domenica 30 dicembre 2012
20/12/12 - STATUTO FONDAZIONE STADIO FILADELFIA - MODIFICATO
Tratto da:
http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2012/51/attach/dgr_04948_880_28112012.pdf
STATUTO DELLA "FONDAZIONE STADIO FILADELFIA"
Articolo 1
Costituzione
1. E' costituita la fondazione con la denominazione "Fondazione Stadio Filadelfia", di seguito Fondazione.
2. La Fondazione opera quale ente di diritto privato secondo quanto disciplinato dalle norme del presente
Statuto e, per quanto non espressamente previsto, dalle disposizioni di legge vigenti in materia.
Articolo 2
Sede - Ambito territoriale di attività
1. La Fondazione ha sede legale in Torino, via Filadelfia n. 40.
2 L'ambito territoriale in cui la Fondazione intende operare è quello del territorio della Regione Piemonte.
Articolo 3
Scopi della fondazione - durata
1. La Fondazione non ha scopo di lucro, non può distribuire utili ed è finalizzata alla ricostruzione e
successiva gestione dell'impianto già denominato Filadelfia, ubicato in via Filadelfia n. 40 in Torino,
favorendo lo sviluppo di attività sportive, culturali e sociali attraverso la gestione del proprio patrimonio.
ispirandosi a criteri di efficienza, efficacia ed economicità.
2. La Fondazione è costituita a tempo indeterminato, salvo l'anticipato scioglimento a norma del presente
Statuto e del codice civile.
3. Al fine di perseguire il suo scopo, amministrando il patrimonio immobiliare e mobiliare costituito dai beni
realizzati, ampliati o ristrutturati e conferiti alla Fondazione medesima, la Fondazione dovrà reperire le
risorse necessarie ed attivare ogni sinergia ed azione, svolgendo anche attività di tipo imprenditoriale, nel
rispetto della vigente normativa, favorendo l'utilizzazione dell'impianto per finalità sportive, culturali e
sociali ed, inoltre, per restituire alla città quel luogo che storicamente e tradizionalmente è stato centro di
condivisione di altissimi valori sportivi e umani, vera fucina di uomini prima ancora che di atleti.
4. La Fondazione, con l'utilizzo di risorse finanziarie proprie o ad essa erogate da terzi, può porre in essere
tutti gli atti, le attività e le operazioni ausiliarie, connesse, strumentali, affini e complementari al
perseguimento dei propri scopi, che non le siano precluse dalla legge o dallo Statuto, ivi comprese tutte le
operazioni finanziarie, le assunzioni di mutui e la prestazione di garanzie anche mobiliari ed immobiliari,
purché concesse sul patrimonio disponibile.
Articolo 3 bis
Norme relative alla ricostruzione dello stadio Filadelfia
1. Rilevato che è intento comune dei fondatori tenere conto delle esigenze rappresentate dal Torino F.C. SpA
relativamente alla preparazione ed agli allenamenti della prima squadra e delle squadre giovanili, la
ricostruzione dovrà rispettare, in particolare, le seguenti indicazioni vincolanti:
- dovranno essere realizzati due campi di dimensioni regolamentari UEFA in erba, riscaldati, e dotati di tutte
le pertinenze necessarie per lo svolgimento di partite della prima squadra e delle formazioni giovanili, ai
sensi delle norme sportive, comunque secondo quanto reputato necessario dalla Società Torino F.C. S.p.A.
per l'uso come struttura di allenamento e per tutta l'attività legata alla prima squadra.
Inoltre:
- gli spalti attorno al campo principale dovranno correre su tutti e quattro i lati;
la tribuna storica dovrà essere ricostruita riproponendo per quanto possibile le sembianze originali ed essere
coperta ed i restanti tre lati dovranno essere anch'essi fruibili dal pubblico, almeno per un certo numero di
gradoni, per un numero di spettatori da accogliere sulle tribune del campo principale pari a circa 3500;
- dovrà essere ripristinato, compatibilmente con la vigente normativa, il sottopassaggio di accesso sportivo;
- il cortile dovrà essere concepito in maniera da consentire le stesse funzioni che ha storicamente ricoperto, e
restare accessibile al pubblico anche in caso di chiusura delle strutture sportive e delle tribune del campo
principale;
- negli spazi che risulteranno eccedenti rispetto alle esigenze tecnico-sportive definite dalla Commissione
Tecnica verranno collocati, nell'ordine e per quanto sarà possibile: una sala stampa a norma UEFA, un
museo storico dedicato al Torino Calcio, la sede della Fondazione, la sede del Torino FC, una foresteria in
grado di accogliere i ragazzi delle squadre giovanili del Torino FC, le sedi di associazioni formalmente
costituite legate al Torino che ne faranno richiesta;
- la concessione di spazi per esercizi commerciali sarà subordinata alle finalità di finanziamento della
costruzione e della manutenzione e gestione del Filadelfia. Detti spazi potranno essere concessi a condizione
che siano collocati nella parte esterna del perimetro del quadrilatero, lato via Giordano Bruno, che non siano
di ostacolo alla gestione e manutenzione dell'impianto sportivo e che non siano lesivi dei valori e della
memoria che il Filadelfia rappresenta.
2. Le strutture realizzate saranno messe a disposizione dei soggetti che ne hanno fatto richiesta a titolo
oneroso, secondo canone di mercato, ed altresì tutte le strutture sportive verranno affidate in gestione a titolo
oneroso alla Società Torino F.C. S.p.A. o ad altro soggetto giuridico nel quale la precitata società si sia
trasformata, incorporata, fusa o scissa e che, comunque, configuri la continuità soggettiva e la prosecuzione
anche dell'attività calcistica ora del Torino F.C..
Tali soggetti dovranno, pertanto, stipulare idoneo contratto di servizio che disciplinerà i termini di utilizzo
esclusivo degli impianti ed il corrispettivo economico con la Fondazione.
3. Ai fini della realizzazione degli scopi di cui agli articoli 3 e 3 bis entro i primi 18 mesi dalla sua
costituzione la Fondazione dovrà reperire i fondi per la ristrutturazione e gestione ed avviare le conseguenti
procedure di evidenza pubblica a ciò finalizzate. In caso di inutile decorrenza di detto termine o comunque di
conclamata impossibilità di assumere tali azioni, la Fondazione si impegna, a pena di estinzione della stessa
secondo quanto disposto dall'articolo 16 comma 2, a predisporre gli atti necessari per garantire la
ristrutturazione e gestione dell'impianto mediante il ricorso a procedure di affidamento a terzi di evidenza
pubblica, stabilendo forme di adeguato equilibrio economico finanziario degli investimenti.
Articolo 4
Patrimonio
1. Il patrimonio della fondazione è composto:
a) dal fondo di dotazione indisponibile conferito in sede d'atto costitutivo e specificamente il diritto di
superficie sull'area dello Stadio Filadelfia compresa tra le vie Tunisi, Spano, Giordano Bruno e Filadelfia,
nonché le strutture che sulla stessa verranno edificate;
b) dai beni immobili, dai valori mobiliari e dalle somme conferite dai Fondatori e dai Partecipanti, con
espressa destinazione ad incremento del patrimonio;
c) dai beni immobili, dai valori mobiliari e dalle contribuzioni che perverranno alla Fondazione a qualsiasi
titolo, da parte di soggetti pubblici e/o privati diversi dai Fondatori e dai Partecipanti, espressamente destinati
ad incremento del patrimonio;
d) da conferimenti, elargizioni, erogazioni, contribuzioni e da quanto comunque perverrà alla Fondazione a
qualsiasi titolo da parte di soggetti pubblici e/o privati, espressamente destinati ad incremento del patrimonio
indisponibile.
2. La Fondazione deve provvedere al raggiungimento dello scopo per il quale è costituita con il ricavato
dell'esercizio della sua attività, diretta o indiretta, della amministrazione, anche straordinaria, e della gestione
del suo patrimonio, nonché con i contributi di enti o persone fisiche.
3. Il patrimonio della Fondazione, come indicato in atto costitutivo e come ulteriormente incrementato, ed i
contributi e le elargizioni corrisposti da soggetti pubblici e privati e costituenti le entrate di cui al successivo
articolo, con esclusione del fondo di dotazione indisponibile e di eventuali ulteriori conferimenti,
espressamente dichiarati indisponibili, hanno il fine di realizzare il funzionamento della Fondazione e sono
vincolati alla realizzazione dei suoi scopi ed alla copertura degli eventuali disavanzi di gestione.
4. La stima dei conferimenti avviene, qualora ne ricorrano le condizioni, a norma di legge per il tramite di
perizia dell'UT del Comune di Torino.
Articolo 5
Entrate disponibili / Fondo di gestione
1. Le entrate costituenti il fondo di gestione della Fondazione, disponibili per il raggiungimento dello scopo,
sono costituite:
a) dall'apposito conferimento iniziale come da atto costitutivo della Fondazione;
b) dalle rendite e dai proventi derivanti dal patrimonio e dalle attività della Fondazione medesima non
destinati al patrimonio indisponibile;
c) da eventuali elargizioni, erogazioni e contributi da parte di soggetti pubblici e/o privati, che non siano
espressamente destinati a patrimonio indisponibile;
d) dagli eventuali contributi erogati annualmente dai Fondatori e/o Partecipanti e Sostenitori;
e) dai beni mobili ed immobili e dalle somme da chiunque conferite alla Fondazione, destinati a gestione.
2. Le rendite e le risorse della Fondazione destinate al Fondo di gestione, compresi gli eventuali residui attivi
d'esercizio, saranno impiegate per il funzionamento della Fondazione, la realizzazione dei suoi scopi e la
copertura degli eventuali disavanzi di gestione.
3. Le entrate di cui al presente articolo sono amministrate dal Consiglio di Amministrazione.
4. Le rendite e le risorse della Fondazione sono impiegate per il funzionamento della fondazione stessa e per
la realizzazione dei suoi scopi. La gestione della fondazione deve, in ogni caso, assicurare l'integrità
economica del patrimonio.
Articolo 6
Fondatori, Partecipanti e Sostenitori della Fondazione
FONDATORI
1. Sono Fondatori, in quanto hanno sottoscritto l'atto costitutivo,
______________________________________________________e gli Enti pubblici e le Fondazioni
bancarie e assicurative che verranno ammessi a farne parte con apposita deliberazione del Collegio dei
Fondatori. I Fondatori conferiscono i beni espressamente indicati nell'atto costitutivo e sono tenuti ad erogare
un contributo alla Fondazione. I Fondatori che non hanno sottoscritto l'atto costituivo sono tenuti a versare il
contributo deliberato dal Collegio dei Fondatori, su proposta del Consiglio di Amministrazione inserita nel
bilancio preventivo; tale contributo è destinato al fondo di gestione, quando non espressamente destinato al
patrimonio indisponibile.
