Un nuovo «corto» sullo stadio del Grande Torino in lizza al Milano Festival
OLTRE LE MACERIE
Un trampoliere svela alla cinepresa ciò che da fuori non si vede
FRANCESCA ANGELERI
TORINO
Chissà se finirà, se un nuovo sogno la mia mano prenderà». Questa canzone-poesia di Sergio Endrigo, urlata dalla voce sfinita di Pietra Montecorvino, è il tessuto sonoro su cui scorre il corto «Stadio Filadelfia». Scritto e diretto dalla regista calabrese Cristina Mantis dopo un incontro, quasi casuale, con il progetto «I Luoghi del Cuore» del Fai. Il trasporto emotivo che si concentra intorno al vecchio stadio del Toro è enorme. Nella classifica del Fai dedicata ai luoghi da salvare, il cuore del Filadelfia batte più forte di tutti: con circa 6000 preferenze, è in prima posizione assoluta.
Il cortometraggio è stato selezionato e prodotto dal Milano Film festival, che si terrà dal 10 al 19 settembre, nella sezione «FAI il tuo film» sostenuta anche da Intesa San Paolo.
Mantis non è nuova a lavori in cui mette la sua telecamera a disposizione di cause sociali dalle forti connotazioni emotive. Nel precedente documentario «Il Carnevale di Dolores» aveva, infatti, affrontato in prima persona la tragedia insolubile dei senza dimora. La camera a mano è l'attrezzo principale utilizzato dalla già premiata regista al Tek Festival di Roma 2008 per la quale l'immediatezza della realtà è l'arma più efficace per far emergere le necessità della gente.
L'anello di congiunzione con questa storia è stata la figura, presente nel film, di Italo Fazio. Fondatore di Teatrazione, attore e trampoliere «Italo è stato determinante. Il Filadelfia è veramente il suo luogo del cuore e ancor di più quello di suo figlio Andrea. Portarmici è stato un gesto di pura amicizia e condivisione. Il progetto per il FAI è scaturito di conseguenza».
Inforcati i suoi trampoli, Italo riprende dall'alto le macerie del Filadelfia; strappando le erbacce dalle lamiere, svela alla cinepresa ciò che gli occhi non riescono a vedere. «Chiunque si sia trovato a passeggiare attorno allo stadio - prosegue Mantis - si sarà reso conto che la recinzione in lamiera compatta, rende impossibile vedere all'interno dello stadio. La scelta dell'uomo che calza i trampoli e il suo sguardo dall'alto, per quanto surreale, a noi è sembrata assolutamente naturale».
Il corto è la sublimazione del sentimento tragico e profondo che lega questa natura morta architettonica ai tifosi del Toro. Le immagini che ritraggono persone di tutte le età aggirarsi a ripulire i gradini rotti dalle erbacce come se si trattasse del giardino di casa, toccano per la naturalezza e la malinconia dei gesti. Ne viene fuori un ritratto di un luogo che, seppur morto, trae da se stesso un istinto alla vita forte e irriducibile. Che forse, a Milano, avrà la forza e la spinta per sperare di rinascere.
http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/quitoro/articolo/lstp/303362/
La regista
Cristina Mantis, all’anagrafe Cristina Felicetti, è nata a Cassano allo Ionio in Calabria 40 anni fa, è anche attrice oltre che regista. Tra i suoi documentari «Il carnevale di Dolores» del 2008.
Di questo progetto dedicato al Filadelfia dice: «Sono cresciuta in Calabria con un fratello tifoso del Toro. Da così lontano, la leggenda del Grande Torino è, se possibile, ancora più ammantata di quell’aura di sogno che la circonda. Partecipare a questo sogno collettivo mi fa stare bene».
