lunedì 30 gennaio 2012

30/01/12 - No FILA? No FAI!!!



Come fare autogoal con il marketing

di Luciano Cavagnero

(e l'Ufficio de "I luoghi del cuore" ci risponde: un'altra autorete?)

(segue la nostra replica, questa volta di diversi tifosi)

_________________________________________________________

Abbiamo ricevuto le seguenti due risposte dalla sig.ra Irene Strata dell'ufficio Luoghi del Cuore

Gentile Luciano,
le accuse che ha rivolto a FAI – Fondo Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo in merito agli interventi annunciati a seguito della quinta edizione del censimento “I Luoghi del Cuore” forniscono un’immagine completamente distorta dell’iniziativa e per questo ci sembra giusto fare alcune precisazioni in merito.
“I Luoghi del Cuore” è, e lo sarà sempre, espressione diretta e senza filtri della voce e delle preferenze degli Italiani ed è nato con l’obiettivo di fornire uno strumento concreto attraverso cui i cittadini possano attivarsi in prima persona a favore dei luoghi che più amano facendo sentire la loro voce e portando all’attenzione delle istituzioni e del territorio l’emergenza dei beni che segnalano. Il FAI accoglie tutte le segnalazioni che riceve e se ne fa portavoce dando loro rilievo e visibilità attraverso i mezzi che ha a disposizione: canali istituzionali, competenze tecniche, rete territoriale. E’ fuorviante pensare che l’intervento diretto del censimento a favore dei luoghi segnalati consista esclusivamente nell’erogazione di un contributo economico. Come ben specificato nel regolamento dell’iniziativa, infatti, questo intervento si concretizza principalmente nel sostegno e nella promozione di azioni di tutela e recupero promosse dal territorio, oltre che nella visibilità che, attraverso vari canali, viene data ai beni segnalati e alle loro emergenze. Come sicuramente ricorderà, grazie a “I Luoghi del Cuore” sono stati pubblicati numerosi articoli che denunciavano lo stato di degrado dello Stadio Filadelfia, sono stati diffusi servizi radio e televisivi ed è stato realizzato un cortometraggio, proiettato nel 2010 alla sedicesima edizione del Milano Film Festival. E’ questa la prima azione che svolge il censimento: sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di salvaguardare i luoghi che più amiamo.
In alcuni casi, grazie ai contributi de “I Luoghi del Cuore”, il FAI è anche in grado di intervenire direttamente su un numero ristretto di beni segnalati: i fondi a disposizione non sono molti e possono essere utilizzati solo per realizzare piccoli - ma simbolici – interventi, che a loro volta possano produrre meccanismi virtuosi sul territorio. I pochi casi nei quali è possibile erogare un finanziamento, infatti, comportano sempre una concreta collaborazione su scala locale, con interventi progettuali e anche economici da parte di altri enti. Purtroppo non è questo il caso dello Stadio Filadelfia, per il salvataggio del quale, data la complessità della situazione, un piccolo contributo non avrebbe potuto in alcun modo incidere.
Lo storico dei censimenti passati dimostra chiaramente come purtroppo non sia sempre possibile intervenire direttamente sui luoghi posizionati ai primi posti in classifica: spesso questo è del tutto impossibile, anche se naturalmente sarebbe interesse del FAI e di Intesa Sanpaolo, così come di tutti i cittadini che difendono il patrimonio italiano, che ogni luogo, anche quelli segnalati con un solo voto (nel quinto censimento sono stati votati in totale oltre 14.000 beni), fosse salvato.
Ci premeva ribadire, di fronte ad accuse gravi, che fraintendono lo spirito di un’importante iniziativa di sensibilizzazione come questa, il modo di operare del censimento “I Luoghi del Cuore”.
Ufficio "I Luoghi del Cuore"
____________________________________________________________________________

