Qui Toro
Salto di categoria fondamentale
Ma dovrà essere anche l'anno del Filadelfia e dell'Olimpico di proprietà. Cairo: «Un gruppo coeso non si stravolge»
Ma dovrà essere anche l'anno del Filadelfia e dell'Olimpico di proprietà. Cairo: «Un gruppo coeso non si stravolge»
GIANLUCA ODDENINO
torino
Un Toro stabile in serie A, l'inizio della ricostruzione del Filadelfia e l’Olimpico come casa propria. I tre desideri che ogni granata culla da tempo, questa volta potrebbero essere esauditi nell'anno che verrà. Non tanto da Babbo Natale, ma da un Torino che ha preso coscienza delle proprie potenzialità ed è pronto nel rilanciare l'azione a tutto campo.
Il campionato
La prima pietra dovrà essere posata dalla squadra di Ventura, chiamata a ritornare in A. Dopo il titolo di campione d'inverno il Toro è in pole position, ma deve vincere il Gp dei cadetti. L'entusiasmo ritrovato aiuterà, ma una mano arriverà dai rinforzi e dal recupero degli infortunati. «Non si stravolge un gruppo così coeso - spiega Urbano Cairo -, al massimo si possono trovare innesti utili anche per il futuro. Anche se poi gli acquisti migliori saranno quelli che arriveranno dall'infermeria ed in modo particolare Guberti: sta bruciando le tappe e presto tornerà in gruppo». Il crac del crociato sinistro sembra essere un brutto ricordo: l'esterno ieri ha superato un test atletico-medico specifico e può rientrare due mesi prima.
La partita del Fila
Ora o mai più, dicono i tifosi granata che dal 1997 aspettano la ricostruzione di quella che era la loro casa. E così il 2012 diventa fondamentale per completare un iter travagliato e ritrovare l'antica anima. A metà novembre, sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, è stato pubblicato il bando per il concorso di idee, che scadrà il 10 febbraio. Entro 60 giorni una commissione sceglierà il progetto migliore e da lì dovranno iniziare le pressioni del Toro per produrre il bando di progettazione. «Il Fila è una nostra priorità», garantisce Cairo. Che si è attivato per trovare i fondi presso il Credito sportivo, mentre la Fondazione Filadelfia attende il riconoscimento giuridico e i soldi dei mattoni di Novelli. La partita è aperta e non può andare ai supplementari.
La concessione di 99 anni
Da appartamento in condivisione a casa propria. Ottenere l’Olimpico in concessione per 99 anni dal Comune è l'obiettivo di Cairo, che punta sull'addio della Juve e sulla promessa del sindaco Fassino di garantire parità di trattamento per trasformare l'impianto in un potenziale beneficio economico. Tra spazi commerciali da sfruttare e centralità del luogo (estendibile con la famosa cittadella granata), l'Olimpico può essere il posto giusto per mettere radici e rafforzare la società. Presto verrà trasferita lì la sede operativa e a gennaio Comune e Torino si incontreranno - dopo un primo approccio ad ottobre - per trovare una soluzione. I margini per trattare e ricavare soldi ci sono, a maggior ragione in caso di serie A.
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