OLTRE LE MACERIE
Un trampoliere svela alla cinepresa ciò che da fuori non si vede
FRANCESCA ANGELERI
TORINO
Chissà se finirà, se un nuovo sogno la mia mano prenderà». Questa canzone-poesia di Sergio Endrigo, urlata dalla voce sfinita di Pietra Montecorvino, è il tessuto sonoro su cui scorre il corto «Stadio Filadelfia». Scritto e diretto dalla regista calabrese Cristina Mantis dopo un incontro, quasi casuale, con il progetto «I Luoghi del Cuore» del Fai. Il trasporto emotivo che si concentra intorno al vecchio stadio del Toro è enorme. Nella classifica del Fai dedicata ai luoghi da salvare, il cuore del Filadelfia batte più forte di tutti: con circa 6000 preferenze, è in prima posizione assoluta.
Il cortometraggio è stato selezionato e prodotto dal Milano Film festival, che si terrà dal 10 al 19 settembre, nella sezione «FAI il tuo film» sostenuta anche da Intesa San Paolo.
Mantis non è nuova a lavori in cui mette la sua telecamera a disposizione di cause sociali dalle forti connotazioni emotive. Nel precedente documentario «Il Carnevale di Dolores» aveva, infatti, affrontato in prima persona la tragedia insolubile dei senza dimora. La camera a mano è l'attrezzo principale utilizzato dalla già premiata regista al Tek Festival di Roma 2008 per la quale l'immediatezza della realtà è l'arma più efficace per far emergere le necessità della gente.
L'anello di congiunzione con questa storia è stata la figura, presente nel film, di Italo Fazio. Fondatore di Teatrazione, attore e trampoliere «Italo è stato determinante. Il Filadelfia è veramente il suo luogo del cuore e ancor di più quello di suo figlio Andrea. Portarmici è stato un gesto di pura amicizia e condivisione. Il progetto per il FAI è scaturito di conseguenza».
Inforcati i suoi trampoli, Italo riprende dall'alto le macerie del Filadelfia; strappando le erbacce dalle lamiere, svela alla cinepresa ciò che gli occhi non riescono a vedere. «Chiunque si sia trovato a passeggiare attorno allo stadio - prosegue Mantis - si sarà reso conto che la recinzione in lamiera compatta, rende impossibile vedere all'interno dello stadio. La scelta dell'uomo che calza i trampoli e il suo sguardo dall'alto, per quanto surreale, a noi è sembrata assolutamente naturale».
Il corto è la sublimazione del sentimento tragico e profondo che lega questa natura morta architettonica ai tifosi del Toro. Le immagini che ritraggono persone di tutte le età aggirarsi a ripulire i gradini rotti dalle erbacce come se si trattasse del giardino di casa, toccano per la naturalezza e la malinconia dei gesti. Ne viene fuori un ritratto di un luogo che, seppur morto, trae da se stesso un istinto alla vita forte e irriducibile. Che forse, a Milano, avrà la forza e la spinta per sperare di rinascere.
http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/quitoro/articolo/lstp/303362/
La regista
Cristina Mantis, all’anagrafe Cristina Felicetti, è nata a Cassano allo Ionio in Calabria 40 anni fa, è anche attrice oltre che regista. Tra i suoi documentari «Il carnevale di Dolores» del 2008.
Di questo progetto dedicato al Filadelfia dice: «Sono cresciuta in Calabria con un fratello tifoso del Toro. Da così lontano, la leggenda del Grande Torino è, se possibile, ancora più ammantata di quell’aura di sogno che la circonda. Partecipare a questo sogno collettivo mi fa stare bene».
