Esclusiva TN /
La multinazionale austriaca: "Noi non interessati", Cairo: "Nessuno mi ha chiamato". Anche Sbriglio nega
I miraggi appaiono davanti agli occhi di chi ha sete. E in pochi sono assetati quanto i tifosi del Toro: di vittorie, di divertimento, e soprattutto di sogni. Sete aumentata dal deserto sconsolante del calcio italiano di oggi (povero più che mai di denari e di idee) e dall'ulteriore penuria granata degli ultimi anni (investimenti e soprattutto risultati).
Pare dunque un bicchiere d'acqua fresca, anzi di bevanda energetica gassata, il manifestarsi all'orizzonte dell'ennesimo magnate che un mattino si sveglia con l'idea di comprare il Toro: la Red Bull, un'idea affatto nuova tra i tifosi, ma rilanciata oggi da "La Stampa" e quindi rimbalzata sui media. L'azienda di proprietà di Dietrich Mateschitz nello sport c'é già entrata, marginalmente nel calcio (Salisburgo e New York) e massicciamente nella Formula 1 (Red Bull, appunto, e Toro Rosso).
Basta poco, dunque, perché si palesi il miraggio: sotto forma di visita al capoluogo piemontese di un dirigente della società produttrice della famosa bevanda, il portoghese Nunes, con tanto di incontro con un politico locale e visita al Filadelfia. E' giusto, oggi, sentire la voce dei protagonisti di questa possibile vicenda, ed è quanto abbiamo fatto. A iniziare proprio da Giuseppe Sbriglio, assessore allo sport per il Comune di Torino, che nega con decisione: "Ma del Toro non si è proprio parlato!", dice in una bella intervista a "Il Sussidiario" (nel corso della quale si parla anche di calciomercato e di Filadelfia).
E poi: "Da tifoso sarei felice di vedere soggetti importanti interessati al Toro", come sicuramente lo sarebbero in tanti. "Però -ripete- al momento non mi risulta che ci sia nulla di concreto. La mia porta è sempre aperta per Cairo o la Red Bull, ovviamente per quello che è di mia competenza, cioè gli impianti sportivi". Perché, allora, Nunes era a Torino? "Per parlare della possibilità che il loro gruppo possa portare nella capitale dell'auto la Formula 1. Si è parlato di idee e progetti da svolgere insieme al Comune di Torino".
Sbriglio aggiunge infine che "per parlare del Torino, poi, devono chiamare il presidente Cairo". Appunto: l'editore alessandrino proprietario del club granata, che abbiamo contattato, e che ci ha detto: "Una cosa di cui non so nulla, un'altra, l'ennesima". Continua: "L'ho letta oggi sui giornali. Ma nessuno mi ha cercato, non ho parlato con nessuno della Red Bull; se mai si facessero vivi, sarei tutto orecchi. Ma ad oggi è una delle tante voci cui non dare peso". Il patron del Toro, prima di chiudere, esprime poche parole di soddisfazione per quanto gli è stato riferito dal ritiro di Norcia: "Mi sembra che si stia lavorando molto bene, mi fa piacere. Sul mercato c'è l'ottimo lavoro di Petrachi, in difesa mi pare siamo quasi a posto, in attacco forse manca l'esterno destro, a centrocampo è arrivato oggi un giocatore molto importante e credo che qualcosa si dovrà ancora fare".
Cairo, dunque, non ha sentito nessuno. Ed è proprio questo che stride maggiormente con le consuete modalità della multinazionale austriaca: un'azienda in cui la grande riservatezza del presidente si riflette in tutto il management, che è solito contattare direttamente il proprietario del soggetto che si intende rilevare, quindi condurre una trattativa caratterizzata dalla massima segretezza, e solo ad affare definito consentire alla controparte di render noto quanto concluso. Una visita pubblica di un dirigente, che incontra l'assessore ma non il sindaco, il tifoso ma non il presidente, convince poco.
E allora, siamo riusciti a contattare direttamente chi produce la bevanda che "mette le ali". La riservatezza tutta austriaca di cui sopra fa sì che i soggetti intervistati non rilascino il loro nome, ma in compenso le dichiarazioni a TN non mancano: "Pedro Nunes si trovava a Torino per discutere con le autorità competenti l'organizzazione di eventi a sfondo sportivo che coinvolgerebbero la nostra azienda (ma non la Formula 1, ndr)". Per poi confermare: "Quando portiamo avanti una trattativa, lo facciamo in modo completamente diverso, e la nostra prima mossa è quella di parlare direttamente con la controparte".