2. I Fondatori sono rappresentati in seno al Collegio dei Fondatori ed al Consiglio di Amministrazione nelle
forme e con le modalità previste dai successivi articoli 9 e 10 del presente Statuto.
PARTECIPANTI
3. Possono ottenere la qualifica di Partecipanti i soggetti, pubblici e/o privati, italiani e/o stranieri, che,
condividendo le finalità della Fondazione e previa richiesta d'adesione al Consiglio di Amministrazione della
Fondazione, contribuiscano alla vita della medesima ed alla realizzazione dei suoi scopi mediante contributi,
annuali o pluriennali, al fondo di gestione, secondo le modalità ed in misura non inferiore a quella stabilita
annualmente, in occasione dell'approvazione del bilancio di previsione per l'anno successivo, dal Consiglio
di Amministrazione. Sulla richiesta d'adesione è chiamato a pronunciarsi il Collegio dei Fondatori al quale
viene rimessa ogni valutazione in ordine all'ammissione dei partecipanti, all'entità della contribuzione e alla
durata della partecipazione sulla base dei criteri stabiliti in occasione dell'approvazione del bilancio di
previsione per l'anno successivo da parte del C.d.A..
4. I Partecipanti potranno anche contribuire con un'attività o con servizi, anche di carattere professionale, di
particolare rilievo o con l'attribuzione di beni immobili oppure di beni materiali o immateriali, purché
stimabili ai sensi di legge.
5. La qualifica di Partecipante dura per tutto il periodo per il quale il contributo è stato regolarmente versato.
6. I Partecipanti sono rappresentati in seno all'Assemblea di partecipazione.
SOSTENITORI
7. Possono ottenere la qualifica di Sostenitori i soggetti, pubblici e/o privati, italiani e/o stranieri che,
condividendo le finalità della Fondazione e previa richiesta d'adesione al Consiglio di Amministrazione della
Fondazione, contribuiscano alla sopravvivenza della Fondazione medesima ed alla realizzazione dei suoi
scopi mediante contributi in denaro, annuali o pluriennali, destinati al fondo di gestione secondo le modalità
ed in misura non inferiore a quella stabilita annualmente, in occasione dell'approvazione del bilancio di
previsione per l'anno successivo, dal Consiglio di Amministrazione.
8. Sulla richiesta d'adesione è chiamato a pronunciarsi il Collegio dei Fondatori al quale viene rimessa ogni
valutazione in ordine all'ammissione dei Sostenitori, all'entità della contribuzione e alla durata della
partecipazione sulla base dei criteri stabiliti in occasione dell'approvazione del bilancio di previsione per
l'anno successivo da parte del C.d.A..
9. I Sostenitori potranno anche contribuire con un'attività o con servizi, anche di carattere professionale.
10. La qualifica di Sostenitore dura per tutto il periodo per il quale il contributo è stato regolarmente versato.
11. I Sostenitori sono rappresentati in seno all'Assemblea di partecipazione.
Articolo 7 Esclusione e recesso
1. Il Collegio dei Fondatori delibera l'esclusione dei soggetti di cui all'articolo 6 per grave e reiterato
inadempimento degli obblighi e doveri derivanti dal presente Statuto, tra cui, in via esemplificativa e non
esaustiva:
a) violazione, a qualsiasi titolo e per qualsiasi motivo, degli scopi che si prefigge la Fondazione;
b) inadempimento dell'obbligo di effettuare le contribuzioni e i conferimenti previsti dal presente Statuto;
c) comportamento contrario al dovere di prestazioni non patrimoniali.
2. Nel caso di enti e/o persone giuridiche, l'esclusione ha luogo anche per i seguenti motivi:
a) estinzione, a qualsiasi titolo dovuta;
b) apertura di procedure di liquidazione;
c) fallimento e/o apertura delle procedure concorsuali anche stragiudiziali.
3. I soggetti di cui all'art. 6 sono tenuti a comunicare, con lettera raccomandata a.r., entro il 30 novembre di
ogni anno, l'eventuale intenzione di cessare di far parte della Fondazione con decorrenza dall'anno
successivo. Il recesso comunicato dopo l'approvazione da parte del Collegio dei Fondatori del bilancio
preventivo, comporta in ogni caso la corresponsione dei contributi economici per l'esercizio successivo da
parte del soggetto recedente.
4. L'esclusione ed il recesso non conferiscono alcun diritto alla restituzione dei beni conferiti in proprietà alla
Fondazione, nonché dei contributi in danaro sino a quel tempo versati. Qualora i soci conferiscano alla
Fondazione diritti reali diversi dalla proprietà, questi si estinguono alla loro naturale scadenza.
Articolo 8Organi della fondazione
1. Sono organi della Fondazione:
a) il Collegio dei Fondatori;
b) l'Assemblea di partecipazione
c) il Consiglio di Amministrazione;
d) il Presidente e Vice Presidente della Fondazione;
e) il Collegio dei Revisori dei Conti;
f) l'Organo di sorveglianza.
2. Ad esclusione del Collegio dei Fondatori e dell'Assemblea di partecipazione, la durata degli Organi della
Fondazione è di tre anni e scade con l'approvazione del bilancio consuntivo del terzo esercizio da parte del
Collegio dei Fondatori. Ciascun componente può essere riconfermato. I componenti del Consiglio di
Amministrazione e del Collegio dei Revisori dei Conti decadono di diritto dall'incarico ricoperto nelle
seguenti ipotesi:
a) perdita dei requisiti di partecipazione all'Organo;
b) passaggio in giudicato della sentenza di condanna per i reati che comportano l'interdizione temporanea o
definitiva da pubblici incarichi o servizi.
Articolo 9 Collegio dei Fondatori
1. Il Collegio dei Fondatori è composto dal legale rappresentante di ciascun Fondatore o suo delegato. In
caso di esclusione o recesso di un Fondatore, il rispettivo rappresentante decade di diritto dalla carica da esso
ricoperta.
2. Il sistema di voto all'interno del Collegio dei Fondatori è disciplinato con il sistema dei punti/voto in
proporzione alla contribuzione complessiva storicizzata di ciascuno di essi al patrimonio e/o al fondo di
gestione della Fondazione, come risultante dalla stima dei conferimenti effettuata a norma del presente
Statuto. L'attribuzione dei punti/voto a ciascuno dei Fondatori e Partecipanti è aggiornata dal Collegio dei
Fondatori medesimo ad ogni ulteriore contribuzione secondo la metodologia oggettiva approvata dallo stesso
Collegio dei Fondatori.
3. Il Collegio dei Fondatori ha in particolare i seguenti poteri:
a) identificare i settori di attività della Fondazione, nonché stabilire le linee generali e le direttive dell'attività
della Fondazione e i relativi obiettivi e programmi, nell'ambito degli scopi e delle attività di cui agli articoli 3
e 3 bis, a cui il C.d.A. deve adeguarsi;
b) deliberare in ordine ai criteri ed ai requisiti affinché i soggetti di cui all'articolo 6 possano diventare
Fondatori, Partecipanti e Sostenitori, nonché all'ammissione e all'esclusione dei medesimi;
c) determinare i contributi necessari all'equilibrio finanziario;
d) approvare il bilancio preventivo e consuntivo ed il programma di attività predisposto dal Consiglio di
Amministrazione;
e) deliberare su tutte le questioni attinenti eventuali variazioni della proprietà dei beni nella disponibilità
della Fondazione e che non siano dichiarati indisponibili dall'Atto costitutivo;
f) nominare i componenti del Consiglio di Amministrazione in base a quanto disposto dal successivo articolo
10 e nominare, ai sensi dell'articolo 11, il Presidente ed il Vicepresidente della Fondazione;
g) nominare i componenti di sua spettanza del Collegio dei Revisori dei Conti, secondo le modalità previste
dall'articolo 13;
h) deliberare in merito alle modifiche dello Statuto, anche su proposta del Consiglio di Amministrazione,
fatta eccezione in merito agli articoli 1, 2, 3 e 3 bis che sono immodificabili;
i) esprimere i pareri previsti dal presente Statuto, esprimendo, in particolare, parere vincolante sul progetto di
ricostruzione dell'impianto in merito all'osservanza delle disposizioni del presente Statuto;
j) deliberare in merito allo scioglimento della Fondazione e alla devoluzione del patrimonio residuo.
4. Il Collegio dei Fondatori si riunisce almeno una volta ogni trimestre e, comunque, entro il 30 novembre,
per approvare in tempo utile il bilancio preventivo dell'anno seguente. Il Collegio dei Fondatori è convocato
dal Presidente del Collegio dei Fondatori, nominato dai Fondatori medesimi, di propria iniziativa, ovvero su
convocazione del Presidente della Fondazione, ovvero su richiesta della maggioranza dei componenti del
Consiglio di Amministrazione, ovvero su richiesta di almeno la metà dei Fondatori ed è presieduto dallo
stesso Presidente. Il Collegio dei Fondatori è convocato mediante avviso raccomandato o invio di telefax (o
invio di comunicazione a mezzo di posta elettronica) ai Fondatori. La convocazione deve contenere
l'indicazione dell'ordine del giorno e deve essere inviata almeno sette giorni prima della data fissata per la
riunione fatti salvi i casi d'urgenza.
5. La riunione del Collegio dei Fondatori è validamente costituita con la presenza della maggioranza assoluta
dei suoi componenti rappresentativi dei punti/voto. Le deliberazioni del Collegio dei Fondatori sono prese
con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei punti/voto dei suoi componenti presenti alla
deliberazione, fatte salve le maggioranze qualificate e le eccezioni stabilite al successivo comma. Le
deliberazioni del Collegio dei Fondatori devono constare da verbale che, sottoscritto dal Presidente e dal
Segretario della riunione, è trascritto in apposito registro o modulo debitamente vidimato.
6. Le deliberazioni concernenti l'approvazione del bilancio preventivo, sono validamente adottate con il voto
favorevole della maggioranza assoluta dei punti/voto dei componenti del Collegio dei Fondatori.
Le deliberazioni relative allo scioglimento della Fondazione devono essere prese con la maggioranza dei 3/4
dei punti/voto secondo quanto previsto dal successivo art. 16 comma 1.
