LA STAMPA Cronaca di Torino
8/7/2012 - pag.61
Quarantuno progetti iscritti al concorso per ridare vita allo stadio granata. Da domani vincitori e vinti espongono i loro bozzetti a Palazzo Civico
GIANLUCA ODDENINO
TORINO
Sognare il Fila questa volta è possibile e soprattutto tangibile. Merito del concorso di idee per ricostruire lo stadio del Grande Torino, promosso dalla Fondazione Filadelfia, che da domani sarà visibile a tutti (tifosi granata e non) per una mostra speciale e un po’ particolare. Nella sala Carpanini di Palazzo Civico verranno infatti svelati, fino a venerdì 13, tutti i quarantuno progetti (34 ammessi e 7 respinti) che hanno partecipato alla selezione. Chiunque potrà farsi un’idea di come gli addetti ai lavori vedono la rinascita del Fila (ingresso libero dalle 9,30 alle 17 con ingresso da via Corte d’Appello 1) e così tenere viva la speranza di poter ridare vita a quell’autentico monumento abbattuto sciaguratamente 5.500 giorni fa. Il 18 luglio 1997 le ruspe iniziarono l’opera di demolizione delle gradinate che videro le imprese di capitan Valentino Mazzola e compagni: la promessa era quella di ricostruire il Filadelfia per il 50° anniversario di Superga nel 1999 ed invece i monconi sono ancora lì dopo 15 anni.
Un futuro possibile Questa volta, però, il «compleanno» del Fila sembra essere meno amaro e opaco. Perché la mostra organizzata dal Comune è una proiezione in un futuro possibile e perché le istituzioni hanno ribadito la volontà di investire per rifare il Filadelfia. Il Comune ha già promesso 3,5 milioni in due anni (e nel bilancio ci sono già 1,5 milioni per avviare la “macchina”), la Regione presto darà l’ufficialità della stessa cifra e il Torino ha garantito che farà la sua parte (si attende la cifra da parte del presidente Cairo). Le buone intenzioni, ora, però devono essere tradotte in fatti ed allo stesso tempo si dovrà trovare una sintesi per avere un impianto funzionale rientrando nel tetto dei 12 milioni di spese. Questo perché i tre migliori progetti del concorso di idee sono bellissimi, ma costano tra i 15 e 20 milioni.
Il budget sforato Troppo, considerando il momento di crisi generale. E così se da una parte si cercheranno i fondi necessari, dall’altra si varerà un piano che possa soddisfare tutti i requisiti richiesti dal Toro per fare allenare la prima squadra senza però sforare il budget previsto.
Il discorso è avviato da tempo, anche se non sono mancate tensioni tra tifosi granata e istituzioni, e una parte fondamentale la reciterà il Credito Sportivo. «Abbiamo già incassato la garanzia – commentano i tifosi torinisti presenti nella Fondazione - che la ricostruzione del Filadelfia sia un’opera che rientra tra quelle che l’istituto può finanziare. Le precondizioni necessarie per poter addivenire alla ricostruzione del Fila sono ampiamente soddisfatte: questo però non è un punto di arrivo, ma di partenza. Per intraprendere un cammino ben più complesso del concorso di idee, un cammino che alla sua conclusione potrà avere non solo degli ottimi disegni, ma una struttura vera e reale».
I progetti L’antipasto del nuovo Filadelfia, però, è già in tavola. Il miglior progetto è stato considerato quello di un pool di sei architetti umbri guidato da Nicola Rossi, Augusto Andriolo e Silvia Sgarbossa, con i collaboratori Gabriele Maragotto, Efrem Trevisan e Roberto De Marchi. A loro la commissione giudicante (tecnici e professionisti scelti dalla Fondazione, tutti di fede granata) ha consegnato i 5 mila euro del primo premio. Al secondo posto, con un assegno da 3.500 euro, si è classificato il piano di recupero proposto da Fabio Mellina Gottardo e Silvia Manolino con Stefano Migliore e Davide Pavan. Terza piazza (1.500 euro di premio) per l’architetto Nicoletta Carbotti. Con i loro lavori, tutti i progettisti hanno lasciato alla Fondazione un enorme patrimonio perché, almeno in una di queste opere, ciascun tifoso del Toro troverà il «suo» Filadelfia.
Foto: Il progetto migliore è stato realizzato da sei architetti umbri
http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/quitoro/articolo/lstp/461620/TORINO CRONACAQUI
7/7/2012 - pag.11
I RENDERING PER LA RINASCITA DEL FILADELFIA IN UNA MOSTRA APERTA A TUTTI I TIFOSI
http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=1HCF5Q&annart=2012&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0
Filadelfia, la rinascita
In mostra 41 progetti
In mostra 41 progetti
08 luglio 2012 — pagina 21 sezione: TORINO
DA DOMANI il Filadelfia risorgerà; almeno a livello di disegni e di idee. La Sala Carpanini di Palazzo Civico ospiterà infatti i 41 progetti preliminari relativi alla ricostruzione dello stadio del Grande Torino, che venne abbattuto proprio quindici anni fa, il 18 luglio 1997. Nelle scorse settimane il cda della Fondazione Stadio Filadelfia aveva concluso la procedura del concorso di idee e aveva reso noto i nomi dei vincitori. Al primo posto l' idea di un gruppo di giovani architetti umbri, capitanati da Nicola Rossi; al secondo posto Fabio Mellina Gottardo, terza Nicoletta Carbotti. I tre progetti, con gli altri 38 pervenuti (di cui 34 ammessi e 7 non ammessi), saranno esposti da domani fino a venerdì 13 luglio dalle 9,30 alle 17; l' ingresso è da via Corte d' Appello 1. Al di là di alcune lacune oggettive, il problema dei progetti esposti a Palazzo Civico è rappresentato dei costi esorbitanti. Il cda della Fondazione, dunque, ha già tracciato i prossimi passi da seguire: la prima mossa consisterà nell' affidare a una c o m m i s s i o n e d i t e c n i c i , espressione della Fondazione stessa, il compito di preparare un nuovo progetto che seguirà le indicazioni fornite dal Toro ma che potrà anche avere come fonte di ispirazione le migliori proposte emerse nel concorso di idee. A quel punto si procederà con un bando internazionale che verrà lanciato dalla Città di Torino, per rendere i progetti definitivie cantierabili. Insomma, si farà sul serio, compresa la conta dei fondi a disposizione: ecco perché a stretto giro di posta tutti i componenti la Fondazione dovranno scoprire le proprie carte e precisare quale sarà il proprio contributo economico per la costruzione. Il Comune ha recentemente ribadito di mettere a bilancio nei prossimi due anni 3,5 milioni, mentre la Regione ha confermato che presto stanzierà ufficialmente una cifra simile su rate pluriennali. E Cairo? Aveva promesso di investire nel Fila la stessa cifra del Comune. Il momento di passare ai fatti, forse, è davvero vicino. - FABRIZIO TURCO
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