Il dirigente sarebbe stato "preso in mezzo" da personaggi di fede granata che l'avrebbero così portato a visitare il Tempio dei tifosi, con l'obiettivo nient'affatto nascosto, di persuaderlo. Ma niente Toro, comunque, oggi. E in futuro? "Ad oggi, il marchio Red Bull intende investire ancora nell'automobilismo, per migliorare ulteriormente i risultati ottenuti. Non c'é l'intenzione di entrare a breve nel calcio italiano". Perché non c'è una smentita ufficiale? "Non appena in Austria saranno informati della voce che è circolata, probabilmente questa verrà prodotta, ma la realtà è comunque quella che abbiamo descritto". Che il Toro granata diventi un Toro Rosso sembra dunque destinato a rimanere un sogno, un sogno molto bello per i tifosi; un sogno di mezza estate.
alessandro.salvatico@toronews.net
http://www.toronews.net/?action=article&ID=17770
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ESCLUSIVA CALCIOMERCATO/
Torino: Sbriglio (Ass. Sport): Red Bull? Nessun contatto per il Toro
CALCIOMERCATO TORINO – Il Toro vuole tornare in Serie A? Bastano alcune Red Bull, la bevanda che, secondo il noto tormentone, “mette le ali”. Battute a parte, nel caldo estivo che abbraccia la città sabauda oggi i tifosi granata sono sobbalzati leggendo l’ipotesi, rivelata da La Stampa, che la Red Bull possa acquistare il Torino Calcio. Ieri visita al Filadelfia, pizza da Davidone e poi colloquio con l’assessore allo Sport Giuseppe Sbriglio. «Abbiamo parlato della possibilità che il gruppo austriaco possa portare nella capitale dell’auto la Formula 1. Si è parlato di idee e progetti da svolgere insieme al Comune di Torino. Il Toro? Non si è fatto cenno…» Parole chiare quelle dell’avvocato che con ilsussidiario.net fa il punto sulla visita ieri del gm della Red Bull Italia Pedro Silva Nunes.
Assessore ieri l'incontro con la Red Bull. Si è parlato di Toro?
Si è parlato di alcune iniziative che vedrebbero la città di Torino protagonista. La Red Bull vorrebbe portare la Formula 1 nella capitale dell’auto e sfruttare anche le nostre strutture per il climbing, uno dei settori su cui investe il marchio austriaco. Valuteremo i possibili progetti che potranno svilupparsi ma del Toro non si è fanno alcun cenno. Per parlare del Torino calcio poi devono chiamare il presidente Cairo.
Insomma al momento nulla di concreto…
Se la Red Bull poi vuole ampliare i suoi orizzonti e prendere il Toro questo non lo so. Al momento però non c’è nulla. Da tifoso però è una bella suggestione.
Dopo la famiglia Tesoro e i Ciuccariello di turno, finalmente un nome sicuro e solido finanziariamente…
Da tifoso sarei felice di vedere soggetti importanti interessati al Toro. Però, ripeto, al momento non mi risulta che ci sia nulla di concreto. La mia porta è sempre aperta per Cairo o la Red Bull, ovviamente per quello che è di mia competenza, cioè gli impianti sportivi.
Si era parlato anche di rivalutare il Filadelfia…
Secondo me non c’è nulla. I nostri impianti poi sono visionabili da tutti senza problemi, se un domani la Red Bull volesse informazioni gliele daremo.
Da tifoso cosa ne pensa dei colpi di mercato di Petrachi?
Spero che i risultati in campo siano positivi e che il Toro possa tornare in Serie A, che è il posto che gli compete. Tifo Toro e sono ottimista che tutto possa andare nel modo migliore. La B è un’eccezionalità per i colori granata.
Il progetto di questa stagione sembra serio…
Sì se poi questo progetto inglobasse anche il discorso degli impianti sportivi sarei ancora più contento. Sarebbe ottimo che l’Olimpico andasse al Toro, visto che la Juventus sta costruendo il suo stadio. Non dimentichiamo poi che ristrutturare il Filadelfia costa quando un giocatore: potrebbe essere un investimento azzeccato e di lungo periodo. E questo sarebbe un “giocatore” che piacerebbe sia alla tifoseria che alla città. Ora facciamo la Fondazione poi se il Torino si facesse avanti per avere il diritto di superficie sarei molto soddisfatto.