Le deliberazioni relative alle modifiche dello Statuto devono essere prese con la maggioranza dei 2/3 dei
componenti del Collegio dei Fondatori, le deliberazioni concernenti il parere sul progetto di ricostruzione
dell'impianto Filadelfia e la determinazione dei criteri per l'ammissione di nuovi membri della Fondazione,
con la qualità di Fondatori o Partecipanti o Sostenitori, nonché l'ammissione e l'esclusione dei medesimi
sono assunte a maggioranza assoluta dei presenti, senza applicazione del criterio del punto/voto.
Articolo 9 bisAssemblea di partecipazione
1. L'Assemblea di partecipazione è composta da ciascun partecipante e sostenitore - persona fisica o
giuridica - o suo delegato. In caso di esclusione o recesso, il rispettivo rappresentante decade di diritto dalla
carica in esso ricoperta.
2. L'Assemblea di partecipazione viene convocata dal suo Presidente almeno una volta l'anno, ovvero
qualora se ne ravvisi la necessità o quando ne è fatta richiesta motivata da almeno un decimo degli associati.
Le deliberazioni sono prese a maggioranza dei voti e con la presenza di almeno la metà degli associati. In
seconda convocazione la deliberazione è valida qualunque sia il numero degli intervenuti.
3. L'assemblea formula pareri consultivi e proposte sui lavori di cui all'articolo 3 bis del presente Statuto,
nonché sui bilanci preventivo e consuntivo dell'Ente.
Articolo 9 ter Organo di Sorveglianza
1. I Fondatori aventi carattere di Ente pubblico territoriale nominano i componenti dell'Organo di
sorveglianza con il compito di vigilare sulla conformità alla legge, allo Statuto e al pubblico interesse
dell'attività della Fondazione. A tal fine, copia dei verbali del Consiglio di Amministrazione, del Collegio dei
Fondatori e dell'Assemblea di partecipazione è trasmessa all'Organo di sorveglianza a cura del Segretario
Generale della Fondazione. Decorsi 8 giorni dalla trasmissione senza che siano pervenute osservazioni, la
delibera diviene esecutiva.
2. Nel caso in cui venga rilevata la non rispondenza oggettiva agli scopi della Fondazione, alla legge, allo
Statuto o al pubblico interesse, l'Organo di sorveglianza potrà chiedere entro 10 giorni la riconvocazione e
ridiscussione della deliberazione. Nel caso in cui la deliberazione venga riconfermata essa diviene
immediatamente esecutiva, sotto la responsabilità dei componenti dell'organo deliberante.
Articolo 10 Consiglio di Amministrazione
1. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione è composto da un numero variabile di componenti fino
a un massimo di 5 membri, su determinazione del numero da parte del Collegio dei Fondatori. I componenti
del Consiglio di Amministrazione debbono possedere idonei requisiti di professionalità ed esperienza nei
settori nei quali la Fondazione opererà e vengono nominati dal Collegio dei Fondatori.
2. I componenti del Consiglio di Amministrazione durano in carica 3 (tre) anni e possono essere
riconfermati. Nel caso in cui si debba provvedere alla loro sostituzione, per qualsiasi motivo, la nuova
designazione spetta allo stesso soggetto che aveva designato il consigliere cessato.
3. Qualora uno o più dei Fondatori dovessero recedere od essere esclusi dalla Fondazione, i rispettivi
rappresentanti non avranno diritto di nomina ai sensi del precedente comma. Le dimissioni o comunque la
vacanza contestuale reiterata della maggioranza dei Consiglieri comporta la decadenza dell'intero organo.
4. Il Consiglio di Amministrazione provvede all'amministrazione ordinaria e straordinaria della Fondazione
ai sensi del presente Statuto e adotta ogni provvedimento necessario al raggiungimento degli scopi della
Fondazione. In particolare e a mero titolo riassuntivo e non esaustivo, esso provvede a:
- predisporre il bilancio preventivo ed il conto consuntivo;
- concorrere a definire, in occasione dell'approvazione del bilancio di previsione, i criteri in base ai quali il
Collegio dei Fondatori attribuisce la qualifica di Partecipante o di Sostenitore;
- istruire le domande d'ammissione alla Fondazione;
- deliberare sulla consistenza dell'organico della Fondazione, sulle assunzioni e sul trattamento economico
del personale, salva la facoltà di delegare tutto o parte di tali attribuzioni al Presidente del Consiglio di
Amministrazione;
- provvedere all'istituzione, all'ordinamento ed al coordinamento degli uffici della Fondazione;
- deliberare sulle materie indicate agli articoli 3, 3 bis e 4 del presente Statuto, ivi inclusa l'accettazione di
conferimenti, elargizioni, erogazioni, contribuzioni, sentito il parere del Collegio dei Fondatori;
- predisporre ed approvare, a maggioranza assoluta dei suoi componenti il regolamento interno di cui
all'articolo 19 del presente Statuto;
- dare esecuzione e deliberare in merito ai programmi, alle direttive, agli affari e alle questioni che gli siano
stati sottoposti dal Collegio dei Fondatori;
- deliberare in ordine alle procedure di evidenza pubblica di cui all'articolo 3 bis;
- sottoporre al Collegio dei Fondatori proposte per:
a) eventuali modifiche statutarie;
b) stipulazione di mutui ed aperture di credito, nonché ogni operazione bancaria utile per il raggiungimento
delle finalità istituzionali;
c) eventuali accordi di collaborazione tra la Fondazione ed altri enti pubblici e/o privati, nazionali e/o
internazionali;
- accertare l'eventuale impossibilità di perseguire gli scopi della Fondazione e riferirne al Collegio dei
Fondatori per gli opportuni provvedimenti;
- nominare il Segretario Generale della Fondazione.
5. Il Consiglio di Amministrazione si riunisce in sede ordinaria almeno una volta al trimestre ed è convocato
dal Presidente della Fondazione, che lo presiede. Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal Presidente
in seduta straordinaria ogni qualvolta egli stesso lo ritenga necessario o su richiesta di almeno la metà più
uno dei consiglieri. Il Consiglio di Amministrazione è convocato mediante avviso raccomandato o invio di
telefax (o invio di comunicazione a mezzo di posta elettronica) ai Consiglieri. La convocazione deve
contenere l'indicazione dell'ordine del giorno e deve essere inviata almeno quindici giorni prima della data
fissata per la riunione.
6. Il Consiglio di Amministrazione è validamente costituito con la presenza della maggioranza assoluta dei
suoi componenti e delibera a maggioranza assoluta dei presenti. Ciascun componente esprime un voto e
l'esercizio del diritto di voto non può essere delegato, in caso di parità prevale il voto del Presidente. Le
deliberazioni del Consiglio di Amministrazione devono constare da verbale che, sottoscritto dal Presidente e
dal Segretario della riunione, è trascritto in apposito registro o modulo debitamente vidimato. Alle riunioni
del Consiglio di Amministrazione possono partecipare, su invito del Presidente, dirigenti o dipendenti della
Fondazione, amministratori nonché consulenti ed esperti al fine di riferire circa argomenti specifici relativi
alle materie all'ordine del giorno e/o esprimere il proprio parere.
7. L'ingiustificata assenza alla partecipazione di più di n. 3 (tre) riunioni consecutive del Consiglio di
Amministrazione, determina l'immediata decadenza dall'incarico di consigliere.
8. Le cariche di Consigliere di Amministrazione sono totalmente gratuite, salvo il rimborso delle spese vive
effettivamente sostenute nell'espletamento dell'incarico, purché regolarmente documentate.
9. Per le riunioni del C.D.A. è ammesso il ricorso agli strumenti telematici e/o telefonici.
Articolo 11Presidente e Vice Presidente della Fondazione
1. Il Presidente della Fondazione è il Presidente del Consiglio di Amministrazione che ha la legale
rappresentanza della Fondazione, di fronte ai terzi ed in giudizio, e ne promuove l'attività. Egli è eletto, al
pari del Vice Presidente, dai componenti del Collegio dei Fondatori, e dura in carica tre esercizi come meglio
precisato all'articolo 8 dello Statuto e può essere riconfermato consecutivamente anche per più mandati.
2. Il Presidente sorveglia il buon andamento della Fondazione, cura l'osservanza dello Statuto, e l'esecuzione
delle delibere del Consiglio di Amministrazione.
3. In particolare ed a mero titolo riassuntivo, al Presidente spetta:
- la legale rappresentanza della Fondazione;
- la convocazione, la presidenza e la predisposizione dell'ordine del giorno delle riunioni del Consiglio di
Amministrazione;
- l'esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione;
- la firma degli atti e quanto occorra per l'esplicazione di tutti gli affari che vengono deliberati dal Consiglio
di Amministrazione;
- l'adozione, nei casi di necessità ed urgenza, dei provvedimenti di competenza del Consiglio di
Amministrazione, che sottopone alla ratifica di tale Organo nella prima riunione utile;
- la gestione delle relazioni con enti, istituzioni, imprese pubbliche e private e altri organismi, anche al fine di
instaurare rapporti di collaborazione e sostegno delle singole iniziative della Fondazione;
- il compimento di tutti gli atti di gestione ordinaria e straordinaria rientranti nelle proprie competenze;
- il raccordo con il Collegio dei Fondatori.
4. Il Vice Presidente della Fondazione svolge attività vicaria del Presidente. Pertanto, in caso di assenza o
impedimento del Presidente a svolgere le attività attribuitegli dal presente Statuto, il Vice Presidente
sostituirà il Presidente, con i medesimi poteri.
Articolo 12 Presidenti Onorari
1. Il Consiglio di Amministrazione può nominare uno o più Presidenti Onorari, senza alcun potere di
rappresentanza legale che possono partecipare ai Consigli con diritto di parola ma non di voto e non possono
assumere cariche all'interno del Consiglio né rappresentarlo in alcun modo.
Articolo 13 Il Collegio dei Revisori dei Conti
1. Il Collegio dei Revisori dei Conti è l'organo di controllo della gestione della Fondazione, che provvede:
a) al riscontro della gestione finanziaria della Fondazione;
b) al controllo circa la regolare tenuta delle scritture contabili;
c) ad esprimere il proprio parere mediante apposite relazioni sui bilanci preventivi e consuntivi.
2. Il Collegio dei Revisori dei Conti si compone di 3 (tre) membri nominati dal Collegio dei Fondatori. I
componenti del predetto Collegio sono scelti tra gli iscritti nel Registro dei Revisori Contabili.