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mercoledì 21 luglio 2010
FAI il tuo film: i dieci progetti selezionati
http://www.iluoghidelcuore.it/fai_il_tuo_film_i_dieci_progetti_selezionati
Pubblichiamo l’elenco in ordine alfabetico dei dieci progetti selezionati per FAI il tuo film, il concorso di cortometraggi organizzato dal FAI - Fondo Ambiente Italiano e dal Milano Film Festival:
Francesco Losavio - Egnazia
Giuseppe Petruzzellis - Fiumara d'arte
Angelo Vicari - Il Mulino Pestasassi
Claudio Casazza e Damiana Sofia Invernizzi: - La società di mutuo soccorso degli operai di Pigra
Alessandro Quadretti - Le acque di Pilato
Micol Cossali e Valentina Miorandi – Le grotte di Chiafura
Davide Fonda - Procida
Matteo Vitali - Ruggine
Cristina Mantis - Stadio Filadelfia
Iccrein Production - Tabarka
http://www.iluoghidelcuore.it/i/I_dieci_corti_FAI_il_tuo_film_2010.pdf
Soggetto: Stadio Filadelfia
Luogo del Cuore: Stadio Filadelfia – Torino
Questo documentario è la perfetta testimonianza dell’amore e del rispetto di privati cittadini nei confronti di un luogo storico dello sport italiano, il Campo Torino, meglio noto come Stato Filadelfia. Questo luogo è stato testimone di un’epoca di incredibili successi sportivi per la città di Torino: è proprio qui, infatti, che il Grande Torino vinse sei campionati successivi.
Da un’epoca di prestigio e di successi si è però passati ad una situazione completamente opposta: a partire dagli anni Cinquanta del Novecento lo stadio cominciò ad essere progressivamente meno utilizzato, fino ad arrivare ad un suo completo disuso sul finire degli anni Novanta.
Oggi i resti dello stadio – che aveva una tribuna Liberty oggetto di grande attenzione anche da parte della Soprintendenza per i Beni Architettonici - è abbandonato a sé stesso e giace in stato di totale degrado.
Straordinario è il rapporto affettivo che lega i tifosi del Torino Calcio al Filadelfia, impegnati in prima persona a difendere questo Luogo del Cuore recandosi a turno a togliere le erbacce o a rimettere in piedi pezzi di strutture fatiscenti a continuo rischio di crollo.
Ideatore: Cristina Mantis, regista e attrice di teatro e cinema.
Il corto ha l’obiettivo di far “rivivere” questo luogo-culto per migliaia di torinesi, nella speranza di promuovere una sua possibile riqualificazione.
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Il Filadelfia torna a rivivere in un film
22.08.2010 di Marina Beccuti
Il cortometraggio selezionato e prodotto dal Milano Film Festival "Stadio Filadelfia" farà rivivere i fasti ma soprattutto l'abbandono del mitico olimpo degli dei. Il film è stato scritto e diretto dalla regista calabrese Cristina Mantis dopo aver preso coscienza che il concorso "I Luoghi del Cuore" del Fai ha visto prevalere su tutti proprio lo stadio di Via Filadelfia, colà dove giocò il Grande Torino. Ben seimila le preferenze, come dire prima posizione assoluta. Questo grazie all'impegno massiccio dei suoi tifosi, che hanno prodotto un tam tam senza precedenti on line e ovunque era possibile far sentire la proprio voce.
Per chi crede che il Torello sia diventato piccino, causa la serie B, dovrà ricredersi. E questa è una garanzia per il futuro. La kermesse cinematografica si terrà dal 10 al 19 settembre, nella sezione "FAI il tuo film", sostenuta anche da Intesa San Paolo. C'è da dire che spesso il Toro trova più interesse fuori dalle Porte Palatine del capoluogo piemontese, che ha permesso lo scempio del Fila senza porvi rimedio ma spesso mettendo bastoni tra le ruote a chi stava lavorando alla sua ricostruzione. E dire che molti sindaci della città avevano e hanno il cuore granata. A Milano, per esempio, tutto questo, forse, non sarebbe successo, perchè nella capitale della finanza c'è posto per due squadre di pari livello e anche per altre realtà sportive.