(Francesco Montini)
http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=103432
La multinazionale austriaca: "Noi non interessati", Cairo: "Nessuno mi ha chiamato". Anche Sbriglio nega
I miraggi appaiono davanti agli occhi di chi ha sete. E in pochi sono assetati quanto i tifosi del Toro: di vittorie, di divertimento, e soprattutto di sogni. Sete aumentata dal deserto sconsolante del calcio italiano di oggi (povero più che mai di denari e di idee) e dall'ulteriore penuria granata degli ultimi anni (investimenti e soprattutto risultati).
Pare dunque un bicchiere d'acqua fresca, anzi di bevanda energetica gassata, il manifestarsi all'orizzonte dell'ennesimo magnate che un mattino si sveglia con l'idea di comprare il Toro: la Red Bull, un'idea affatto nuova tra i tifosi, ma rilanciata oggi da "La Stampa" e quindi rimbalzata sui media. L'azienda di proprietà di Dietrich Mateschitz nello sport c'é già entrata, marginalmente nel calcio (Salisburgo e New York) e massicciamente nella Formula 1 (Red Bull, appunto, e Toro Rosso).
Basta poco, dunque, perché si palesi il miraggio: sotto forma di visita al capoluogo piemontese di un dirigente della società produttrice della famosa bevanda, il portoghese Nunes, con tanto di incontro con un politico locale e visita al Filadelfia. E' giusto, oggi, sentire la voce dei protagonisti di questa possibile vicenda, ed è quanto abbiamo fatto. A iniziare proprio da Giuseppe Sbriglio, assessore allo sport per il Comune di Torino, che nega con decisione: "Ma del Toro non si è proprio parlato!", dice in una bella intervista a "Il Sussidiario" (nel corso della quale si parla anche di calciomercato e di Filadelfia).
E poi: "Da tifoso sarei felice di vedere soggetti importanti interessati al Toro", come sicuramente lo sarebbero in tanti. "Però -ripete- al momento non mi risulta che ci sia nulla di concreto. La mia porta è sempre aperta per Cairo o la Red Bull, ovviamente per quello che è di mia competenza, cioè gli impianti sportivi". Perché, allora, Nunes era a Torino? "Per parlare della possibilità che il loro gruppo possa portare nella capitale dell'auto la Formula 1. Si è parlato di idee e progetti da svolgere insieme al Comune di Torino".
Sbriglio aggiunge infine che "per parlare del Torino, poi, devono chiamare il presidente Cairo". Appunto: l'editore alessandrino proprietario del club granata, che abbiamo contattato, e che ci ha detto: "Una cosa di cui non so nulla, un'altra, l'ennesima". Continua: "L'ho letta oggi sui giornali. Ma nessuno mi ha cercato, non ho parlato con nessuno della Red Bull; se mai si facessero vivi, sarei tutto orecchi. Ma ad oggi è una delle tante voci cui non dare peso". Il patron del Toro, prima di chiudere, esprime poche parole di soddisfazione per quanto gli è stato riferito dal ritiro di Norcia: "Mi sembra che si stia lavorando molto bene, mi fa piacere. Sul mercato c'è l'ottimo lavoro di Petrachi, in difesa mi pare siamo quasi a posto, in attacco forse manca l'esterno destro, a centrocampo è arrivato oggi un giocatore molto importante e credo che qualcosa si dovrà ancora fare".
Cairo, dunque, non ha sentito nessuno. Ed è proprio questo che stride maggiormente con le consuete modalità della multinazionale austriaca: un'azienda in cui la grande riservatezza del presidente si riflette in tutto il management, che è solito contattare direttamente il proprietario del soggetto che si intende rilevare, quindi condurre una trattativa caratterizzata dalla massima segretezza, e solo ad affare definito consentire alla controparte di render noto quanto concluso. Una visita pubblica di un dirigente, che incontra l'assessore ma non il sindaco, il tifoso ma non il presidente, convince poco.
E allora, siamo riusciti a contattare direttamente chi produce la bevanda che "mette le ali". La riservatezza tutta austriaca di cui sopra fa sì che i soggetti intervistati non rilascino il loro nome, ma in compenso le dichiarazioni a TN non mancano: "Pedro Nunes si trovava a Torino per discutere con le autorità competenti l'organizzazione di eventi a sfondo sportivo che coinvolgerebbero la nostra azienda (ma non la Formula 1, ndr)". Per poi confermare: "Quando portiamo avanti una trattativa, lo facciamo in modo completamente diverso, e la nostra prima mossa è quella di parlare direttamente con la controparte".