3. Il Collegio dei Revisori dei Conti deve riunirsi almeno ogni trimestre, esso è convocato dal Presidente,
eletto in seno al Collegio medesimo, con avviso scritto comunicato almeno cinque giorni prima di quello
fissato per la riunione. In caso di urgenza, il termine per la convocazione può essere ridotto e la
convocazione può essere effettuata con qualunque mezzo. L'avviso di convocazione deve contenere
l'indicazione del luogo, del giorno e dell'ora della riunione e degli argomenti da trattare. Delle riunioni del
Collegio dei Revisori dei Conti deve redigersi verbale sottoscritto da tutti gli intervenuti e trascritto in un
registro debitamente validato.
4. Le deliberazioni del Collegio dei Revisori sono prese a maggioranza assoluta dei presenti. Ogni Revisore
esprime un voto e l'esercizio del voto non può essere delegato. Il Revisore dissenziente ha diritto di fare
iscrivere a verbale i motivi del proprio dissenso. In caso di assenza del membro effettivo subentra nei casi
previsti dall'articolo 2401 codice civile, il membro supplente.
5. I membri del Collegio dei Revisori dei Conti restano in carica tre esercizi come meglio precisato
nell'articolo 8 del presente Statuto.
Articolo 14 Esercizio finanziario e bilancio
1. L'esercizio finanziario della Fondazione ha inizio il 1° gennaio e termina il 31 dicembre. Per ogni
esercizio sono predisposti ed approvati dal Consiglio di Amministrazione un bilancio preventivo ed uno
consuntivo, con le modalità di cui al presente Statuto.
2. Il Collegio dei Fondatori approva in forma definitiva, entro la fine del mese di novembre, il bilancio
economico di previsione dell'esercizio successivo, ed entro il 30 giugno successivo il bilancio consuntivo
relativo all'anno decorso.
3. Nella redazione del bilancio, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota
integrativa, in ossequio alle norme vigenti tempo per tempo, dovranno essere seguiti i principi previsti dagli
articoli 2423 e seguenti del codice civile e dovrà essere oggetto di certificazione da parte degli appositi
soggetti ed organismi.
4. Il bilancio della Fondazione, con i relativi allegati e le relative relazioni, sono depositati presso la sede
della Fondazione almeno venti giorni prima dell'adunanza del Consiglio di Amministrazione convocato per
l'approvazione del bilancio consuntivo.
5. In considerazione delle finalità della Fondazione e della sua natura giuridica è vietato distribuire
direttamente o indirettamente utili e/o avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o capitale durante la vita
della Fondazione.
6. La Fondazione ha l'obbligo del pareggio del bilancio, che può essere conseguito anche utilizzando il
proprio patrimonio ad esclusione di quello indisponibile.
Articolo 15 Informativa
1. I progetti di bilancio preventivo e di bilancio consuntivo approvati dal Consiglio di Amministrazione,
dovranno essere inviati a tutti i soggetti fondatori e partecipanti.
2. Il Presidente trasmette agli Enti Pubblici fondatori i documenti di volta in volta richiesti dai consiglieri da
essi nominati relativamente a qualsiasi iniziativa e/o procedura della Fondazione.
Articolo 16 Estinzione della Fondazione
1. Il Collegio dei Fondatori delibera in merito allo scioglimento della Fondazione con il voto favorevole dei
tre quarti dei punti voto secondo quanto previsto dall’art. 21, comma 3 del codice civile, stabilendo altresì le
modalità di devoluzione del patrimonio residuo della Fondazione, ove si sia realizzata una delle ipotesi di
estinzione previste dalla legge, dallo Statuto o dall’atto costitutivo.
2. La fondazione dovrà, entro i primi 18 mesi dalla sua costituzione reperire i fondi per la ristrutturazione e
gestione ed avviare le conseguenti procedure di evidenza pubblica a ciò finalizzate. In caso di inutile
decorrenza di detto termine o comunque di conclamata impossibilità di assumere tali azioni, la Fondazione si
impegna, a pena di estinzione della stessa, a predisporre gli atti necessari per garantire la ristrutturazione e
gestione dell'impianto mediante il ricorso a procedure di affidamento a terzi, per il tramite di evidenza
pubblica, stabilendo forme di adeguato equilibrio economico finanziario degli investimenti.
3. In tutti i casi di estinzione della Fondazione i beni immobili conferiti, con espressa destinazione per il
perseguimento delle finalità di cui all'articolo 3 verranno retrocessi in capo agli originari proprietari ed in
particolare l'area superficiaria dello Stadio Filadelfia e l'eventuale impianto rientreranno nella piena proprietà
della Città di Torino ai sensi dell'articolo 954 del codice civile con espressa rinuncia a conguagli. Il restante
patrimonio verrà ripartito tra i Soci Fondatori.
Articolo 17 Foro competente
1. Ogni controversia relativa all'interpretazione del presente Statuto e collegata con l'attività della
Fondazione è di esclusiva competenza del Foro di Torino.
Articolo 18 Riconoscimento
1. La Fondazione si impegna a chiedere il riconoscimento della personalità giuridica.
Articolo 19Regolamento interno
1. Per disciplinare l'organizzazione, definire le strutture operative, i compiti, la durata ed i poteri del
Segretario Generale, e dotarsi di tutte le disposizioni necessarie all'esercizio del presente Statuto, la
Fondazione si doterà di un Regolamento interno, predisposto ed approvato dal Consiglio di Amministrazione
a maggioranza assoluta dei suoi componenti.
Articolo 20 Rinvio alle leggi
1. Per quanto non espressamente contemplato e regolato dal presente Statuto, si applicano le disposizioni del
codice civile e le leggi vigenti in materia.
_____________________________________
Vedi anche:
20/12/12 - Regione Piemonte: Bollettino Ufficiale n° 51 del 20 dicembre 2012
http://purple66.blogspot.it/2012/12/201212-regione-piemonte-bollettino.html
Etichette:
Fondazione Stadio Filadelfia,
Rassegna Stampa_2012
20/12/12 - Regione Piemonte: Bollettino Ufficiale n° 51 del 20 dicembre 2012
SPORT
D.G.R. 28 Novembre 2012, n. 19-4948
L.r. 23 maggio 2008, n. 12 - art. 28.
Approvazione delle modifiche dello statuto della "Fondazione Stadio Filadelfia" al fine del riconoscimento giuridico.
Revoca della D.G.R. n. 16-4595 del 24/9/2012.
http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2012/51/siste/00000248.htm
REGIONE PIEMONTE BU51 20/12/2012
Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2012, n. 19-4948
L.r. 23 maggio 2008, n. 12 - art. 28. Approvazione delle modifiche dello statuto della
"Fondazione Stadio Filadelfia" al fine del riconoscimento giuridico. Revoca della D.G.R. n.
16-4595 del 24/9/2012.
A relazione dell'Assessore Cirio:
Con deliberazione (mecc. 0800130/010 del 25 febbraio 2008), il Consiglio Comunale della Città di
Torino approvava la costituzione della “Fondazione Stadio Filadelfia” e il relativo schema di
statuto, finalizzati alla ricostruzione e successiva gestione dell’impianto sportivo storico già
denominato “Filadelfia”.
Con la legge regionale 23 maggio 2008 “Legge finanziaria per l’anno 2008” il Consiglio Regionale
del Piemonte, all’art. 28, ha stabilito che: “Nellavolontà di salvaguardare la memoria storica e
sportiva della Città di Torino, la Regione Piemontepartecipa, in qualità di socio fondatore, alla
costituzione della “Fondazione Stadio Filadelfia”, di concerto con il Comune di Torino e il Torino
FC. La Fondazione opera quale ente di diritto privato, ai sensi delle norme vigenti del codice
civile.”;
Con l’atto n. 43-1614 del 28/02/11 la Giunta Regionale del Piemonte ha deliberato la partecipazione
della Regione Piemonte, in qualità di socio fondatore, alla costituzione della “Fondazione Stadio
Filadelfia” in risposta all’avviso per la ricerca soci pubblicato dalla Città di Torino (deliberazione
mecc. 201100423/010 del 1 febbraio 2011);
Oltre alla Città di Torino e alla Regione Piemonte,sono Soci fondatori e hanno sottoscritto l’atto
costitutivo: la Società Torino F.C. s.p.a. e varie Associazioni di tifosi. La forma giuridica prescelta,
la Fondazione di partecipazione, permette di accogliere, anche successivamente alla sua
costituzione, altri soggetti giuridici che ne condividano finalità ed obiettivi.
Con l’atto n. 37-1782 del 28/03/2011 la Giunta Regionale del Piemonte ha deliberato altresì di
destinare alla “Fondazione Stadio Filadelfia” la somma di € 20.000,00 per la costituzione della
disponibilità economica della Fondazione utile a perseguire lo scopo statutario e a ottenere il
riconoscimento giuridico;
In data 3 ottobre 2011, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Stadio Filadelfia prima e
il Collegio dei Fondatori poi, hanno deliberato la modifica dello statuto per adeguarlo alle norme
introdotte dalla Legge 30 luglio 2010 n. 122 in materia di partecipazioni societarie delle pubbliche
amministrazioni e di altri organismi pubblici, per la riduzione del numero dei componenti degli
organi collegiali, in misura di 5 per i componenti gli organi amministrativi e di 3 per il collegio dei
revisori; contestualmente è stato ridefinito in 18 mesi il tempo occorrente alla Fondazione per il
reperimento delle risorse per la ristrutturazione dello stadio.
Con deliberazione mecc. 1105788/010 del 25 ottobre 2011 e con deliberazione n. 48 – 2955 del 28
novembre 2011, la Giunta Comunale della Città di Torino e la Giunta Regionale hanno approvato il
nuovo schema di statuto, modificato come sopra esposto.
Considerato che nel corso dell’iter per la concessione della personalità giuridica alla Fondazione
Stadio Filadelfia, gli uffici regionali hanno ritenuto necessario richiedere un’ulteriore modifica dello
statuto, nella parte in cui prevede che lo scioglimento della Fondazione sia deliberato dal Collegio
dei Fondatori con una maggioranza dei 2/3 dei voti,anziché prevedere la maggioranza dei ¾,
richiamando il comma 3 dell’art. 21 del codice civile.
Preso atto che, con la deliberazione n. 16-4595 del24/9/2012, la Giunta Regionale approvava
suddetta modifica citando unicamente l’art. 16 comma 1 dello statuto e non anche l’art. 9 comma 6,
anch’esso da modificare per armonizzare il dispostostatutario.
