le partite della Primavera: 2 campi regolamentari, spogliatoi e palestre, sede del club, museo del Toro, biglietteria, area commerciale su via Bruno). Ieri è stato dunque approvato a larga maggioranza un emendamento alla legge di assestamento del bilancio regionale che prevede un contributo straordinario della Regione Piemonte alla Fondazione, finalizzato a coprire fino a 3,5 milioni di euro del mutuo che la Fondazione stessa potrà contrarre col Credito sportivo o banche private: la Regione garantirà fino a un massimo di 275 mila euro all’anno per un massimo di 15 anni (il totale è di oltre 4 milioni: previsto il pagamento anche degli interessi). La Regione si è impegnata anche a garantire una fidejussione di durata massima quinquennale fino a 3,5 milioni, appunto per l’accensione del mutuo. L’emendamento, promosso da Vignale e presentato da Cota, è diventato legge regionale e si va ad aggiungere alle delibere del Comune (altri 3,5 milioni di stanziamenti) e al primo contributo promesso ufficialmente da Cairo per conto del Torino (un milione). «Sono convinto che ormai il Fila nascerà - dice Vignale -, dopo il nostro atto ufficiale nessuno davvero potrà più tirarsi indietro. Il progetto preliminare prevede un centro sportivo dai costi compresi tra 8 e 10 milioni: ci siamo, e senza chiedere un euro ai tifosi. A questo punto è importante che a gennaio la Fondazione vari un cronoprogramma (bando, inizio dei lavori e via dicendo; ndr), che preveda l’inaugurazione del nuovo Fila non oltre il 2015».
TORINO. Ecco la legge regionale che destina 3,5 milioni per la rinascita del Filadelfia: la fumata bianca attesa da alcune settimane è finalmente arrivata, come promesso a suo tempo dal governatore piemontese Cota e dal consigliere di maggioranza Vignale. «Il passo che è stato mosso è assolutamente significativo, importante, determinante», dice con legittima soddisfazione proprio Gian Luca Vignale, che è anche vicepresidente della Fondazione Filadelfia, l’associazione deputata a promuovere e realizzare la ricostruzione. Possono cambiare gli aggettivi, ma indubbiamente quanto è andato in scena ieri pomeriggio in Consiglio regionale rappresenta un passaggio fondamentale sulla strada che dovrà portare alla riqualificazione dell’area leggendaria del Torino (costruzione di un centro sportivo per gli allenamenti della prima squadra granata e le partite della Primavera: 2 campi regolamentari, spogliatoi e palestre, sede del club, museo del Toro, biglietteria, area commerciale su via Bruno). Ieri è stato dunque approvato a larga maggioranza un emendamento alla legge di assestamento del bilancio regionale che prevede un contributo straordinario della Regione Piemonte alla Fondazione, finalizzato a coprire fino a 3,5 milioni di euro del mutuo che la Fondazione stessa potrà contrarre col Credito sportivo o banche private: la Regione garantirà fino a un massimo di 275 mila euro all’anno per un massimo di 15 anni (il totale è di oltre 4 milioni: previsto il pagamento anche degli interessi). La Regione si è impegnata anche a garantire una fidejussione di durata massima quinquennale fino a 3,5 milioni, appunto per l’accensione del mutuo. L’emendamento, promosso da Vignale e presentato da Cota, è diventato legge regionale e si va ad aggiungere alle delibere del Comune (altri 3,5 milioni di stanziamenti) e al primo contributo promesso ufficialmente da Cairo per conto del Torino (un milione). «Sono convinto che ormai il Fila nascerà - dice Vignale -, dopo il nostro atto ufficiale nessuno davvero potrà più tirarsi indietro. Il progetto preliminare prevede un centro sportivo dai costi compresi tra 8 e 10 milioni: ci siamo, e senza chiedere un euro ai tifosi. A questo punto è importante che a gennaio la Fondazione vari un cronoprogramma (bando, inizio dei lavori e via dicendo; ndr), che preveda l’inaugurazione del nuovo Fila non oltre il 2015».
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