Gentile Mario Patrignani,
mi preme sottolineare che l'obiettivo primario del Censimento, come indicato sul sito internet www.iluoghidelcuore.it, è quello di fornire uno strumento concreto attraverso cui i cittadini possano attivarsi in prima persona a favore dei luoghi che più amano facendo sentire la loro voce e portando all’attenzione delle Istituzioni e del Territorio l’emergenza dei Beni che segnalano. E’ fuorviante pensare che l’intervento diretto del Censimento a favore dei Luoghi segnalati consista esclusivamente nell’erogazione di un contributo economico, come specificato nel regolamento dell’iniziativa, infatti, l’intervento de “I Luoghi del Cuore” si concretizza anche nel sostegno e nella promozione delle azioni di tutela e recupero promosse dal territorio e nella visibilità che, attraverso vari canali, viene data ai Luoghi segnalati e alle loro emergenze. Grazie al Censimento sono stati pubblicati numerosi articoli che denunciavano lo stato di degrado dello stadio Filadelfia, sono stati diffusi servizi radio e televisivi, è stato realizzato un cortometraggio (in occasione dell’iniziativa legata al Censimento “FAI il tuo film”) che è stato proiettato nel 2010 alla sedicesima edizione del Milano Film Festival. E’ questa la prima azione che svolge il Censimento: sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di salvaguardare i Luoghi che più amiamo.
In alcuni casi il FAI, grazie ai contributi messi a disposizione da “I Luoghi del Cuore”, interviene direttamente sui Beni segnalati: i contributi non sono naturalmente enormi e hanno la funzione, come lo stesso censimento, di innescare meccanismi virtuosi sul territorio e di realizzare piccoli interventi che risultino però realmente utili e incisivi. I pochi casi nei quali è possibile erogare un finanziamento comportano sempre una concreta collaborazione su scala locale, con interventi progettuali e anche economici da parte di altri enti. Purtroppo non è questo il caso dello Stadio Filadelfia e un piccolo contributo, che può davvero incidere sul salvataggio di altri beni segnalati, poco potrebbe per il Filadelfia, data la complessità della sua situazione.
Lo storico dei censimenti passati dimostra chiaramente come non sia sempre possibile intervenire direttamente sui Luoghi posizionati ai primi posti in classifica: spesso è del tutto impossibile, anche se naturalmente sarebbe interesse del FAI, dato il campo in cui opera e la sua missione istituzionale, così come di tutti i cittadini che difendono il nostro Patrimonio, che ogni luogo, anche quelli con un solo voto, fosse salvato.
Sperando di avere chiarito il modo di operare del FAI in merito ai Luoghi del Cuore, La saluto cordialmente
Irene Strata