Preso atto, altresì, che la stessa deliberazione della Giunta Regionale n. 16-4595 del 24/9/2012
presenta un errore materiale laddove cita l’art. 8 comma 3 lettera h) anziché citare l’art. 9 comma 3
lettera h) che individua, tra i poteri del Collegiodei Fondatori, quello di deliberare in merito alle
modifiche dello statuto;
Atteso che, in data 1° ottobre 2012, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Stadio
Filadelfia ha deliberato la proposta di modifica dell’art. 16 comma 1 dello Statuto, recepita dal
Collegio dei Fondatori che l’ha estesa anche all’art 9 comma 6.
Per quanto sopra espresso, con il presente provvedimento si intende approvare le modifiche degli
artt. 9 comma 6 secondo capoverso e 16 comma 1 dello Statuto della Fondazione Stadio Filadelfia,
di cui all’allegato 1 al presente provvedimento, finalizzate alla definizione dell’iter di
riconoscimento giuridico, nonché approvare il nuovo testo dello Statuto nella sua versione integrale,
di cui all’allegato 2 al presente provvedimento.
Ritenuto inoltre opportuno, per facilità di lettura, revocare la deliberazione della Giunta Regionale
n. 16-4595 del 24/9/2012,
tutto ciò premesso e considerato, la Giunta Regionale con voti unanimi espressi nelle forme di
legge,
delibera
per le motivazioni espresse in premessa,
- di revocare la deliberazione della Giunta Regionale n. 16-4595 del 24/9/2012;
- di approvare le modifiche degli artt. 9 comma 6 secondo capoverso e 16 comma 1 dello Statuto
della Fondazione Stadio Filadelfia, di cui all’allegato 1 al presente provvedimento per farne parte
integrante, formale e sostanziale, per la definizione dell’iter di riconoscimento giuridico;
- di approvare il nuovo testo integrale dello Statuto, nella sua versione modificata, di cui
all’allegato 2 al presente provvedimento, per farneparte integrante, formale e sostanziale.
Il presente provvedimento non comporta oneri a carico dell’amministrazione regionale.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello
Statuto e dell’art. 5 della Legge regionale 12 ottobre 2010, n. 22 “Istituzione del Bollettino Ufficiale
telematico della Regione Piemonte”.
(omissis)
Allegato
Allegato 1
STATUTO FONDAZIONE STADIO FILADELFIA
Articolo 9, comma 6, secondo capoverso
Le deliberazioni relative allo scioglimento della Fondazione devono essere prese con la
maggioranza dei 2/3 dei punti/voto dei componenti del Collegio dei Fondatori.
Così modificato:
Le deliberazioni relative allo scioglimento della Fondazione devono essere prese con la
maggioranza dei 3/4 dei punti/voto secondo quanto previsto dal successivo art. 16 comma 1.
Articolo 16, comma 1
1. Il Collegio dei Fondatori delibera in merito allo scioglimento della Fondazione, con la
maggioranza dei 2/3 dei punti voto dei suoi componenti, stabilendo altresì le modalità di
devoluzione del patrimonio residuo della Fondazione, ove si sia realizzata una delle ipotesi di
estinzione previste dalla legge, dallo Statuto e dall’atto costitutivo.
Così modificato:
1. Il Collegio dei Fondatori delibera in merito allo scioglimento della Fondazione con il voto
favorevole dei 3/4 dei punti voto secondo quanto previsto dall’art. 21, comma 3 del codice civile,
stabilendo altresì le modalità di devoluzione del patrimonio residuo della Fondazione, ove si sia
realizzata una delle ipotesi di estinzione previste dalla legge, dallo Statuto o dall’atto costitutivo.
Tratto da:
http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2012/51/attach/dgr_04948_880_28112012.pdf
Vedi anche:
23/10/12 - Delibera 2012 / 05467/010 - FONDAZIONE STADIO FILADELFIA. MODIFICA DELLO STATUTO ...
AL FINE DI CONSENTIRE LA DEFINIZIONE DELL'ITER DI RICONOSCIMENTO GIURIDICO. APPROVAZIONE.
http://purple66.blogspot.it/2012/10/231012-delibera-2012-05467010.html
20/12/12 - STATUTO FONDAZIONE STADIO FILADELFIA - MODIFICATO
http://purple66.blogspot.it/2012/12/201212-statuto-fondazione-stadio_5721.html
Etichette:
Fondazione Stadio Filadelfia,
Rassegna Stampa_2012
30/12/12 - Nuovo Filadelfia i nodi da sciogliere
Verso il prossimo cda
MARCO BONETTO
TORINO. «Ora è determinante non perdere tempo. Già nella prossima riunione del CdA della Fondazione Filadelfia sarà fondamentale stilare un preciso cronoprogramma, cominciando a pianificare il lancio entro la fine di febbraio del bando internazionale per la progettazione e la costruzione del centro sportivo», preannuncia Gianluca Vignale, vicepresidente della Fondazione e consigliere di maggioranza nella Regione Piemonte. Le parole di Vignale portano a galla uno dei primi nodi da risolvere il 21 gennaio, quando si riuniranno i vertici della Fondazione, deputata a promuovere la riqualificazione della storica area. Una puntuale programmazione temporale non è più differibile, a maggior ragione ora che è diventata realtà anche la legge regionale che destina 3,5 milioni al Fila. «Nel CdA non sono affatto l’unico a pensarla così - dice Vignale -, ma sarà importante trovare un’identità di vedute anche sul tipo di bando». In questo momento la Fondazione ha in mano un progetto preliminare per il Fila che prevede una spesa tra 8 e 10 milioni. La maggioranza nel CdA sta pianificando il lancio di un bando unico per la progettazione definitiva e la costruzione dell’impianto sportivo (invece di due bandi distinti, in sequenza), così da risparmiare tempo e risorse, riducendo anche i problemi burocratici e al contrario ricavando maggiori garanzie quanto alla fine dei lavori entro la data prevista. Il cronoprogramma in discussione prevede per il 2013 il bando internazionale, che come detto con ogni probabilità sarà unico; per il 2014 i lavori; per la primavera del 2015 l’inaugurazione del centro sportivo. Un altro nodo da risolvere riguarda l’area commerciale, per ora scorporata nel progetto preliminare: 2 mila metri quadrati su via Bruno, che possono diventare 4 mila spalmati su 2 livelli in superficie, più altrettanti sottoterra sempre su 2 piani per la realizzazione di parcheggi. Al vaglio la possibilità che il museo del Torino venga spostato dai locali interni al quadrilatero (ipotesi originaria: ma gli spazi sono insufficienti) all’area su via Bruno, più ampia. Dove troverebbero spazio anche i negozi granata per la biglietteria e il merchandising, nonché locali per la ristorazione (con vendita del parcheggi sotterranei per trovare altre risorse).
MARCO BONETTO
TORINO. «Ora è determinante non perdere tempo. Già nella prossima riunione del CdA della Fondazione Filadelfia sarà fondamentale stilare un preciso cronoprogramma, cominciando a pianificare il lancio entro la fine di febbraio del bando internazionale per la progettazione e la costruzione del centro sportivo», preannuncia Gianluca Vignale, vicepresidente della Fondazione e consigliere di maggioranza nella Regione Piemonte. Le parole di Vignale portano a galla uno dei primi nodi da risolvere il 21 gennaio, quando si riuniranno i vertici della Fondazione, deputata a promuovere la riqualificazione della storica area. Una puntuale programmazione temporale non è più differibile, a maggior ragione ora che è diventata realtà anche la legge regionale che destina 3,5 milioni al Fila. «Nel CdA non sono affatto l’unico a pensarla così - dice Vignale -, ma sarà importante trovare un’identità di vedute anche sul tipo di bando». In questo momento la Fondazione ha in mano un progetto preliminare per il Fila che prevede una spesa tra 8 e 10 milioni. La maggioranza nel CdA sta pianificando il lancio di un bando unico per la progettazione definitiva e la costruzione dell’impianto sportivo (invece di due bandi distinti, in sequenza), così da risparmiare tempo e risorse, riducendo anche i problemi burocratici e al contrario ricavando maggiori garanzie quanto alla fine dei lavori entro la data prevista. Il cronoprogramma in discussione prevede per il 2013 il bando internazionale, che come detto con ogni probabilità sarà unico; per il 2014 i lavori; per la primavera del 2015 l’inaugurazione del centro sportivo. Un altro nodo da risolvere riguarda l’area commerciale, per ora scorporata nel progetto preliminare: 2 mila metri quadrati su via Bruno, che possono diventare 4 mila spalmati su 2 livelli in superficie, più altrettanti sottoterra sempre su 2 piani per la realizzazione di parcheggi. Al vaglio la possibilità che il museo del Torino venga spostato dai locali interni al quadrilatero (ipotesi originaria: ma gli spazi sono insufficienti) all’area su via Bruno, più ampia. Dove troverebbero spazio anche i negozi granata per la biglietteria e il merchandising, nonché locali per la ristorazione (con vendita del parcheggi sotterranei per trovare altre risorse).
venerdì 28 dicembre 2012
28/12/12 - Filadelfia, c’è la legge La Regione: 3,5 milioni
Importante passo avanti
MARCO BONETTO
TORINO. Ecco la legge regionale che destina 3,5 milioni per la rinascita del Filadelfia: la fumata bianca attesa da alcune settimane è finalmente arrivata, come promesso a suo tempo dal governatore piemontese Cota e dal consigliere di maggioranza Vignale. «Il passo che è stato mosso è assolutamente significativo, importante, determinante», dice con legittima soddisfazione proprio Gian Luca Vignale, che è anche vicepresidente della Fondazione Filadelfia, l’associazione deputata a promuovere e realizzare la ricostruzione. Possono cambiare gli aggettivi, ma indubbiamente quanto è andato in scena ieri pomeriggio in Consiglio regionale rappresenta un passaggio fondamentale sulla strada che dovrà portare alla riqualificazione dell’area leggendaria del Torino (costruzione di un centro sportivo per gli allenamenti della prima squadra granata e le partite della Primavera: 2 campi regolamentari, spogliatoi e palestre, sede del club, museo del Toro, biglietteria, area commerciale su via Bruno). Ieri è stato dunque approvato a larga maggioranza un emendamento alla legge di assestamento del bilancio regionale che prevede un contributo straordinario della Regione Piemonte alla Fondazione, finalizzato a coprire fino a 3,5 milioni di euro del mutuo che la Fondazione stessa potrà contrarre col Credito sportivo o banche private: la Regione garantirà fino a un massimo di 275 mila euro all’anno per un massimo di 15 anni (il totale è di oltre 4 milioni: previsto il pagamento anche degli interessi). La Regione si è impegnata anche a garantire una fidejussione di durata massima quinquennale fino a 3,5 milioni, appunto per l’accensione del mutuo. L’emendamento, promosso da Vignale e presentato da Cota, è diventato legge regionale e si va ad aggiungere alle delibere del Comune (altri 3,5 milioni di stanziamenti) e al primo contributo promesso ufficialmente da Cairo per conto del Torino (un milione). «Sono convinto che ormai il Fila nascerà - dice Vignale -, dopo il nostro atto ufficiale nessuno davvero potrà più tirarsi indietro. Il progetto preliminare prevede un centro sportivo dai costi compresi tra 8 e 10 milioni: ci siamo, e senza chiedere un euro ai tifosi. A questo punto è importante che a gennaio la Fondazione vari un cronoprogramma (bando, inizio dei lavori e via dicendo; ndr), che preveda l’inaugurazione del nuovo Fila non oltre il 2015».