Il dirigente sarebbe stato "preso in mezzo" da personaggi di fede granata che l'avrebbero così portato a visitare il Tempio dei tifosi, con l'obiettivo nient'affatto nascosto, di persuaderlo. Ma niente Toro, comunque, oggi. E in futuro? "Ad oggi, il marchio Red Bull intende investire ancora nell'automobilismo, per migliorare ulteriormente i risultati ottenuti. Non c'é l'intenzione di entrare a breve nel calcio italiano". Perché non c'è una smentita ufficiale? "Non appena in Austria saranno informati della voce che è circolata, probabilmente questa verrà prodotta, ma la realtà è comunque quella che abbiamo descritto". Che il Toro granata diventi un Toro Rosso sembra dunque destinato a rimanere un sogno, un sogno molto bello per i tifosi; un sogno di mezza estate.
alessandro.salvatico@toronews.net
http://www.toronews.net/?action=article&ID=17770
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ESCLUSIVA CALCIOMERCATO/
Torino: Sbriglio (Ass. Sport): Red Bull? Nessun contatto per il Toro
CALCIOMERCATO TORINO – Il Toro vuole tornare in Serie A? Bastano alcune Red Bull, la bevanda che, secondo il noto tormentone, “mette le ali”. Battute a parte, nel caldo estivo che abbraccia la città sabauda oggi i tifosi granata sono sobbalzati leggendo l’ipotesi, rivelata da La Stampa, che la Red Bull possa acquistare il Torino Calcio. Ieri visita al Filadelfia, pizza da Davidone e poi colloquio con l’assessore allo Sport Giuseppe Sbriglio. «Abbiamo parlato della possibilità che il gruppo austriaco possa portare nella capitale dell’auto la Formula 1. Si è parlato di idee e progetti da svolgere insieme al Comune di Torino. Il Toro? Non si è fatto cenno…» Parole chiare quelle dell’avvocato che con ilsussidiario.net fa il punto sulla visita ieri del gm della Red Bull Italia Pedro Silva Nunes.
Assessore ieri l'incontro con la Red Bull. Si è parlato di Toro?
Si è parlato di alcune iniziative che vedrebbero la città di Torino protagonista. La Red Bull vorrebbe portare la Formula 1 nella capitale dell’auto e sfruttare anche le nostre strutture per il climbing, uno dei settori su cui investe il marchio austriaco. Valuteremo i possibili progetti che potranno svilupparsi ma del Toro non si è fanno alcun cenno. Per parlare del Torino calcio poi devono chiamare il presidente Cairo.
Insomma al momento nulla di concreto…
Se la Red Bull poi vuole ampliare i suoi orizzonti e prendere il Toro questo non lo so. Al momento però non c’è nulla. Da tifoso però è una bella suggestione.
Dopo la famiglia Tesoro e i Ciuccariello di turno, finalmente un nome sicuro e solido finanziariamente…
Da tifoso sarei felice di vedere soggetti importanti interessati al Toro. Però, ripeto, al momento non mi risulta che ci sia nulla di concreto. La mia porta è sempre aperta per Cairo o la Red Bull, ovviamente per quello che è di mia competenza, cioè gli impianti sportivi.
Si era parlato anche di rivalutare il Filadelfia…
Secondo me non c’è nulla. I nostri impianti poi sono visionabili da tutti senza problemi, se un domani la Red Bull volesse informazioni gliele daremo.
Da tifoso cosa ne pensa dei colpi di mercato di Petrachi?
Spero che i risultati in campo siano positivi e che il Toro possa tornare in Serie A, che è il posto che gli compete. Tifo Toro e sono ottimista che tutto possa andare nel modo migliore. La B è un’eccezionalità per i colori granata.
Il progetto di questa stagione sembra serio…
Sì se poi questo progetto inglobasse anche il discorso degli impianti sportivi sarei ancora più contento. Sarebbe ottimo che l’Olimpico andasse al Toro, visto che la Juventus sta costruendo il suo stadio. Non dimentichiamo poi che ristrutturare il Filadelfia costa quando un giocatore: potrebbe essere un investimento azzeccato e di lungo periodo. E questo sarebbe un “giocatore” che piacerebbe sia alla tifoseria che alla città. Ora facciamo la Fondazione poi se il Torino si facesse avanti per avere il diritto di superficie sarei molto soddisfatto.
(Francesco Montini)
http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=103432
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