__________________________________________________________________

LA NOSTRA REPLICA
Gentile sig.ra Irene Strata,
 intanto grazie per aver risposto all’appello del Presidente Onorario dell’associazione, ToroMio nonché Presidente del Torino Club Fedelissimi Pesaro e a Luciano Cavagnero. Notiamo che le due risposte sono molto simili anche se per noi restano entrambi superficiali e poco accorte.
 Per questo motivo non possiamo non soffermarci su alcune sue spiegazioni che rafforzano le nostre tesi.
 Lei afferma che la situazione del Filadelfia è complessa. A noi non appare così complicata in quanto c’è una Fondazione operante, alla quale chiunque può fare riferimento e può domandare di partecipare come socio sostenitore.
 Se si vuole fare un lascito basta impegnarsi dichiarando la cifra che si vorrà versare qualora la Fondazione disporrà di un conto corrente disponibile a ricevere le donazioni. Complicato? Non ci sembra. Ci viene il dubbio che lei abbia altre informazioni e nel qual caso sarebbe opportuno ce ne rendesse partecipi; dovrebbe comunque spiegarci cosa intende nello specifico quando parla di complessità.
 Inoltre il Filadelfia non ha bisogno di parole, articoli, filmati, speculazioni politiche, strumentalizzazioni pubblicitarie o altro. Ha bisogno di una sola cosa: essere ricostruito ed è per questo che oltre 10.200 tifosi granata hanno votato. Nessun altro motivo.
 Lei scrive "E’ fuorviante pensare che l’intervento diretto del Censimento a favore dei Luoghi segnalati consista esclusivamente nell’erogazione di un contributo economico, come specificato nel regolamento dell’iniziativa".
 Scusi la nostra semplicità di pensiero: un regolamento è un regolamento a cui ci si deve attenere. Gli altri scopi che voi avete in mente o che sono scritti qua e là e successivamente nel sito non possono essere collegati ad un regolamento esplicito. Su questo non si possono creare equivoci. Porre la questione nei termini da lei indicati sa molto più di “pubblicità ingannevole” in quanto da una parte si attrae il possibile interlocutore (con il regolamento) mentre poi si giustifica l’operato della giuria con la filosofia del FAI.
 La domanda è quindi: che cosa ci sta a fare il regolamento?
 Ad ogni modo ci perdoni, ma la sua e. mail svela gran parte delle contraddizioni dell'iniziativa e sembra dimostrare o che non si hanno le idee chiare, o che si vuole intenzionalmente ingannare l’interlocutore per indurlo a votare o peggio, che è stata prodotta una lacunosa spiegazione dell’iniziativa. Sta di fatto che lo stesso regolamento è stato applicato a piacimento infischiandosene del gradimento dei cittadini: per lo meno questa è la nostra percezione.
 Si è trattato, a nostro modo di vedere, un tentativo di sensibilizzazione dei cittadini con un'operazione di co-marketing riuscita molto, ma molto male.
 Se noi così abbiamo inteso, piaccia o no, la responsabilità è fondamentalmente del FAI e non del fruitore o cliente che dir si voglia, e per quanto si sia consapevoli che probabilmente non otterremo niente di concreto per il Filadelfia, la risposta al comportamento del FAI e a Banca Intesa da parte nostra, collettivamente o singolarmente, prima o poi arriverà: il marketing funziona così.
 Sinceramente di complicato noi vediamo solo il recupero da parte di FAI e Banca Intesa della situazione, a meno che non ci sia un vero e proprio “bagno di umiltà” che dovrebbe sfociare in tempi rapidi in una serie di comportamenti così riassumibili:
  • Rendere noto come sono stati valutati i voti delle cartoline, mettendo eventualmente a disposizione le schede per un controllo.
  • Prendere atto che il regolamento così scritto crea, a dir poco, equivoci
  • Rendere noto attraverso una relazione le motivazioni delle scelte fatte relativamente ai monumenti da restaurare
  • Rendere noti gli investimenti proposti per la restaurazione di ciascun monumento
  • Rendere noti i nomi della giuria
  • Rendere note le motivazioni dell’esclusione del Filadelfia in modo molto specifico e trasparente, senza evidenti superficialità
  • Rivedere la vostra posizione presa nei confronti del Filadelfia
Le ricordiamo che
a) stiamo parlando di un luogo dove ha giocato il Grande Torino che è stato il sostegno morale di tutta l’Italia nel primo dopo guerra ed unico orgoglio sportivo italiano di fronte al mondo in quegli anni.
b) vi state rivolgendo ad almeno due milioni di tifosi, secondo Google Analitics, un misuratore di mercato indipendente, di cui disponiamo dati oggettivi.
 A dimostrazione della nostra buona volontà, una delegazione di tifosi granata è disponibile ad incontrare una delegazione FAI-Banca Intesa per un reciproco e franco scambio di opinioni ed eventuali chiarificazioni.
In conclusione consenta una considerazione ironica, tipica ahinoi dei tifosi granata
Lei scrive al dr. Mario Patrignani “Lo storico dei censimenti passati dimostra chiaramente come non sia sempre possibile intervenire direttamente sui Luoghi posizionati ai primi posti in classifica: spesso è del tutto impossibile, anche se naturalmente sarebbe interesse del FAI, dato il campo in cui opera e la sua missione istituzionale, così come di tutti i cittadini che difendono il nostro Patrimonio, che ogni luogo, anche quelli con un solo voto, fosse salvato.”
E’ il “voto solo” che ci preoccupa: se così fosse potremmo votare ognuno per casa nostra o un rudere in un campo…e quali case o ruderi verrebbero scelti dalla giuria FAI ? Ci auguriamo sia una battuta, come la nostra.
Gentile sig.ra Irene, i voti dei cittadini, se richiesti, devono essere rispettati qualunque sia l’esito: è un principio della democrazia diretta, inusuale in Italia, utilizzata da oltre 140 anni in Svizzera e in molti altri Paesi democraticamente avanzati.
Distinti saluti
I tifosi granata
Francesco Atzori
 Simone Bellei
 Sergio Breida
 Roberto Canaparo
 Luciano Cavagnero
 Marina Cismondi (*)
 Marco Cubal (*)
 Roberto Delzotto
 Marco Fiammotto (*)
 Angelo Filippini
 Federico Fiaschi
 Gabriella Gardella
 Fabrizio Gatti (*)
 Gualtiero Gelmini
 Giancarlo Gennaro
 Adriano Mantovani
 Martino Mastrocchio
 Luisa Matteis (*)
 Guerino Mereu
 Mario Patrignani
 Pierpaolo Pesce
 Valter Perozzo
 Stefano RInaldi (*)
 Guido Regis
 Angelo Scalia
 Renato Scarenzio
 Guido Stori
 Maurizio Topino
 Mara Toschino (*)
(*) Tifosi che si sono aggiunti dopo la spedizione della email. Ci scusiamo con chi non è stato inserito: rinviate, per favore, la conferma della "firma".

In giuoco c'è non solo un qualsivoglia, pur piccolo, "intervento simbolico che a sua volta possa produrre meccanismi virtuosi sul territorio" quanto, piuttosto, la credibilità di una iniziativa, supportata da enti di primaria rilevanza morale e/o economica quale la stessa FAI e Banca Intesa, per la quale esiste un regolamento allo stato dei fatti disatteso da "modifiche in corso d'opera" ,forse a tutela di una attività di marketing peraltro ben celata dalla nobiltà dell'iniziativa.
Gabriele Gardella
http://www.toromio.net/it/content/no-fila-no-fai

Nessun commento:

Posta un commento