TORINO. Ecco la legge regionale che destina 3,5 milioni per la rinascita del Filadelfia: la fumata bianca attesa da alcune settimane è finalmente arrivata, come promesso a suo tempo dal governatore piemontese Cota e dal consigliere di maggioranza Vignale. «Il passo che è stato mosso è assolutamente significativo, importante, determinante», dice con legittima soddisfazione proprio Gian Luca Vignale, che è anche vicepresidente della Fondazione Filadelfia, l’associazione deputata a promuovere e realizzare la ricostruzione. Possono cambiare gli aggettivi, ma indubbiamente quanto è andato in scena ieri pomeriggio in Consiglio regionale rappresenta un passaggio fondamentale sulla strada che dovrà portare alla riqualificazione dell’area leggendaria del Torino (costruzione di un centro sportivo per gli allenamenti della prima squadra granata e le partite della Primavera: 2 campi regolamentari, spogliatoi e palestre, sede del club, museo del Toro, biglietteria, area commerciale su via Bruno). Ieri è stato dunque approvato a larga maggioranza un emendamento alla legge di assestamento del bilancio regionale che prevede un contributo straordinario della Regione Piemonte alla Fondazione, finalizzato a coprire fino a 3,5 milioni di euro del mutuo che la Fondazione stessa potrà contrarre col Credito sportivo o banche private: la Regione garantirà fino a un massimo di 275 mila euro all’anno per un massimo di 15 anni (il totale è di oltre 4 milioni: previsto il pagamento anche degli interessi). La Regione si è impegnata anche a garantire una fidejussione di durata massima quinquennale fino a 3,5 milioni, appunto per l’accensione del mutuo. L’emendamento, promosso da Vignale e presentato da Cota, è diventato legge regionale e si va ad aggiungere alle delibere del Comune (altri 3,5 milioni di stanziamenti) e al primo contributo promesso ufficialmente da Cairo per conto del Torino (un milione). «Sono convinto che ormai il Fila nascerà - dice Vignale -, dopo il nostro atto ufficiale nessuno davvero potrà più tirarsi indietro. Il progetto preliminare prevede un centro sportivo dai costi compresi tra 8 e 10 milioni: ci siamo, e senza chiedere un euro ai tifosi. A questo punto è importante che a gennaio la Fondazione vari un cronoprogramma (bando, inizio dei lavori e via dicendo; ndr), che preveda l’inaugurazione del nuovo Fila non oltre il 2015».
giovedì 27 dicembre 2012
27/12/12 - La Regione conferma i 3,5 milioni per il Filadelfia
Emendamento approvato all'unanimità
Di fatto, una conferma, una fra le pochissime finora incontrate sulla strada della ricostruzione del Filadelfia.
Arriva dalla Regione Piemonte, precisamente dal Consiglio riunitosi quest'oggi: i 3,5 milioni di euro promessi dall'amministrazione per lo storico stadio ci sono.
Precisamente, l'organo di governo regionale garantisce la copertura del mutuo (eventuale) che la Fondazione contrarrà per i lavori, nella misura di .€ 275mila all'anno (non oltre), per 15 anni.
L'emendativo, approvato all'unanimità, é un passo concreto da parte della Regione governata da Roberto Cota, che può dire di aver fatto la sua parte.
Ora, attesi al varco sono il Comune di Torino e lo stesso Torino FC, che da parte sua ha proposto finora una cifra sensibilmente inferiore a quanto annunciato in passato. Il tempo per adempiere le promesse c'é, se non mancherà la volontà allora la strada sarà davvero spianata.
Arriva dalla Regione Piemonte, precisamente dal Consiglio riunitosi quest'oggi: i 3,5 milioni di euro promessi dall'amministrazione per lo storico stadio ci sono.
Precisamente, l'organo di governo regionale garantisce la copertura del mutuo (eventuale) che la Fondazione contrarrà per i lavori, nella misura di .€ 275mila all'anno (non oltre), per 15 anni.
L'emendativo, approvato all'unanimità, é un passo concreto da parte della Regione governata da Roberto Cota, che può dire di aver fatto la sua parte.
Ora, attesi al varco sono il Comune di Torino e lo stesso Torino FC, che da parte sua ha proposto finora una cifra sensibilmente inferiore a quanto annunciato in passato. Il tempo per adempiere le promesse c'é, se non mancherà la volontà allora la strada sarà davvero spianata.
GARANTITI 3,5 MILIONI DI EURO ALLA FONDAZIONE STADIO FILADELFIA
Oggi il Consiglio regionale ha approvato l’emendamento al disegno di legge n. 291 "Assestamento al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2012 e disposizioni finanziarie", che prevede contributo straordinario alla Fondazione Stadio Filadelfia per un importo complessivo di 3,5 milioni di eurofinalizzato a coprire le rate di mutuo che la Fondazione potrà contrarre per garantire la ricostruzione del Filadelfia.
Se è vero che il nuovo stadio si potrà dire costruito solo quando apriranno i cancelli, il voto di oggi ha costituito un grande passo avanti per la realizzazione dell’impianto.
Grazie infatti all’emendamento approvato oggi, e sommando anche gli stanziamenti del Comune , la Fondazione Stadio Filadelfia può contare su una garanzia economica di 8 milioni di euro, sufficienti a realizzare l’impianto così come presentato dai professionisti incaricati al Consiglio di Amministrazione.
Dopo il voto di oggi diventa quindi fondamentale procedere all’attività di progettazione e al successivo affidamento dei lavori di realizzazione dell’impianto, individuando il miglior utilizzo dell’area commerciale. Per questo è ora importante che già dal prossimo mese si rediga un cronoprogramma sulle prossime attività per garantire la progettazione entro il 2013 e l’inizio dei lavori nel 2014.
Gian Luca Vignale
VicePresidente Fondazione Stadio Filadelfia
VicePresidente Fondazione Stadio Filadelfia
Allegati: emedamentoFila.pdf [ ] 46 Kb
Filadelfia: la Regione approva la copertura del mutuo
Ora ci saranno 8 milioni per avviare i lavori di ricostruzione
Altro piccolo passo in avanti per il Filadelfia: il Consiglio Regionale ha, infatti, approvato l'emendamento al Disegno di legge n. 291, c.d. "Legge di assestamento", che certifica l'impegno della Regione Piemonte alla copertura delle rate di un mutuo fino alla quota di 3,5 milioni di Euro, da destinarsi alla Fondazione Filadelfia.
La Fondazione dispone ora di un capitale virtuale di 8 milioni di Euro (3,5 stanziati dal Comune di Torino, 1 dal Torino tramite la Fondazione Mamma Cairo) ed a breve potrà definire un calendario effettivo dei lavori per la ricostruzione.
La Fondazione dispone ora di un capitale virtuale di 8 milioni di Euro (3,5 stanziati dal Comune di Torino, 1 dal Torino tramite la Fondazione Mamma Cairo) ed a breve potrà definire un calendario effettivo dei lavori per la ricostruzione.
Redazione TN
http://www.toronews.net/?action=article&ID=31113
Fila, arrivano i soldi della Regione. Ora tocca a Cairo
Scritto da Giulio Rinaldi
Sul Filadelfia sono spese tante parole, ma ogni tanto spunta anche qualche fatto. Il Comune a giugno aveva messo a bilancio i 3,5 milioni di destinare all’opera anche se materialmente non li ha ancora tirati fuori perché verranno destinati una volta decise le tempistiche dei lavori. E oggi è la volta della Regione Piemonte il cui Consiglio ha garantito con un documento ufficiale la copertura del mutuo che la Fondazione firmerà per i lavori, nella misura massima di 275mila euro l’anno per 15 anni.
Come a dire soldi concreti, in attesa di vedere concretamente quello che vorrà fare anche la società guidata da Urbano Cairo che adesso difficilmente si potrà trincerare dietro le attese per le mosse altrui. La ricostruzione è ancora tremendamente lontana, ma almeno un passo alla volta sembra che finalmente ce ne sia la volontà, senza che per questo si possa pensare solo a mosse elettorali. In fondo se nel 2015 Torino vuol essere reale Capitale dello Sport europeo non può pensare di presentarsi con quello scheletro.
http://www.infotoro.it/index.php?option=com_content&view=article&id=11108:fila-arrivano-i-soldi-della-regione-ora-tocca-a-cairo
http://www.infotoro.it/index.php?option=com_content&view=article&id=11108:fila-arrivano-i-soldi-della-regione-ora-tocca-a-cairo
Etichette:
Fondazione Stadio Filadelfia,
Rassegna Stampa_2012
27/12/12 - TORO, lo scrigno con 30 mila cimeli
IL GRANDE TORINO E LA LEGGENDA GRANATA.
Esiste dal 2002 ed è gestito dai tifosi: caso unico in Italia.
Tutto cominciò tra le rovine del Filadelfia
Esiste dal 2002 ed è gestito dai tifosi: caso unico in Italia.