"Chiunque si sia trovato a passeggiare attorno allo stadio si sarà reso conto che la recinzione in lamiera compatta, rende impossibile vedere all'interno dello stadio. La scelta dell'uomo che calza i trampoli e il suo sguardo dall'alto, per quanto surreale, a noi è sembrata assolutamente naturale", è stato il commento della regista come si può leggere su La Stampa. Sarà un successo e siamo certi non solo tra il popolo di fede granata.
http://www.torinogranata.it/?action=read&idnotizia=16135
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Vedi: http://purple66.blogspot.com/2010/08/030810-vota-lo-stadio-filadelfia-come.html
Soggetto: Stadio Filadelfia
Luogo del Cuore: Stadio Filadelfia – Torino
Questo documentario è la perfetta testimonianza dell’amore e del rispetto di privati cittadini nei confronti di un luogo storico dello sport italiano, il Campo Torino, meglio noto come Stato Filadelfia. Questo luogo è stato testimone di un’epoca di incredibili successi sportivi per la città di Torino: è proprio qui, infatti, che il Grande Torino vinse sei campionati successivi.
Da un’epoca di prestigio e di successi si è però passati ad una situazione completamente opposta: a partire dagli anni Cinquanta del Novecento lo stadio cominciò ad essere progressivamente meno utilizzato, fino ad arrivare ad un suo completo disuso sul finire degli anni Novanta.
Oggi i resti dello stadio – che aveva una tribuna Liberty oggetto di grande attenzione anche da parte della Soprintendenza per i Beni Architettonici - è abbandonato a sé stesso e giace in stato di totale degrado.
Straordinario è il rapporto affettivo che lega i tifosi del Torino Calcio al Filadelfia, impegnati in prima persona a difendere questo Luogo del Cuore recandosi a turno a togliere le erbacce o a rimettere in piedi pezzi di strutture fatiscenti a continuo rischio di crollo.
Ideatore: Cristina Mantis, regista e attrice di teatro e cinema.
Il corto ha l’obiettivo di far “rivivere” questo luogo-culto per migliaia di torinesi, nella speranza di promuovere una sua possibile riqualificazione.
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Il Filadelfia torna a rivivere in un film
22.08.2010 di Marina Beccuti
Il cortometraggio selezionato e prodotto dal Milano Film Festival "Stadio Filadelfia" farà rivivere i fasti ma soprattutto l'abbandono del mitico olimpo degli dei. Il film è stato scritto e diretto dalla regista calabrese Cristina Mantis dopo aver preso coscienza che il concorso "I Luoghi del Cuore" del Fai ha visto prevalere su tutti proprio lo stadio di Via Filadelfia, colà dove giocò il Grande Torino. Ben seimila le preferenze, come dire prima posizione assoluta. Questo grazie all'impegno massiccio dei suoi tifosi, che hanno prodotto un tam tam senza precedenti on line e ovunque era possibile far sentire la proprio voce.
Per chi crede che il Torello sia diventato piccino, causa la serie B, dovrà ricredersi. E questa è una garanzia per il futuro. La kermesse cinematografica si terrà dal 10 al 19 settembre, nella sezione "FAI il tuo film", sostenuta anche da Intesa San Paolo. C'è da dire che spesso il Toro trova più interesse fuori dalle Porte Palatine del capoluogo piemontese, che ha permesso lo scempio del Fila senza porvi rimedio ma spesso mettendo bastoni tra le ruote a chi stava lavorando alla sua ricostruzione. E dire che molti sindaci della città avevano e hanno il cuore granata. A Milano, per esempio, tutto questo, forse, non sarebbe successo, perchè nella capitale della finanza c'è posto per due squadre di pari livello e anche per altre realtà sportive.
"Chiunque si sia trovato a passeggiare attorno allo stadio si sarà reso conto che la recinzione in lamiera compatta, rende impossibile vedere all'interno dello stadio. La scelta dell'uomo che calza i trampoli e il suo sguardo dall'alto, per quanto surreale, a noi è sembrata assolutamente naturale", è stato il commento della regista come si può leggere su La Stampa. Sarà un successo e siamo certi non solo tra il popolo di fede granata.
http://www.torinogranata.it/?action=read&idnotizia=16135
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Vedi: http://purple66.blogspot.com/2010/08/030810-vota-lo-stadio-filadelfia-come.html
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