Tutto cominciò tra le rovine del Filadelfia
MARCO BONETTO
TORINO. Con legittimo orgoglio il presidente della Memoria Storica Granata sottolinea che «il museo del Grande Torino e della Leggenda Granata è un caso più unico che raro». Perché, ricorda Domenica Beccaria, «è stato fondato ed è gestito esclusivamente da un gruppo di tifosi, tutti volontari e senza fine di lucro, come da statuto. Ed è stato anche il primo museo del calcio nato a Torino». Era il 2002. E aveva sede a Superga, a pochi metri da dove si schiantò l’aereo del Grande Torino. Dal 2008 il museo si è trasferito a Grugliasco, hinterland di Torino. In una storica dimora, Villa Claretta (via La Salle 87), dagli spazi espositivi molto più grandi rispetto alla sistemazione originaria: 650 metri quadrati tra piano terra (scelte tematiche) e il primo piano (percorso cronologico: oltre un secolo di storia). Spazi molto ampi, ma che non bastano comunque per ospitare contemporaneamente tutti e 30 mila i cimeli a disposizione dei responsabili del museo. Che, di conseguenza, con ciclica cadenza fanno ruotare alcuni oggetti tra vetrine e magazzini, pur di far vivere l’intero patrimonio di storia. E’ uno splendido scrigno, quello di Villa Claretta. Un altro mondo: di gloria, innanzi tutto. Ogni oggetto è un personaggio che parla col cuore e al cuore. Numerosi pannelli esplicativi aiutano il visitatore. Tutto cominciò 15 anni fa, quando iniziò la demolizione del Filadelfia. Tra le rovine dell’antico stadio Beccaria e i suoi soci, con sensibilità e lungimiranza senza pari, salvarono tutto ciò che trovavano e poteva avere un interesse storico e sentimentale: trofei, scarpe, divise, foto, documenti... Una nuova svolta si registrò quando al museo venne concessa la celebre tromba di Bolmida, che risuonava al Fila ai tempi del Grande Torino: la prima donazione.
DONAZIONI CONTINUE «Ormai non si contano neanche più i tifosi e i parenti di ex giocatori che aiutano il museo a ingrandirsi sempre di più - dice Beccaria -. Sono un numero impressionante, è un successo nel successo. Hanno messo a disposizione di tutti i loro cimeli, la loro generosità viene da noi ricordata nelle targhette»: è una splendida corsa ad arricchire sempre più queste sale in cui meraviglia e commozione, fascino e gloria, leggenda e tragedia si mescolano in una continua esplosione di emozioni. «Il museo ospita anche mostre temporanee, approfondimenti (su Valentino Mazzola, in questi giorni fino al 17 febbraio; poi toccherà a Giagnoni, dalla settimana successiva; ndr). I rapporti stretti, di amicizia, con i musei della Fiorentina, del Genoa, del Barcellona, del Benfica e del River Plate ci hanno consentito di varare molte altre sorprese. Il nostro museo è anche tra i soci fondatori della Federazione italiana musei sportivi». Nonostante la dislocazione lontana dallo stadio Olimpico o dal centro di Torino, ogni anno si annoverano 6 mila visitatori. Un numero eccezionale. Con, al fianco, le iniziative volte a coinvolgere le scolaresche. Nella speranza che un giorno questo scrigno possa trasferirsi nel nuovo Filadelfia, il futuro prossimo del museo (Beccaria è il presidente, Giampaolo Muliari l’altrettanto apprezzato direttore) continuerà a offrire un’inimitabile passeggiata tra sale in cui gli oggetti dei pionieri di inizio Novecento fanno da cornice ai tanti oggetti del Grande Torino (compreso quelli trovati sul luogo della tragedia), ai ricordi di Meroni, Ferrini e dello splendido ciclo di Pianelli, ai cimeli dello stadio Filadelfia o della storia più recente. Ricchissima anche la parte fotografica e dei vecchi giornali ( info@amsg.it ; il biglietto costa 5 euro, ma gli under 12 e i possessori della tessera dei musei piemontesi non pagano).
TORINO. Con legittimo orgoglio il presidente della Memoria Storica Granata sottolinea che «il museo del Grande Torino e della Leggenda Granata è un caso più unico che raro». Perché, ricorda Domenica Beccaria, «è stato fondato ed è gestito esclusivamente da un gruppo di tifosi, tutti volontari e senza fine di lucro, come da statuto. Ed è stato anche il primo museo del calcio nato a Torino». Era il 2002. E aveva sede a Superga, a pochi metri da dove si schiantò l’aereo del Grande Torino. Dal 2008 il museo si è trasferito a Grugliasco, hinterland di Torino. In una storica dimora, Villa Claretta (via La Salle 87), dagli spazi espositivi molto più grandi rispetto alla sistemazione originaria: 650 metri quadrati tra piano terra (scelte tematiche) e il primo piano (percorso cronologico: oltre un secolo di storia). Spazi molto ampi, ma che non bastano comunque per ospitare contemporaneamente tutti e 30 mila i cimeli a disposizione dei responsabili del museo. Che, di conseguenza, con ciclica cadenza fanno ruotare alcuni oggetti tra vetrine e magazzini, pur di far vivere l’intero patrimonio di storia. E’ uno splendido scrigno, quello di Villa Claretta. Un altro mondo: di gloria, innanzi tutto. Ogni oggetto è un personaggio che parla col cuore e al cuore. Numerosi pannelli esplicativi aiutano il visitatore. Tutto cominciò 15 anni fa, quando iniziò la demolizione del Filadelfia. Tra le rovine dell’antico stadio Beccaria e i suoi soci, con sensibilità e lungimiranza senza pari, salvarono tutto ciò che trovavano e poteva avere un interesse storico e sentimentale: trofei, scarpe, divise, foto, documenti... Una nuova svolta si registrò quando al museo venne concessa la celebre tromba di Bolmida, che risuonava al Fila ai tempi del Grande Torino: la prima donazione.
DONAZIONI CONTINUE «Ormai non si contano neanche più i tifosi e i parenti di ex giocatori che aiutano il museo a ingrandirsi sempre di più - dice Beccaria -. Sono un numero impressionante, è un successo nel successo. Hanno messo a disposizione di tutti i loro cimeli, la loro generosità viene da noi ricordata nelle targhette»: è una splendida corsa ad arricchire sempre più queste sale in cui meraviglia e commozione, fascino e gloria, leggenda e tragedia si mescolano in una continua esplosione di emozioni. «Il museo ospita anche mostre temporanee, approfondimenti (su Valentino Mazzola, in questi giorni fino al 17 febbraio; poi toccherà a Giagnoni, dalla settimana successiva; ndr). I rapporti stretti, di amicizia, con i musei della Fiorentina, del Genoa, del Barcellona, del Benfica e del River Plate ci hanno consentito di varare molte altre sorprese. Il nostro museo è anche tra i soci fondatori della Federazione italiana musei sportivi». Nonostante la dislocazione lontana dallo stadio Olimpico o dal centro di Torino, ogni anno si annoverano 6 mila visitatori. Un numero eccezionale. Con, al fianco, le iniziative volte a coinvolgere le scolaresche. Nella speranza che un giorno questo scrigno possa trasferirsi nel nuovo Filadelfia, il futuro prossimo del museo (Beccaria è il presidente, Giampaolo Muliari l’altrettanto apprezzato direttore) continuerà a offrire un’inimitabile passeggiata tra sale in cui gli oggetti dei pionieri di inizio Novecento fanno da cornice ai tanti oggetti del Grande Torino (compreso quelli trovati sul luogo della tragedia), ai ricordi di Meroni, Ferrini e dello splendido ciclo di Pianelli, ai cimeli dello stadio Filadelfia o della storia più recente. Ricchissima anche la parte fotografica e dei vecchi giornali ( info@amsg.it ; il biglietto costa 5 euro, ma gli under 12 e i possessori della tessera dei musei piemontesi non pagano).
Foto: Il tecnico Giampiero Ventura durante la visita al museo (M. Dreosti) La celebre Balilla appartenuta allo sfortunato fuoriclasse Gigi Meroni
lunedì 24 dicembre 2012
24/12/12 - Fila: 21 gennaio il Cda. Bando e soldi i 2 punti
TORINO. Eppur si muove. Anche se i tempi non sono esattamente da velocista, prosegue il cammino che dovrebbe portare alla ricostruzione del Filadelfia, destinato a diventare il nuovo centro sportivo del Torino per gli allenamenti della prima squadra e le partite della Primavera. La prossima tappa si avrà il 21 gennaio, quando si terrà il primo Cda 2013 della Fondazione Filadelfia: all’ordine del giorno, il bando per il progetto e la costruzione oltre all’attesa delibera della Regione con relativo finanziamento da 3.5 milioni.
venerdì 21 dicembre 2012
21/12/12 - Fila, l’ora dei soldi. E poi via al bando
L’ULTIMO CDA DEL 2012
________________________
http://www.toronews.net/?action=article&ID=31035
_____________
Tratto dal gruppo " Rivogliamo lo Stadio Filadelfia "
http://www.facebook.com/groups/7134107395/
http://www.lastampa.it/2012/12/21/sport/calcio/qui-toro/nuova-fila-i-soldi-non-si-vedono-ultimatum-al-comune-e-a-cairo-yC0enJ9qs3bX0RWG7wZXCJ/pagina.html
La Regione Piemonte conferma l’approvazione della legge per sbloccare il mutuo entro la prossima settimana. E il Torino promette: «Subito un milione»
STEFANO LANZO
TORINO. Con l’ultimo CdA della Fondazione Filadelfia per quanto concerne il 2012 si chiude un altro anno al ritmo della stessa, insostenibile musica: il Filadelfia rimane incredibilmente una discarica a cielo aperto, un disastro che si protrae dall’ormai lontanissima estate del 1997. Raso al suolo lo stadio che fu il teatro delle imprese irripetibili del Grande Torino e la culla di uno dei migliori vivai del calcio italiano, dopo migliaia di giorni passati tra una chiacchiera e una promessa delusa, una mezza verità e un movimento soltanto apparente, la speranza alla quale si aggrappano i tifosi è proprio la Fondazione che, lentamente e non senza fatica, sta compiendo progressivamente i passi necessari per ridare al Torino una casa vera e non più un centro sportivo in affitto (ultimamente chiuso al pubblico).
PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE
PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE
Ieri, si scriveva, si è svolto un nuovo passaggio, ultimo in ordine di tempo. Fondamentale perché si è discusso di ciò che conta, lasciata da parte la poesia: i soldi. Il 2013 alle porte (profezia dei Maya permettendo...) impone un giro di vite sull’aspetto economico. In fretta, dal momento che senza determinate garanzie rimarrebbe congelato l’avvio del bando attraverso il quale verranno stabiliti progettazione e realizzazione del nuovo Filadelfia (con due soggetti differenti a occuparsene oppure uno soltanto, anche su tale aspetto centrale verteranno le discussioni). Nel frattempo la Regione Piemonte ha rinnovato le proprie intenzioni, annunciando che entro la fine della prossima settimana (il 27 o il 28) verrà approvata la legge regionale che consentirà di sbloccare la situazione e accendere il mutuo per il Filadelfia (275 mila euro all’anno per 15 anni e complessivi 3,5 milioni con gli interessi). Una buona notizia che va di pari passo con la promessa del Torino Fc. Il delegato di Cairo , ovvero Giuseppe Ferrauto ha spiegato che, appena sarà tecnicamente possibile, verrà versato un milione di euro nelle casse di un’altra fondazione, quella intitolata alla signora Mariagiulia Castelli, la madre del presidente recentemente scomparsa. Per il momento manca all’appello il Comune: c’è una delibera chiara e uno stanziamento fissato (3,5 milioni), anche se nel concreto questi soldi non sono ancora nelle casse della Fondazione Filadelfia.
IL 21 GENNAIO PROSSIMO CDA
IL 21 GENNAIO PROSSIMO CDA
E’ il momento di svoltare ed è ciò che si aspettano i membri del CdA già dal 21 gennaio, la data fissata per il nuovo incontro. Con tanti punti all’ordine del giorno da discutere. Non ultimo quello riguardante questioni tecniche. Come ad esempio lo spazio da dedicare al Museo del Grande Torino, attualmente “in esilio” a Grugliasco. «Se non ci saranno i presupposti strutturali per offrire una collocazione adeguata al Museo, non ci andremo», è la frase forte di Domenico Beccaria , presidente del Museo e consigliere del CdA. Un’altra partita, ancora tutta da giocare.
Foto: Il Filadelfia è stato demolito nell’estate del 1997
Foto: Il Filadelfia è stato demolito nell’estate del 1997
________________________
Filadelfia: altro piccolo passo avanti
Ieri riunione del CdA, si attende l'accollo del mutuo dalla Regione
Ieri riunione del CdA, si attende l'accollo del mutuo dalla Regione
Si è tenuta ieri una nuova sessione del CdA della Fondazione Filadelfia, a contenuto essenzialmente interlocutorio: l'iter è momentaneamente in stallo in attesa della votazione definitiva, da parte della Regione, dell'accollo degli oneri del mutuo sufficienti alla copertura della propria quota.
Entro la fine dell'anno, probabilmente la prossima settimana, il provvedimento di legge regionale sarà emanato e, a partire da gennaio 2013, la Fondazione potrebbe richiedere finalmente l'erogazione di un finanziamento pari a 3,5 milioni, che sarà cura della Regione stessa rimborsare. Già ora, a livello teorico, si potrebbe comunque accedere alla medesima cifra, messa a bilancio dal Comune di Torino ma non ancora effettivamente erogata.
Formalità, queste, che dovrebbero essere risolte prima del 21 gennaio prossimo, data nella quale sarà nuovamente convocato il CdA, anche per ridiscutere alcune questioni non di poco conto: innanzitutto, il ricorso a capitali ulteriori rispetto a quelli promessi dalle Istituzioni e dal Torino FC (per un totale di 8 milioni di Euro, cifra inferiore alle stime iniziali, considerato che la Società aveva promesso 3,5 milioni, per poi elargirne uno soltanto), ma soprattutto la destinazione delle aree commerciali, relativamente alle quali non è ancora sicuro se possa trovare collocazione il Museo della Memoria Storica granata e del Grande Torino, attualmente collocato a Grugliasco.
La sensazione che trapela dalla Fondazione, comunque, è di cauto ottimismo, e nei primi mesi del 2013 potrebbe essere finalmente stilato un programma vero e proprio per l'iter di ricostruzione, comprensivo anche di una vera e propria data stimata per la fine dei lavori. Piccoli passi, insomma, ma nella giusta direzione.
Entro la fine dell'anno, probabilmente la prossima settimana, il provvedimento di legge regionale sarà emanato e, a partire da gennaio 2013, la Fondazione potrebbe richiedere finalmente l'erogazione di un finanziamento pari a 3,5 milioni, che sarà cura della Regione stessa rimborsare. Già ora, a livello teorico, si potrebbe comunque accedere alla medesima cifra, messa a bilancio dal Comune di Torino ma non ancora effettivamente erogata.
Formalità, queste, che dovrebbero essere risolte prima del 21 gennaio prossimo, data nella quale sarà nuovamente convocato il CdA, anche per ridiscutere alcune questioni non di poco conto: innanzitutto, il ricorso a capitali ulteriori rispetto a quelli promessi dalle Istituzioni e dal Torino FC (per un totale di 8 milioni di Euro, cifra inferiore alle stime iniziali, considerato che la Società aveva promesso 3,5 milioni, per poi elargirne uno soltanto), ma soprattutto la destinazione delle aree commerciali, relativamente alle quali non è ancora sicuro se possa trovare collocazione il Museo della Memoria Storica granata e del Grande Torino, attualmente collocato a Grugliasco.
La sensazione che trapela dalla Fondazione, comunque, è di cauto ottimismo, e nei primi mesi del 2013 potrebbe essere finalmente stilato un programma vero e proprio per l'iter di ricostruzione, comprensivo anche di una vera e propria data stimata per la fine dei lavori. Piccoli passi, insomma, ma nella giusta direzione.
Diego Fornero
http://www.toronews.net/?action=article&ID=31035
_____________
Tratto dal gruppo " Rivogliamo lo Stadio Filadelfia "
http://www.facebook.com/groups/7134107395/
Domenico Beccaria
... la Regione voterà il 27 o il 28 dicembre la legge con cui si accolla gli oneri del mutuo. Teoricamente dal 2 gennaio, il mutuo sarebbe richiedibile. A breve sarà stilato un cronoprogramma per l'Iter completo, da ora all'inaugurazione. Stiamo comunque valutando anche il sostegno e il contributo di altre fonti economiche diverse da quelle finora note (Città, Regione e TorinoFC). Il 21/01/2013 nel primo CdA dell'anno, parleremo di queste cose. Ho, per l'ennesima volta, chiesto che finalmente si versino in cassa soldi veri, a iniziare da quelli messi a bilancio dal Comune. Speriamo bene...
_____________
... la Regione voterà il 27 o il 28 dicembre la legge con cui si accolla gli oneri del mutuo. Teoricamente dal 2 gennaio, il mutuo sarebbe richiedibile. A breve sarà stilato un cronoprogramma per l'Iter completo, da ora all'inaugurazione. Stiamo comunque valutando anche il sostegno e il contributo di altre fonti economiche diverse da quelle finora note (Città, Regione e TorinoFC). Il 21/01/2013 nel primo CdA dell'anno, parleremo di queste cose. Ho, per l'ennesima volta, chiesto che finalmente si versino in cassa soldi veri, a iniziare da quelli messi a bilancio dal Comune. Speriamo bene...
_____________
Qui-TORO - La Stampa Torino
Nuovo Fila, i soldi non si vedono
Ultimatum al Comune e a Cairo
Ultimatum al Comune e a Cairo
Per iniziare i lavori servono tra i 10 e i 12 milioni. Il Cda della Fondazione si riunirà di nuovo il 21 gennaio: «Non possiamo perdere altro tempo»
Gianluca Oddenino
Finito il tempo delle promesse, ora è tempo di impegni concreti per la rinascita del Filadelfia. Il tempo per dare il via alla progettazione stringe, mentre finora nelle casse della Fondazione deputata a far ricostruire lo stadio del Grande Torino non sono arrivati i soldi promessi, ma di comune accordo tra le diverse parti è stata decisa un’accelerazione per il Fila. Ieri pomeriggio il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Filadelfia si è riunito per fare il punto della situazione e sbloccare una situazione complessa.
Quella delle risorse necessarie, tra i 10 e 12 milioni di euro, per iniziare l’iter dei lavori.
La buona notizia per il Fila è la conferma da parte della Regione Piemonte di farsi garante presso le banche del mutuo, con relativa copertura delle rate fino a 275mila euro all’anno per 15 anni. Un apposito emendamento verrà approvato il 27 o 28 dicembre nella legge del bilancio regionale e dunque la Regione farà la sua parte come promesso. Ora all’appello manca il Comune di Torino: il sindaco Fassino ha garantito complessivi 3,5 milioni (come la Regione) ed uno è già stato inserito a bilancio. “Ora, però, mettetelo a disposizione della Fondazione”, hanno chiesto i rappresentati dei tifosi del Toro ponendo l’ultimatum con la prossima riunione del 21 gennaio. “Dove si dovranno versare soldi veri nelle casse per non perdere altro tempo”, è stato l’esplicito invito.
Quella delle risorse necessarie, tra i 10 e 12 milioni di euro, per iniziare l’iter dei lavori.
La buona notizia per il Fila è la conferma da parte della Regione Piemonte di farsi garante presso le banche del mutuo, con relativa copertura delle rate fino a 275mila euro all’anno per 15 anni. Un apposito emendamento verrà approvato il 27 o 28 dicembre nella legge del bilancio regionale e dunque la Regione farà la sua parte come promesso. Ora all’appello manca il Comune di Torino: il sindaco Fassino ha garantito complessivi 3,5 milioni (come la Regione) ed uno è già stato inserito a bilancio. “Ora, però, mettetelo a disposizione della Fondazione”, hanno chiesto i rappresentati dei tifosi del Toro ponendo l’ultimatum con la prossima riunione del 21 gennaio. “Dove si dovranno versare soldi veri nelle casse per non perdere altro tempo”, è stato l’esplicito invito.
Il presidente del CdA della Fondazione Filadelfia, Luigi Chiabrera, ha chiesto per l’ennesima volta al Torino Fc di farsi carico della ricostruzione. E per l’ennesima volta Ferrauto, braccio destro di Cairo, ha risposto che il Toro seguirà l’iter della Fondazione e che presto la “Fondazione Mamma Cairo” verrà costituta e verserà il milione di euro promesso. La prima riunione del 2013, dunque, diventerà fondamentale per reperire i fondi per avviare il bando di progettazione e contare le forze fresche per il Fila. Potrebbero poi esserci altre fonti economiche in arrivo, diverse da quelle finora note (Comune, Regione e Torino Fc), ma ora l’iter deve accelerare e a breve verrà stilato il crono programma del progetto: dal bando alla potenziale inaugurazione.
http://www.lastampa.it/2012/12/21/sport/calcio/qui-toro/nuova-fila-i-soldi-non-si-vedono-ultimatum-al-comune-e-a-cairo-yC0enJ9qs3bX0RWG7wZXCJ/pagina.html
Iscriviti a:
Post (Atom)